Andrea Camilleri durissimo contro Matteo Salvini: “Quando impugna il rosario mi dà un senso di vomito”

 

Camilleri

 

 

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Andrea Camilleri durissimo contro Matteo Salvini: “Quando impugna il rosario mi dà un senso di vomito”

Andrea Camilleri contro Matteo Salvini: “Quando impugna il rosario mi dà un senso di vomito”

Dure parole da parte dello scrittore Andrea Camilleri nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il creatore di Montalbano ha criticato la scelta del leader della Lega di usare il rosario in campagna elettorale. “Mi dà un senso di vomito”, ha detto Camilleri.

Pronta la replica (da bimbominkia) del ministro che ha risposto: “Scrivi che ti passa”.

Per primo ha tuonato Roberto Saviano. Ora, a prendere la parola contro l’immagine del ministro dell’Interno Matteo Salvini che in campagna elettorale stringeva un rosario tra le mani, è un altro intellettuale: lo scrittore Andrea Camilleri che, su Radio Capital, ci va giù pesante scagliandosi contro il leader della Lega e la sua propaganda. Il creatore del commissario Montalbano non ha mezze misure e va dritto al punto sottolineando che “la politica sguazza in questo clima di aggressività” e spiegando che la vista di Salvini con in mano un rosario gli procura “un senso di vomito“.

Non credo in Dio, ma vederlo impugnare il rosario mi dà un senso di vomito. Tutto questo è strumentale, il Papa non ha bisogno di fare questi gesti. Sa che offenderebbe i Santi. Questo gesto di Salvini fa parte della sua volgarità.

Secca la replica del ministro dell’Interno che, in una diretta Facebook, risponde: “Scrivi che ti passa, io continuo a lavorare e, nel mio piccolo, a credere”… insomma, roba da bimbominkia o giù di lì…

Botta e risposta tra Andrea Camilleri e Matteo Salvini
Camilleri dice che lo faccio vomitare perché impugno il rosario? Mi dispiace perché io adoro Montalbano. Non pensavo che un rosario, parlare di Maria, di padre Pio o San Francesco potesse far vomitare o fosse sintomo di volgarità… Non capendo, o facendo finta di non capire che è vomitevole non è la fede, ma l’uso strumentale della stessa. Lo sfoggio plateale della fede al solo finbe di acccaparrarsi qualche voto in più…

Così ha ulteriormente replicato il  vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, rispondendo all’attacco dello scrittore Andrea Camilleri. Galeotto fu l’utilizzo del rosario da parte del vicepremier durante la campagna elettorale. Secondo lo scrittore si è trattato di un gesto fortemente criticabile, ma il leader della Lega non è dello stesso parere e già più di una volta si è giustificato, dicendo di essere semplicemente un credente e di affidarsi al “cuore immacolato di Maria” per compiere il suo dovere, cioè “salvare vite e risvegliare coscienze”. Critiche simili a quelle di Camilleri erano già arrivate da parte del mondo cattolico, che mal vedeva l’uso di un simbolo religioso così ricco di significato per meri fini politici. Anche in quel caso, Salvini non aveva avuto tentennamenti.

 

Ci avete fatto caso, tutte le battaglie di Salvini non toccano MAI le lobby… Un esempio: 80.000 morti all’anno in Italia per l’alcool. 30.000 per il tabacco. Ma il nemico è la cannabis!

 

Salvini

 

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Ci avete fatto caso, tutte le battaglie di Salvini non toccano MAI le lobby… Un esempio: 80.000 morti all’anno in Italia per l’alcool. 30.000 per il tabacco. Ma il nemico è la cannabis!

Salvini nel ’98 era un giovane comunista padano, e chiedeva la liberalizzazione delle droghe leggere. Poi ha capito che conviene stare dalla parte dei più forti.

E allora, dopo l’emergenza migranti, il crocifisso e il grembiule nelle scuole, il pericolo ora sono i cannabis shop.

E chissenefrega se ci sono cittadini che hanno investito legittimamente e nel rispetto delle leggi nei negozi di canapa legale. Se un negozio non rispetta la legge ok, va chiuso. Ma uno non può – per farsi pubblicità, per coprire i veri problemi e per fare campagna elettorale – creare un polverone inesistente sulla pelle di gente che su quell’attività si sta creando un futuro…

Ma poi, fateci caso: tutte le battaglie di Salvini non toccano mai le lobby, i poteri forti. Va a caccia del negozietto di cannabis (non c’è nella storia della medicina un solo caso di decesso attribuibile all’uso di cannabis) ma non tocca i veri assassini.

Vuole chiudere quel negozietto che vende cannabis (0 MORTI) che magari sta tra il tabaccaio (30.000 MORTI l’anno solo in Italia per tabagismo) e il negozio di liquori (80.000 MORTI l’anno in Italia per abuso di alcool)…

Ma veramente il problema che toglie il sonno agli Italiani è la cannabis?

By Eles

 

La verità sulla Cannabis in diretta Mediaset

Pensateci, idioti: uno Stato che concede ai cittadini di difendersi da soli è uno Stato che non è capace di difendervi!

 

Stato

 

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Pensateci, idioti: uno Stato che concede ai cittadini di difendersi da soli è uno Stato che non è capace di difendervi!

 

Premesso che il tanto accalorarsi per sostenere la legittima difesa ha il solo scopo di raccogliere facile consenso sfruttando la paura. Una paura inculcata da un’accurata propaganda. Come ci spiega Milena Gabanelli nel suo Dataroom la rivisitazione della legge sulla legittima difesa è nata da una percezione di insicurezza. Anche se in Italia diminuiscono i crimini: lo si sa da 10 anni, e continua ad accadere con diversi governi. Stando ai numeri siamo diventati uno dei Paesi più sicuri dell’Unione Europea. Omicidi volontari, quasi dimezzati: 611 denunciati nel 2008, 368 nel 2017. Rapine: 45.857 denunciate nel 2008, 30.564 nel 2017, un calo del 33,3%. Ad incidere di più sulla sfera personale sono i furti in casa, perché diffondono insicurezza: meno l’8,5%, nel 2017 rispetto al 2016.

Eppure cresce la paura, reale o favorita da politica e media: nel 2017 il tema «criminalità» è comparso nel 17,2% dei programmi della principale Tv francese, nel 26,3% di quella britannica, nel 18,2% di quella tedesca e nel 36,4% dei 5 principali telegiornali italiani.

Il 78% degli intervistati in un’indagine degli stessi mesi ritiene che la criminalità in Italia sia cresciuta rispetto a cinque anni prima. Questa opinione si concentra al 91% fra gli elettori della Lega. E il 39% della popolazione (nel 2015 era il 26%) chiede che sia più facile acquistare un’arma per difesa personale.

Atteso quindi che tutta la propaganda per la legittima difesa non è altro che ulteriore fumo negli occhi della gente, una domanda io me la faccio:

Delegare ai cittadini la propria difesa non è l’ammissione da parte dello Stato della sua incapacità di difendere i propri cittadini? Un’ammissione di incapacità eclatante e peraltro dalle possibili ripercussioni molto pericolose.

La nuova legge farà aumentare il numero delle armi da fuoco che circolano in Italia! Nel 2017, 1.398.920 licenze di porto d’armi sono state registrate a nome di civili, più 13,8% rispetto al 2016. Le licenze per caccia sono 738.602. In grande crescita quelle per il tiro al volo e al piattello: più 21,1% nel 2016-2017. Sono meno costose e più facili da ottenere, ma ugualmente efficienti (ne usò una Luca Traini, lo sparatore razzista di Macerata). In totale sono 584.978, ma circa 200.000 italiani, dal 2014, hanno messo piede in un poligono. Calano invece le armi per difesa personale: meno 4,8%, forse per le difficoltà burocratiche.

Secondo l’Osservatorio Internazionale «GunPolicy. Org», nel 2017 i privati italiani possedevano 8.007.920 armi da fuoco, un milione in più rispetto a 10 anni prima. Ma 6.609.000 erano le armi non registrate. Se si considera che una famiglia media è composta da 2,3 persone, calcola il Censis, 4,5 milioni di italiani fra cui oltre 700.000 minori hanno un’arma a portata di mano. In Italia, ci sono 12 armi da fuoco ogni 100 abitanti, negli Usa 88. Dice ancora il Censis: se avessimo le stesse regole permissive americane, le famiglie italiane con armi in casa «potrebbero lievitare fino a 10,9 milioni e i cittadini complessivamente esposti al rischio di uccidere o di rimanere vittima di un omicidio sarebbero 25 milioni».

Un grazie di cuore a Salvini & C.

Post scriptum: il caso di  Marcellino Jachi Bovin tabaccaio di Pavone Canavese. che ha ucciso a colpi di pistola un giovane moldavo che aveva forzato il suo negozio insieme con due complici doveva essere simbolicamente il varo della nuova normativa sulla legittima difesa…

«Ha tutta la mia solidarietà – ha detto il ministro Salvini –. Mi auguro che la nuova legge riconosca che questo 67enne ha fatto quello che è stato costretto a fare. Il ladro, se avesse fatto un altro mestiere, a quest’ora sarebbe a casa sua. Ne abbiamo le palle piene, la gente ha diritto di difendersi, sono orgoglioso di questa legge».

Ma poi ti accorgi che il sig. Tabaccaio ha sparato dal balcone di casa 7 colpi alle spalle di un uomo in fuga…

Cremona, 3 giugno 2019, Anno II dell’era Salvini – Pestato durante il comizio per aver contestato (una sciarpa con scritto “Ama il prossimo tuo”) mentre dal palco Salvini lo prendeva in giro – Insomma, siamo arrivati a questo!

 

Salvini

 

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Cremona, 3 giugno 2019, Anno II dell’era Salvini – Pestato durante il comizio per aver contestato (una sciarpa con scritto “Ama il prossimo tuo”) mentre dal palco Salvini lo prendeva in giro – Insomma, siamo arrivati a questo!

Cremona, ragazzo pestato dai sostenitori di Salvini. E il ministro lo deride

A Cremona lunedì scorso, durante un comizio elettorale di Salvini, a sostegno del candidato di centrodestra Malvezzi, un giovane è stato malmenato per aver innalzato un piccolo striscione di protesta in cui compariva la scritta ‘Ama il prossimo tuo’. Il ministro lo ha dileggiato dal palco: “Lasciatelo da solo poverino, un applauso a un comunista”.

Un ragazzo stava manifestando pacificamente il suo dissenso a Cremona, in piazza Roma, sollevando una sciarpa bianca su cui era stampato il messaggio ‘Ama il prossimo tuo’. Ma il gesto non è piaciuto ai sostenitori del ministro degli Interni Matteo Salvini: lo hanno considerato una provocazione inaccettabile e lo hanno quindi attaccato, colpendolo violentemente con calci, schiaffi e pugni. La notizia è stata diffusa con un video da una tv locale di Cremona. Nella città della Lombardia oggi si vota per il secondo turno delle elezioni comunali. La sfida è tra Galimberti (Pd) e Malvezzi (FI).

L’episodio risale a lunedì 3 giugno. Il ragazzo, che partecipa alle attività di un oratorio cremonese, invece di essere difeso dal vicepremier leghista, che stava tenendo un comizio elettorale in quel momento, è stato poi deriso pubblicamente: “Lasciatelo da solo poverino, un applauso a un comunista”, ha detto dal palco Salvini. I fan del leader del Carroccio in un primo momento hanno intimato al ragazzo di abbassare “quel cazzo di scritta”, “quel pezzo di carta igienica”. Poi hanno circondato il giovane che, a braccia alzate e in silenzio, reggeva in alto la scritta, e gli hanno tolto con forza la sciarpa dalle mani. Il ragazzo non ha reagito, ha cercato di proteggersi dal pestaggio, raggomitolandosi per terra. Sono quindi intervenute le forze dell’ordine che hanno tratto in salvo il giovane. Il piccolo striscione è caduto per terra, ed è stato calpestato dai presenti.

“Mentre un ragazzo, per aver sollevato una sciarpa bianca con scritto #amailprossimotuo, viene preso a calci e pugni dai sostenitori di Salvini, il ministro dell’Interno, dal palco, gli dà del comunista e lo dileggia. Salvini infanga le istituzioni e la Costituzione. Si dimetta”, ha dichiarato in una nota Giuseppe Civati, fondatore di Possibile. Civati ha anche pubblicato sul suo profilo Facebook un video, girato con il telefonino da un cittadino che si trovava nelle vicinanze, che testimonia l’accaduto.

Fonti:

https://www.fanpage.it/cremona-ragazzo-pestato-dai-sostenitori-di-salvini-e-il-ministro-lo-deride/

https://www.facebook.com/watch/?v=300073517537491

Ancora accuse pesanti di Papa Francesco all’Europa ed a Salvini: “Porti aperti allearmi e chiusi alle persone” – “Lʼira di Dio si scatenerà su chi parla di pace e vende munizioni”

 

Papa Francesco

 

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Ancora accuse pesanti di Papa Francesco all’Europa ed a Salvini: “Porti aperti allearmi e chiusi alle persone” – “Lʼira di Dio si scatenerà su chi parla di pace e vende munizioni”

Il Papa striglia l’Europa (e Salvini) “Porti aperti alle armi e chiusi alle persone”

Il jʼaccuse del Pontefice: “Lʼira di Dio si scatenerà su chi parla di pace e vende munizioni”. Poi rivela: “Il prossimo anno voglio andare in Iraq”

“Gridano le persone in fuga ammassate sulle navi, in cerca di speranza, non sapendo quali porti potranno accoglierli, nell’Europa che pero’ apre i porti alle imbarcazioni che devono caricare sofisticati e costosi armamenti, capaci di produrre devastazioni che non risparmiano nemmeno i bambini”. Lo ha detto il Papa all’udienza con la Riunione delle Opere di Aiuto alle Chiese Orientali.
“Non posso qui non menzionare i migranti e i profughi che raggiungono i maggiori aeroporti con la speranza di poter chiedere asilo o trovare un rifugio, o che sono bloccati in transito”. Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti all`Incontro mondiale dei Cappellani dell`Aviazione civile. “Invito sempre le Chiese locali alla dovuta accoglienza e sollecitudine nei loro confronti, pur se si tratta di una responsabilità diretta delle Autorità civili. Fa parte anche della vostra cura pastorale vigilare che sia sempre tutelata la loro dignità umana e siano salvaguardati i loro diritti, nel rispetto della dignità e delle credenze di ciascuno. Le opere di carità nei loro confronti costituiscono una testimonianza della vicinanza di Dio a tutti i suoi figli”.
L’Iraq – ha detto il Papa nell’udienza alla Roaco, la Riunione delle Opere di Aiuto alle Chiese Orientali – “possa guardare avanti attraverso la pacifica e condivisa partecipazione alla costruzione del bene comune di tutte le componenti anche religiose della societa’, e non ricada in tensioni che vengono dai mai sopiti conflitti delle potenze regionali”. “E non dimentico l’Ucraina – ha aggiunto il Papa ripercorrendo le aree piu’ ‘calde’ del pianeta -, perche’ possa trovare pace la sua popolazione, le cui ferite provocate dal conflitto ho cercato di lenire con l’iniziativa caritativa alla quale molte realta’ ecclesiali hanno contribuito. In Terra Santa – ha proseguito il pontefice -, auspico che il recente annuncio di una seconda fase di studio dei restauri del Santo Sepolcro, che vede fianco a fianco le comunita’ cristiane dello Statu quo, si accompagni agli sforzi sinceri di tutti gli attori locali ed internazionali perche’ giunga presto una pacifica convivenza nel rispetto di tutti coloro che abitano quella Terra, segno per tutti della benedizione del Signore”

fonte: https://www.globalist.it/news/2019/06/10/il-papa-striglia-l-europa-e-salvini-porti-aperti-alle-armi-e-chiusi-alle-persone-2042658.html

Salvini “i miei figli sono 60 milioni di italiani” …E subito si scatena l’ironia del web – Ecco le risposte degli Italiani al neopapà…!

 

Salvini

 

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Salvini “i miei figli sono 60 milioni di italiani” …E subito si scatena l’ironia del web – Ecco le risposte degli Italiani al neopapà…!

Nel corso dell’ultimi anno ha detto di esser stato votato da 60 milioni di italiani, di rappresentare il pensiero di 60 milioni di italiani e di combattere le battaglie di 60 milioni di italiani. Già così potrebbe bastare, ma mercoledì dal palco dell’ennesimo comizio elettorale in vista dei ballottaggi (questa volta a Foligno) Matteo Salviniha ‘rivelato’ di essere il padre di 60 milioni di italiani. Forse un po’ troppo. E sui social è nato l’hashtag #60MilioniMenoUno perché, a quanto pare, nessuno vuole essere figlio di Salvini.

Ed è scoppiata l’ilarità… Ecco una serie di risposte dal web. E sono solo quelle ripetibili…

Nella vita, per insultarmi, mi hanno dato del “figlio di” declinato nei modi più diversi e abrasivi. Me ne sono fatto una ragione, e ho incassato. Ma figlio tuo proprio no, eh.

Da oggi userò l’espressione “Sei un figlio di Salvini” come insulto pesante.

Non vorrei creare allarmismi ma a giudicare dalla quantità di coglioni che incontro in giro Salvini un buon 10/20 milioni di figli potrebbe averceli veramente

Salvini: “I miei figli sono 60 milioni di italiani”. E la maggior parte di loro sta pensando che, in fondo, a Luke Skywalker non era andata poi così male

Selfini: “60 milioni di italiani sono figli miei”. Lo ius sòla.

Il problema è che 50 milioni ti schifano nel profondo, ma tranquillo, è sicuramente colpa dei padri precedenti

Salvini mi ha profondamente diffamata. Mi ha dato della “Nipote di puttana”. Lo querelerò.

Ma sbaglio o qui qualcuno avrebbe un disperato bisogno di un po’ di lezioni di educazione civica?? Bell’esempio che dai ai tuoi figli!

ciao @telefonoazzurro, mio padre @matteosalvinimi mi molesta. potete fare qualcosa?

Scopro ora di essere figlia di uno stronzo che lascia morire le persone in mare. Che brutto risveglio!!!

Forse #Salvini è convinto che con 60 milioni di figli gli spettino 49 milioni di euro di assegni familiari.

Comunque io un papà ce l’ho già, caro #Salvini, e ti schifa pure lui – ovviamente.

Non vedo l’ora di essere orfano.

Papà @matteosalvinimi fammi un favore: dammi la mia parte dei 49 milioni che avete truffato allo Stato e vattene a fanculo.

Il capitone ha trovato la giustificazione per i 49 milioni rubati: tengo famiglia.

“La mamma dei cretini è sempre incinta.” Abbiamo scoperto chi è il padre.

Ho detto a mio nonno che serfini è mio padre. Mi ha risposto che lui di puttane se ne ha fatte tante nella sua gioventù, ma ha usato sempre le precauzioni

Mio Padre è morto. E comunque ti schifava da vivo, avrà continuato a schifarti anche da morto ed ora ti schifa ancora di più…!

Ma voi vi fidereste di uno che ha rotto 60 milioni di preservativi?

Salvini assente anche oggi al vertice europeo sui migranti. Non ha trovato 60 milioni di baby sitter con cui lasciarci.

Caro papà, dei #49milioni ci spetterebbe circa 817000€ a testa, sarebbe simpatico anticiparci l’eredità ora. A meno che tu non abbia l’intenzione di morire presto, in quel caso aspetteremmo volentieri.

Se #Salvini ha 60 milioni di figli, quei 49 milioni di euro li ha spesi in pannolini?

Ogni persona che incontri potrebbe essere figlio di #Salvini. Sii gentile sempre.

Mi sedetti dalla parte dei figli di puttana perché da quella dei figli di #Salvini erano già in #60milioni.

Oggi mio figlio mi ha riempito di soddisfazioni: “Papà, devo dirtelo, sei proprio un padre di merda, ma mai quanto #Salvini”

“Devo dare da mangiare a 60 milioni di Italiani” Si ma lasciaci qualcosa, cazzo.

Non ho mai invidiato un orfano, ma c’è una prima volta per tutto …

“Mamma, ti devo parlare”.

Quel cobra con gli occhiali – Che sibilo fa – Me lo prendi papà?

#60MilioniMenoUno grazie, ma non si disturbi. Preferisco orfano

#60MilioniMenoUno togli dal conto anche me. Un padre fascista proprio non lo voglio.

Ma te lo immagini veramente essere figlio di Salvini !?

“Papà” sono lesbica e antifascista!

Preferisco essere allevato da delle scimmie.

Secondo giorno da figlio di #Salvini e già voglio portarlo in un ospizio.

Salvini: “Ho 60 milioni di figli”. E voi ancora prendete per il culo Pamela Prati.

Tuo padre è un ladro? (invia a 60 milioni di italiani)

 

Salvini minaccia di togliere la scorta a Saviano, per il Consiglio d’Europa è un’intimidazione!

 

 

Saviano

 

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Salvini minaccia di togliere la scorta a Saviano, per il Consiglio d’Europa è un’intimidazione!

Il Consiglio d’Europa, l’organizzazione internazionale che si occupa di promuovere la democrazia, i diritti umani, e l’identità culturale europea, punta il dito contro l’annuncio di Salvini, che qualche giorno fa ha detto di voler togliere la scorta al giornalista Roberto Saviano: “È un’intimidazione attribuibile allo Stato”.

L’intenzione del vicepremier Matteo Salvini di togliere la scorta al giornalista Roberto Saviano, come ha annunciato lo stesso ministro degli Interni in un video postato su Facebook il 29 maggio, è stata aggiunta oggi alle ‘allerte’ pubblicate sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti del Consiglio d’Europa.

Il caso, secondo l’organizzazione internazionale che si occupa di democrazia, diritti umani, e di identità culturale europea, è stato indicato come “intimidazione attribuibile allo Stato”, ed è stato inserito tra quelli di massima pericolosità per l’incolumità dei giornalisti. Nel video della diretta si vede Salvini mandare un bacio, pronunciando queste parole: “Un bacione a Saviano. Sto lavorando a una revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorno in Italia più di duemila lavoratori delle forze dell’ordine”, aveva annunciato il vicepremier leghista.

Nel testo del Consiglio d’Europa si evidenzia che “questa non è la prima volta che Salvini minaccia Saviano di togliere la protezione della polizia”. Il precedente a cui fa riferimento è una dichiarazione del 2017 in cui il vicepremier affermava di aver “valutato se ci fosse un qualche rischio” che giustificava le misure di sicurezza per Saviano “in modo da controllare dove andavano i soldi degli italiani”.

L’organizzazione internazionale ha ricordato come Saviano sia “sotto costante scorta della polizia dal 2006, dopo aver pubblicato il libro ‘Gommora’, denunciando le pratiche della camorra, la mafia napoletana”.

fonte: https://www.fanpage.it/salvini-minaccia-di-togliere-la-scorta-a-saviano-per-il-consiglio-deuropa-e-unintimidazione/
http://www.fanpage.it/

Nobile gesto di un leghista: Lei in carrozzina protesta contro Salvini, lui le strappa il manifesto urlando “sei handicappata” …dimostrandole così in modo tangibile e inequivocabile che l’handicap fisico è proprio l’ultimo dei problemi…!

 

leghista

 

 

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Nobile gesto di un leghista: Lei in carrozzina protesta contro Salvini, lui le strappa il manifesto urlando “sei handicappata” …dimostrandole così in modo tangibile e inequivocabile che l’handicap fisico è proprio l’ultimo dei problemi…!

È successo a Mantova: la denuncia è di Valentina Tomirotti, 36enne affetta da displasia diastrofica

Un’altra inqualificabile, assurda storia di discrinazione a stampo leghista quella che viene da Mantova ed è denunciata da Valentina Tomirotti, 36enne affetta da displasia diastrofica che, dopo il comizio di Salvini in piazza, aveva esposto un manifesto con scritto “Hai rotto i barconi”, che faceva compagnia ad altri due cartelli con scritto: “La libertà è partecipare, non sottomettere” e “saremo le mosche nella tua minestra”.
La protesta, pacifica e silenziosa, non è piaciuta a un anziano sostenitore di Salvini, che come raccontato dalla stessa Tomirotti ha strappato il cartello sotto la carrozzina della donna e poi le ha urlato contro: “sei handicappata”.
La polizia, presente sul posto, ha allontanato il leghista ma, come racconta la stessa ragazza, non le hanno chiesto come stesse: “non posso accettare che una rimostranza pacifica non venga accettata. Qual era il suo problema? Non mi ha ferito tanto la frase, ci sono abituata, quanto il gesto di strappare quel cartello”.

Ma, cara Valentina, prendila così: ora hai la prova che il Tuo handicap non è affatto dei peggiori…

Noi Ti stiamo vicini e possiamo dire quello che la Tua educazione e signorilità ti ha impedito di dire: quel leghista è una MERDA!

By Eles
Qui il tweet ed il video di Valentina

Salvini avverte Saviano: “Stiamo rivedendo i criteri per l’assegnazione delle scorte”. D’altra parte è del tutto inutile impiegare 2000 agenti per la sicurezza di chi combatte le mafie, quando ci sono tutti quegli striscioni da staccare…

 

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Salvini avverte Saviano: “Stiamo rivedendo i criteri per l’assegnazione delle scorte”. D’altra parte è del tutto inutile impiegare 2000 agenti per la sicurezza di chi combatte le mafie, quando ci sono tutti quegli striscioni da staccare…

Matteo Salvini “avvisa” di nuovo Roberto Saviano: “Sto rivedendo l’assegnazione delle scorte”

Matteo Salvini torna ad affermare la volontà di “rivedere i criteri per l’assegnazione delle scorte che impegnano gli uomini e le donne delle forze dell’ordine”. Nessuna ragione politica, ci tiene a precisare il ministro, spiegando che non si interverrà sui casi personali ma “ci saranno criteri oggettivi per verificare chi corre un rischio e chi no”.

Intanto però manda un bacione a Roberto Saviano.

“Un bacione a Saviano. Sto lavorando, insieme a tutti gli uomini del ministero dell’Interno e della polizia di Stato anche per la revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorno in Italia più di 2.000 donne e uomini delle forze dell’ordine”: così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, annuncia di voler rivedere i criteri che determinano l’assegnazione della protezione personale in una diretta Facebook.

E il capitano ha ragione!

Sapete quanto ci costano 2000 agenti impegnati a difendere 4 deficienti che non hanno niente di meglio da fare che andare a rompere le palle alle mafie?

…E poi, con tutti quegli striscioni da tirare giù! Quella sì che è emergenza.

Forza Capitano, non ti fermare, siamo tutti con TE…!

 

By Eles

 

La flat tax è un imbroglio dei ricchi ai danni dei poveri… Dico a te, coglione, che guadagni € 15.000. Tu paghi già il 23%…! Chi guadagna € 200.000 paga il 43%! Hai capito, coglione, le tasse non le tolgono a te, ma ai ricchi! E quello che risparmiano i ricchi lo pagherai TU con l’aggravio dei costi sociali

 

flat tax

 

 

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La flat tax è un imbroglio dei ricchi ai danni dei poveri… Dico a te, coglione, che guadagni € 15.000. Tu paghi già il 23%…! Chi guadagna € 200.000 paga il 43%! Hai capito, coglione, le tasse non le tolgono a te, ma ai ricchi! E quello che risparmiano i ricchi lo pagherai TU con l’aggravio dei costi sociali

Ci scusiamo per epiteto coglioni che ovviamente è rivolto (a giusta ragione) per chi crede a quello che sostiene Salvini & C. Con questi ultimi ci dovremmo scusare anche per il termine “epiteto”, ma non abbiamo intenzione di farlo…

Sulla Flat Tax ci sarebbe tanto da dire… Ma vogliamo essere sintetici. Un unico semplice esempio per capire quanto ti stanno prendendo per i fondelli…

Reddito 1.000.000 di € anno.

Oggi con l’aliquota al 43% pago 430.000 € (grossomodo, qualcosa in meno per gli scaglioni)

Domani – con flat tax al 23% pagherò 230.000 € di tasse.

Reddito di 15.000 € anno.

Oggi con l’aliquota al 23% pago 3.450 €

Domani – con flat tax  pagherò 3.450 € di tasse

Sulla Flat Tax il palazzo della politica sta dando il peggio di sé e come al solito la parola inglese serve a nobilitare la fregatura, come con il Jobsact.

Lega, Cinquestelle, PD, Forza Italia partono tutti dallo stesso punto di vista: bisogna ridurre le tasse. Nessuno di loro si pone la domanda di fondo: a chi va la riduzione delle tasse e chi la paga?

Non si pongono questa domanda perchè è scomoda. Tutte le principali forze politiche seguono l’ideologia liberista reazionaria di Ronald Reagan secondo la quale le tasse sono il male, quelle per i ricchi e le imprese il peggio, quelle che finanziano lo stato sociale il peggio del peggio.

La Flat Tax era il programma del presidente USA che negli anni 80 ha guidato e imposto, assieme alla Thatcher, quell’aggressione mondiale ai diritti sociali e del lavoro che oggi chiamiamo globalizzazione. Essa si fonda sulla teoria di uno dei più immeritati premi Nobel della storia, l’economista Laffer, che si era inventato una curva matematica secondo la quale meno tasse avessero pagato i ricchi, più lo stato avrebbe incassato per la crescita delle attività e la riduzione della evasione fiscale.

La riduzione delle tasse ai ricchi ha prodotto negli Stati Uniti privilegi fiscali scandalosi, basta guardare la misera quantità di imposte che oggi pagano i super miliardari e le loro imprese multinazionali. Nello stesso tempo i lavoratori ed i poveri hanno pagato dieci volte sul terreno dei servizi sociali quel poco che sono riusciti a ricevere come riduzione delle tasse.

In italia abbiamo una gigantesca evasione fiscale di 120 miliardi annui, agevolata da tutti i governi degli ultimi trent’anni, senza distinzione alcuna.

Casa, scuola, sanità, servizi sociali, queste sono oggi le voci di un bilancio sociale sempre più in passivo per la maggioranza della popolazione. Chi vuole abbassare le tasse a tutti vuole proseguire nella privatizzazione di tutto ciò che dovrebbe essere pubblico ed accessibile gratuitamente alla grande maggioranza della popolazione. Non a caso un vice ministro leghista si è “ricordato” che lo stato possiede 400 miliardi di edifici “non valorizzati”.

Oggi si promettono 50 euro al mese in meno di tasse a lavoratori e pensionati in cambio di un aggravio di dieci volte almeno di costi sociali.

Questo è il grande imbroglio verso i poveri della riduzione delle tasse: la mano che dà è piccola piccola, quella che riprende è enorme. E alla fine i soli che ci guadagnano davvero sono i ricchi.

Ora Salvini dice che la Flat tax sarebbe solo per chi ha meno di 50.000 euro annui di reddito. IMBROGLIA, vuole cominciare da lì, ma vuole arrivare molto più in alto, perché questo è lo scopo vero. Di Maio risponde che bisogna aiutare le famiglie, quindi parla d’altro e alla fine sarà d’accordo. Il PD dice che non ci sono i soldi, come sempre assieme a Forza Italia, ma non contesta la proposta in sé, anzi.

Tutte le posizioni del palazzo sulla Flat Tax sono solo diverse versioni della stessa destra liberista. Diverse versioni che assieme ignorano l’articolo 53 della Costituzione, che impone la PROGRESSIVITÀ del fisco.

Bisogna redistribuire la ricchezza con più tasse ai ricchi e meno ai poveri ai lavoratori e ai pensionati, con la lotta all’evasione fiscale, con il prevalere del pubblico sul mercato. Insomma con l’esatto contrario di ciò che si fa da trent’anni e che la Flat Tax vuole portare alle estreme e più feroci conseguenze…