Pescara, aggressione omofoba a ragazzo gay – Indovinate chi non ha sottoscritto la mozione di solidarietà? – Ovviamente lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia… Perchè è dai tempi di mussolini che i fascisti nello scegliere tra gente perbene e pezzi di m….. non hanno dubbi da che parte stare!

 

aggressione omofoba

 

 

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Pescara, aggressione omofoba a ragazzo gay – Indovinate chi non ha sottoscritto la mozione di solidarietà? – Ovviamente lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia… Perchè è dai tempi di mussolini che i fascisti nello scegliere tra gente perbene e pezzi di m….. non hanno dubbi da che parte stare!

Pescara, consiglio comunale. Le opposizioni presentano una mozione per esprimere solidarietà – chiedendo anche una parte attiva del comune in un eventuale processo – al ragazzo gay che è stato aggredito il 27 giugno da un gruppo di persone per aver stretto la mano al suo compagno nel centro cittadino. Il consiglio comunale, però, respinge, con 11 voti contrari e 10 a favore.

Aggressione Pescara, il centrodestra vota contro la presa di posizione anti-omofobia

Questo l’elenco degli esponenti politici cittadini che hanno votato contro:

Antonelli Marcello – Lega
Carota Maria Rita – Lega
Croce Claudio – Forza Italia
D’Incecco Vincenzo – Lega
Di Pasquale Alessio – Forza Italia
Foschi Armando – Lega
Montopolino Maria Luigia – Lega
Orta Cristian – Lega
Rapposelli Fabrizio – Fratelli d’Italia
Renzetti Roberto – Forza Italia
Salvati Andrea – Lega

Come si può vedere, la composizione della maggioranza – 7 leghisti, 3 rappresentanti di Forza Italia e 1 consigliere di Fratelli d’Italia – ha avuto un ruolo determinante nella bocciatura della mozione. E dire che una aggressione a un ragazzo gay dovrebbe superare qualsiasi barriera politica. Tra l’altro, le conseguenze dell’azione violenta nei confronti del ragazzo di Pescara sono sotto gli occhi di tutti, con una prognosi molto seria e con la necessità di ricostruire la sua mascella fratturata dalla violenza degli aggressori.

 Il sindaco di Pescara Carlo Masci si è però rifiutato di attribuire un significato politico a questa votazione del consiglio comunale: «In attesa che gli inquirenti facciano piena luce e assicurino alla giustizia i responsabili della barbara aggressione e del ferimento – ha detto -, occorre ribadire che Pescara non è la città che si tenta strumentalmente di dipingere, creando e cavalcando polemiche puntualmente smentite dai fatti e indegne di chi ha davvero a cuore il bene comune. Sono stati proprio i pescaresi a intervenire per respingere e neutralizzare un folle attacco generato da ignoranza e intolleranza, e questo non va sottaciuto».

Nella mozione, oltre a solidarizzare con il ragazzo aggredito, si chiedeva anche la costituzione del comune come parte civile in un eventuale processo e l’impegno affinché Pescara potesse farsi portavoce di una seria presa di posizione a favore di una legge anti-omofobia. Ma il consiglio comunale ha deciso per il no. Con i voti di un centrodestra quantomai compatto.

 

fonte: https://www.giornalettismo.com/aggressione-pescara-mozione-respinta/

Il consigliere di Forza Italia: “Il fascismo non era razzista ma portò la civiltà in Africa…” – Nella foto: qualche esempio di “civiltà” cosi come la intendono i fascisti…!

 

fascismo

 

 

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Il consigliere di Forza Italia: “Il fascismo non era razzista ma portò la civiltà in Africa…” – Nella foto: qualche esempio di “civiltà” cosi come la intendono i fascisti…!

Il consigliere della Calabria: “Il fascismo non era razzista ma portò la civiltà in Africa…”.

Le imbarazzanti e ignoranti affermazioni di Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria e considerato impresentabile dall’Antimafia. Falsi storici intrisi di razzismo e di nostalgie fasciste

Un ignorante. Dispensatore di ignoranza e che, dalle parole, si comprende bene quanto sia un nostalgico del fascismo e sia rimasto profondamente razzista, sul modello di quelli che dicevano che il colonialismo portava la civiltà tra i selvaggi.

A parlare non è un passante ma Domenico Tallini: il presidente del Consiglio regionale della Calabria, esponente di Forza Italia e considerato impresentabile dalla commissione Antimafia per essere stato rinviato a giudizio per corruzione.

In un video diventato virale Tallini inanella una serie di falsi storici conditi dal razzismo del ‘bianco’ che considera gli africani esseri inferiori che dovrebbero ringraziare di essere stati invasi e sottomessi dalle potenze imperialiste e coloniali.

Il tutto nella triste esibizione del nuovo razzismo contro i migranti che dovremmo aiutare a casa loro come fece il fascismo.

E che ha detto Tallini in un italiano un po’ traballante?

Il fascismo non era razzista, il fascismo è stato accusato in maniera volgare di essere andato in Africa e di aver civilizzato i paesi africani, più o meno la teoria che vorrebbero tanti oggi invece di consentire questa immigrazione e utilizzare questa carne da macello che arriva dai paesi del Nordafrica, andare a dare loro una mano nei loro paesi, questo avveniva in un momento in cui gli italiani andarono in Africa, portarono la civiltà in Africa, tant’è che forse voi dimenticate… lo so che… insomma… sono cose che non mi meraviglia se io ti dico che il nostro concetto di civiltà è questo… l’ultimo Negus d’Abissinia nell’ultima visita fatta a Roma e passando tra le strade di Roma salutava la gente con il saluto romano… ringraziando il popolo italiano per come si era posto nei confronti di quelle popolazioni“.

Domenico Tallini dimentica le stragi fasciste in Etiopia, l’uso dei gas sulla popolazione civile e i crimini del generale Graziani.

fonte: https://www.globalist.it/news/2020/06/21/il-consigliere-della-calabria-il-fascismo-non-era-razzista-ma-porto-la-civilta-in-africa-2060520.html

I sozzoni salvano Sozzani, il deputato di Forza Italia accusato di illecito finanziamento e corruzione!

 

Sozzani

 

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I sozzoni salvano Sozzani, il deputato di Forza Italia accusato di illecito finanziamento e corruzione!

La Camera ha negato l’autorizzazione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato di Forza Italia Diego Sozzani. La votazione è avvenuta per scrutinio segreto. L’esito del voto è stato accolto da un applauso di parte dell’emiciclo, in particolare dei deputati azzurri. I voti a favore sono stati 235, 309 i contrari, un astenuto. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle avevano annunciato voto favorevole agli arresti domiciliari. Precedentemente, l’aula aveva votato contro anche all’uso delle intercettazioni per il deputato accusato di finanziamento illecito: in quel caso, solo i grillini avevano dichiarato voto favorevole, mentre tutti gli altri partiti, incluso il Pd, avevano annunciato voto contro. Nella votazione precedente, 352 deputati hanno quindi bocciato la richiesta del gip di Milano, contro i 187 (presumibilmente grillini) e due astenuti.

E solo ieri Vi avevamo parlato di Egidio:

Egidio – Morire in carcere a 82 anni, per un reato “gravissimo”: aveva salvato un migrante! Lo hanno ucciso quei politici che si possono permettere di rubare, mentire, ingannare, corrompere… ma a cui non succede mai niente! …E i Tg MUTI…!!

…Ma Egidio non faceva parte di questa casta di m….!

Ma sono idioti o pensano veramente che lo siamo noi? Forza Italia propone ancora il ponte sullo stretto. L’ultima volta che il buffone di Stato, Silvio Berlusconi, ci costruì intorno la sua campagna elettorale, a noi ci è costato 1 miliardo di Euro di penali per non avere niente…!

 

ponte sullo stretto

 

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Ma sono idioti o pensano veramente che lo siamo noi? Forza Italia propone ancora il ponte sullo stretto. L’ultima volta che il buffone di Stato, Silvio Berlusconi, ci costruì intorno la sua campagna elettorale, a noi ci è costato 1 miliardo di Euro di penali per non avere niente…!

 

Per rinfrescarVi la memoria:

Amarcord – 6 giugno 2002, l’annuncio di Silvio Berlusconi della posa della prima pietra del ponte di Messina. Doveva essere pronto nel giro di 6 o 7 anni… La buffonata elettorale di Berlusconi ci è costata 1 miliardo di Euro di penali… E c’è ancora chi vota questo ciarlatano!

Ponte sullo Stretto di Messina: sono seri o ci prendono in giro?

Un comunicato della parlamentare nazionale di Forza Italia, Matilde Siracusano, riporta agli onori delle cronache il Ponte sullo Stretto di Messina. La simpatica deputata, che si picca di avere memoria di quanto avvenuto tra il 2001 e il 2013, in realtà salta alcuni passaggi. Guarda caso, i passaggi che dimostrano che sul Ponte di Messina (ma anche sul Casinò di Taormina e su altro ancora) il centrodestra ha sempre preso in giro la Sicilia, il Sud ed in generale tutto il Paese.

Che si torni a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina dopo quello che hanno combinato i signori del centrodestra è veramente incredibile. E che l’argomento sia approdato in Parlamento – con riferimento al Parlamento nazionale – è ancora più incredibile! La Regione siciliana è in sostanziale default non dichiarato; le ex Province siciliane sono combinate come la Regione, se non peggio; molti Comuni della nostra Isola annaspano; le autostrade e le strade siciliane sono a pezzi; le ferrovie siciliane sono un delirio: e a cosa pensano gli ‘scienziati’ del solito centrodestra? Al Ponte sullo Stretto di Messina!

Leggiamo un comunicato della deputata nazionale di Forza Italia, Matilde Siracusano:   

“Non mi sorprende – scrive la parlamentare – il parere contrario all’ordine del giorno che ho presentato, il quale invita il Governo a valutare l’opportunità di riaprire il cantiere del Ponte sullo Stretto di Messina. Non mi sorprende perché il Ministro Toninelli (Danilo Toninelli, Ministro per le Infrastrutture ndr) ha definito l’Opera come un enorme spreco di denaro pubblico, ritenendolo necessario solo ai grandi lobbisti. Il Ministro però che accusa i nostri governi non ha memoria storica, dimostrando di non conoscere i fatti. Il nostro Governo aveva avviato i lavori del Ponte sullo Stretto, con la realizzazione del progetto definitivo, stipulando i contratti e realizzando opere secondarie come la variante di Cannitello. Nel 2011, durante il Governo Monti, il Ponte sullo Stretto fu tolto dalle priorità e le risorse dirottate sull’alta velocità Milano-Genova. Ancora oggi paghiamo le conseguenze di una scelta immotivata e scellerata. Ancora oggi noi paghiamo le spese di tale scempio”.

In realtà, nemmeno l’onorevole Siracusano sembra avere esatta memoria storica: evidentemente non ricorda che il Ponte sullo Stretto è stato uno dei motivi conduttori della campagna elettorale di Berlusconi delle elezioni politiche del 2001. Anche grazie a questa promessa – oltre alla riapertura del Casinò di Taormina, alla definizione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione siciliana e ad altre promesse di grandi opere pubbliche – che il centrodestra, nel 2001, vinse in Sicilia con il celebre 61 a zero.

Di tutte le promesse il centrodestra ne ha mantenuto solo mezza: lo scombicchierato completamento dell’autostrada Palermo-Messina: un mezzo disastro raffazzonato in frett’e furia, tant’è vero che, meno di un anno dopo, venivano fuori le magagne che sono visibili ancora oggi.

La riapertura del Casinò di Taormina è stata bloccato perché i signori del centrodestra, dopo essersi presi i voti, scoprirono che in Sicilia c’è la mafia…

La definizione dei rapporti finanziari Stato-Regione è finita a barzelletta: niente articolo 38, niente articolo 36, solo una sceneggiata volgare sull’articolo 37 (le imposte che le imprese non siciliane che operano in Sicilia dovrebbero pagare alla nostra Regione) bloccato dall’allora Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

Quanto al Ponte sullo Stretto, dopo cinque anni di ‘annacamento’ il Governo Berlusconi, tra la fine del 2005 e il 2006, ha avviato i preliminari che sono serviti solo ai progettisti e a gruppi non meridionali.

Poi è arrivato il Governo Prodi 2006-2008, con Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che non ha bloccato i lavori del Ponte.

Poi è arrivato di nuovo il Governo Berlusconi 2008-2011: nessun beneficio per Calabria e Sicilia, solo per i gruppi del Nord. Nel complesso, altri tre anni di ‘annacamento’.

Poi, è vero, è arrivato il Governo Monti e i soldi sono stati dirottati sulla Milano-Genova. Ma chi è che appoggiava il Governo Monti? L’onorevole Siracusano si informi…

 

tratto da: https://www.inuovivespri.it/2019/06/14/ponte-sullo-stretto-di-messina-sono-seri-o-ci-prendono-in-giro/?fbclid=IwAR1NuEZOz-3TQj0zSOfNiF-aC6OReZLiqrNc6Vhyl845kE9y60SEpbqHxUY#0dOzpmT8fyYLfO3j.99

La flat tax è un imbroglio dei ricchi ai danni dei poveri… Dico a te, coglione, che guadagni € 15.000. Tu paghi già il 23%…! Chi guadagna € 200.000 paga il 43%! Hai capito, coglione, le tasse non le tolgono a te, ma ai ricchi! E quello che risparmiano i ricchi lo pagherai TU con l’aggravio dei costi sociali

 

flat tax

 

 

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La flat tax è un imbroglio dei ricchi ai danni dei poveri… Dico a te, coglione, che guadagni € 15.000. Tu paghi già il 23%…! Chi guadagna € 200.000 paga il 43%! Hai capito, coglione, le tasse non le tolgono a te, ma ai ricchi! E quello che risparmiano i ricchi lo pagherai TU con l’aggravio dei costi sociali

Ci scusiamo per epiteto coglioni che ovviamente è rivolto (a giusta ragione) per chi crede a quello che sostiene Salvini & C. Con questi ultimi ci dovremmo scusare anche per il termine “epiteto”, ma non abbiamo intenzione di farlo…

Sulla Flat Tax ci sarebbe tanto da dire… Ma vogliamo essere sintetici. Un unico semplice esempio per capire quanto ti stanno prendendo per i fondelli…

Reddito 1.000.000 di € anno.

Oggi con l’aliquota al 43% pago 430.000 € (grossomodo, qualcosa in meno per gli scaglioni)

Domani – con flat tax al 23% pagherò 230.000 € di tasse.

Reddito di 15.000 € anno.

Oggi con l’aliquota al 23% pago 3.450 €

Domani – con flat tax  pagherò 3.450 € di tasse

Sulla Flat Tax il palazzo della politica sta dando il peggio di sé e come al solito la parola inglese serve a nobilitare la fregatura, come con il Jobsact.

Lega, Cinquestelle, PD, Forza Italia partono tutti dallo stesso punto di vista: bisogna ridurre le tasse. Nessuno di loro si pone la domanda di fondo: a chi va la riduzione delle tasse e chi la paga?

Non si pongono questa domanda perchè è scomoda. Tutte le principali forze politiche seguono l’ideologia liberista reazionaria di Ronald Reagan secondo la quale le tasse sono il male, quelle per i ricchi e le imprese il peggio, quelle che finanziano lo stato sociale il peggio del peggio.

La Flat Tax era il programma del presidente USA che negli anni 80 ha guidato e imposto, assieme alla Thatcher, quell’aggressione mondiale ai diritti sociali e del lavoro che oggi chiamiamo globalizzazione. Essa si fonda sulla teoria di uno dei più immeritati premi Nobel della storia, l’economista Laffer, che si era inventato una curva matematica secondo la quale meno tasse avessero pagato i ricchi, più lo stato avrebbe incassato per la crescita delle attività e la riduzione della evasione fiscale.

La riduzione delle tasse ai ricchi ha prodotto negli Stati Uniti privilegi fiscali scandalosi, basta guardare la misera quantità di imposte che oggi pagano i super miliardari e le loro imprese multinazionali. Nello stesso tempo i lavoratori ed i poveri hanno pagato dieci volte sul terreno dei servizi sociali quel poco che sono riusciti a ricevere come riduzione delle tasse.

In italia abbiamo una gigantesca evasione fiscale di 120 miliardi annui, agevolata da tutti i governi degli ultimi trent’anni, senza distinzione alcuna.

Casa, scuola, sanità, servizi sociali, queste sono oggi le voci di un bilancio sociale sempre più in passivo per la maggioranza della popolazione. Chi vuole abbassare le tasse a tutti vuole proseguire nella privatizzazione di tutto ciò che dovrebbe essere pubblico ed accessibile gratuitamente alla grande maggioranza della popolazione. Non a caso un vice ministro leghista si è “ricordato” che lo stato possiede 400 miliardi di edifici “non valorizzati”.

Oggi si promettono 50 euro al mese in meno di tasse a lavoratori e pensionati in cambio di un aggravio di dieci volte almeno di costi sociali.

Questo è il grande imbroglio verso i poveri della riduzione delle tasse: la mano che dà è piccola piccola, quella che riprende è enorme. E alla fine i soli che ci guadagnano davvero sono i ricchi.

Ora Salvini dice che la Flat tax sarebbe solo per chi ha meno di 50.000 euro annui di reddito. IMBROGLIA, vuole cominciare da lì, ma vuole arrivare molto più in alto, perché questo è lo scopo vero. Di Maio risponde che bisogna aiutare le famiglie, quindi parla d’altro e alla fine sarà d’accordo. Il PD dice che non ci sono i soldi, come sempre assieme a Forza Italia, ma non contesta la proposta in sé, anzi.

Tutte le posizioni del palazzo sulla Flat Tax sono solo diverse versioni della stessa destra liberista. Diverse versioni che assieme ignorano l’articolo 53 della Costituzione, che impone la PROGRESSIVITÀ del fisco.

Bisogna redistribuire la ricchezza con più tasse ai ricchi e meno ai poveri ai lavoratori e ai pensionati, con la lotta all’evasione fiscale, con il prevalere del pubblico sul mercato. Insomma con l’esatto contrario di ciò che si fa da trent’anni e che la Flat Tax vuole portare alle estreme e più feroci conseguenze…

M5S, Paola Taverna: “Pd e Forza Italia sempre uniti, anche contro il reddito di cittadinanza. Ma come si fa a sedere in Parlamento ed a contrastare l’unica misura che può contrastare le disuguaglianze sociali…?”

Paola Taverna

 

 

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M5S, Paola Taverna: “Pd e Forza Italia sempre uniti, anche contro il reddito di cittadinanza. Ma come si fa a sedere in Parlamento ed a contrastare l’unica misura che può contrastare le disuguaglianze sociali…?”

“Oggi si chiude un cerchio. Un cerchio che si è aperto circa sei anni fa, quando prendevo la parola in quest’Aula per raccontare la fine di un’impietosa storia italiana, che ha contribuito al declino morale ed economico del Paese. Stavolta invece intervengo a nome di tutto il MoVimento 5 Stelle, del quale mi onoro e sono fiera di far parte, per segnare l’inizio di una nuova storia”.

Lo ha detto la senatrice del M5S Paola Taverna intervenendo in aula al Senato.

“Una storia” ha proseguito “che affonda le proprie radici nella nostra Costituzione e che abbatte finalmente quegli ostacoli economici e sociali che, per colpa dell’ignavia e del menefreghismo di una vecchia politica, hanno fin qui impedito ai cittadini di essere uguali e liberi allo stesso modo”.

“Oggi la nostra Costituzione,” ha affermato l’esponente pentastellata “quella che il Pd voleva ridurre a brandelli, riceve attuazione. Oggi lo Stato guarda a chi è stato lasciato indietro, molto indietro, in un angolo, a chi è stato messo nelle condizioni di credere di essere un fallito, di smettere di sperare nel futuro”.

“L’Italia solo 5 anni fa si ritrovava un condannato che sedeva ancora in Parlamento, dopo essere stato per 20 anni al Governo a suon di leggi ad personam; era appena finito un Governo tecnico che scriveva le leggi solo per l’Europa e ne stava per iniziare un altro che le leggi le faceva per amici e banche, banche degli amici e amici delle banche.
E poi, e poi siamo arrivati noi che dall’opposizione abbiamo iniziato subito dando battaglia in Parlamento per una misura di lotta alla povertà.
Ora i ruoli sono invertiti noi siamo il governo e voi opposizione. Pd e Fi sempre uniti, anche contro il reddito di cittadinanza.
Come si fa a sedere in Parlamento e a contrastare l’unica misura che può abbattere le disuguaglianze sociali nel nostro Paese???
Per tanti, troppi anni questo grande Paese è stato svilito, umiliato, mangiato pezzo per pezzo da quella destra e da quella sinistra che, senza un briciolo di vergogna, oggi vanno sbandierando l’intenzione di raccogliere le firme per un referendum contro il Reddito di Cittadinanza. Non gli è bastato distruggere lo Stato sociale creando un abisso tra ricchi e poveri,” ha detto ancora Taverna, che ha concluso: “noi del Movimento abbiamo tanti difetti, ma due cose nessuno ce le può negare: abbiamo un cuore grande e la testa dura. Perché a noi hanno insegnato che bisogna cominciare a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso ci siamo sorpresi a fare l’impossibile”.

Guarda il video:

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2019/02/27/m5s-taverna-pd-e-fi-sempre-uniti-anche-contro-il-reddito-di-cittadinanza-contrastano-lunica-misura-che-puo-abbattere-le-disuguaglianze-sociali/?fbclid=IwAR23BbjkBnwC_jszDLr8sgg2J8FfMxc4d3869RVAfDBUfk_MsJe0MU6ueEI

Lo sfogo della Bilotti (M5S): nel vergognoso silenzio della stampa, il Parlamento nega l’autorizzazione delle intercettazioni di Luigi Cesaro alias “Giggin a purpètt” – Chi è? È l’ex autista del camorrista Cutolo, ora Senatore della Repubblica Italiana, grazie a Forza Italia…

 

Luigi Cesaro

 

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Lo sfogo della Bilotti (M5S): nel vergognoso silenzio della stampa, il Parlamento nega l’autorizzazione delle intercettazioni di Luigi Cesaro alias “Giggin a purpètt” – Chi è? È l’ex autista del camorrista Cutolo, ora Senatore della Repubblica Italiana, grazie a Forza Italia…

“Ieri abbiamo dichiarato che voteremo a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro Salvini. Sono partite le mille interpretazioni della stampa, che ipotizza chissà quale fine ci sia dietro la nostra scelta. Voglio tranquillizzare tutti dicendo che si tratta soltanto di coerenza e rispetto per gli elettori. Intanto, sempre ieri, Giggin a purpètt l’ha scampata ancora. I giornaloni, però, questa notizia hanno scelto di non darla. Gli sarà sfuggita! Eppure ho cercato sul sito di Repubblica, che dedica spazio anche alle primi liti sull’isola dei famosi ma non all’ex autista di Raffaele Cutolo”.

Lo scrive la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti su Facebook.

“Tornando alla notizia” spiega “volevo dirvi che la Giunta del Senato grazie al no di Lega, FI, LeU e all’astensione del PD, ha stabilito che i magistrati di Napoli dovranno attendere chissà quanto tempo per poter utilizzare (forse) intercettazioni ritenute fondamentali per provare le accuse di voto di scambio nei confronti di Giggino. Inutile dire che il MoVimento 5 Stelle ha votato si”.

“Magari” aggiunge “se Pietro Grasso (che ha votato no) e il Senatore De Falco (che non si è presentato in Giunta) avessero votato si, forse avremmo autorizzato un atto di decenza”.

“Ci sentiamo al prossimo congiuntivo sbagliato da parte di un Parlamentare 5 Stelle che, sono sicura, guadagnerà almeno la prima pagina de L’Espresso,” conclude.

Ecco chi è Giggin ’a Purpett: già autista di Raffaele Cutolo (fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata) Luigi Cesaro fu condannato e salvato dal giudice Carnevale in Cassazione. Poi folgorato da Silvio Berlusconi (probebilmente per il curriculum di tutto riguardo) diviene prima Deputato poi Senatore della Repubblica Italiana. Insomma, il vanto del nostro Parlamento…

By Eles

Taglio dei Vitalizi: quelli di Pd e Forza Italia se ne vanno dall’aula al momento del voto… Ricordatevelo quando sarete VOI a dover votare…!


zzz

 

 

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Taglio dei Vitalizi: quelli di Pd e Forza Italia se ne vanno dall’aula al momento del voto… Ricordatevelo quando sarete VOI a dover votare…!

 

Vitalizi, M5S: ‘Pd e Forza Italia se ne vanno al momento del voto’

“Forza Italia e Pd se ne vanno al momento del voto per il taglio dei vitalizi: vergogna”.

Così il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook condividendo un’immagine che mostra un gatto e una volpe e la scritta sovrapposta “sempre in società”.

“Oggi al momento della votazione per il taglio dei vitalizi al Senato, una vittoria del MoVimento 5 Stelle dopo anni di battaglie, Forza Italia e Pd hanno abbandonato il Consiglio al momento del voto,” denunciano i pentastellati.

In un post della pagina Facebook del M5S Camera si legge:

“NON SI SMENTISCONO MAI
Mentre eliminavamo per sempre l’assurdo privilegio dei vitalizi, Forza Italia e Partito Democratico, indignati e offesi, hanno lasciato il Senato astenendosi dal voto!
OGGI I CITTADINI HANNO DEMOLITO LA VECCHIA POLITICA. MASSIMA CONDIVISIONE!”.

Poco dopo il voto, i 5Stelle hanno scritto sempre su Facebook:

“CE L’ABBIAMO FATTA! ABBIAMO TAGLIATO I VITALIZI ANCHE AL SENATO
Promesso, detto e fatto. Abbiamo tagliato i vitalizi anche al Senato. È crollato un muro che separava la politica e le istituzioni dai cittadini. Abbiamo riportato a galla due valori che la vecchia politica aveva dimenticato: l’equità e la giustizia sociale.
Per quanto tempo la rabbia dei cittadini è rimasta inascoltata? Mentre le riforme delle pensioni si susseguivano, peggiorando sempre di più la condizione di chi ha lavorato una vita, i politici continuavano a incassare ricchi assegni per nulla giustificati dai contributi che avevano versato. Un privilegio che la politica si inventò agli albori della Repubblica e che finirà il 31 dicembre del 2018. Da gennaio questi signori incasseranno in base a quello che hanno versato. Funziona così per gli altri cittadini, quelli che non sono passati per qualche anno dai Palazzi di Camera e Senato. Sarà così anche per gli ex parlamentari.
Il Movimento 5 Stelle i privilegi li combatte e li cancella!”

 

 

tratto da: https://www.silenziefalsita.it/2018/10/16/vitalizi-m5s-pd-e-forza-italia-se-ne-vanno-al-momento-del-voto/

“Noi rappresentiamo l’Italia seria, onesta” – Lo ha detto Silvio Berlusconi, noto puttaniere, pregiudicato con 40 processi alle spalle, che sovvenzionava la mafia tramite Dell’Utri e famoso in tutto il mondo per bunga bunga e barzellette.

 

Silvio Berlusconi

 

 

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“Noi rappresentiamo l’Italia seria, onesta” – Lo ha detto Silvio Berlusconi, noto puttaniere, pregiudicato con 40 processi alle spalle, che sovvenzionava la mafia tramite Dell’Utri e famoso in tutto il mondo per bunga bunga e barzellette.

 

Il nostro ineguagliabile Silvio Berlusconi a Fiuggi, nella giornata conclusiva della kermesse di Forza Italia del 23 settembre scorso, lancia il “Manifesto per la libertà”.

Niente di nuovo. Le solite baggianate, la solita retorica, il solito nemico (prima erano i comunisti, ora i cinque stelle).

Niente, niente di nuovo, solo e solamente le solite cazzate.

Rientra tra le “solite cazzate” la geniale conclusione del testo del manifesto. “Come nel 1994 è l’ora di una grande mobilitazione delle coscienze per noi che rappresentiamo l’Italia seria, onesta, concreta, fattiva”

E certo se lui rappresenta l’Italia seria ed onesta…

Non è il caso di continuare… Di serio, oltre il bunga bunga e le barzellette, per le qual cose per 20 anni ci ha preso per il culo tutto il mondo, non ci sovviene altro…

In quanto ad onestà… Da bocca di un pregiudicato… Che dava i soldi a Totò Riina tramite Dell’Utri… Che non sta a marcire in galera solo perchèà si èà fatto da solo la vergoigna della vergogna delle leggi… Beh, lasciamo stare…

Lasciamo che i soliti idioti gli diano il voto, tanto sti coglioni sopno sempre di meno…

 

By Eles

 

Marco Travaglio: “Anche da riabilitato Berlusconi delinquente era e delinquente rimane”…!!

 

Travaglio

 

 

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Marco Travaglio: “Anche da riabilitato Berlusconi delinquente era e delinquente rimane”…!!

“Possiamo tranquillamente concludere che anche da riabilitato Berlusconi delinquente era e delinquente rimane”.

Così Marco Travaglio al Salone del Libro di Torino nel corso della presentazione del suo ultimo libro sul leader di Forza Italia intitolato “B come Basta”.

“Non vorrei deludere Sallusti e gli altri fan – ha detto Travaglio – ma la riabilitazione non significa che i giudici hanno detto di essersi sbagliati a condannarlo”.

La riabilitazione di Berlusconi, ha spiegato il direttore del Fatto Quotidiano, “nel sistema giudiziario è un fatto puramente tecnico”.

“Quando un pregiudicato ha scontato la pena – ha proseguito – in Italia se ti becchi 4 anni sconti 10 mesi in un ospizio, questo è il massimo a cui si può arrivare, e tieni buona condotta, dopo la condanna definitiva e un certo numero di anni ti tolgono la sentenza di condanna dalla fedina penale e quindi cancellano tutti gli effetti della sentenza”.

E ha precisato: “Non è che se il Mostro di Firenze a un certo punto ottiene la riabilitazione vuol dire che lui non era il Mostro di Firenze. Vuol dire che era il Mostro di Firenze e che poi si è comportato bene e ha espiato la pena”.

“Quindi – ha concluso – anche da riabilitato Berlusconi delinquente era e delinquente rimane”.

Nel suo editoriale di domenica 13 maggio, Travaglio ha scritto che “sapevamo tutti” della riabilitazione di Berlusconi a partire dal 2019, così come sapevamo che, nel caso in cui la legislatura fosse proseguita, B. “avrebbe preso uno a caso dei suoi eletti nell’uninominale e l’avrebbe “convinto” a dimettersi per candidarsi al suo posto alle elezioni suppletive in quel collegio”.

Ora pare che B. si appresti a tornare in Parlamento, ma, ha osservato il giornalista “all’atto pratico, non cambierà nulla” in quanto l’ex Cav “in Parlamento non ha quasi mai messo piede neppure quand’era deputato e continuerà a non mettercelo neanche se sarà rieletto”.

 

 

tratto da: https://www.silenziefalsita.it/2018/05/14/travaglio-anche-da-riabilitato-berlusconi-delinquente-era-e-delinquente-rimane/