La crisi? Non per tutti: in tre anni per le industrie i profitti sono cresciuti del 40%… I salari solo del 5%

 

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La crisi? Non per tutti: in tre anni per le industrie i profitti sono cresciuti del 40%… I salari solo del 5%

La ricchezza, quando c’è cresce, ma ai lavoratori arrivano solo le briciole. Il Sole 24 Ore riferisce i risultati di una ricerca effettuata dalla Fondazione Sabattini, che ha analizzato il rapporto tra gli utili delle aziende e i salari operai nelle aree industriali di Milano, Reggio Emilia e Veneto (il “triangolo” che tira, ndr) e pensa di estendere la ricerca anche al resto del paese.

La ricerca ha analizzato l’andamento dei salari e degli utili nelle imprese metalmeccaniche del Veneto con un numero di dipendenti pari o superiore a 50 esaminando i bilanci aziendali di imprese “attive”, iscritte alle Camere di commercio venete, di tutte le forme giuridiche possibili. L’andamento delle principali variabili è stato analizzato dal punto di vista del loro andamento nel tempo e del loro rapporto con il valore aggiunto.

In particolare è stato preso in considerazione il periodo che va dal 2015 al 2018, un arco temporale scelto non casualmente in quanto è stato possibile osservare i cambiamenti che si sono registrati a cavallo del contratto nazionale dei metalmeccanici del 2016, l’anno precedente al contratto e i tre anni successivi, per capire se le imprese venete avessero generato ricchezza e dove fosse andata.

I settori convolti sono quelli delle attività metallurgiche, la fabbricazione di prodotti in metalli (esclusi macchinari e attrezzature), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, la fabbricazione di apparecchiature elettriche, la fabbricazione di macchinari e apparecchiature Nca (non codificato altrove, ndr), la fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, la fabbricazione di altri mezzi di trasporto, la riparazione e installazione di macchine e apparecchiature.

Dalla ricerca emerge che le imprese venete sono state in grado di generare ricchezza e che dal 2010 al 2018 gli utili sono cresciuti del 100% mentre i salari sono cresciuti solo del 37%.

Se poi si guarda al periodo 2015/18, la crescita degli utili è stata di quasi il 40%, mentre quella dei salari è stata di poco più del 5%, di conseguenza è cambiata l’incidenza sia degli utili che dei salari sul valore aggiunto, cioè sulla ricchezza generata dalle aziende.

L’indagine mostra anche come questa ricchezza non si stata neppure utilizzata per investimenti, ma sia stata prevalentemente assorbita dagli utili.

 

tratto da: http://contropiano.org/regionali/veneto-nordest/2019/12/29/nelle-industrie-in-veneto-profitti-cresciuti-del-40-salari-del-5-0122396?fbclid=IwAR0wGdFJ19mu9gUVUpWu2I7riYExEFwwOCUr-dgtdsG6CJNo_vs003ZLpEo

In Italia arrivano altre 50 bombe atomiche statunitensi… E i nostri politici, come al solito, si calano le braghe innanzi al padrone americano…!

 

bombe atomiche

 

 

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In Italia arrivano altre 50 bombe atomiche statunitensi… E i nostri politici, come al solito, si calano le braghe innanzi al padrone americano…!

Gli Stati Uniti potrebbero trasferire le 50 bombe atomiche dalla base di Incirlik in Turchia alla base militare di Aviano in Friuli. A rivelarlo è il Gazzettino in un lungo articolo nel quale segnala che  il sito prescelto per lo spostamento dell’arsenale nucleare sarebbe l’aeroporto pordenonese Pagliano e Gori, sede di uno Stormo dell’Usaf (il 31esimo Fighter Wing) a capacità nucleare. Lapidaria la considerazione sul perché di questa destinazione: “Tale eventuale decisione sarebbe presa specie in considerazione della comprovata fedeltà dell’Italia, che sul tema atomiche non batte ciglio, qualunque sia il colore del governo nazionale”.

L’ipotesi del trasferimento delle bombe nucleari da Incirlik ad Aviano era stata ventilata già nel 2016 quando Erdogan, aveva sventato un golpe militare contro di lui ed aveva additato gli Usa tra i possibili fiancheggiatori del colpo di stato. Erdogan aveva addirittura fatto staccare l’energia elettrica alla base militare Usa, interrompendo l’attività operativa del locale contingente americano. La tensione venne risolta ma negli ultimi tempi le relazioni tra l’ex alleato Nato e Washington è schizzata di nuovo verso l’alto soprattutto con la decisione turca di acquisire aerei e contraerea dalla Russia.

La notizia del trasferimento delle bombe atomiche da Incirlik ad Aviano è stata resa nota dall’agenzia Bloomberg che ha intervistato il generale in pensione Charles Chuck Wald ex comandante proprio del 31esimo Fighter Wing di Aviano dal 1995 al 1997. “Molti ricordano la sua presenza in Pedemontana come a dir poco ingombrante, specie quando lasciò metaforicamente il segno sui tavoli degli amministratori locali, onde far capire che il Progetto Aviano 2000 (mega opera infrastrutturale destinata ad allocare stormo e famiglie al seguito) non doveva trovare ostacoli di sorta. Come in effetti è stato, ciclopica burocrazia italica a parte” ricorda il Gazzettino.

Da Incirlik potrebbero quindi sbarcare ad Aviano una cinquantina di bombe nucleari, che si aggiungerebbero alle circa 30 già qui immagazzinate, altre cinquanta bombe atomiche sono invece stoccate nellebase militare di Ghedi a Brescia. E a questo punto la base militare di Aviano diventerebbe il maggior deposito atomico presente in Europa Occidentale.

E’ evidente che questa minaccia e questa ulterioriore militarizzazione nucleare del nostro paese da parte degli Stati Uniti dovrebbe far scattare le dovute contromisure da parte delle coscienze e delle forze antimilitarista (se ne rimangono ancora).

Battiamo un colpo?

 

 

fonte: http://contropiano.org/news/politica-news/2019/12/29/in-italia-arrivano-altre-50-bombe-atomiche-statunitensi-ad-aviano-0122382?fbclid=IwAR2T6CKQS3KPJu8s4iJ8_tA-kJKj_iwSHkIal7ZMd5bTQ_yJc7BIPcGtLi0

Salvini sulla morte di 2 ragazze per l’incidente di Roma: “C’è qualcuno che vorrebbe la droga di Stato” …Qualcuno ricordi: A) che l’assassino era UBRIACO. B) Salvini da ministro voleva eliminazione i limiti di vendita degli alcolici. C) chi continua a mostrarsi in giro ubriaco dovrebbe avere almeno la decenza di stare zitto…

 

Salvini

 

 

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Salvini sulla morte di 2 ragazze per l’incidente di Roma: “C’è qualcuno che vorrebbe la droga di Stato” …Qualcuno ricordi: A) che l’assassino era UBRIACO. B) Salvini da ministro voleva eliminazione i limiti di vendita degli alcolici. C) chi continua a mostrarsi in giro ubriaco dovrebbe avere almeno la decenza di stare zitto…

C’è qualcuno che vorrebbe la droga di Stato”: il commento di Salvini sull’incidente di Roma in cui sono morte due ragazze

Durante un comizio ad Ancona, il leader della Lega ha commentato il tragico incidente avvenuto nella notte tra sabato 21 e domenica 22 nella zona Nord della Capitale

“Per qualcuno la droga dovrebbe essere venduta direttamente dallo Stato, pensate la follia” ha esclamato Salvini dal palco.

“Poi leggiamo nella cronaca di ieri che quest’anno non festeggiano il Natale due ragazze di 16 anni che sono state investite di notte a Roma da un ragazzo che è stato beccato positivo al test su alcol e droga”

“La droga fa male – ha aggiunto Salvini – e noi dobbiamo combatterla piazza per piazza, città per città, scuola per scuola, giardinetto per giardinetto”.

Nell’ultima dichiarazione il nostro ex Ministro degli Interni si è però ben guardato di parlare di alcool…

D’Altra parte che vi potete aspettare da uno che solo quest’estate voleva togliere i limiti di orario per la vendita di alcool nelle discoteche?

E poi, uno che va in giro quasi sempre ubriaco, pubblicizzando così l’alcool, non avrebbe dovuto avere almeno la decenza di stare zitto?!?

by Eles

Per non dimenticare – 27 dicembre 2008: “Operazione Piombo Fuso”, Israele col sostegno incondizionato di Europa e USA, attacca con fosforo bianco e proiettili al tungsteno. Assassinati 1.203 Palestinesi di cui 410 bambini! Questi sono crimini contro l’umanità di cui siamo complici!

 

Operazione Piombo Fuso

 

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Per non dimenticare – 27 dicembre 2008: “Operazione Piombo Fuso”, Israele col sostegno incondizionato di Europa e USA, attacca con fosforo bianco e proiettili al tungsteno. Assassinati 1.203 Palestinesi di cui 410 bambini! Questi sono crimini contro l’umanità di cui siamo complici!

[Prima di leggere guarda la foto in alto e pensa se tutto questo lo avessero fatto ai tuoi figli…]

E’ la mezzanote del 27 dicembre 2008 quando i primi F-16 israeliani cominciano a bombardare la striscia di Gaza. Scatta l’operazione “Piombo Fuso”.

Non appena scaduta la tregua di sei mesi intrapresa dal 19 giugno, grazie alla mediazione egiziana, l’obiettivo dichiarato dell’iniziativa di guerra è la neutralizzazione militare di Hamas, che negli ultimi otto anni ha ucciso 15 israeliani con il lancio dei famosi razzi artigianali Qassam.

Come se non fossero bastate le migliaia di vittime lasciate giornalmente al suolo negli ultimi anni, Israele ha deciso che la sua risposta ad Hamas deve essere più intensa. Nel giro di soli 22 giorni viene scatenata sulla striscia un’azione senza precedenti. Ad essere colpiti non sono soltanto obiettivi militari, ma l’operazione in sè è intesa a produrre vittime civili e a creare maggior terrore nella popolazione in vista di future espulsioni.

Nella sola giornata del 27 dicembre vengono uccisi più di 300 palestinesi. Nei giorni a seguire niente viene risparmiato: strutture del governo della striscia, università, scuole, abitazioni e depositi alimentari dell’Onu vengono fatti saltare in aria.

Mentre i rabbini militari incitano alla guerra santa per l’espulsione dei “gentili” dalla Terra Promessa, sulla popolazione di Gaza vengono testate nuove armi di produzione israeliana e statunitense. Bombe al fosforo bianco e proiettili al tungsteno producono ferite e piaghe spaventose.

Il numero di vittime civili decolla mentre Israele, sostenuto incondizionatamente da USA, Canada ed Europa, se ne frega della risoluzione Onu che impone un immediato cessate il fuoco.

Solo la sera del 17 di gennaio il governo israeliano fa sapere di aver raggiunto gli obiettivi prefissatisi con l’apertura delle ostilità, e dunque dichiara conclusa l’operazione militare. Cessano dunque i bombardamenti e le incursioni, ma l’esercito non viene ritirato finchè “non cesserà il lancio di ordigni dalla striscia di Gaza”.

Il bilancio complessivo delle vittime parla di 1.203 palestinesi uccisi, di cui 410 bambini, di 5.300 feriti e 80.000 sfollati. Da parte israeliana si contano 13 morti e meno di 200 feriti.

Salvini usa la polemica su Checco Zalone per fare il populista “Io lo farei senatore a vita” – Fiorella Mannoia lo annienta: ma proprio non ci arriva che Zalone prende in giro proprio lui?

 

 

Fiorella Mannoia

 

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Salvini usa la polemica su Checco Zalone per fare il populista “Io lo farei senatore a vita” – Fiorella Mannoia lo annienta: ma proprio non ci arriva che Zalone prende in giro proprio lui?

Salvini usa la polemica su Checco Zalone per fare il populista: “Io lo farei senatore a vita” – Il leader della Lega sulle accuse di presunto razzismo al regista del film Tolo Tolo: “è surreale la polemica di una parte del mondo pseudo culturale che lo ritiene politicamente scorretto o razzista”

Ma nella polemica interviene con saggezza Fiorella Mannoia: “Ci avrei giurato che non avrebbe capito che prendeva per i fondelli quelli come lui”.

In realtà, come è abbastanza evidente dal trailer, l’ironia di Zalone è proprio sui luoghi comuni che gli italiani hanno nei confronti degli immigrati, insomma proprio quel genere di stereotipi di cui si riempiono la bocca i fan di Salvini.

Ma a questo Salvini ed i suoi non ci arrivano proprio…

Giusto per farvi riflettere: ‘ndrangheta: maxi-blitz in Calabria, 334 arresti. Però fino a ieri, quando c’era l’altro Ministro degli Interni (massimo responsabile della sicurezza di 60 mln di Italiani), il problema in Calabria era Mimmo Lucano… Capite o no?

Calabria

 

 

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Giusto per farvi riflettere: ‘ndrangheta: maxi-blitz in Calabria, 334 arresti. Però fino a ieri, quando c’era l’altro Ministro degli Interni (massimo responsabile della sicurezza di 60 mln di Italiani), il problema in Calabria era Mimmo Lucano… Capite o no?

“Mimmo Lucano è uno zero”. Era non molto tempo fa, siamo a giugno 2018 e così il nostro Ministro degli Interni, il massimo responsabile della sicurezza di 60 mln di Italiani, attaccava un semplice e pacifico sindaco. Un’uomo che voleva l’integrazione…

Mica si era sognato di scagliarsi con un violento “sei uno zero” contro un boss della Locride, di quelli che hanno reso il territorio tristemente noto nel mondo per la ‘ndrangheta…

Per Matteo Salvini il problema della Calabria era Mimmo Lucano. Probabilmente per lui era più pericoloso di un boss mafioso. Era pericoloso forse perché minava fortemente tutta la propaganda basata sull’odio verso i migranti su cui è stata costruita abilmente, e in modo spregiudicato, la sua carriera politica.

La colpa imperdonabile del sindaco di Riace: aver messo in piedi un modello di integrazione che funziona e che è divenuto famoso nel mondo. Con i fatti, e non con le parole. Dimostrando, contro tutto e tutti, che un’integrazione pacifica, non solo è possibile ma porta pure benefici a territori altrimenti abbandonati.

E la ‘ndrangheta?

Non esisteva. Il problema della Calabria, otre all’immancabile traffico, era Mimmo Lucano.

È di questi giorni la notizia del maxi-blitz in Calabria contro la ‘ndrangheta: 334, arrestati tra cui Pittelli, ex parlamentare di Forza Italia (ma tu guarda un po’), avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato. Sequestrati beni per 15 milioni di euro.

Ma tutto questo a giugno 2018 non c’era: il problema era Mimmo Lucano

Riflettete gente, riflettete…

 

 

Sempre attuali le parole di Franco Battiato: “Questa classe politica deve andare fuori dai coglioni”…!

 

Franco Battiato

 

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Sempre attuali le parole di Franco Battiato: “Questa classe politica deve andare fuori dai coglioni”…!

 

Sono passati diversi anni, ma il peso delle parole del maestro Battiato, che disse quello che più o meno pensiamo tutti, è sempre lo stesso. Era il 2011 quando Franco Battiato rilasciava questa dichiarazione shock. Da allora non è cambiato nulla.

…E si stanno mangiando l’Italia. E quello che non riescono a mangiarsi lo stanno facendo a pezzi. Battiato è stato un signore. Altro che fuori dai coglioni. Ci vorrebbero i Forconi (e le palle per usarli). Ma siccome anche noi vogliamo fare i “signori” urliamo ancora una volta:

«Questa classe politica deve andare fuori dai coglioni»

Ecco un articolo dell’epoca ed a seguire il video

Intervista shock di Battiato a Matera, dopo un concerto tenuto dal maestro della musica italiana in occasione del suo tour estivo Up Patriots To Arms.

Shock in my town… questo potrebbe esclamare un fan di Franco Battiato che a Matera ha assistito all’intervista del cantautore ai microfoni di Materadio, lo scorso 24 settembre. Una prassi, quella dei commenti a fine concerto, che è genericamente uguale per tutti gli artisti. Terminata la performance live la radio di turno intervista il cantante, facendogli domande più o meno generiche sulla sua vita e su cosa ne pensi di qualche argomento di attualità.

Bene, nel caso in oggetto, il maestro Franco Battiato ha pensato di parlare senza peli sulla lingua; in modo schietto e diretto come da sempre ci ha abituato.

Il problema dell’Italia è che è difficile che ci siano delle cose fatte con una qualità Europea. Noi siamo i più arretrati… siamo i più arretrati” – così esordisce Battiato, continuando – “Berlino ha 9 orchestre sinfoniche. Una città. Ditemi in Italia quante sono le orchestre sinfoniche, in tutto il paese, e poi facciamo i conti”.

Ma non è solo un bilancio sinfonico quello del cantautore siciliano. Il passo successivo riguarda la cultura e la politica. Parole forti che indicano il forte stato di degrado culturale in cui l’Italia sta cadendo.

Allora… La cultura è stata abbandonata per colpa di questa politica però!…che si inserisce sempre in cose dove deve fare… corpo mafioso, diciamo, per cui: nella televisione hanno il CDA che 3 di qua… 2 di là… La politica non dovrebbe entrare nell’arte, cosa centra? Deve solo dare i soldi e poi se ne occupino gli altri”.
Quando uno paga le tasse no? Siamo in pochi in Italia a pagare le tasse. Questo è il problema serio. Allora, paghi le tasse e hai piacere che questi soldi possano andare a quei poveri individui che non hanno lavoro, capito, e dovrebbero essere aiutati. Perché uno stato serio è questo”.

E continua: “Non è che uno che va con una escort, l’indomani ha una commissione, immediatamente, capito? Cioè voglio dire quello che procura la escort a questo tizio qui, e lui si eccita tutto durante la notte, e gli dà durante il giorno, gli dà una commissione rubata.

Sti ragazzi dovrebbero far fuori questa classe politica! Deve andare fuori dai coglioni ragazzi: è chiaro?

Insomma difficile aggiungere altro. Certo è che Battiato ancora una volta ha dimostrato di essere un grande maestro. Non solo nella musica, ma anche nella vita reale. Grazie Franco!

Ecco il video dell’intervista.

 

 

21 dicembre 2019 – La Lega cambia nome e statuto. Così gli Italiani sono fottuti per la seconda volta e possono dire addio ai famosi 49 rubati dal partito di Salvini…!

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21 dicembre 2019 – La Lega cambia nome e statuto. Così gli Italiani sono fottuti per la seconda volta e possono dire addio ai famosi 49 rubati dal partito di Salvini…!

Sabato 21 dicembre 2019: nasce la nuova Lega.

L’ex ministro dell’Interno vara il nuovo partito, “Lega per Salvini premier”: l’ennesima scappatoia dell’uomo forte per superare i problemi. L’ennesima presa per i fondelli al popolo italiano, fottuto così per la seconda volta!

Vi diranno, vedrete, che si tratta solo di una normale operazione fiscale, ci racconteranno che è una questione organizzativa e non di partito, eppure è una decisione fortemente politica scegliere un nuovo nome ed è una decisione fortemente politica quella di decidere di lasciare accese le ceneri della vecchia Lega Nord.

Nei cassetti della Lega Nord (il partito che fu di Bossi e di Maroni) rimarranno quei 49 milioni di euro da restituire in comode rate come non è mai stato concesso a nessuno.

La nuova Lega di Salvini potrà rivendersi vergine con una semplice operazione di maquillage.

Un trucco, semplicemente un trucco da prestigiatore nemmeno troppo fantasioso. È l’ennesima scappatoia che l’uomo forte (meglio: quello che vorrebbe rivendersi come uomo forte) utilizza per superare i problemi scavalcandoli e per certificarsi come unico leader possibile di un partito che sembra avere dimenticato l’idea di comunità delle sue origini per diventare l’ennesimo fan club travestito da partito.

Non importa soffermarsi troppo sui particolari, sul nuovo nome che conterrà sempre il riferimento al termine Lega. Ciò che conta è ben altro. E’ l’immagine dell’Italia politica peggiore che occorre mettere in evidenza; quella che vive di inciuci, intrallazzi e furberie.

Come scrive Giovanna Cosenza, Docente universitaria di Semeiotica, nonché ottima firma de Il Fatto, si potrebbe chiudere il discorso dicendo che siamo di fronte ad “un’operazione astuta, che evidentemente non è stata fatta solo pensando agli elettori del Sud Italia, ma anche – come alcuni pensano – ai problemi giudiziari della Lega, che in questi giorni dovrebbero avere un primo esito”.

Abbiamo sempre creduto che uno degli obiettivi di Salvini fosse la secessione del ricco Nord dalla palla al piede del centrosud.

No, in realtà c’è un valore ben più importante, il dio danaro.

La nave Gregoretti, ovvero quella volta che Salvini violò il decreto Salvini – Ed ora rischia 15 anni di carcere…!

 

 

nave Gregoretti

 

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La nave Gregoretti, ovvero quella volta che Salvini violò il decreto Salvini – Ed ora rischia 15 anni di carcere…!

Matteo Salvini, nella sua qualità di ministro, ha abusato dei suoi poteri «privando della libertà personale 131 migranti di varie nazionalità a bordo dell’unità navale “B. Gregoretti” della Guardia Costiera italiana dalle ore 00:35 del 27 luglio 2019 sino al pomeriggio del successivo 31 luglio 2019». Questo c’è scritto nell’atto di accusa del tribunale dei ministri di Catania contro l’ex titolare del Viminale. Una vicenda che ha molti punti di contatto con quella della Diciotti, quando il MoVimento 5 Stelle salvò il Capitano da una questione giudiziaria molto complicata regalandogli l’immunità.

Perché Salvini rischia il carcere per l’abuso di potere sulla Gregoretti

Anche in questo caso infatti non parliamo di una nave che appartiene a una Organizzazione Non Governativa, ma a un vascello italiano che appartiene alle nostre forze militari. La Gregoretti è una nave della Guardia Costiera che sicuramente stava in quel momento svolgendo un servizio governativo. In quanto unità della Guardia Costiera è senza dubbio naviglio militare in quanto la GC è inquadrato quale Corpo specialistico della Marina Militare. Non c’è dubbio quindi che la nave rientri nella definizione di “naviglio militare” e quindi non c’è motivo di vietarne il transito o la sosta né di tenere a bordo i migranti perché è evidente che una nave dello Stato italiano non può essere considerata complice degli scafisti.

Eppure Salvini lo ha fatto e in questo modo potrebbe aver violato una legge che dovrebbe conoscere bene. Ovvero il Decreto-legge 14 giugno 2019, n. 53 noto anche come “Decreto Sicurezza Bis” prevede che il ministro dell’Interno con provvedimento da adottare di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e informato il Presidente del Consiglio «può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale».

Insomma secondo questa interpretazione Salvini avrebbe violato la legge che lui stesso ha scritto. In più, la chiusura del porto di Augusta ad un’unità navale della GC dovrebbe essere avvenuta di concerto con i ministri Toninelli e Trenta (e dopo aver informato Conte). Se questa procedura non è stata rispettata allora si tratta di un atto illegale. Se è stata rispettata allora anche Toninelli e Trenta avrebbero violato le disposizioni dell’articolo 1 del DL Sicurezza Bis.

La fine della storia della nave Gregoretti

Intanto però è anche necessario ricordare come è finita la storia della nave Gregoretti. È finita esattamente come tutte le altre storie di Salvini che chiude porti a vanvera. Mentre gli altri erano stati distribuiti nei paesi europei – tra cui la Germania – una cinquantina di migranti, fra i 116 sbarcati oggi dalla Nave Gregoretti al porto di Augusta, sono stati accolti presso la struttura “Mondo Migliore” di Rocca di Papa. Lo rese noto all’epoca la Cei. “In tal modo la Conferenza Episcopale Italiana, tramite Caritas Italiana, si è impegnata con proprie risorse professionali ed economiche a corrispondere a una richiesta del ministero dell’Interno alla Chiesa Italiana di farsi carico dell’ospitalità, dell’accoglienza e dell’assistenza – anche legale – di queste persone”, si leggeva in una nota. Anche nell’agosto 2018 alcuni migranti, dopo il solito braccio di ferro, erano stati trasferiti a Rocca di Papa. E qualcuno soltanto nell’occasione si rese conto che la cittadina, a dispetto del nome, si trovava in Italia e non in territorio vaticano.

La Gregoretti partì proprio per un salvataggio. Durante la navigazione, la nave della Guardia costiera dovette soccorrere un altro gruppo di 91 migranti che era stato segnalato da pescatori tunisini. Sembrava dunque pacifico che dovesse far rotta verso l’Italia, Lampedusa o le coste della Sicilia, dopo aver ottenuto il Pos. Ma così non è stato. L’allora ministro Salvini ha chiamato in causa l’Ue e qualche ora dopo un portavoce della Commissione aveva fatto sapere che la richiesta di redistribuzione avanzata dall’Italia era arrivata e che, «come ha già fatto in molti casi simili in passato, ora prenderà contatti con gli Stati membri in tal senso». Ma lui continuò lo stesso la sceneggiata a fini elettorali.

Salvini: “il dito medio? L’avesse fatto mio figlio gli avrei dato due ceffoni”. …E forse è per questo che è così ipocrita, di ceffoni ne ha presi troppo pochi!

 

dito medio

 

 

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Salvini: “il dito medio? L’avesse fatto mio figlio gli avrei dato due ceffoni”. …E forse è per questo che è così ipocrita, di ceffoni ne ha presi troppo pochi!

 

La polemica sul dito medio prosegue.

Ha acquisito risalto nel momento in cui i profili social della Lega hanno condiviso l’immagine di quella ragazza con tanto di nome e cognome.

Ora lo stesso ex ministro dell’Interno ha voluto commentare anche in televisione il gesto di quella giovanevestendo questa volta i panni dell’educatore:

«Se fosse mio figlio a fare una cosa del genere, due schiaffi non glieli toglie nessuno. Contenta lei, contenti tutti», ha detto Matteo Salvini rispondendo alle domande della trasmissione di Myrta Merilo, L’Aria che tira. Il discorso del segretario della Lega, poi si sposta ancor di più sul concetto di educazione civica, anche se in studio gli fanno notare come l’aver esposto la giovane a quella gogna mediatica non sia esattamente la cosa più civica.

 Il dito medio e gli schiaffoni di Salvini al figlio

«A me non viene in mente di fare il dito medio ad uno che dorme accanto a me. A quella ragazzina servirà l’educazione civica a scuola», ha imperterrito proseguito Matteo Salvini.

Peccato che l’educazione salviniana abbia mostrato in passato, neanche troppo lontano, stessi gesti ed esposizioni pubbliche con una serie di dita medie alzate proprio dal leader della Lega nei confronti dei contestatori.

Forse la scpiegazione è proprio questa:

Il sig. Salvini di ceffoni ne ha presi troppo pochi, per cui oltre ad aver bisogno di una buona ripassata di educazione civica, come al solito si dimostra un grade ipocrita!