Eccolo l’uomo dell’anno: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto.

 

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Eccolo l’uomo dell’anno: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto.

Siamo messi proprio male…

Una prima pagina “fascistissima”, nel vero senso della parola. Il Tempo dedica a Benito Mussolini una “copertina” quasi monografica, battezzando il Duce “uomo del 2017”.

La volitiva mascella dell’uomo di Predappio si staglia su un commento al vetriolo di Marcello Veneziani: “È molto più vivo Lui dei nostri politicanti”, scrive l’editorialista tra i più apprezzati della pseudo-cultura fascista.

Vorremmo solo ricordare al signor Veneziani ed ai lettori tutti de Il Tempo chi era ‘sto tizio e soprattutto che sostenere una puttanata del genere (uomo dell’anno) significa sputare sulla memoria di tanta gente che a causa di questa carogna hanno perso la vita…

Premesso che il signor Benito Mussolini è stato un voltagabbana, un rinnegato pacifista e socialista che si è trasformato  in “duce” del fascismo grazie al  sostegno dei Savoia, dell’aristocrazia, degli industriali e degli agrari contro le rivendicazioni sociali degli operai e dei contadini.

Premesso che è stato un Napoleone da operetta con espressioni mimiche tipiche di un buffone e di un babbeo

Premesso che è stato prima l’ispiratore e poi un servo succube del nazismo e di Hitler.

Ecco alcune delle cose buone che ha fatto e per cui è bene ricordarlo:

l’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti (rivendicato orgogliosamente da Mussolini), la distruzione di decine di Case del Popolo, gli assalti sanguinari alle sedi dei partiti di opposizione socialista e comunista, lo squadrismo fascista, le manganellate e le somministrazioni di olio di ricino agli oppositori, l’assassinio di Giovanni Amendola, di don Giovanni Minzoni e dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, il licenziamento dei non fascisti, l’aver svenduto l’Italia al Vaticano ed al clericofascismo con il “Concordato” del 1929, l’istituzione dell’OVRA (la Gestapo italiana) e dei Tribunali Speciali che condannarono alla detenzione migliaia di antifascisti (tra cui Antonio Gramsci) con l’esecuzione di parecchie condanne a morte, la spietata repressione e le deportazioni in Libia, la guerra di aggressione all’Etiopia con l’uso di gas asfissianti vietati dalle convenzioni internazionali, il sostegno al dittatore fascista Francisco Franco durante la Guerra di Spagna ed i bombardamenti terroristici sulle città spagnole (anche gli aviatori fascisti italiani furono direttamente responsabili di proprie “Guernica”), la vergogna delle leggi razziali contro gli ebrei, l’aver coinvolto l’Italia impreparata nella seconda guerra mondiale a fianco dei nazisti tedeschi e dei fanatici militaristi giapponesi, la “pugnalata alle spalle” alla Francia quando era già in ginocchio (che non ci è mai stata perdonata), i crimini di guerra commessi dalle truppe di occupazioni italiane in Libia, Abissinia, Grecia, Jugoslavia ed Unione Sovietica, il trasporto di armamenti e munizioni su navi neutrali della Croce Rossa, l’aver mandato i soldati a combattere senza armamenti adeguati e scarpe di cartone nelle gelide steppe russe, la guerra civile scatenata in Italia dopo l’8 settembre 1943 con la repressione antipartigiana ed antioperaia, insieme agli alleati nazisti con le continue stragi di civili dalle Fosse Ardeatine a Civitella in Val di Chiana, a Cavriglia, a Marzabotto, a Sant’Anna di Stazzema, ecc., i campi di concentramento, deportazione e sterminio di Fossoli, Bolzano e la Risiera di San Sabba a Trieste ed infine le torture sadiche e le fucilazioni indiscriminate.

Il tutto ha avuto il suo naturale epilogo prima a Dongo con l’esecuzione di Mussolini e degli altri gerarchi fascisti e poi in piazzale Loreto a Milano alla fine di aprile del 1945, non a caso proprio nello stesso luogo dove il 10 agosto 1944 erano stati fucilati 15 partigiani, lasciati “esposti” per l’intera giornata come monito terroristico verso la popolazione.

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Fonti varie dal Web

PRO-MEMORIA PER LE PROSSIME ELEZIONI – Ecco l’onorevole(?) Gianfranco Librandi che, col culo ben saldo alla poltrona d’oro, mentre si tiene ben stretti i privilegi e pregusta il sostanzioso vitalizio, fa la morale ai terremotati: “AVETE LE TENDE NON VI LAMENTATE”

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PRO-MEMORIA PER LE PROSSIME ELEZIONI – Ecco l’onorevole(?) Gianfranco Librandi che, col culo ben saldo alla poltrona d’oro, mentre si tiene ben stretti i privilegi e pregusta il sostanzioso vitalizio, fa la morale ai terremotati: “AVETE LE TENDE NON VI LAMENTATE”

Con il nostro PRO-MEMORIA PER LE PROSSIME ELEZIONI vogliamo aiutare la vostra debole memoria al fine  di avere a mente i motivi per votare o non votare alcuni protagonisti della nostra politica

“AVETE LE TENDE NON VI LAMENTATE”: ECCO COME L’ON. LIBRANDI IN – DIRETTA TV – PRENDE PER I FONDELLI I TERREMOTATI AL GELO

Una frase che gli vale un diluvio di polemiche. A pronunciarla è stato Gianfranco Librandi, l’ex esponente di Scelta Civica, che in diretta a Dalla vostra parte non ha trovato di meglio da fare che polemizzare con i terremotati.

Una donna lo attacca, urlando: “Vieni a meno dieci gradi invece di parlare”. E lui risponde, sornione: “Mi è stato detto che andate a dormire negli alberghi sulla costa, ci sono i container, ci sono tutte le possibilità, ci sono le tende”. Insomma, per Librandi i terremotati possono andare senza troppi problemi a dormire “in tenda”. Una frase che ha scatenato la rabbia dei terremotati in collegamento, tanto che Librandi non riusciva più a parlare. Poco dopo, è piovuto il durissimo commento del leghista Alessandro Morelli, anche lui in collegamento con la trasmissione: “Se un parlamentare pagato dagli italiani dice agli italiani che ci sono le tende dovrebbe andare lui nelle tende. E si vergogni”. Touché.

Ecco il video:

 

Per non dimenticare – Lega ladrona ridacci i nostri 49 milioni!

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Per non dimenticare – Lega ladrona ridacci i nostri 49 milioni!

Lega Ladrona ridacci i 49 milioni di euro, tutti soldi nostri

Quarantanove milioni di euro confiscati alla Lega Nord. È la truffa del secolo. La sentenza del Tribunale di Genova di ieri, come previsto, non lascia scampo alla Lega Nord che rischia la bancarotta.

Condannati per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” l’ex segretario politico Umberto Bossi (2 anni e mezzo) e l’ex segretario amministrativo Francesco Belsito (4 anni e 10 mesi), nonché i tre ex revisori contabili leghisti Diego Sanavio, Antonio Turci e Stefano Aldovisi (2 anni e 8 mesi i primi due, 1 anno e 9 mesi il terzo).

Il Tribunale di Genova ha anche ordinato la confisca diretta alla Lega Nord di 48 milioni e 969.000 euro di finanziamento pubblico: cioè di quei rimborsi elettorali che nel 2008-2010 rimpinguarono le casse della Lega Ladrona sulla scorta di rendiconti ingannatori perché o senza giustificativi o con spese per finalità estranee al partito.

La confisca, ovviamente, essendo in primo grado, non è immediatamente esecutiva. Ma prima o poi il conto arriverà, indipendentemente dal fatto (assai possibile) che nelle more dei futuri processi d’Appello e di Cassazione maturi la prescrizione del reato.

Mi viene da ridere“, ha detto al Corriere della Sera l’attuale segretario Matteo Salvini. “Al massimo possiamo pagare 49 euro”. Noi italiani non ridiamo Salvini.

Cari Bossi e Salvini ridateci tutti i soldi. Restituiteci i 48 milioni e 969.000 di euro di rimborsi elettorali che vi siete fregati ed avete usato per pagarvi le spese personali più varie. Sono soldi dei cittadini, non vostri.

Secondo l’ultimo bilancio del partito, chiuso pochi giorni fa, la Lega Nord ha a disposizione liquidità per appena 165 mila euro, beni patrimoniali per 5 milioni e 671 mila euro, soprattutto sotto forma di immobili come le sedi di partito, mentre i debiti sono pari a 1 milione e 569 mila euro. Salvini che fine hanno fatto tutti i soldi?

Comunque, incominciate a darci questi, prendiamo pure le mutande verdi usate e  la “laurea albanese” del Trota che useremo per pulirci il culo.

Prima gli italiani! Mi dispiace ma la legge è uguale per tutti. Lega Ladrona!

Buona mazzetta a tutti, avanti un altro c’è sempre posto. Intanto a pagare sono solo i cittadini.

 

fonte: http://uomoqualunque.net/2017/07/lega-ladrona-ridacci-49-milioni-di-euro/

Berlusconi lancia l’allarme: “C’è un patto tra Grillo e Davigo per portare al governo 8 Magistrati” …Pare evidente che sia lui che i suoi elettori sono terrorizzati da Giustizia, Magistrati, Legge e onestà in genere, o no?

 

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Berlusconi lancia l’allarme: “C’è un patto tra Grillo e Davigo per portare al governo 8 Magistrati” …Pare evidente che sia lui che i suoi elettori sono terrorizzati da Giustizia, Magistrati, Legge e onestà in genere, o no?

Berlusconi disperato: teme che Grillo porti al governo il suo incubo: I MAGISTRATI

Berlusconi: “C’è un patto tra Grillo e Davigo per portare al governo 8 magistrati di sinistra”

Ancora un attacco durissimo del leader di Forza Italia nei confronti di Luigi Di Maio: “Di Maio è solo il frontman, il vero presidente del Consiglio sarebbe Pier Camillo Davigo”.

Torna a parlare Silvio Berlusconi, ospite di Mattino5, con una lunga intervista nella quale affronta i principali temi all’ordine del giorno e si concentra in particolare su quello che lui ritiene essere il duello per la conquista della maggioranza di governo alle prossime elezioni.

Da tempo il Cavaliere ha individuato nel MoVimento 5 Stelle il principale antagonista del centrodestra e oggi non risparmia un attacco al leader designato dei grillini.

Per Berlusconi “Di Maio è solo il frontman, il vero presidente del Consiglio sarebbe Pier Camillo Davigo”, da momento che ci sarebbe stato un vero e proprio “patto con Grillo per portare 8 magistrati di sinistra nel governo e di metterne uno, che considero terribile, alla Giustizia”.

Il leader forzista rilancia questa indiscrezione, pur non potendola confermare (“è una favola che circola abbondantemente fra giornalisti e politici”), dal momento che gli permette di evidenziare “il carattere giustizialista del MoVimento 5 Stelle”, composto da “persone invidiose di chi ha, di chi con il lavoro è entrato nel benessere, dei ricchi, degli imprenditori e a volte la loro invidia diventa odio, hanno un programma da pauperisti, alzerebbero le tasse e metterebbero la patrimoniale”.

Insomma, Berlusconi è disperato: teme che i Grillini portino al governo il suo incubo: I MAGISTRATI

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Eurostat: l’Italia è il Paese dell’Unione con più poveri. I dati che smentiscono clamorosamente i vergognosi proclami di Renzi e Gentiloni!

 

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Eurostat: l’Italia è il Paese dell’Unione con più poveri. I dati che smentiscono clamorosamente i vergognosi proclami di Renzi e Gentiloni!

Povertà: Eurostat, l’Italia è il Paese Ue con più poveri

Quasi 7 milioni, il doppio della Germania e tre volte la Francia

L’Italia è il Paese europeo con il numero più elevato di persone che vivono in “gravi privazioni materiali”, ovvero la definizione istituzionale di ‘poveri’. E’ quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015, che segnalano una discesa sensibile del numero di poveri in Europa, ma solo marginale in Italia. Nel 2015 in Europa il tasso di povertà è sceso a 8,2% sul totale dei cittadini europei, dal 9% del 2014.

In totale, sono 41,092 milioni i poveri in Europa. L’Italia, invece, è passata dall’11,6% all’11,5%, ovvero un totale di 6,982 milioni di persone che vivono in conclamate condizioni di povertà. Per Eurostat, si tratta di persone che non possono affrontare una spesa inaspettata, permettersi un pasto a base di carne ogni due giorni, mantenere una casa. Il numero è molto più basso in Germania (3,974 milioni), dove il tasso è appena del 5%, e anche in Francia (2,824 milioni), con un tasso del 4,5%, entrambi Paesi più popolosi dell’Italia. In generale sono poveri soprattutto i genitori ‘single’ (17,3% del totale Ue) e gli adulti senza compagno (11%).

 

fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2016/04/14/poverta-eurostat-litalia-e-il-paese-ue-con-piu-poveri_da758191-a44a-44e5-b9a8-ea47a838e6c6.html

Caos in Sicilia: neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro voluto dal centrodestra – PERCHÉ I TG NON NE PARLANO?

 

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Caos in Sicilia: neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro voluto dal centrodestra – PERCHÉ I TG NON NE PARLANO?

 

Caos in Sicilia: il neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro

In segno di protesta contro la decisione del presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, di cancellare il tetto agli stipendi dei dipendenti di Palazzo dei Normanni posto a 240mila euro, il neo-assessore Figuccia ha deciso di dimettersi: “Gli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani”.

Appena nominato assessore regionale della giunta Musumeci, Vincenzo Figuccia ha deciso di dimettersi, in polemica con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché. A provocare la polemica che ha portato alle dimissioni di Figuccia è stato l’annunciato ripristino degli stipendi d’oro voluto proprio da Micciché. “Oggi più che mai sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori che mi hanno votato per tutelare la posizione dei cittadini, di chi soffre, di chi vive una condizione di difficoltà economica e di chi è lontano dai palazzi dorati”, ha dichiarato Figuccia spiegando le motivazioni che l’hanno portato a dare le dimissioni.

“La mia maggioranza è la gente che ha creduto in un’azione di cambiamento e di discontinuità. Ci sono tante aspettative verso questo governo, che sono certo non verranno disattese, ma non posso non tenere conto degli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani, consegnano un’immagine inopportuna e distorta e che rendono impossibile la prosecuzione del mandato di assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità, conferitomi dal presidente Musumeci”, ha concluso Figuccia.

L’elezione di Micciché a presidente dell’Ars ha provocato non poche polemiche, soprattutto a causa del sostegno di alcuni deputati regionali del Partito Democratico. Subito dopo l’elezione, a far detonare lo scontro in regione è stato poi l’annuncio relativo alla cancellazione dell’attuale tetto agli stipendi, posto a 240mila euro annui: “Il primo gennaio sarà tolto il tetto a 240 mila euro per i dipendenti di Palazzo dei Normanni, lo dice la legge e anche la Corte costituzionale ha detto che non si possono tenere questi tetti per sempre. Se il Senato li rimetterà, allora vedremo anche noi di adeguarci. Ma in caso contrario no. E poi il marxismo è finito da tempo, non possono guadagnare tutti allo stesso modo e con il tetto a 240 mila euro sta andando a finire che qualche commesso arriva a guadagnare poco di meno del segretario generale ma questo è impensabile”.

tratto da: https://www.fanpage.it/caos-in-sicilia-il-neo-assessore-si-dimette-per-protestare-contro-il-ritorno-degli-stipendi-d-oro/

 

 

Berlusconi, ecco la storiella che ha raccontato in Tv. Vi consigliamo di leggerla per capire quanto possa essere idiota uno che gli dà il voto!

Berlusconi

 

 

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Berlusconi, ecco la storiella che ha raccontato in Tv. Vi consigliamo di leggerla per capire quanto possa essere idiota uno che gli dà il voto!

Berlusconi e la storiella delle tribù di africani scalzi che guardano i maxischermi a batteria

In una delle sue ospitate televisive, il nostro Silvio racconta una storiella tra l’assurdo e l’improponibile per spiegare i motivi delle grandi migrazioni dall’Africa.

“Adesso, anche nelle più sperdute tribù dell’Africa esistono dei grandi schermi tv, con delle batterie anche se non arriva la corrente, alla sera tutto il villaggio si raduna a vedere la televisione che illustra la nostra vita. Quando ero in Congo per costruire un nuovo ospedale per i bambini, ebbi l’invito di andare in una di queste tribù e mi trovai in un villaggio senza luce ma con il grande schermo che funzionava e mi misero vicino a un ragazzo di vent’anni che aveva i piedi nudi e con la stessa maglietta da cinque anni. Alla fine gli parlai e mi disse che la loro più grande aspirazione è venire da noi, per cambiare vita e dare una vita diversa ai loro figli”.

Non ci crederete, ma questa cazzata l’ha detta veramente in Tv per spiegare il fenomeno dell’immigrazione dall’Africa verso l’Europa.

Grossolano, razzista, inverosimile… maxischermi alimentati a batteria in villaggi senza luce, ragazzi scalzi e capanne…

Si può essere tanto idioti ad inventarsi una banalità del genere?

NO… perchè ci sono coglioni che ci credono…

Berlusconi non è stupido. Lo è chi gli crede e gli dà il voto…

 

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De Luca contro 5 stelle – Tutti gli argomenti politici che può esporre si riducono ad un albero di Natale e il dito medio alla consigliera M5s …Mi raccomando, se sei come loro votali tranquillamente…

 

De Luca

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De Luca contro 5 stelle – Tutti gli argomenti politici che può esporre si riducono ad un albero di Natale e il dito medio alla consigliera M5s …Mi raccomando, se sei come loro votali tranquillamente…

 

De Luca ai 5 stelle: “Incapaci di innaffiare un albero di Natale”. E mostra il dito medio alla consigliera Ciarambino

Tutta la classe politica del Pd in un gesto…

Tutta la loro politica in una frase: “Incapaci di innaffiare un albero di Natale”…

Credo sia chiaro che se il Pd può essere attaccato su conflitti di interessi, arresti, indagati, delinquenti, bugiardi, incapacità di portare a termine riforme, distribuzione di fritture di pesce eccetera, mentre il massimo che riescono ad imputare ai 5stelle è la morte di un albero di Natale…

Guardate la foto di De Luca… Se sei come loro, votali tranquillamente…!

 

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Berlusconi, NO al reddito di cittadinanza… ma per prendere per i fondelli i suoi elettori, basta cambiare una parola…!

Berlusconi

 

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Berlusconi, NO al reddito di cittadinanza… ma per prendere per i fondelli i suoi elettori, basta cambiare una parola…!

Berlusconi era perentorio (e parliamo solo di qualche mese fa): No alla proposta del Movimento 5 Stelle di introdurre un reddito di cittadinanza “che indurrebbe tutti a non lavorare”. …”Poi non si può fare perché costa 90 miliardi di euro”.

Ma ora ha bisogno di voti. Quindi non c’è più la gente indotta a non lavorare e forse i 90 miliardi ce li mette di tasca sua.

Resta il fatto che ora dà a bere ai duoi elettori la novità assoluta del “reddito di cittadinanza di dignità”…

Ci castate ancora?

 

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Si può avere la faccia di bronzo fino a questo punto? …“5 Stelle non sanno neanche tenere in vita un albero di Natale, figurarsi governare” Lo ha detto Renzi, quello che al governo HA SBAGLIATO TUTTE LE RIFORME che ha tentato!

 

 

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Si può avere la faccia di bronzo fino a questo punto? …“5 Stelle non sanno neanche tenere in vita un albero di Natale, figurarsi governare” Lo ha detto Renzi, quello che al governo HA SBAGLIATO TUTTE LE RIFORME che ha tentato!

 

Renzi: “5 Stelle non sanno neanche tenere in vita un albero di Natale, figurarsi governare”
“È difficile far credere che riuscirai a gestire le conseguenze di un referendum sull’Euro se quando amministri non riesci a tenere in vita un povero albero di Natale in piazza Venezia (Spelacchio, riposi in pace)”, così Matteo Renzi nella sua eNews.

E forse ci saranno anche coglioni che diranno “sì, è vero”. Degli idioti con così poche sinapsi da non capire che l’ebete che ha sparato una cazzata come questa è lo stesso che ha fallito tutte le riforme che ha tentato…

Riformuliamo la domanda: daresti il voto a chi non riesce a tenere in vita un albero di Natale o a chi ha sbagliato tutte le riforme sulla tua pelle, lasciandoti nella m…da?

Giusto un breve pro-memoria:

Ricordate l’Italicum? La legge elettorale di cui Renzi da premier cantava le lodi: «È una buona legge elettorale, l’ho sempre detto. Tra cinque anni sarà copiata da mezza Europa». Non solo non si hanno notizie di copiature, ma l’Italicum risultò subito morto e sepolto, bocciato dalla Consulta come incostituzionale.

Del Jobs Act non dovremmo neanche parlare. Siamo ai record storici di disoccupazione. Chi trova lavoro lo trova solo a tempo determinato, magari per una manciata di giorni. Le retribuzioni sono crollate.

Sonora la bocciatura per la riforma delle banche popolari.

La Buona Scuola. di Renzi si è rivelata una delle peggiori porcate mai varate da un governo.

Il flop più pesante è senza dubbio la riforma costituzionale. Bocciata da 19 milioni di elettori, avrebbe dovuto segnare la fine della carriera politica di Renzi, Boschi, Fedeli, Carbone e tanti altri, come da loro pubblicamente promesso…

E vogliamo parlare della riforma della Pubblica amministrazione? La riforma firmata dalla ministra Marianna Madia, (misteriosamente confermata nel ruolo dal governo Gentiloni) è stata letteralmente smontata proprio Consulta, che l’ha bocciata…

Non date il voto a chi fa morire un albero di natale… Datelo a chi sta facendo morire il Paese…!

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