Musumeci: “Senza disabili ci sarebbero più soldi per altre cose” …Embè? Non si è inventato niente di nuovo. Lo diceva già Hitler 80 anni fa!

 

Musumeci

 

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Musumeci: “Senza disabili ci sarebbero più soldi per altre cose” …Embè? Non si è inventato niente di nuovo. Lo diceva già Hitler 80 anni fa!

 

Le parole di Musumeci sui disabili? Ricordano una slogan di Hitler…

Il leader della Germania nazista non amava i disabili fisici. Così lanciò una campagna per la loro eliminazione fisica con il seguente slogan: “Vite indegne di vita” Il dubbio è che il Presidente Musumeci, con le sue parole pronunciare a Sala d’Ercole, si sia quasi giustificato con i ‘clienti’ ai quali non sta dando risposte dando un saggio delle sue convinzioni politiche… 

“Vite indegne di vita”: fu questo lo slogan di Hitler per la campagna per la eliminazione fisica dei disabili. La difesa della razza fu uno dei capisaldi dell’ideologia nazifascista e, pertanto, uno degli insegnamenti basilari di quella orrenda ideologia. Si insegna ai bambini e si impara da bambini, in tutti posti dove ci sono cattivi maestri. Anche a Militello Val Catania, a quanto pare, la patria di Nello Musumeci. Il quale, a proposito di disabili, ha dato un saggio della sua cultura e delle sue convinzioni fascite.

“Se non ci fossero stati i disabili gravissimi – ha detto Musumeci a Sala d’Ercole, durante il dibattito sulla Finanziaria 2018 – molte famiglie non avrebbero dovuto subire un colpo in fronte e noi avremmo potuto disporre di qualche decina di milioni in più”.

Si sa che quando si è sotto pressione ciò che è diventato patrimonio acquisito e si conserva nei recessi interiori viene fuori. E sotto pressione, in questi giorni, Musumeci lo è, eccome! Perché?

Perché i suoi grandi e impresentabili elettori stanno chiedendo il conto subito e tutti insieme. Chi ha comprato voti per la propria e (a sua insaputa)la di lui elezione deve saldare i suoi elettori e i collettori mafiosi. Gente solida, con la quale non si può scherzare.

La legge Finanziaria e il Bilancio della Regione diventano il bankomat al quale attingere a piene mani. La caccia alle risorse da spartire diventa frenetica. Ma il sistema di scambio si è allargato pericolosamente. Adesso, oltre ai soliti galoppini, paraninfi e magnacci, senza nome, comprende professionisti, uomini di legge, pennivendoli e belle gioie assortite.

Musumeci, presidente della Regione siciliana grazie a loro, vorrebbe che questi debiti fossero saldati, ma le difficoltà finanziarie sono gravi. Ecco che i nervi saltano, ecco che la vera natura e cultura del balilla col pizzetto viene fuori.

Foto tratta da mundofreak.com.br

fonte: http://www.inuovivespri.it/2018/04/30/mattinale-59-parole-di-musumeci-sui-disabili-ricordano-una-slogan-di-hitler/

Il Web insorge contro le parole di Musumeci: “Senza disabili ci sarebbero più soldi per altre cose” …Mi chiedo perché? Per una volta che un politico fa un po’ di sana autocritica…!!

Musumeci

 

 

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Il Web insorge contro le parole di Musumeci: “Senza disabili ci sarebbero più soldi per altre cose” …Mi chiedo perché? Per una volta che un politico fa un po’ di sana autocritica…!!

“È colpa del governo Musumeci se gli uffici dicono che in Sicilia ci sono 12mila disabili gravissimi? È colpa del governo Musumeci se per poter assistere e contribuire alle famiglie che assistono i disabili gravissimi servono 220 milioni di euro? Se non ci fossero stati i disabili gravissimi, molte famiglie non avrebbero dovuto subire un colpo in fronte e avremmo forse potuto disporre di qualche decina di milioni in più per collocarli in settori attualmente carenti di disponibilità finanziarie”.

Queste sono le parole pronunciate ieri dal governatore della regione Sicilia Nello Musumeci, il video è stato poi diffuso in rete e in breve ha scatenato la furia delle forze politiche avversarie e delle associazioni per i diritti dei disabili, come Siamo handicappati, non cretini che ha chiesto al presidente di porgere le proprie scuse per quanto detto. Altri esponenti politici gli hanno detto di vergognarsi per una frase così oscena, che non dovrebbe essere pronunciata in nessun luogo, tanto meno nell’aula di un Parlamento.

Le reazioni del web alla dichiarazione di Musumeci

Sul web la frase ha dato vita ad una rivolta, in particolare su Twitter dove moltissimi utenti hanno scritto:

#Musumeci : “Se non ci fossero i disabili ci sarebbero più soldi per fare altro”. Li mettiamo in un forno?

P.s. chiarisco per gli stupidi ed i cretini che il mio commento è sarcastico, quello di Musumeci è vero.

Non credo serva alcun commento Quello che ha detto ieri #Musumeci in aula è semplicemente vergognoso Se l’avesse detto un esponente del MoVimento 5 Stelle saremmo su tutte le tv del pianeta #VERGOGNA #ottoemezzo #lariachetira #M5S  #sarabellissima #senzadime  #Sicilia #salvini

Governatore della Sicilia #Musumeci: “Se non ci fossero i disabili, avremmo più soldi pubblici da collocare in altri settori”. In tasca, ad esempio.

#Musumeci dopo la vittoria alle elezioni è stato descritto da certa stampa come un “fascista perbene”, figurarsi che avrebbe in testa se fosse un fascista permale. Certe cose non si dicono se non si pensano, ma tanto adesso arriveranno le scuse e amici come prima.

Da sorella di una ragazza #disabile, sono indignata di leggere queste affermazioni e spero verranno presi provvedimenti.

Avrebbe più soldi? Quanti?

Quei cazzo di 400€ al mese che un disabile non ci fa un cazzo e si vede togliere beni e servizi? Schifo e Vergogna!

#Musumeci: “Senza i disabili avremmo più soldi”. E senza di voi avremmo meno merda!

#Musumeci: “Se non ci fossero stati disabili gravissimi […] avremmo avuto più soldi per altri settori” a cominciare dallo stipendio del presidente della Regione che con sta cazzata dimostra di essere gravemente malato di mente!

Nello Musumeci, Presidente Regione Sicilia: “Se non ci fossero #disabili avremmo più soldi”. Ma perderemmo il piacere di ascoltare le sue minchiate.

Ficarra e Picone: Il presidente della Regione Siciliana, Nello #Musumeci: “Senza i #disabili avremmo più soldi per altri settori”. Anche senza certi politici avremmo molti più soldi. #sonograditelescuse

#Musumeci: “Se non ci fossero i disabili ci sarebbero più soldi per fare altro”. Tipo aumentarsi l’indennità

Il presidente della Regione #Sicilia #Musumeci: ‘Se non ci fossero i disabili gravissimi avremmo più soldi per altri settori’.

E se non ci fossero i senza cuore come lui questo sarebbe un paese più civile che si saprebbe occupare molto meglio di chi ha una disabilità.

Disabili, il presidente siciliano afferma: “Se non ci fossero avremmo più soldi”. Fortuna invece che possiamo sentire gratis le sue minchiate.  #musumeci

#Musumeci si deve vergognare per questa oscenità che ha pronunciato!! La #regione #Sicilia ha 13.000 dipendenti, questa è la vera disabilità di chi ha governato questa regione e di chi la governa !!!!

#Musumeci 5 miliardi di debiti la regione Sicilia li ha fatti per aiutare i disabili?????

Di certo risulta più facile effettuare tagli sull’assistenza ai disabili, che alle spese dovute al clientelismo e al malaffare, tanto questi politici di pelo sullo stomaco ne hanno in abbondanza #Musumeci

#Musumeci senza gli sportelli multifunzionali nei Cpi e la non applicazione della norma approvata dal precedente governo, i 14 milioni dove sono finiti?

“Senza i disabili avremmo più soldi” non l’ha detto Hitler ma il governatore della Regione Sicilia #Musumeci da Sparta è tutto.

Quello che ha detto ieri #Musumeci in aula è semplicemente vergognoso. ……..#Sicilia

#Musumeci: “Se non ci fossero i disabili la Sicilia avrebbe più soldi”. E un Presidente diverso.

#Musumeci Dopo 48 ore dalla chiusura dei seggi iniziavano già i primi arresti ora se la prendono addirittura con i #Disabili Cari #Siciliani bastava poco, bastava solo aprire gli occhi!

“Se non ci fossero i #disabili avremmo più soldi per fare altro”. Nello #Musumeci, presidente della regione Sicilia.

Se non ci fossero i politici insensibili ci sarebbe più dignità su questo mondo. Viva l’Italia!

#Musumeci se contiamo tutti i vostri lauti stipendi e rimborsi spese ci sono milioni non solo per i disabili ma per tutti i Siciliani. Non si vergogna?

#Musumeci se non ci fossero i politici ladri ci sarebbero i soldi per tutti fermo restando che per i disabili la politica ha sempre speso una miseria

#Musumeci Ci aspettiamo indignazione e provvedimenti nel condannare questa becera e grave dichiarazione. Ci aspettiamo che tutti i media prendano le distanze da politici incapaci e irrispettosi verso i cittadini, i loro datori di lavoro.

#Musumeci credo si riferisca all’abuso della legge 104 che in effetti in Sicilia c’è

Il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, eletto con il centrodestra: “Se non ci fossero i disabili, avremmo più soldi pubblici da collocare in altri settori”.

Se non ci fossero certi politici, avremmo risparmiato un bel gruzzolo di soldi.

Se non avessero deputati regionali che si cuccano lo stipendio più alto del mondo, e una classe politica parassitaria e voracissima, in Sicilia potrebbero permettersi il doppio dei disabili gravi, o forse anche il triplo. #Musumeci

Chiedo commissione sanitaria che certifichi e dichiari #Musumeci inabile all’incarico di presidente di regione.

#Musumeci a questo è arrivata la politica? C’è la possibilità di sapere quanti milioni spreca questo orco?

#Musumeci questa “battuta” sui disabili gravi poteva farla prima del #25aprile.

Così #nazifascismo e soluzione finale diventavano argomenti realmente attuali…

#Musumeci alla fine sapete quale è il vero problema? Che le persone che aveva attorno non hanno fatto una piega. Una mela marcia “ci sta” in politica. Ma è il numero di vigliacchi che la circonda a rovinare un popolo

Scemo io ad aver sempre pensato che il problema della Sicilia fosse la corruzione, non i disabili

“Davanti a Musumeci i disabili siciliani si sentono come gli ebrei davanti a Hitler”

#Andiamobene. Se anche in #Italia iniziamo con questi #discorsi nel giro di poco finiremo come la #granbretagna. Bravo #Musumeci! Anche senza una sacco di imbecilli come te in politica avremmo più soldi. Che fai? Ti scavi…

Questa è l’espressione delle competenze sbandierate da certa politica. Senza #Musumeci e i sontuosi privilegi della casta dei politici della regione siciliana ci sarebbero risorse, eccome

Non auguro a #Musumeci di avere a che fare con le umiliazioni e i risparmi idioti a cui sono soggetti i disabili e le persone che se ne prendono cura, ma nella vita nulla è certo.

In una regione normale e in un paese normale #Musumeci avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni, ma purtroppo egli rientra negli standard della politica italiana.

#Musumeci: “Se non ci fossero stati i #disabili gravissimi avremmo avuto più soldi per le famiglie siciliane”

Senza Musumeci invece non avremmo un presidente che mortifica la #Sicilia con le sue idiozie

#Musumeci se la gente non si ammalasse potremmo chiudere gli ospedali e risparmiare un sacco di miliardi da destinare a feste, sagre, frizzi e lazzi

COME HITLER !!! #MUSUMECI LA #SICILIA È GIÀ BELLISSIMA !!! CON IL MAESTRO #BERLUSCONI!

#Musumeci: “Senza i disabili avremmo più soldi”. E un posto libero da Presidente della regione #Sicilia.

#Musumeci forse- anzi, direi sicuramente- poteva esprimersi diversamente e meglio. Ma non credo fosse lontanamente nelle sue intenzioni offendere chicchessia. Polemica strumentale. Solita macchina del fango azionata sul web. Un po’ di umanità, alle volte, farebbe bene.

La simpativa replica di Musumeci

“Sta girando in queste ore un breve video di un mio intervento in aula (organizzato naturalmente dagli avversari politici, alcuni dei quali sono bravissimi in questo senso) per tentare di creare confusione in un intervento che non solo mi onora e onora il mio Governo, ma che credo ponga finalmente la Sicilia fra le protagoniste nelle politiche sociali in Italia. In aula ho spiegato che non è colpa del Governo se abbiamo dovuto fare tagli o se abbiamo dovuto orientare su alcuni obiettivi una spesa maggiore rispetto a quella dello scorso anno, per esempio. E ho portato l’esempio proprio delle famiglie dei disabili gravissimi. Lo scorso anno nel Capitolo c’era una dotazione di poco più di 100 milioni di euro, quest’anno la dotazione complessiva è di 270 milioni circa: 220 milioni per le famiglie dei disabili gravissimi (sono 12.300 secondo le aziende ASP) e la rimanente quota per le famiglie dei disabili gravi. Non è una colpa del governo Musumeci se per 30-40 anni la Regione non ha pensato a fare una ricognizione delle famiglie dei disabili gravissimi in Sicilia. Non è una colpa del governo Musumeci se quest’argomento è stato lasciato ai margini del dibattito politico. E devo dire grazie all’attore Pif per averlo posto con forza e compassione. E se mi consentite rivendico il diritto di aver assunto un impegno proprio con Pif nell’ottobre scorso, quindi in campagna elettorale, per dire che entro sei mesi noi avremmo dato una risposta seria e concreta a tutte le famiglie.

Ecco, io sono orgoglioso, lo sono io, lo è l’assessore alla Salute Razza, lo è l’assessore alla Famiglia Ippolito, lo è il Governo per avere finalmente dato una risposta concreta in un settore di fronte al quale tutti abbiamo il dovere di toglierci il cappello. Le speculazioni, i tentativi meschini messi in atto da qualcuno, non possono assolutamente neutralizzare uno sforzo e un impegno finanziario che è e rimane, se mi consentite, il fiore all’occhiello di questa legge finanziaria”.

 

fonte: https://www.ultimavoce.it/musumeci-sicilia-disabili-soldi/

Caos in Sicilia: neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro voluto dal centrodestra – PERCHÉ I TG NON NE PARLANO?

 

stipendi d’oro

 

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Caos in Sicilia: neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro voluto dal centrodestra – PERCHÉ I TG NON NE PARLANO?

 

Caos in Sicilia: il neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro

In segno di protesta contro la decisione del presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, di cancellare il tetto agli stipendi dei dipendenti di Palazzo dei Normanni posto a 240mila euro, il neo-assessore Figuccia ha deciso di dimettersi: “Gli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani”.

Appena nominato assessore regionale della giunta Musumeci, Vincenzo Figuccia ha deciso di dimettersi, in polemica con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché. A provocare la polemica che ha portato alle dimissioni di Figuccia è stato l’annunciato ripristino degli stipendi d’oro voluto proprio da Micciché. “Oggi più che mai sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori che mi hanno votato per tutelare la posizione dei cittadini, di chi soffre, di chi vive una condizione di difficoltà economica e di chi è lontano dai palazzi dorati”, ha dichiarato Figuccia spiegando le motivazioni che l’hanno portato a dare le dimissioni.

“La mia maggioranza è la gente che ha creduto in un’azione di cambiamento e di discontinuità. Ci sono tante aspettative verso questo governo, che sono certo non verranno disattese, ma non posso non tenere conto degli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani, consegnano un’immagine inopportuna e distorta e che rendono impossibile la prosecuzione del mandato di assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità, conferitomi dal presidente Musumeci”, ha concluso Figuccia.

L’elezione di Micciché a presidente dell’Ars ha provocato non poche polemiche, soprattutto a causa del sostegno di alcuni deputati regionali del Partito Democratico. Subito dopo l’elezione, a far detonare lo scontro in regione è stato poi l’annuncio relativo alla cancellazione dell’attuale tetto agli stipendi, posto a 240mila euro annui: “Il primo gennaio sarà tolto il tetto a 240 mila euro per i dipendenti di Palazzo dei Normanni, lo dice la legge e anche la Corte costituzionale ha detto che non si possono tenere questi tetti per sempre. Se il Senato li rimetterà, allora vedremo anche noi di adeguarci. Ma in caso contrario no. E poi il marxismo è finito da tempo, non possono guadagnare tutti allo stesso modo e con il tetto a 240 mila euro sta andando a finire che qualche commesso arriva a guadagnare poco di meno del segretario generale ma questo è impensabile”.

tratto da: https://www.fanpage.it/caos-in-sicilia-il-neo-assessore-si-dimette-per-protestare-contro-il-ritorno-degli-stipendi-d-oro/

 

 

Berlusconi: “Riporteremo la legalità in Sicilia”… E infatti, elezioni falsate da voti comprati, 5 indagati in 18 giorni ed ora tagli alle associazioni antimafia! Ma Musumeci non è la Raggi, è “uno di loro” e allora… SILENZIO!

 

Sicilia

 

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Berlusconi: “Riporteremo la legalità in Sicilia”… E infatti, elezioni falsate da voti comprati, 5 indagati in 18 giorni ed ora tagli alle associazioni antimafia! Ma Musumeci non è la Raggi, è “uno di loro” e allora… SILENZIO!

No, Musumeci non è la Raggi. Fa parte del “loro” sistema, quello di Renzi, Berlusconi, Meloni, Salvini e compagnia bella, quello che ha affossato l’Italia, ma che tra inciuci e intrallazzi rimane col culo per saldo sulla poltrona.

Quello che sta succedendo in Sicilia, dove il pregiudicato Berlusconi, aveva promesso di riportare la legalità (????) ha dell’allucinante.

Elezioni del tutto falsate dalla compravendita dei voti e liste traboccanti di “imprtesentabili” (che però portano voti, voti che puzzano di merda, ma sempre voti sono) che inevitabilmente stanno dando i loro frutti in quanto a guai giudiziari.

Ed è di questi giorni la notizia dell’ultima porcata: Tagli alle associazioni antimafia…

“Le assegnazioni di contributi regionali alle associazioni vanno riviste colmando vistosi buchi, primo tra tutti quello che riguarda le associazioni antimafia. Al di la di chi abbia predisposto a monte l’elenco e i relativi finanziamenti, c’è adesso da rimediare a tagli che penalizzano strutture che hanno svolto un’azione meritoria sul terreno della diffusione del messaggio e della cultura della legalità, come l’associazione intitolata a Pio La Torre”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro , che aggiunge. “Non ci sono chiari i criteri che hanno ispirato scelte certamente sbilanciate, che oltre all’antimafia penalizzano anche altri importanti settori. Al Presidente Musumeci – afferma Pagliaro- chiediamo un intervento immediato affinchè importanti esperienze non vadano perdute, definendo anche una volta per tutte criteri certi per l’accesso ai contributi evitando così una volta per tutte che questi diventino merce di scambio col consenso politico- elettorale”.

Ma ancora più allucinante è il comportamento dei media: silenzio, silezio silenzio assoluto…

Che poi, dopo il trattamento riservato alla Raggi, sa tanto di presa per i fondelli…

By Eles

Da LiveSicilia:

Le inchieste e l’avvio choc dell’Ars. C’è un’indagine ogni tre giorni

Da De Luca a Genovese: tutti i cicloni che hanno investito il Palazzo.

PALERMO – La diciassettesima legislatura di Palazzo dei Normanni non ha ancora preso il via ufficialmente ma è già stata travolta cinque volte in meno di venti giorni da altrettante inchieste giudiziarie: la media è di una indagine ogni tre giorni. Dal 5 novembre a oggi, al termine di una campagna elettorale giocata anche sul tema dei cosiddetti ‘impresentabili’, sono trascorsi 18 giorni e sono quattro i nuovi deputati regionali sottoposti a indagine, mentre un quinto è alle prese con una indagine che riguarda l’ente di formazione da lui guidato fino alla passata estate. L’ultimo in ordine di tempo è Luigi Genovese, erede di una delle famiglie politiche più influenti a Messina, eletto con 17.359 voti all’Ars e ora sotto inchiesta per riciclaggio: lui però si dice “certo” della regolarità della sua condotta.

Il primo terremoto giudiziario investe il nuovo Parlamento tre giorni dopo il voto e l’epicentro, anche in questo caso, è Messina:Cateno De Luca, rientrato all’Ars dopo uno stop di una legislatura e dopo aver raccolto 5.418 voti sotto le insegne dell’Udc, finisce agli arresti domiciliari con l’accusa di evasione fiscale. “Anche questo procedimento finirà come gli altri quattordici: archiviati o con sentenza di assoluzione”, disse De Luca dalla sua abitazione. L’ex sindaco di Fiumedinisi, tornato in libertà nelle scorse ore per decisione del gip, è accusato di avere evaso oltre 1,7 milioni di euro. “Lo schema evasivo emerso – spiegarono gli investigatori – prevedeva l’imputazione di costi inesistenti da parte della Federazione Nazionale a vantaggio del Caf Fenapi srl”. La frode si sarebbe sviluppata “basandosi sul trasferimento di materia imponibile dal Caf alla Federazione nazionale, in virtù del regime fiscale di favore applicato a quest’ultima, che ha determinato un notevole risparmio di imposta”. Tre giorni fa la revoca dei domiciliari e lo sfogo del deputato messinese attraverso Facebook: “Sono un uomo libero Il gip ha revocato l’arresto, il sequestro, ha sconfessato tutto, tutte le porcherie, che noi abbiamo subito in questi giorni”, disse. Poi il contrattacco: “Stiamo denunciando tutti per falso in atti giudiziari, infedele patrocinio, per calunnia. Ce ne è per tutti”.

Tre giorni dopo è la volta di Edy Tamajo, recordman delle preferenze nel collegio di Palermo e rieletto a Sala d’Ercole con Sicilia Futura: per lui 13.984 voti e la palma di candidato più votato a Palermo. L’inchiesta della guardia di finanza di Palermo riguarda un presunto giro di voti comprati: 25 euro a preferenza.  Ad associarsi al neo deputato sarebbero stati coloro che avrebbero fatto da tramite per promettere “a numerosi elettori nella sua qualità di candidato alle elezioni regionali siciliane del novembre 2017 utilità consistenti nella soma di euro venticinque per ogni voto elettorale espresso in suo favore”. Anche per Tamajo, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, la prima difesa è arrivata sui social network: “Posso affermare , senza timore di smentita , di non aver mai comprato un solo consenso ma di aver costruito la mia carriera politica sull’attività quotidiana a favore della gente e della collettività. Si tratta di condotte che sono lontano anni luce dal mio modo di fare politica, da quello della mia famiglia e del mio gruppo politico”, le sue parole su Facebook. Il 14 novembre l’interrogatorio in cui ha spiegato di non conoscere le persone intercettate nelle indagini: il deputato ha comunque preferito, su consiglio dei suoi legali, non rispondere in questa fase ai pm.

Due giorni fa, invece, è toccato a Forza Italia e al veterano dell’Ars Riccardo Savona che secondo il Giornale di Sicilia sarebbe finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura con l’ipotesi di truffa e appropriazione indebita per un valore di circa mezzo milione di euro. Insieme con la moglie Cristina Maria Bertazzo, anche lei sotto inchiesta, sarebbe stato “protagonista di una serie di compravendite immobiliari che chi indaga ritiene fittizie”. Il deputato, terzo degli eletti tra i forzisti di Palermo con 6.554 voti e giunto alla sua quinta legislatura, ha parlato di “una montatura fatta da un avvocato e altri soggetti”. Savona si è detto “assolutamente sereno, mi dà fastidio – ha aggiunto – solo essere stato tirato in ballo in questo momento politico particolare”. E ancora: “In questa storia la vittima sono io. Anche mia moglie è estranea. So che c’è stata una indagine della guardia di finanza ma non mi pare che sia emerso nulla di anomalo. Io ho chiesto ai magistrati di essere ascoltato il prima possibile”.

L’elenco dei cicloni giudiziari vede coinvolto anche Tony Rizzotto, il primo storico deputato regionale dei leghisti di Matteo Salvini. Di certo c’è che i pm indagano sull’attività dell’ente di formazione Isfordd, per cui viene ipotizzato il reato di peculato Rizzotto era rappresentante legale dell’ente fino all’estate scorsa: “Non so nulla, non sono più il presidente dell’ente”, le parole del neo deputato all’Ansa.

Tutto questo mentre la Procura di Catania ha aperto un’indagine per “voti comprati” ad Acireale. I pm etnei hanno acceso i riflettori sul voto anche in virtù delle vicende che hanno riguardato il consigliere comunale acese Antonio Castro, in lista con Forza Italia il 5 novembre, con la trasmissione tv Le Iene  che ha immortalato una scena con uno scambio di denaro. Castro, attraverso il suo legale, ha escluso di aver “comprato” voti, anche attraverso intermediari.

Fin qui le inchieste scoppiate dopo il 5 novembre, ma la nuova Ars dovrà fare i conti anche con le indagini precedenti: come quella a carico di Marianna Caronia, tornata a far parte del Parlamento regionale con Forza Italia dall’alto dei 6.370 voti raccolti. Caronia è indagata nell’ambito dell’inchiesta sull’armatore Ettore Morace.  La procura chiese l’arresto anche per lei ma il gip ritenne che no vi fossero indizi di colpevolezza “qualificabili come gravi”.

Indagini sono in corso anche su un ex deputato, Giambattista Coltraro, a cui non è riuscita la rielezione a Palazzo dei Normanni nonostante i 2.752 voti ricevuti con l’Udc a Siracusa. L’ex deputato è uno dei sette indagati per i reati di falsità materiale e ideologica, abuso d’ufficio, soppressione di atti pubblici, uso di atti falsi e tentata truffa aggravata, finalizzati all’erogazione delle agevolazioni finanziarie della Comunità Europea. Da deputato, invece, Coltraro fu indagato nel 2015: l’accusa era quella di aver prodotto degli atti notarili falsi che avrebbero consentito l’appropriazione di terreni appartenenti a ignari proprietari. Il terremoto giudiziario, infine, ha sfiorato anche il Movimento cinque stelle, che nella passata legislatura ha visto Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca rinviati a giudizio per la vicenda sulle presunte firme false di Palermo. Questa volta l’indagine riguarda un candidato agrigentino alle ultime Regionali, Fabrizio La Gaipa, ‘portatore’ di 4.357: è finito sotto inchiesta per estorsione ai danni di due dipendenti che sarebbero stati costretti a firmare buste paga false. La Gaipa, primo dei non eletti tra i grillini di Agrigento, si trova ai domiciliari.

fonte: http://livesicilia.it/2017/11/23/sicilia-deputati-indagati-genovese-ars_909695/