21 dicembre 2019 – La Lega cambia nome e statuto. Così gli Italiani sono fottuti per la seconda volta e possono dire addio ai famosi 49 rubati dal partito di Salvini…!

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21 dicembre 2019 – La Lega cambia nome e statuto. Così gli Italiani sono fottuti per la seconda volta e possono dire addio ai famosi 49 rubati dal partito di Salvini…!

Sabato 21 dicembre 2019: nasce la nuova Lega.

L’ex ministro dell’Interno vara il nuovo partito, “Lega per Salvini premier”: l’ennesima scappatoia dell’uomo forte per superare i problemi. L’ennesima presa per i fondelli al popolo italiano, fottuto così per la seconda volta!

Vi diranno, vedrete, che si tratta solo di una normale operazione fiscale, ci racconteranno che è una questione organizzativa e non di partito, eppure è una decisione fortemente politica scegliere un nuovo nome ed è una decisione fortemente politica quella di decidere di lasciare accese le ceneri della vecchia Lega Nord.

Nei cassetti della Lega Nord (il partito che fu di Bossi e di Maroni) rimarranno quei 49 milioni di euro da restituire in comode rate come non è mai stato concesso a nessuno.

La nuova Lega di Salvini potrà rivendersi vergine con una semplice operazione di maquillage.

Un trucco, semplicemente un trucco da prestigiatore nemmeno troppo fantasioso. È l’ennesima scappatoia che l’uomo forte (meglio: quello che vorrebbe rivendersi come uomo forte) utilizza per superare i problemi scavalcandoli e per certificarsi come unico leader possibile di un partito che sembra avere dimenticato l’idea di comunità delle sue origini per diventare l’ennesimo fan club travestito da partito.

Non importa soffermarsi troppo sui particolari, sul nuovo nome che conterrà sempre il riferimento al termine Lega. Ciò che conta è ben altro. E’ l’immagine dell’Italia politica peggiore che occorre mettere in evidenza; quella che vive di inciuci, intrallazzi e furberie.

Come scrive Giovanna Cosenza, Docente universitaria di Semeiotica, nonché ottima firma de Il Fatto, si potrebbe chiudere il discorso dicendo che siamo di fronte ad “un’operazione astuta, che evidentemente non è stata fatta solo pensando agli elettori del Sud Italia, ma anche – come alcuni pensano – ai problemi giudiziari della Lega, che in questi giorni dovrebbero avere un primo esito”.

Abbiamo sempre creduto che uno degli obiettivi di Salvini fosse la secessione del ricco Nord dalla palla al piede del centrosud.

No, in realtà c’è un valore ben più importante, il dio danaro.