Ecco l’Italia voluta da Salvini: un paese dove se auguri lo stupro di una donna va tutto bene, se esponi un cartello con “ama il prossimo tuo” ti arriva la Digos a casa…!

 

Salvini

 

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Ecco l’Italia voluta da Salvini: un paese dove se auguri lo stupro di una donna va tutto bene, se esponi un cartello con “ama il prossimo tuo” ti arriva la Digos a casa…!

Se auguro lo stupro va tutto bene, se espongo un cartello con “ama il prossimo tuo” arriva la Digos?

Riflessione su ciò che sta accadendo al nostro Paese imbarbarito.

Negli ultimi mesi abbiamo visto la Digos e Vigili del fuoco (questi ultimi si erano dissociati) entrare in appartamenti per togliere striscioni appesi ai balconi con frasi di pace. Contemporaneamente belve di destra auguravano stupri a donne a telecamere accese e nessuna forza dell’ordine muoveva un dito.
Il Paese da quando c’è il ministro Salvini è sempre meno sicuro, più nervoso, isterico, spaccato. L’odio tra gli stessi italiani è aumentato a dismisura. Se non sei con il Capitano il popolo di webeti che vive sui social 24 ore su 24, privo di una vita, di passioni e probabilmente un lavoro, ti augura torture medioevali, stupri, morte, carcere.
Ora però quelle stesse grida stanno diventando voci riprese e registrate dalle telecamere o da semplici telefonini. Non ci si vergogna più di chiedere che una donna venga impalata o che dei migranti la stuprino brutalmente. Intorno a questi pericolosi criminali, perché chi dice cose così è capace di tutto, c’è sempre una claque di tifosi che incoraggiano il mostro ad aumentare le proprie invettive.
Nessun politico della loro parte che prenda le distanza ma spesso lo stesso Ministro ha esposto nel proprio profilo twitter immagini di donne che lo contestavano dando così il via a turpi commenti sessisti e violenti.
Il Ministro dell’Interno non permette più secondo un algortmo che si è fatto installare, di scrivere sulle sue pagine 49 milioni. Forse dovrebbe aggiungere altre paroline che piaccioni ai suoi fan inferociti. La prima è stupro e a seguire terroni, troie e tutto il campionario di bestialità che esaltano il consenso dei branchi ululanti.

da Globalist

La moralità leghista: …e poi scopri che Angela Maraventano, la leghista che urlava contro Carole perché aveva infranto le leggi Italiane, è un evasore fiscale con una condanna a 3 anni – Per questa gente le leggi si possono infrangere per fottersi i nostri soldi, non per salvare vite umane…!

 

Angela Maraventano

 

 

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La moralità leghista: …e poi scopri che Angela Maraventano, la leghista che urlava contro Carole perché aveva infranto le leggi Italiane, è un evasore fiscale con una condanna a 3 anni – Per questa gente le leggi si possono infrangere per fottersi i nostri soldi, non per salvare vite umane…!

Chi no ricorda lo Spot Governo anti evasione fiscale di qualche anno fa: evasore fiscale = parassita della società…

Ha gridato davanti alla nave Sea Watch appena attraccata parlando di legalità, portando dietro di sé tutti i suoi sostenitori della Lega a Lampedusa. Il suo nome è Angela Maraventano, ristoratrice e politica di professione, ex senatrice del Carroccio ed ex vicesindaco dell’isola e di Linosa.

Le sue urla chiedevano legalità in una terra che – secondo lei – non ne ha più per colpa dei migranti.

Peccato che nel 2012 fu proprio lei a esser condannata per non aver versato quanto dovuto all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Si trattava dei contributi di un dipendente che lavorava nel suo ristorante. La condanna ammontava a tre mesi di carcere e 300 euro di multa, qualcosina in meno di quanto chiesto dal pm. Il pubblico ministero aveva proposto la condanna a 4 mesi e 400 euro di multa.

Legalità a giorni alterni, perché dalla politica – lo sappiamo – non ci si può attendere coerenza. Soprattutto per i leghisti, per i quale la legalità vale finché non si devono fottere i soldi nostri (Vedi 49 milioni).

Ed è così che il parassita della società Angela Maraventano ha deciso di mettersi in mostra gridando la propria ribellione contro i migranti e la Sea Watch: «Non fate scendere nessuno perché stasera ci scappa il morto»

Ma voi votatele questa gente, state sereni e votatela…!

 

Vai al ristorante con il tuo capo. Lui prende aragosta, caviale e champagne e tu pizza e birra. Alla fine pagate alla romana…. Forse così lo capisci cos’è la Flat Tax di Salvini…?

 

flat tax

 

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Vai al ristorante con il tuo capo. Lui prende aragosta, caviale e champagne e tu pizza e birra. Alla fine pagate alla romana…. Forse così lo capisci cos’è la Flat Tax di Salvini…?

Salvini ha deciso che il tormentone che ci accompagnerà questa estate sarà l’introduzione della flat tax, ovvero di una Irpef ad aliquota bassa e non progressiva. “La più grande rivoluzione fiscale della storia italiana”, nonché “l’unica medicina per vincere la recessione” sono i ritornelli di questo tormentone.

Ma la realtà è ben diversa da quello che la propaganda salviniana vorrebbe farci credere:

Tasse quasi dimezzate per i più ricchi e aumentate per i più poveri. Secondo le stime fatte dalla Cgil sull’attuale progetto di flat tax , chi ha un reddito di 110mila potrebbe risparmiare quasi 19mila euro di tasse, 8.100 per i redditi da 50mila euro, ma per i redditi di 18mila euro ci sarebbe un aggravio di quasi 300 euro l’anno.

I calcoli sono fatti in base al progetto che prevede la riduzione delle cinque aliquote attuale (23%, 27%, 38%, 41% e 43%) a tre (15% la minima fino a 50 o 60 mila euro e 40% la massima oltre i 100mila euro). La Cgil sottolinea che “non ci sono informazioni sulla seconda aliquota, che possiamo immaginare intermedia tra le due (25-30%)”.

Stando a questi dati, un lavoratore con reddito annuo lordo di 18.000 euro (e gli 80 euro) versa oggi circa 1.870 euro di Irpef: con la nuova aliquota, a cui si aggiunge la deduzione di 4.000 euro annunciata circa un anno fa, andrebbe a pagare 2.100 euro, con un aumento di 230 euro.

Un lavoratore con reddito pari a 50.000 euro paga attualmente circa 15.000 euro di Irpefcon la flat tax ne pagherebbe 6.900, meno della metà, con un risparmio di 8.100 euro. Un lavoratore con reddito pari a 110.000 euro, si troverebbe a pagare quasi la metà delle tasse, passando dagli attuali 40.470 euro di Irpef a 21.500 euro.

Ma non finisce qui. Anzi questa è solo la punta dell’iceberg

…E tutti i soldi che lo Stato non potrà più incassare? Si parla di cifre da 50 a 60 miliardi di Euro l’anno…

Credo che Vi renderete conto che significherà tagliare Sanità, Istruzione, walfere in generale…

Tutti costi che TU, coglione, che campi di stipendio pagherai in modo uguale al tuo capo o a Briatore, Belusconi o Benetton…

Insomma, vai al ristorante con il tuo capo (o con Briatore). Lui prende aragosta, caviale e champagne e tu pizza e birra.

Alla fine pagate alla romana…

E TU, coglione, sei pure contento e voti Salvini.

By Eles

 

 

Gino Strada, un’osservazione che deve far riflettere: “Prima gli italiani? Idea di Hitler” – Tutte le atrocità del nazismo sono state compiute perché venivano prima gli ariani tedeschi… Non vi sembra che siamo sulla stessa strada?

GINO STRADA

 

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Gino Strada, un’osservazione che deve far riflettere: “Prima gli italiani? Idea di Hitler” – Tutte le atrocità del nazismo sono state compiute perché venivano prima gli ariani tedeschi… Non vi sembra che siamo sulla stessa strada?

Il fondatore di Emergency ha detto la sua sul caso della nave Sea Watch, sferrando un attacco al ministro dell’Interno Matteo Salvini

“Sono solidale con la capitana della nave e avrei agito esattamente come lei. Salvini è un criminale e deve capire che queste persone non sono merci”, parola di Gino Strada.

Il fondatore di Emergency ha voluto esprimere la sua solidarietà a Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch. “Quando c’era la guerra in Afghanistan nessuno si permetteva di fermare un’ambulanza. Oggi invece ci sono persone nel nostro Parlamento che si permettono di dire ‘affondiamo la nave’”, ha aggiunto Strada durante la festa per i 25 anni dalla nascita della sua organizzazione presso il Teatro Dal Verme a Milano.

Gino Strada ha proseguito sferrando un attacco al ministro dell’Interno Salvini: “Prima gli italiani o la fortezza Europa è un’idea di Hitler”. “Le istituzioni repubblicane hanno sdoganato il fascismo e contro questa tendenza mi sento in guerra. Ma sento sibilare il vento, non lo sento ancora fischiare ma sono ottimista, perché reputo che gli italiani non siano così fascisti”, ha concluso il fondatore di Emergency.

 

Erri De Luca: “Lo sbruffoncello in carica ha di nuovo calato le brache”

 

Erri De Luca

 

 

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Erri De Luca: “Lo sbruffoncello in carica ha di nuovo calato le brache”

Erri De Luca “festeggia” lo sbarco di Sea Watch 3 a Lampedusa con un tweet in cui chiama in causa un certo “sbruffoncello in carica” che “ha di nuovo calato le braghe”. Stanotte Carola Rackete è stata arrestata dopo aver violato l’alt della Guardia di Finanza e aver portato la nave nel porto speronando una motovedetta delle Fiamme Gialle. Rackete era già indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione dell’articolo 1099 del codice della navigazione contestato al comandante che non obbedisca all’ordine di una nave da guerra nazionale. Sull’isola è giunto il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella. Per l’interrogatorio è necessaria la presenza del Gip. I migranti sono stati trasferiti, dopo le formalità di rito, nel centro d’accoglienza di contrada Imbriacola.

Salvini: “Non darò l’autorizzazione di sbarco a quella comandante sbruffoncella, mi sono rotto le palle” – Meloni: “Adesso affondiamo la Sea Watch” …ma veramente Vi sentiti rappresentati da questa gente? …Sveglia, questi stanno parlando di esseri umani!

 

Sea Watch

 

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Salvini: “Non darò l’autorizzazione di sbarco a quella comandante sbruffoncella, mi sono rotto le palle” – Meloni: “Adesso affondiamo la Sea Watch” …ma veramente Vi sentiti rappresentati da questa gente? …Sveglia, questi stanno parlando di esseri umani!

La Sea Watch è a Lampedusa, Carabinieri sul molo: Salvini vuole arrestare tutti. La nave della Ong è davanti Lampedusa e i Carabinieri sono in attesa sul molo. Salvini: “venga emesso subito un ordine d’arresto”

Aveva appena detto “Non darò l’autorizzazione di sbarco a quella comandante sbruffoncella, mi sono rotto le palle” (v. video a fine articolo)

Nel suo intervento ha detto pure “chi sbaglia paga” (ha dimenticato di dire “se non hai l’immunità”, perchè poi lui dal processo è scappato) e poi la chiosa “fa politica (la comandante di Sea Watch) sulla pelle degli immigrati… E lo ha detto senza neanche ridere!

Gli fa eco quella ridicola parodia si una fascista che risponde al nome di Meloni “Adesso affondiamo la Sea Watch”…

In tutta questa farsa, però, sembra sfuggire che questi stanno parlando di esseri umani…

…ma veramente Vi sentiti rappresentati da queste nullità umane e politiche?

by Eles

 

La politica di Salvini? Saltare l’85% dei vertici UE per andare dalla D’Urso. Perchè è lì che prende i voti. Per votare Salvini bisogna essere stolti. Di poco intelligenti in Italia ce ne sono tanti e questo lui lo ha capito ed ha creato il più grande partito del Paese: quello degli stupidi…

 

Salvini

 

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La politica di Salvini? Saltare l’85% dei vertici UE per andare dalla D’Urso. Perchè è lì che prende i voti. Per votare Salvini bisogna essere stolti. Di poco intelligenti in Italia ce ne sono tanti e questo lui lo ha capito ed ha creato il più grande partito del Paese: quello degli stupidi…

Il 6 giugno si è tenuto in Lussemburgo il vertice di due giorni riservato ai ministri dell’Interno dei 28 Paesi dell’Unione europea. L’incontro aveva come tema il futuro della politica comunitaria in materia di sicurezza e si è occupato di rimpatri, norme antiterrorismo, gestione dei flussi migratori: tutti temi che il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, ha sempre usato durante la campagna elettorale, promettendo di difendere l’interesse del Paese in Europa. Salvini ha però preferito disertare a causa di altri fondamentali impegni: un’ospitata nel salotto di Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso…!

L’assenteismo di Salvini non è una novità in sede europea, ma una consuetudine ben nota ai suoi omologhi. Da quando è ministro ha saltato sei vertici su sette.

Salvini da mesi promette ai suoi sostenitori di cambiare le regole in Europa, proprio mentre i suoi colleghi europei si riuniscono per discuterne, quasi sempre senza di lui.

Anche prima di diventare ministro Salvini era uno dei grandi assenti del Parlamento europeo, come dimostra la votazione del 2016 per lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro a favore dei terremotati italiani. Salvini in quei mesi basava la sua propaganda politica sui terremotati italiani dimenticati dal governo in favore degli immigrati, seguendo la logica del “fuori i migranti, aiutiamo prima i terremotati”. Ma durante le votazioni europee per aiutare concretamente gli italiani colpiti dal terremoto, Salvini NON C’ERA! Era in Tv a raccontare che i guai dei terremotati Italiani erano i migranti!

La strategia di Salvini di dire e non fare funziona perché l’impatto di una diretta Facebook o di un’ospitata nella Tv spazzatura è più potente della notizia delle sue assenze alle riunioni.

La strategia di Salvini funziona perché di webeti su Facebook ce ne sono a bizeffa, per non parlare del livello culturale e intellettivo di chi si sollazza con i programmi della D’Urso…

In buona sostanza il successo di Salvini è semplice e geniale: irretire la massa di Italioti stupidi, ignoranti e dal quoziente intellettivo pari o inferiore a quello di un ippopotamo con tante, tante chiacchiere. Dargli un nemico da odiare e magari un po’ di promesse che menti tanto idiote facilmente dimenticheranno…

Una cosa Salvini l’ha capita: in Italia di stupidi ne abbiamo tanti e lui, un’ospitata alla volta, una cazzata alla volta, una promessa alla volta, ne ha creato il più grande partito del Paese.

In altre parole: per votare uno come Salvini bisogna avere un QI molto basso. In Italia di stupidi ne siamo pieni e tutto questo Salvini l’ha capito.

Ma non disperate amici. Siamo nella cacca fino al collo, ma presto ricomincerà il Grande Fratello e L’Isola dei famosi per tirare un po’ su le sorti del nostro stupido Paese.

By Eles

L’Ex tesoriere della lega Belsito assolto, ora sfida Salvini: “Confronto sui 49 milioni – Invito Matteo Salvini a un confronto pubblico sui 49 milioni di euro: insieme, in diretta tv, vediamo cosa ne esce” – Scommettiamo che Cuor di Leone Salvini non accetterà?

 

Belsito

 

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L’Ex tesoriere della lega Belsito assolto, ora sfida Salvini: “Confronto sui 49 milioni – Invito Matteo Salvini a un confronto pubblico sui 49 milioni di euro: insieme, in diretta tv, vediamo cosa ne esce” – Scommettiamo che Cuor di Leone Salvini non accetterà?

Belsito assolto sfida Salvini: «Confronto sui 49 milioni»
Per i giudici l’ex tesoriere non faceva parte di una associazione a delinquere. Adesso invita il leader a un faccia a faccia in diretta tv sui soldi scomparsi
Occorre una buona memoria per ritornare a quel 2012, ai 7 milioni della Lega (allora ancora) Nord finiti in Tanzania, al partito che implode e crolla al 4%, e al potere di quell’oscuro tesoriere genovese, cresciuto silenziosamente, fino a trasformarlo nel crocevia di ogni cosa: sottosegretario, vicepresidente di Fincantieri, terminale di quella che per i pubblici ministeri era una lobby di potere da cui passavano appalti milionari. Sono passati sette anni da allora, è cambiato tutto.
Francesco Belsito assomiglia a un cittadino comune, mentre la Lega governa ed è uscita dalle elezioni Europee con il 32%. E ora che i giudici di Genova sostengono che non vi fosse alcuna associazione a delinquere, Belsito riserva una frecciata direttamente per il ministro dell’Interno, il leader del partito che dopo quello scandalo lo ha cacciato con ignominia: «Mi hanno dipinto come la pietra dello scandalo.
Ma io ho amministrato denari del partito, li ho distribuiti, e ho affrontato da solo ogni processo. Oggi, di fronte a questa assoluzione, invito Matteo Salvini a un confronto pubblico sui 49 milioni di euro: insieme, in diretta tv, vediamo cosa ne esce».
fonte e video QUI

Quando le cose ce le deve spiegare una pornostar – Valentina Nappi: “Se Matteo Salvini è cristiano io sono vergine”

 

Valentina Nappi

 

 

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Quando le cose ce le deve spiegare una pornostar – Valentina Nappi: “Se Matteo Salvini è cristiano io sono vergine”

Nuovo capitolo dello scontro a distanza tra il leader della Lega Matteo Salvini e l’attrice a luci rosse Valentina Nappi.

La caliente interprete napoletana classe 1990, scoperta dal mitico Rocco Siffredi, torna a pubblicare un cinguettio sul suo profilo Twitter per contro il Ministro dell’Interno.

Stavolta, l’oggetto della sua critica è la presunta, super-ostentata religiosità del capitano leghista.

Ebbene, la Nappi non ci crede affatto e afferma che, se Salvini può dirsi tranquillamente “cristiano”, allora lei sarebbe addirittura “vergine”.

Un concetto già espresso da Preti, Cardinali ed anche, in modo neanche tanto velatamente, dal Papa. Chi semina odio, chi fa morire gente in mare, chi, con la bava alla bocc,a aizza la gente contro i propri simili NON SI PUÒ DEFINIRE CRISTIANO…

Ma forse, detto in questo modo, è più chiaro: “Se Matteo Salvini è cristiano io sono vergine”

E intanto i giornali filo-fascisti come Libero ed Il Giornale parlano di insulti a Salvini… Ci vuole una bella faccia tosta…

Sea Watch querela Salvini per diffamazione. Il Ministro ironizza: “Che paura” …Per la cronaca: ironizzò con “Che paura” anche per il caso Diciotti (sequestro di persona), poi però se la fece sotto e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo.

 

Salvini

 

 

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Sea Watch querela Salvini per diffamazione. Il Ministro ironizza: “Che paura” …Per la cronaca: ironizzò con “Che paura” anche per il caso Diciotti (sequestro di persona), poi però se la fece sotto e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo.

 

Dopo l’annuncio della querela per diffamazione a mezzo stampa fatta da Sea Watchnei confronti di Matteo Salvini, lo stesso ministro dell’interno ha voluto ironizzare, mostrando i muscoli, sui social rispondendo alla notizia della denuncia da parte della ong. L’ultima volta che disse di «non avere paura», però, fu per il caso della nave Diciotti. Le sue spalle larghe, alla fine, vennero coperte dal parere della Giunta per le Immunità al Senato (prima) e dal voto di Palazzo Madama (poi) che gli evitarono il processo davanti al Tribunale dei ministri.

«Gli abusivi della Ong mi querelano??? Uuuhh, che paura (con tanto di emoticon sorridente) – ha scritto Matteo Salvini sul suo profilo Twitter -. Per gli scafisti e i loro complici, i porti italiani sono e rimangono chiusi». Al netto della solita e atavica polemica contro le Ong, appare evidente come il modo scanzonato di comunicare di Matteo Salvini prosegua sempre sulla stessa linea, anche dopo la querela Sea Watch.

Il precedente della Diciotti

Anche lì fece il duro. Sfidò, a caldo, la magistratura e il pm di Agrigento Luigi Patronaggio. Disse di non aver alcuna paura di affrontare questo processo perché lui aveva «agito nell’interesse degli italiani». Poi la strategica ritirata: prima con il coinvolgimento di Conte, Di Maio e Toninelli che presentarono le loro memorie in cui si auto-accusavano di aver fatto una scelta in quanto governo; poi con la richiesta di immunità avanzata (e ottenuta) alla Giunta del Senato, prima del voto di Palazzo Madama che gli ha fatto evitare il processo.

Chissà come andrà a finire con la querela Sea Watch.

Il capitano è un guappo di cartone… Vedrete che se le cose si faranno serie, troverà il modo di nascondersi da qualche parte e in qualche modo…!

 

tratto da: https://www.giornalettismo.com/querela-sea-watch-salvini/?fbclid=IwAR14xslokkf15-dOLaXvgB6M2UDNAPHgxLA0xBOqf7RFdF4laWeNKXhnMS4