Italia da Record, 15 anni di tagli delle tasse, ormai non paghiamo quasi niente …ma proprio non Vi sentite presi per il c…?

 

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Italia da Record, 15 anni di tagli delle tasse, ormai non paghiamo quasi niente …ma proprio non Vi sentite presi per il c…?

 

Sta per partire la campagna elettorale. E partono da parte di Renzi e Berlusconi le promesse di tagliare (ancora) le tasse!
Ma non Vi sentite fortunati?
Sono 15 anni di continui tagli. Ormai non paghiamo più un cazzo!
Vero?
No?
…E allora…
Non Vi viene il sospetto di essere presi un tantino per il culo??
Pressione fiscale in Europa: Italia al primo posto!
Le imprese italiane, al netto dei contributi previdenziali, pagano 98 miliardi di tasse all’anno. Tra i principali paesi Ue, denuncia l’Ufficio studi della Cgia, solo le aziende tedesche e quelle francesi versano in termini assoluti più delle nostre, rispettivamente 131 e 103,6 miliardi di euro, ma va ricordato che la Germania conta una popolazione di 80 milioni di abitanti, la Francia 66 e l’Italia 60. Il peso della tassazione sulle imprese italiane è tuttavia massimo in Ue e ciò si evince calcolando la percentuale delle tasse pagate dalle imprese sul gettito fiscale totale: l’Italia si piazza al primo posto (14%), sul secondo gradino del podio si posiziona l’Olanda (13,1%) e sul terzo il Belgio (12,2%). Tra i nostri principali avversari segnaliamo che la Germania registra l’11,8%, la Spagna il 10,8%, la Francia e il Regno Unito il 10,6 per cento. La media Ue, invece, è dell’11,4%.
La stessa Cgia ha chiarito che l’incidenza percentuale delle tasse pagate dalle imprese sul totale del gettito fiscale è un indicatore che aiuta a comprendere l’elevato livello di tassazione a cui sono sottoposte le aziende. Si tenga presente che le imposte italiane considerate in questa analisi su dati Eurostat sono: l’Irap, l’Ires, la quota dell’Irpef in capo ai lavoratori autonomi, le ritenute sui dividendi e sugli interessi e le imposte da capital gain. L’istituto di statistica europeo, però, non considera altre forme di prelievo per le quali non è possibile effettuare un confronto omogeneo con gli altri paesi presi in esame in questa comparazione.
“Ci riferiamo ai contributi previdenziali, all’Imu/Tasi, al tributo sulla pubblicità, alle tasse sulle auto pagate dalle imprese, alle accise, ai diritti camerali. Possiamo quindi affermare con buona approssimazione che in questa elaborazione l’ammontare complessivo del carico fiscale sulle imprese italiane è certamente sottostimato. Con troppe tasse e pochi servizi – ha spiegato il segretario dell’associazione metrina, Renato Mason – è difficile fare impresa, creare lavoro e redistribuire ricchezza. Soprattutto per le piccole e piccolissime imprese che per loro natura non possono contare su strutture amministrative interne in grado di gestire le incombenze burocratiche, normative e fiscali che quotidianamente sono costrette a fronteggiare”.
La riprova che in Italia il peso dei tributi sulle imprese è troppo elevato emerge anche dai dati messi a disposizione dalla Banca Mondiale (Doing Business). Pur riconoscendo che da un punto di vista metodologico questa comparazione presenta una serie di limiti, l’Ufficio studi della Cgia sottolinea che in Italia il totale delle imposte pagate in percentuale sui profitti commerciali di un’impresa media è pari al 64,8 per cento. Nessun altro paese dell’euro zona subisce un’incidenza così elevata. La Francia, che si posiziona al secondo posto, si attesta al 62,7% e il Belgio, che presidia la terza posizione, è al 58,4%. Rispetto alla media dell’area dell’euro (43,6%) le imprese italiane scontano un differenziale di oltre 21 punti percentuali.
“Pur riconoscendo l’impegno profuso dal Governo Renzi – ha aggiunto Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi dell’associazione – le imprese italiane continuano ad avere un total tax rate che non ha eguali nel resto d’Europa. Pertanto, è necessario che l’esecutivo, in attesa delle riduzioni dell’Ires e dell’Irpef, attui da subito una moratoria fiscale che sterilizzi qualsiasi aumento di tassazione a livello nazionale e locale ed eviti, come purtroppo è successo negli ultimi 2 anni per i trasporti, la diminuzione delle deduzioni/detrazioni fiscali che si sono tradotte nell’ennesimo aumento di imposta per moltissimi imprenditori”.
La situazione migliora, anche si di poco, se analizziamo la pressione fiscale generale in percentuale del Pil che grava su ogni paese. Ad eccezione della Francia e dei paesi del nord Europa, il confronto con i principali partner economici ci vede notevolmente penalizzati. Se il peso delle tasse e dei contributi previdenziali che ricadono sui contribuenti italiani si è attestato nel 2015 al 43,5% del Pil, in Germania (39,6%) è inferiore di quasi 4 punti, nei Paesi Bassi (37,8%) di 5,7 punti, nel Regno Unito (34,8%) di 8,7 punti e in Spagna (34,6%) di quasi quasi 9.
tratto da: http://siamolagente2016.blogspot.it/2017/03/italia-da-record-15-anni-di-tagli-delle.html

Renzi: “Non lasceremo il Paese a chi vive di rancore e rabbia”. Chissà se si riferiva ai risparmiatori truffati da Banca Etruria, o ai nuovi precari del Jobs Act oppure ai terremotati presi in giro.

 

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Renzi: “Non lasceremo il Paese a chi vive di rancore e rabbia”. Chissà se si riferiva ai risparmiatori truffati da Banca Etruria, o ai nuovi precari del Jobs Act oppure ai terremotati presi in giro.

 

A chi si riferiva il nostro Matteo Renzi?

Chi nel Paese vive di rancore e rabbia?

Forse i risparmiatori truffati da Banca Etruria?

Forse la marea di nuovi precari del Jobs Act?

Forse i terremotati che hanno continuato a prendere in giro nella più vergognosa delle maniere?

O forse quelli che sono preoccupati per la salute, ma devono attendere 13 mesi per una mammografia,  o un anno per una colonscopia, una visita oncologica o neurologica? Il tutto mentre la Lorenzin fa regali alle lobby dei vaccini e taglia la sanità pubblica?

O forse ancora i lavoratori che dovranno attendere i 67 anni per andare in pensione? Peraltro presi in giro dall’Ape social, dall’Ape volontaria e fetenzie del genere?

O forse gli italioti che un giorno no ed uno si festeggiano il Record di Debito Pubblico?

Ma forse vivono di rancore e rabbia quei poveri fessi che fanno salti mortali per mettere il piatto a tavola, ma sono costretti a vedere in Tv i faccioni sorridenti di Renzi e Gentiloni che dicono che tutto va bene e c’è la ripresa?

O forse solamente chi non ama le “fritture di pesce”?

O magari solamente l’italiano medio che sentendo dire da un politico “se perdo mi ritiro dalla politica”, poi, ingenuamente, si aspetta – dopo la sconfitta – di non averlo più tra i coglioni…!

Matteo Renzi, per favore, dacci chiarimenti…

 

By Eles

 

 

 

Eccolo l’uomo dell’anno: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto.

 

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Eccolo l’uomo dell’anno: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto.

Siamo messi proprio male…

Una prima pagina “fascistissima”, nel vero senso della parola. Il Tempo dedica a Benito Mussolini una “copertina” quasi monografica, battezzando il Duce “uomo del 2017”.

La volitiva mascella dell’uomo di Predappio si staglia su un commento al vetriolo di Marcello Veneziani: “È molto più vivo Lui dei nostri politicanti”, scrive l’editorialista tra i più apprezzati della pseudo-cultura fascista.

Vorremmo solo ricordare al signor Veneziani ed ai lettori tutti de Il Tempo chi era ‘sto tizio e soprattutto che sostenere una puttanata del genere (uomo dell’anno) significa sputare sulla memoria di tanta gente che a causa di questa carogna hanno perso la vita…

Premesso che il signor Benito Mussolini è stato un voltagabbana, un rinnegato pacifista e socialista che si è trasformato  in “duce” del fascismo grazie al  sostegno dei Savoia, dell’aristocrazia, degli industriali e degli agrari contro le rivendicazioni sociali degli operai e dei contadini.

Premesso che è stato un Napoleone da operetta con espressioni mimiche tipiche di un buffone e di un babbeo

Premesso che è stato prima l’ispiratore e poi un servo succube del nazismo e di Hitler.

Ecco alcune delle cose buone che ha fatto e per cui è bene ricordarlo:

l’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti (rivendicato orgogliosamente da Mussolini), la distruzione di decine di Case del Popolo, gli assalti sanguinari alle sedi dei partiti di opposizione socialista e comunista, lo squadrismo fascista, le manganellate e le somministrazioni di olio di ricino agli oppositori, l’assassinio di Giovanni Amendola, di don Giovanni Minzoni e dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, il licenziamento dei non fascisti, l’aver svenduto l’Italia al Vaticano ed al clericofascismo con il “Concordato” del 1929, l’istituzione dell’OVRA (la Gestapo italiana) e dei Tribunali Speciali che condannarono alla detenzione migliaia di antifascisti (tra cui Antonio Gramsci) con l’esecuzione di parecchie condanne a morte, la spietata repressione e le deportazioni in Libia, la guerra di aggressione all’Etiopia con l’uso di gas asfissianti vietati dalle convenzioni internazionali, il sostegno al dittatore fascista Francisco Franco durante la Guerra di Spagna ed i bombardamenti terroristici sulle città spagnole (anche gli aviatori fascisti italiani furono direttamente responsabili di proprie “Guernica”), la vergogna delle leggi razziali contro gli ebrei, l’aver coinvolto l’Italia impreparata nella seconda guerra mondiale a fianco dei nazisti tedeschi e dei fanatici militaristi giapponesi, la “pugnalata alle spalle” alla Francia quando era già in ginocchio (che non ci è mai stata perdonata), i crimini di guerra commessi dalle truppe di occupazioni italiane in Libia, Abissinia, Grecia, Jugoslavia ed Unione Sovietica, il trasporto di armamenti e munizioni su navi neutrali della Croce Rossa, l’aver mandato i soldati a combattere senza armamenti adeguati e scarpe di cartone nelle gelide steppe russe, la guerra civile scatenata in Italia dopo l’8 settembre 1943 con la repressione antipartigiana ed antioperaia, insieme agli alleati nazisti con le continue stragi di civili dalle Fosse Ardeatine a Civitella in Val di Chiana, a Cavriglia, a Marzabotto, a Sant’Anna di Stazzema, ecc., i campi di concentramento, deportazione e sterminio di Fossoli, Bolzano e la Risiera di San Sabba a Trieste ed infine le torture sadiche e le fucilazioni indiscriminate.

Il tutto ha avuto il suo naturale epilogo prima a Dongo con l’esecuzione di Mussolini e degli altri gerarchi fascisti e poi in piazzale Loreto a Milano alla fine di aprile del 1945, non a caso proprio nello stesso luogo dove il 10 agosto 1944 erano stati fucilati 15 partigiani, lasciati “esposti” per l’intera giornata come monito terroristico verso la popolazione.

By Eles

Fonti varie dal Web

PRO-MEMORIA PER LE PROSSIME ELEZIONI – Ecco l’onorevole(?) Gianfranco Librandi che, col culo ben saldo alla poltrona d’oro, mentre si tiene ben stretti i privilegi e pregusta il sostanzioso vitalizio, fa la morale ai terremotati: “AVETE LE TENDE NON VI LAMENTATE”

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PRO-MEMORIA PER LE PROSSIME ELEZIONI – Ecco l’onorevole(?) Gianfranco Librandi che, col culo ben saldo alla poltrona d’oro, mentre si tiene ben stretti i privilegi e pregusta il sostanzioso vitalizio, fa la morale ai terremotati: “AVETE LE TENDE NON VI LAMENTATE”

Con il nostro PRO-MEMORIA PER LE PROSSIME ELEZIONI vogliamo aiutare la vostra debole memoria al fine  di avere a mente i motivi per votare o non votare alcuni protagonisti della nostra politica

“AVETE LE TENDE NON VI LAMENTATE”: ECCO COME L’ON. LIBRANDI IN – DIRETTA TV – PRENDE PER I FONDELLI I TERREMOTATI AL GELO

Una frase che gli vale un diluvio di polemiche. A pronunciarla è stato Gianfranco Librandi, l’ex esponente di Scelta Civica, che in diretta a Dalla vostra parte non ha trovato di meglio da fare che polemizzare con i terremotati.

Una donna lo attacca, urlando: “Vieni a meno dieci gradi invece di parlare”. E lui risponde, sornione: “Mi è stato detto che andate a dormire negli alberghi sulla costa, ci sono i container, ci sono tutte le possibilità, ci sono le tende”. Insomma, per Librandi i terremotati possono andare senza troppi problemi a dormire “in tenda”. Una frase che ha scatenato la rabbia dei terremotati in collegamento, tanto che Librandi non riusciva più a parlare. Poco dopo, è piovuto il durissimo commento del leghista Alessandro Morelli, anche lui in collegamento con la trasmissione: “Se un parlamentare pagato dagli italiani dice agli italiani che ci sono le tende dovrebbe andare lui nelle tende. E si vergogni”. Touché.

Ecco il video:

 

Per non dimenticare – Lega ladrona ridacci i nostri 49 milioni!

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Per non dimenticare – Lega ladrona ridacci i nostri 49 milioni!

Lega Ladrona ridacci i 49 milioni di euro, tutti soldi nostri

Quarantanove milioni di euro confiscati alla Lega Nord. È la truffa del secolo. La sentenza del Tribunale di Genova di ieri, come previsto, non lascia scampo alla Lega Nord che rischia la bancarotta.

Condannati per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” l’ex segretario politico Umberto Bossi (2 anni e mezzo) e l’ex segretario amministrativo Francesco Belsito (4 anni e 10 mesi), nonché i tre ex revisori contabili leghisti Diego Sanavio, Antonio Turci e Stefano Aldovisi (2 anni e 8 mesi i primi due, 1 anno e 9 mesi il terzo).

Il Tribunale di Genova ha anche ordinato la confisca diretta alla Lega Nord di 48 milioni e 969.000 euro di finanziamento pubblico: cioè di quei rimborsi elettorali che nel 2008-2010 rimpinguarono le casse della Lega Ladrona sulla scorta di rendiconti ingannatori perché o senza giustificativi o con spese per finalità estranee al partito.

La confisca, ovviamente, essendo in primo grado, non è immediatamente esecutiva. Ma prima o poi il conto arriverà, indipendentemente dal fatto (assai possibile) che nelle more dei futuri processi d’Appello e di Cassazione maturi la prescrizione del reato.

Mi viene da ridere“, ha detto al Corriere della Sera l’attuale segretario Matteo Salvini. “Al massimo possiamo pagare 49 euro”. Noi italiani non ridiamo Salvini.

Cari Bossi e Salvini ridateci tutti i soldi. Restituiteci i 48 milioni e 969.000 di euro di rimborsi elettorali che vi siete fregati ed avete usato per pagarvi le spese personali più varie. Sono soldi dei cittadini, non vostri.

Secondo l’ultimo bilancio del partito, chiuso pochi giorni fa, la Lega Nord ha a disposizione liquidità per appena 165 mila euro, beni patrimoniali per 5 milioni e 671 mila euro, soprattutto sotto forma di immobili come le sedi di partito, mentre i debiti sono pari a 1 milione e 569 mila euro. Salvini che fine hanno fatto tutti i soldi?

Comunque, incominciate a darci questi, prendiamo pure le mutande verdi usate e  la “laurea albanese” del Trota che useremo per pulirci il culo.

Prima gli italiani! Mi dispiace ma la legge è uguale per tutti. Lega Ladrona!

Buona mazzetta a tutti, avanti un altro c’è sempre posto. Intanto a pagare sono solo i cittadini.

 

fonte: http://uomoqualunque.net/2017/07/lega-ladrona-ridacci-49-milioni-di-euro/

Berlusconi lancia l’allarme: “C’è un patto tra Grillo e Davigo per portare al governo 8 Magistrati” …Pare evidente che sia lui che i suoi elettori sono terrorizzati da Giustizia, Magistrati, Legge e onestà in genere, o no?

 

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Berlusconi lancia l’allarme: “C’è un patto tra Grillo e Davigo per portare al governo 8 Magistrati” …Pare evidente che sia lui che i suoi elettori sono terrorizzati da Giustizia, Magistrati, Legge e onestà in genere, o no?

Berlusconi disperato: teme che Grillo porti al governo il suo incubo: I MAGISTRATI

Berlusconi: “C’è un patto tra Grillo e Davigo per portare al governo 8 magistrati di sinistra”

Ancora un attacco durissimo del leader di Forza Italia nei confronti di Luigi Di Maio: “Di Maio è solo il frontman, il vero presidente del Consiglio sarebbe Pier Camillo Davigo”.

Torna a parlare Silvio Berlusconi, ospite di Mattino5, con una lunga intervista nella quale affronta i principali temi all’ordine del giorno e si concentra in particolare su quello che lui ritiene essere il duello per la conquista della maggioranza di governo alle prossime elezioni.

Da tempo il Cavaliere ha individuato nel MoVimento 5 Stelle il principale antagonista del centrodestra e oggi non risparmia un attacco al leader designato dei grillini.

Per Berlusconi “Di Maio è solo il frontman, il vero presidente del Consiglio sarebbe Pier Camillo Davigo”, da momento che ci sarebbe stato un vero e proprio “patto con Grillo per portare 8 magistrati di sinistra nel governo e di metterne uno, che considero terribile, alla Giustizia”.

Il leader forzista rilancia questa indiscrezione, pur non potendola confermare (“è una favola che circola abbondantemente fra giornalisti e politici”), dal momento che gli permette di evidenziare “il carattere giustizialista del MoVimento 5 Stelle”, composto da “persone invidiose di chi ha, di chi con il lavoro è entrato nel benessere, dei ricchi, degli imprenditori e a volte la loro invidia diventa odio, hanno un programma da pauperisti, alzerebbero le tasse e metterebbero la patrimoniale”.

Insomma, Berlusconi è disperato: teme che i Grillini portino al governo il suo incubo: I MAGISTRATI

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Eurostat: l’Italia è il Paese dell’Unione con più poveri. I dati che smentiscono clamorosamente i vergognosi proclami di Renzi e Gentiloni!

 

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Eurostat: l’Italia è il Paese dell’Unione con più poveri. I dati che smentiscono clamorosamente i vergognosi proclami di Renzi e Gentiloni!

Povertà: Eurostat, l’Italia è il Paese Ue con più poveri

Quasi 7 milioni, il doppio della Germania e tre volte la Francia

L’Italia è il Paese europeo con il numero più elevato di persone che vivono in “gravi privazioni materiali”, ovvero la definizione istituzionale di ‘poveri’. E’ quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015, che segnalano una discesa sensibile del numero di poveri in Europa, ma solo marginale in Italia. Nel 2015 in Europa il tasso di povertà è sceso a 8,2% sul totale dei cittadini europei, dal 9% del 2014.

In totale, sono 41,092 milioni i poveri in Europa. L’Italia, invece, è passata dall’11,6% all’11,5%, ovvero un totale di 6,982 milioni di persone che vivono in conclamate condizioni di povertà. Per Eurostat, si tratta di persone che non possono affrontare una spesa inaspettata, permettersi un pasto a base di carne ogni due giorni, mantenere una casa. Il numero è molto più basso in Germania (3,974 milioni), dove il tasso è appena del 5%, e anche in Francia (2,824 milioni), con un tasso del 4,5%, entrambi Paesi più popolosi dell’Italia. In generale sono poveri soprattutto i genitori ‘single’ (17,3% del totale Ue) e gli adulti senza compagno (11%).

 

fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2016/04/14/poverta-eurostat-litalia-e-il-paese-ue-con-piu-poveri_da758191-a44a-44e5-b9a8-ea47a838e6c6.html

Caos in Sicilia: neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro voluto dal centrodestra – PERCHÉ I TG NON NE PARLANO?

 

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Caos in Sicilia: neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro voluto dal centrodestra – PERCHÉ I TG NON NE PARLANO?

 

Caos in Sicilia: il neo-assessore si dimette per protestare contro il ritorno degli stipendi d’oro

In segno di protesta contro la decisione del presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, di cancellare il tetto agli stipendi dei dipendenti di Palazzo dei Normanni posto a 240mila euro, il neo-assessore Figuccia ha deciso di dimettersi: “Gli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani”.

Appena nominato assessore regionale della giunta Musumeci, Vincenzo Figuccia ha deciso di dimettersi, in polemica con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché. A provocare la polemica che ha portato alle dimissioni di Figuccia è stato l’annunciato ripristino degli stipendi d’oro voluto proprio da Micciché. “Oggi più che mai sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori che mi hanno votato per tutelare la posizione dei cittadini, di chi soffre, di chi vive una condizione di difficoltà economica e di chi è lontano dai palazzi dorati”, ha dichiarato Figuccia spiegando le motivazioni che l’hanno portato a dare le dimissioni.

“La mia maggioranza è la gente che ha creduto in un’azione di cambiamento e di discontinuità. Ci sono tante aspettative verso questo governo, che sono certo non verranno disattese, ma non posso non tenere conto degli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani, consegnano un’immagine inopportuna e distorta e che rendono impossibile la prosecuzione del mandato di assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità, conferitomi dal presidente Musumeci”, ha concluso Figuccia.

L’elezione di Micciché a presidente dell’Ars ha provocato non poche polemiche, soprattutto a causa del sostegno di alcuni deputati regionali del Partito Democratico. Subito dopo l’elezione, a far detonare lo scontro in regione è stato poi l’annuncio relativo alla cancellazione dell’attuale tetto agli stipendi, posto a 240mila euro annui: “Il primo gennaio sarà tolto il tetto a 240 mila euro per i dipendenti di Palazzo dei Normanni, lo dice la legge e anche la Corte costituzionale ha detto che non si possono tenere questi tetti per sempre. Se il Senato li rimetterà, allora vedremo anche noi di adeguarci. Ma in caso contrario no. E poi il marxismo è finito da tempo, non possono guadagnare tutti allo stesso modo e con il tetto a 240 mila euro sta andando a finire che qualche commesso arriva a guadagnare poco di meno del segretario generale ma questo è impensabile”.

tratto da: https://www.fanpage.it/caos-in-sicilia-il-neo-assessore-si-dimette-per-protestare-contro-il-ritorno-degli-stipendi-d-oro/

 

 

Berlusconi, ecco la storiella che ha raccontato in Tv. Vi consigliamo di leggerla per capire quanto possa essere idiota uno che gli dà il voto!

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Berlusconi, ecco la storiella che ha raccontato in Tv. Vi consigliamo di leggerla per capire quanto possa essere idiota uno che gli dà il voto!

Berlusconi e la storiella delle tribù di africani scalzi che guardano i maxischermi a batteria

In una delle sue ospitate televisive, il nostro Silvio racconta una storiella tra l’assurdo e l’improponibile per spiegare i motivi delle grandi migrazioni dall’Africa.

“Adesso, anche nelle più sperdute tribù dell’Africa esistono dei grandi schermi tv, con delle batterie anche se non arriva la corrente, alla sera tutto il villaggio si raduna a vedere la televisione che illustra la nostra vita. Quando ero in Congo per costruire un nuovo ospedale per i bambini, ebbi l’invito di andare in una di queste tribù e mi trovai in un villaggio senza luce ma con il grande schermo che funzionava e mi misero vicino a un ragazzo di vent’anni che aveva i piedi nudi e con la stessa maglietta da cinque anni. Alla fine gli parlai e mi disse che la loro più grande aspirazione è venire da noi, per cambiare vita e dare una vita diversa ai loro figli”.

Non ci crederete, ma questa cazzata l’ha detta veramente in Tv per spiegare il fenomeno dell’immigrazione dall’Africa verso l’Europa.

Grossolano, razzista, inverosimile… maxischermi alimentati a batteria in villaggi senza luce, ragazzi scalzi e capanne…

Si può essere tanto idioti ad inventarsi una banalità del genere?

NO… perchè ci sono coglioni che ci credono…

Berlusconi non è stupido. Lo è chi gli crede e gli dà il voto…

 

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De Luca contro 5 stelle – Tutti gli argomenti politici che può esporre si riducono ad un albero di Natale e il dito medio alla consigliera M5s …Mi raccomando, se sei come loro votali tranquillamente…

 

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De Luca contro 5 stelle – Tutti gli argomenti politici che può esporre si riducono ad un albero di Natale e il dito medio alla consigliera M5s …Mi raccomando, se sei come loro votali tranquillamente…

 

De Luca ai 5 stelle: “Incapaci di innaffiare un albero di Natale”. E mostra il dito medio alla consigliera Ciarambino

Tutta la classe politica del Pd in un gesto…

Tutta la loro politica in una frase: “Incapaci di innaffiare un albero di Natale”…

Credo sia chiaro che se il Pd può essere attaccato su conflitti di interessi, arresti, indagati, delinquenti, bugiardi, incapacità di portare a termine riforme, distribuzione di fritture di pesce eccetera, mentre il massimo che riescono ad imputare ai 5stelle è la morte di un albero di Natale…

Guardate la foto di De Luca… Se sei come loro, votali tranquillamente…!

 

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