Mai analisi fu più puntuale – Il Prof. Francesco Erspamer docente di Letteratura Italiana a Harvard: “Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate”

 

Maria Elena Boschi

 

 

.

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Mai analisi fu più puntuale – Il Prof. Francesco Erspamer docente di Letteratura Italiana a Harvard: “Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate”

Francesco Erspamer – Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill.

«Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate, ossia di affermazioni buttate lì senza preoccuparsi se siano vere o false, con noncuranza e indifferenza, tanto il loro scopo (diceva il filosofo Harry Frankfurt) non è realizzare un progetto o affermare un’ideologia ma rendere tutto insignificante».

Così il professor Francesco Erspamer su Facebook:

Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate, ossia di affermazioni buttate lì senza preoccuparsi se siano vere o false, con noncuranza e indifferenza, tanto il loro scopo (diceva il filosofo Harry Frankfurt) non è realizzare un progetto o affermare un’ideologia ma rendere tutto insignificante. Me l’ero quasi scordata; rieletta nel 2018 nel collegio blindato di Bolzano grazie alla connivenza della Südtiroler Volkspartei, era però scomparsa in seguito alla batosta subita dal Pd e alla marginalizzazione di Renzi. Ora è risorta, tornata prepotentemente sulle prime pagine dei quotidiani come ogni altro politico legato a Italia viva, presumo in nome di quella par condicio che viene sistematicamente ignorata per il M5S.
L’argomento sul quale oggi era indispensabile dare rilevanza al suo parere è la tassa sulle merendine. Boschi si oppone, naturalmente, e se avesse spiegato che la funzione di Italia viva è boicottare il governo di cui pure fa parte, non avrei avuto da ridire; à la guerre comme à la guerre. Invece la sua spiegazione è stata che bisognerebbe piuttosto educare i bambini a mangiare meglio; come se una cosa escludesse l’altra e come se la tassa non fosse stata pensata proprio per sensibilizzare dei consumatori altrimenti plagiati dalla pubblicità martellante.
Insostituibile, Boschi, per rivelare il modus operandi del liberismo selvaggio. Nella fattispecie, il suo massimalismo e il suo individualismo: far finta di volere il meglio, irraggiungibile se non nel tempo, per ostacolare concreti miglioramenti immediati ma che potrebbero danneggiare qualche multinazionale, di quelle che per il profitto dei loro ricchissimi investitori stanno distruggendo l’ambiente e danneggiando la salute pubblica; e rifiutare qualsiasi intervento normativo dello Stato con il pretesto che le decisioni spettano solo agli individui e che in sostanza tutti debbano poter fare quello che gli pare – lo Stato serve solo a gestire le emergenze causate da tale irresponsabilità e pagare i danni provocati dai privati per arricchirsi (vedi autostrade).
La tragedia è che c’è chi condivide questa retorica, nella Lega e purtroppo anche nel M5S. Non fatevi illusioni: il partito dello spreco, del consumismo compulsivo, dell’appiattimento sul presente e sulle esigenze immediate, della resa nei confronti della finanza globalista, è fortissimo, sostenuto da tutti i media, da quasi tutti gli intellettuali, dai miliardari, dalle loro corporation. Sconfiggerlo o anche semplicemente costringerlo a rallentare il suo saccheggio delle ultime risorse naturali e sociali disponibili, sarà difficile. Proprio non possiamo permetterci di affrontarlo divisi, incerti o confusi; neanche se da piccoli le merendine ci piacevano tanto e non c’era niente di male a mangiarle e vorremmo far finta che si possa continuare a farlo.

tratto da: https://www.facebook.com/frerspamer/posts/2366389083477634

La Boschi sale sul carro di Baglioni – Ma, Baglioni ha accusato anche “tutti i governi precedenti”, Maria Elena sveglia! Baglioni ha detto che anche il TUO governo è stato incapace… Dai, se ci rifletti ci arrivi anche tu…

 

Maria Elena Boschi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

La Boschi sale sul carro di Baglioni – Ma, Baglioni ha accusato anche “tutti i governi precedenti”, Maria Elena sveglia! Baglioni ha detto che anche il TUO governo è stato incapace… Dai, se ci rifletti ci arrivi anche tu…

Scrive Maria Elena Boschi su Facebook:

“Voglio ringraziare Claudio Baglioni per la sensibilità che ha sempre dimostrato nella sua carriera e per come ha dato voce ai sentimenti di umanità degli italiani, anche nella conferenza stampa di presentazione di Sanremo. Per me un grande artista, ma soprattutto un grande uomo.”

Ma facciamo mente locale su cosa ha detto Baglioni:

“Se non fosse drammatica la situazione di oggi, ci sarebbe da ridere. Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo un po’ alla farsa. Credo che le misure prese dall’attuale governo, come da quelli precedenti, non siano assolutamente all’altezza della situazione.”

Ovviamente, poverina, come al solito non prenderne mai una, manco di striscio…

Baglioni ha detto che anche tutti i governi precedenti non sono stati all’altezza nella gestione dell’immigrazione.

Cos’è che non ha capito?

Maria Elena sveglia! Baglioni ha detto che anche il TUO governo è stato incapace…

Ma idiota o in malafede, la deficiente piddina questo non l’ha sentito o forse non l’ha proprio capito…

Un altro clamoroso autogol…

E pensate che c’è ancora qualcuno (pochi, vero) che ancora li vota…

 

Bt Eles

 

“Lega e M5s insieme solo per occupare poltrone” …lo ha detto Maria Elena Boschi, quella che pur non scollare il culo da una poltrona d’oro si è fatta eleggere in un collegio super-blindato di Bolzano…!

 

Maria Elena Boschi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

“Lega e M5s insieme solo per occupare poltrone” …lo ha detto Maria Elena Boschi, quella che pur non scollare il culo da una poltrona d’oro si è fatta eleggere in un collegio super-blindato di Bolzano…!

Dopo la decisione del governo di rimuovere Roberto Battiston dalla guida dell’Agenzia spaziale italiana, l’ex ministro Maria Elena Boschi attacca l’esecutivo: “Il Governo del cambiamento colpisce ancora. Lega e M5S sono tenuti insieme solo dalla voracità con cui occupano poltrone. Basta un incarico in più e la pillola va giù”.

Davvero simpatica questa Boschi, peccato che pur di non staccare il culo dalla poltrona si sia fatta eleggere, anziché dai suoi conterranei toscani, dagli Austriaci…

Per rinfrescarvi la memoria, ecco una serie di batture che all’epoca inperversavano sul web…

“Boschi candidata a Bolzano. Lunghe file alle banche locali per prelevare i risparmi, prima del suo arrivo” (Babylon boss).
“Renzi candida la Boschi a Bolzano: le intenzioni erano buone, bastava solo un altro piccolo sforzo, candidarla 300 km più a nord e risolvevamo il problema” (Il Serpe Loco).
“Nemmeno a #Bolzano vogliono la #Boschi. D’altronde per avere qualche probabile di farla eleggere senza proteste avrebbero dovuto candidarla su Marte (Antonio Bordin).
“Nell’universo tutto si sta allontanando da tutto a velocità crescente tranne la Boschi dalla poltrona” (Kid Stardust).
“La Boschi candidata a Bolzano. Panico tra i risparmiatori” (Zeno Cataway).
“Ogni donna vorrebbe essere protetta come Renzi fa con Boschi” (Auri)
“La Boschi si candiderà nel collegio di Bolzano. È cosi amata dagli italiani che proverà a farsi eleggere dagli austriaci”. (Tarquinio il Superbo‏).

 

By Eles

È ufficiale: il ministro delle riforme sbagliate Boschi, che aveva dichiarato di lasciare la politica, ha mentito spudoratamente sul suo conflitto di interessi. Si è occupata attivamente di Banca Etruria del Padre, che ha truffato e rovinato la vita a migliaia di risparmiatori. Ma basta cazzeggiare. Avete visto che avevano ragione? Spelacchio è morto, mica vorrete affidare il Paese ai Grillini?

 

Boschi

 

.

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

È ufficiale: il ministro delle riforme sbagliate Boschi, che aveva dichiarato di lasciare la politica, ha mentito spudoratamente sul suo conflitto di interessi. Si è occupata attivamente di Banca Etruria del Padre, che ha truffato e rovinato la vita a migliaia di risparmiatori. Ma basta cazzeggiare. Avete visto che avevano ragione? Spelacchio è morto, mica vorrete affidare il Paese ai Grillini?

 

Ghizzoni conferma che Boschi gli chiese di acquistare Etruria. E dice che ricevette una mail da Carrai (a che titolo?) sulla questione.

La Boschi ha mentito. Ha mentito spudoratamente, prendendo per i fondelli milioni di Italiani, tra cui tutti i truffati e ridotti in miseria da Banca Etruria della “persona perbene” alias Pier Luigi Boschi.

E parliamo di un ministro delle riforme che ogni volta che ha tentato di fare una riforma ha fatto una puttanata.

E parliamo del ministro che dichiarò pubblicamente cge se si perdeva il famoso referendum del 4 dicembre avrebbe abbandonato la politica… per poi attaccarsi con i denti alla poltrona.

Ma il problema è un altro.

Il problema è che “spelacchio” (l’albero di Natale di Roma della Raggi) è morto.

Come cazzo potete pensare di votare i grillini se non sono capèaci di fare un albero di Natale?

Ai posteri l’ardua sentenza, sperando che siano meno coglioni di noi!

 

By Eles

 

Travaglio vs Boschi: “Ha mentito – in un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi!” …Ma a Travaglio sfugge un piccolo dettaglio: NON SIAMO IN UN PAESE SERIO…!

 

Travaglio

 

.

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Travaglio vs Boschi: “Ha mentito – in un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi!” …Ma a Travaglio sfugge un piccolo dettaglio: NON SIAMO IN UN PAESE SERIO…!

Boschi vs Travaglio: “Lei mi odia”. “Ha mentito e in un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi”

Polemica rovente a Otto e Mezzo (La7) tra la sottosegretaria Maria Elena Boschi e il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, in merito alla vicenda della Banca Etruria. Boschi accusa: “Il dottor Travaglio non contesta nel merito quello che faccio e non faccio per la mia attività politica, che a lui non piace. E’ noto, lo scrive sul suo giornale ogni due giorni e lo ha detto anche qui, dove spesso è ospite. Non può trasformare l’odio verso di me in una battaglia politica. Lui mi odia? Va bene, ma cerchi almeno di rispettare la verità dei fatti”. Gruber chiede a Travaglio se vuole chiarire i suoi “sentimenti” di antipatia, come ha denunciato Boschi. Travaglio ride e puntualizza: “Dei miei sentimenti non frega nulla a nessuno. Io faccio il giornalista, critico i politici quando penso che facciano male, li elogio quando penso che facciano bene. Era Berlusconi ad aver introdotto le categorie dell’amore e dell’odio in politica. A me dei politici non importa niente né in un senso, né nell’altro. Li giudico per quello che fanno”. Travaglio poi elenca i motivi per cui l’ex ministro Boschi ha mentito. E chiosa: “La Boschi sulla vicenda Etruria non avrebbe dovuto mettere becco. In un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi

 

fonte: Il Fatto Quotidiano

La Boschi minaccia: “Vicenda usata contro il Pd. Porterò in tribunale De Bortoli e altri giornalisti” – Qualcuno le ricordi che già 7 mesi fa De Bortoli l’aveva sfidata: “Mi quereli. Ho più di 160 processi, sono abituato a difendere quello che scrivo”…!

Boschi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

La Boschi minaccia: “Vicenda usata contro il Pd. Porterò in tribunale De Bortoli e altri giornalisti” – Qualcuno le ricordi che già 7 mesi fa De Bortoli l’aveva sfidata: “Mi quereli. Ho più di 160 processi, sono abituato a difendere quello che scrivo”…!

 

In questi giorni leggiamo su tutti i giornali:

Banca Etruria, Boschi: “Vicenda usata contro il Pd. Porterò in tribunale De Bortoli e altri giornalisti”

Il sottosegretario Maria Elena Boschi interviene sulla polemica relativa a Banca Etruria: “Il fatto che mio padre sia stato per qualche mese vicepresidente della Banca non ha impedito al nostro governo di commissariarlo, altro che conflitto di interessi. Ho firmato oggi il mandato per l’azione civile di risarcimento danni nei confronti del dottor Ferruccio de Bortoli. A breve procederò anche nei confronti di altri giornalisti”.

Ora giusto per farmi capire di che pasta è fatta questa gente, Vi invitiamo a rileggere qualche nostro vecchio articolo di 7 mesi fa:

 

Banca Etruria, De Bortoli sfida la Boschi: “Mi quereli. Ho più di 160 processi, sono abituato a difendere quello che scrivo”

…Ehm, sig.ra Sottosegretaria, scusi il disturbo, volevamo solo rammentarle una cosa: SI È DIMENTICATA CHE DOVEVA QUERELARE DE BORTOLI? …Sa, sono cose che possono sfuggire, tipo abbandonare la politica in caso di sconfitta al Referendum.

Scandalo Unicredit – Scusate, ma la Boschi non doveva querelare De Bortoli? Perchè non l’ha fatto ancora? Un’altra bugia? …Semplice, non può farlo. Ghizzoni sarebbe convocato come testimone, e se parla…

By Eles

 

Pier Luigi Boschi: scoperti conti cointestati con un camorrista. Ma state sereni, garantisce la figlia: anche il camorrista è una persona perbene!

 

Boschi

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

Pier Luigi Boschi: scoperti conti cointestati con un camorrista. Ma state sereni, garantisce la figlia: anche il camorrista è una persona perbene!

 

Nuovi guai per la Boschi: scoperti conti del padre cointestati con un uomo vicino ai clan

I grandi giornali precisano che Pier Luigi Boschi non è indagato, ma raccontano nel dettaglio l’ennesima tegola sulla famiglia del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. E anche stavolta, di mezzo, ci sono le banche, dei conti correnti sospetti scoperti dagli inquirenti che indagano nell’ambito dell’inchiesta sul riciclaggio dei beni del clan camorristico Mallardo. Mario Nocentini, imprenditore edile vicino al clan Mallardo, di stanza a Montevarchi, paesino in provincia di Arezzo, risulta titolare di decine di conti correnti di cui due — aperti presso la Banca del Valdarno — risultano cointestati anche a Boschi. «Oltre ai 19 arresti scattati due giorni fa che hanno portato in carcere il boss Francesco Mallardo e il cognato Antimo Liccardo, sono stati sequestrati beni per oltre 50 milioni di euro. Il gip ha negato il blocco delle proprietà di Nocentini, ma le verifiche degli investigatori proseguono proprio per ricostruire ogni passaggio di denaro e così individuare la provenienza delle somme. I Mallardo sono proprietari di un impero che spazia in diverse regioni, tra cui la Toscana. In provincia di Arezzo contano tra l’altro su una società, la Valdarno Costruzioni, e su alcune ditte che fanno parte della stessa galassia. Il ruolo di Nocentini emerge proprio da questi controlli….», scrive il Corriere della Sera.

La Procura di Napoli ha scoperto che Nocentini ha quote in nove società ed è titolare di ben 39 conti correnti. “Di questi sette, intestati alle aziende e sui quali ha la delega ad operare, risultano aperti presso Banca Etruria”. Due di questi conti, entrambi presso la Valdarno, sarebbero cointestati con papà Boschi. “Il primo, numero 604906, risulta intestato anche a Paolo Amerighi, Roberto Amerighi, Giuliano Scattolin e Pierluigi Maddii. Riguarda un investimento effettuato molti anni fa per un campeggio e secondo alcune verifiche effettuate servirebbe in particolare a pagare il mutuo ancora acceso. Boschi, avrebbero spiegato gli altri soci, fu coinvolto quando era dirigente della Coldiretti. L’altro deposito, numero 603551, è invece intestato soltanto a Nocentini e Boschi e sarebbe stato utilizzato per alcuni affari immobiliari che hanno effettuato insieme”, dettaglia ancora il Corriere della Sera.

fonte: http://www.secoloditalia.it/2017/11/nuovi-guai-per-la-boschi-scoperti-conti-del-padre-cointestati-con-un-camorrista/

…E all’ambasciata italiana arriva conto da 1000 euro per i selfie della Boschi in Canada

 

Boschi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

 

…E all’ambasciata italiana arriva conto da 1000 euro per i selfie della Boschi in Canada

 

Maria Elena Boschi, il servizio fotografico durante il viaggio in Canada che agita Palazzo Chigi

Qui si parla del viaggio in Canada di Maria Elena Boschi, effettuato tra il 14 e il 16 settembre scorsi. Il punto è che a Palazzo Chigi hanno scoperto qualcosa che non torna su quel tour, nel dettaglio una fattura da saldare, trasmessa dall’ambasciata italiana di Ottawa, per un servizio fotografico di oltre mille euro. Una vicenda di cui dà conto Il Fatto Quotidiano, che punta il dito: “Sfruttando l’incarico di governo, la sottosegretaria promuove se stessa e alimenta relazioni personali con le risorse pubbliche destinate alle ‘missioni’ dei rappresentanti dell’esecutivo”.

La Boschi si trovava in Canada per intervenire al Global Progress, un seminario di matrice riformista di centrosinistra. L’agenda era fittissima: incontro con la ministra Maryam Monsef, brindisi all’Istituto di Cultura di Toronto coi parlamentari eletti all’estero, altra passerella nel Centro canadese di Architettura fra imprenditori e banchieri. Una serie di incontri sempre vietati ai giornalisti, tanto che non vi è alcun resoconto ufficiale. Ovviamente, in seguito, l’incontro col primo ministro Justin Trudeau e altri esponenti di spicco della politica canadese.

Ma come detto, a un mese dal rientro dal Canada, ad accendere le polemiche è stato il servizio fotografico già citato: non era incluso nel preventivo autorizzato da Paolo Aquilanti, il segretario generale di Palazzo Chigi, di fatto l’unico dirigente che valuta le spese dalla Boschi. Ed è qui che l’articolo del Fatto Quotidiano si fa più pesante, affermando: “Aquilanti di professione fa il segretario generale, in realtà svolge le mansioni di segretario particolare di Meb, la scorta ovunque”. Dunque si punta il dito contro il fatto che “del presunto viaggio di Stato esiste soltanto il diario di Meb: qualche pensiero dispero su Facebook, un album di fotografie postato su Instagram”.

E insomma, il quotidiano diretto da Marco Travaglio insinua che, anche a causa della presenza di Aquiltani, non ci sia poco controllo sulle spese della Boschi, la quale – come da titolo del Fatto – “s’invia in Canada e lascia il conto a Palazzo Chigi”. Per certo quelle del servizio fotografico che nessuno aveva previsto.

tratto da: http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13268759/maria-elena-boschi-viaggio-canada-servizio-fotografico-palazzo-chigi.html

Ricapitoliamo, povertà in Italia: oltre due milioni senza il cibo in tavola, ma per questa idiota la priorità è “Parificare gli stipendi tra calciatori e calciatrici” – E perchè non parificare gli stipendi della Casta a quelli della gente?

stipendi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Ricapitoliamo, povertà in Italia: oltre due milioni senza il cibo in tavola, ma per questa idiota la priorità è “Parificare gli stipendi tra calciatori e calciatrici” – E perchè non parificare gli stipendi della Casta a quelli della gente?

In un Paese dove 2 milioni di persone non possono mettere il piatto a tavola, chi ci governa ha la priorità è “Parificare gli stipendi tra calciatori e calciatrici” …e Voi ancora Vi chiedete perchè stiamo nella merda?

La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, ha proposto sui suoi profili social di seguire l’esempio della Norvegia e parificare lo stipendio dei giocatori di calcio, siano essi donne o uomini. L’idea però non è piaciuta a gran parte degli utenti, che ne hanno sottolineato l’inutilità rispetto a ploblemi più urgenti.

La nostra cara “sottosegretaria alla presidenza del Consiglio dei Ministri”, prima di sparare puttanate, dovrebbe leggere questo:

Povertà in Italia: oltre due milioni senza il cibo in tavola

Dall’ultimo rapporto Gli italiani e il cibo. Un’eccellenza da condividere” del Censis, osservatorio indipendente sulle condizioni sociali in Italia, è emerso che sono oltre due milioni le persone nel nostro Paese che non hanno avuto soldi sufficienti per comprare il cibo necessario. Negli ultimi sette anni i numeri sono più che raddoppiati: nel 2007 erano un milione e ciò vuol dire che l’incremento da quando è iniziata la crisi è dell’84, 8%.

Il Rapporto ha evidenziato che Puglia (16,1%) Campania (14, 2%) e Sicilia (13,3 %) sono le prime tre regioni con la quota più alta di persone che vivono in condizioni di disagioalimentare. Il 9,2% delle famiglie italiane, di cui 830 mila con figli minori, non ha accesso al cibo in tavola.  Le spese alimentari sono calate in media del 12,9 % dal 2007 (17,3 % per le famiglie a carico di un operaio e 9,7% per quelle con capofamiglia dirigente o impiegato). Le famiglie con più figli sono quelle in maggiore difficoltà: – 15,6% le coppie con due figli, – 18,2% le coppie con tre o più bambini.

Dalla ricerca del Censis è emerso che gli italiani restano comunque grandi amanti del cibo: 29,4 milioni si definiscono appassionati, 12,6 milioni intenditori e 4,1 milione veri esperti. Per il 17, 9% la cucina made in Italy è motivo d’orgoglio nazionale. La crisi si fa sentire sono in famiglia: nel 2014 le esportazioni sono state di 28,4 miliardi con un 30,1% in più rispetto a cinque anni prima.

Per il presidente del Censis, Giuseppe De Rita “È  fondamentale esportare il modello italiano delle tipicità, non solo i prodotti. Solo così anche le esportazioni delle nostre nicchie saranno più facili. Nella battaglia fra biodiversità e industrializzazione di massa, bisogna puntare sulle scelte individuali: la voglia di diversità è una voglia di democrazia”.

Una situazione a doppia faccia: dal punto di vista culturale ed economico buona, ma scarsa da quello sociale. C’è da dire, inoltre, che i dati forniti sono da prendere con le pinze: qualcuno potrebbe vivere il dramma di non riuscire a sfamarsi, ma non averlo reso pubblico. Visti i dati altalenanti di disoccupazione, che non sembra fornire dinamiche positive, l’ipotesi è più che plausibile. Dal Rapporto del Censis emerge, quindi, che dal punto di vista sociale la strada è ancora tortuosa e che c’è ancora molto da lavorare in Parlamento.

Vincenzo Nicoletti

fonte: http://www.liberopensiero.eu/2017/10/14/poverta-in-italia-oltre-due-milioni-senza-il-cibo-in-tavola/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Vergognoso – Tanto “Gentiloni” coi consulenti. La legislatura sta per finire, ma a Palazzo Chigi ancora si “imbarcano” collaboratori… Amici loro che non servono a niente, non faranno niente, ma che paghiamo NOI!

Palazzo Chigi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Vergognoso – Tanto “Gentiloni” coi consulenti. La legislatura sta per finire, ma a Palazzo Chigi ancora si “imbarcano” collaboratori… Amici loro che non servono a niente, non faranno niente, ma che paghiamo NOI!

Tanto Gentiloni coi consulenti. La legislatura sta finendo ma a Palazzo Chigi si imbarcano collaboratori

Mancano quattro mesi o poco più alla fine della legislatura. Ormai secondo molti resta da giocare soltanto la partita della Legge di Stabilità, dopodiché partiti e movimenti saranno tutti presi dalla corsa elettorale per cui i tanti provvedimenti rimasti in stand-by potranno dire addio ad una loro approvazione in questi ultimi scampoli di legislatura. Les jeux sont faits, dunque. Ma non per consulenti e collaboratori. Qui il capitolo resta  aperto. Esattamente come lo sono le porte di Palazzo Chigi. A scorrere l’ultimo aggiornamento del personale e dei dirigenti pubblicato in questi giorni dal Governo, infatti, ecco che ci si accorge di come il numero di consulenti sia cresciuto.  Per dire: i collaboratori che lavorano fianco a fianco di Paolo Gentiloni sono aumentati di tre unità, passando dai 12 che si contavano nell’aggiornamento precedente (maggio) agli attuali 15. I nomi, come spesso accade, non sono casuali. E così, accanto all’incarico di “esperto-consiglirere per le politiche industriali” affidato a titolo gratuito all’ex amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, è curiosa la nomina di Andrea Lezzi ad “assistente del  capo dell’ufficio”. Cosa faceva Lezzi prima di approdare a Palazzo Chigi? Ce lo dice il suo profilo Linkedin: “produzione contenuti web e articoli presso Basta un Sì”. La campagna referendaria del Pd. C’è da sorprendersi? No, considerando che tra i tanti che hanno lavorato nel comitato Basta un Sì troviamo anche Rudy Francesco Calvo, oggi capo ufficio stampa della ministra per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, con una retribuzione, tra le varie indennità, di 80mila euro.

Ovviamente, però, ministri senza portafoglio e sottosegretari non sono da meno al premier. E così, ad esempio, il sottosegretario alle Politiche europee, Sandro Gozi, conta oggi cinque collaboratori in più rispetto al precedente aggiornamento di maggio (da 12 a 17). Ad accrescere il numero di suoi consulenti, poi, anche la sottosegretaria per i rapporti col Parlamento, Sesa Amici: nell’ultimo aggiornamento spunta il nome di Caterina Conti che oggi svolge “attività di supporto”. Bene, il nome della Conti è tra i venti millenials che Matteo Renzi ha scelto per la direzione del Pd. Ma d’altronde anche qui non è l’unico caso: stessa sorte è capitata anche ad un altro millenialDavide Ragone, che oggi lavora nel dipartimento di Maria Elena Boschi. Alla faccia di chi diceva che quella dei giovani in direzione fosse solo una mossa “strategica” di Renzi.

Esercito aureo – Infine il capitolo dirigenti. Anche qui l’ultimo aggiornamento regala sorprese. Sono i numeri a disegnare il quadro: appena insediato l’esecutivo diretto da Gentiloni, Palazzo Chigi contava 236 dirigenti; l’ultimo aggiornamento ne conta 259, con un “saldo” attivo di 23 unità. E qui non parliamo di stipendi di poco conto considerando che, nella maggior parte dei casi tra parte fissa, retribuzione di posizione e di risultato, i compensi sfiorano  (e a volta superano) i 100mila euro cadauno.

 

fonte: http://www.lanotiziagiornale.it/tanto-gentiloni-coi-consulenti-la-legislatura-sta-finendo-ma-a-palazzo-chigi-si-imbarcano-collaboratori-e-dirigenti/