Salvini: “la querela della Cucchi? Non ho paura ” …Ilaria, non gli dare retta. Disse le stesse cose quando fu indagato per il caso Diciotti, poi però se la fece sotto, si appellò all’immunità e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo.

 

Cucchi

 

 

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Salvini: “la querela della Cucchi? Non ho paura ” …Ilaria, non gli dare retta. Disse le stesse cose quando fu indagato per il caso Diciotti, poi però se la fece sotto, si appellò all’immunità e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo.

 

“Querelato”, “Non ho paura”. Scontro Ilaria Cucchi-Salvini titola Il Giornale che per occhiello riporta: Ilaria Cucchi annuncia la querela a Salvini: “Non può giocare sul corpo di Stefano”. Il leader della Lega: “Me ne farò una ragione”

Dopo aver appreso della condanna a 12 anni per i due carabinieri, accusati di aver ucciso Stefano Cucchi, il leader della Lega aveva affermato: “Questo testimonia che la droga fa male, sono contro lo spaccio sempre e comunque”.

A seguito della sentenza, Matteo Salvini aveva commentato la condanna, sostenendo che “se qualcuno ha usato violenza, ha sbagliato e pagherà. In divisa e non in divisa”. Poi, aveva aggiunto: “Sono vicinissimo alla famiglia, ho invitato la sorella al Viminale. Per quel che mi riguarda, come senatore e come padre, combatterò la droga. Questo testimonia che la droga fa male, sono contro lo spaccio sempre e comunque”.

Una dichiarazione, che aveva fatto indignare la sorella della vittima, che aveva risposto al leader del Carroccio, durante un’intervista a Radio Capital: “Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto. Anche io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto per droga. Chiaramente non c’entra assolutamente nulla, va contro questo pregiudizio, va contro questi personaggi. Noi abbiamo dovuto batterci per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un’aula di giustizia e non escludo che uno di questi possa essere proprio Salvini”.

E infatti, oggi arriva la notizia della querela. A renderlo noto è la stessa Ilaria, tramite un post su Facebook: “Il signor Matteo Salvini non può giocare sul corpo di Stefano Cucchi”, scrive la donna. “Stefano Cucchi ha sbagliato ed avrebbe dovuto pagare ma non morire in quel modo – continua Ilaria Cucchi -Il giorno in cui viene pronunciata la sentenza ha il coraggio di dire quelle parole come se fosse al bar e parlasse ai suoi amici? Sono solo una normale cittadina e non posso fare altro che querelarlo”.

E intanto Salvini fa il duro: “Non ho paura”

…Cara Ilaria, non lo dare retta. Disse le stesse cose quando fu indagato per il caso Diciotti, poi però se la fece sotto, si appellò all’immunità e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo. Vedrai, se la farà sotto anche in questo caso…

Il precedente della Diciotti

Anche lì fece il duro. Sfidò, a caldo, la magistratura e il pm di Agrigento Luigi Patronaggio. Disse di non aver alcuna paura di affrontare questo processo perché lui aveva «agito nell’interesse degli italiani». Poi la strategica ritirata: prima con il coinvolgimento di Conte, Di Maio e Toninelli che presentarono le loro memorie in cui si auto-accusavano di aver fatto una scelta in quanto governo; poi con la richiesta di immunità avanzata (e ottenuta) alla Giunta del Senato, prima del voto di Palazzo Madama che gli ha fatto evitare il processo.

Chissà come andrà a finire con la querela della Cucchi.

Il capitano è un guappo di cartone… Vedrete che se le cose si faranno serie, troverà il modo di nascondersi da qualche parte e in qualche modo…!

 

 

 

Ilaria Cucchi ha querelato Salvini: “Questo signore smetta di fare spettacolo sulla nostra pelle”

 

Ilaria Cucchi

 

 

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Ilaria Cucchi ha querelato Salvini: “Questo signore smetta di fare spettacolo sulla nostra pelle”

Ilaria Cucchi ha querelato Matteo Salvini

“Ora basta. Lo devo a Stefano, a mio padre ma soprattutto a mia madre. Questo signore deve smetterla di fare spettacolo sulla nostra pelle”.

Sono le parole con cui Ilaria Cucchi ha querelato Matteo Salvini per le sue frasi sul fratello Stefano, dopo la condanna dei carabinieri, lo scorso 14 novembre. Ilaria Cucchi ha querelato il leader della Lega per il reato di diffamazione, regolato dall’articolo 595 terzo comma del Codice penale.

In un tweet di Ilaria Cucchi mostra gli atti della querela sporta nei confronti di Matteo Salvini.

La querela è nei confronti di Matteo Salvini, “nonché di chiunque altro venga ritenuto responsabile per i reati di cui all’articolo 595, 3 comma c.p., e per ogni altro reato che la S.V. ravviserà nei fatti esposti, chiedendo che i responsabili vengano perseguiti e puniti a norma di legge, con riserva di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale”.

Matteo Salvini, dopo la sentenza di condanna a 12 anni per i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro per l’omicidio di Stefano Cucchi aveva detto: “Se qualcuno ha usato violenza, ha sbagliato e pagherà. Questo testimonia che la droga fa male sempre e, comunque, io combatto la droga in ogni piazza”.

“Che c’entra la droga? Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto. Anch’io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto di droga”, aveva dichiarato Ilaria Cucchi all’indomani delle parole di Salvini, annunciando la querela, che è arrivata puntuale il 22 novembre 2019.

Ricapitoliamo: Di Battista in Tv parlò di legami tra la ‘ndrangheta e comitati favorevoli all’Alta velocità Torino-Lione. Querelato dagli imprenditori pro Tav! …Ora però la Cassazione conferma: La ‘ndragheta interessata ai cantieri del TAV in Val di Susa… E adesso?

 

Di Battista

 

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Ricapitoliamo: Di Battista in Tv parlò di legami tra la ‘ndrangheta e comitati favorevoli all’Alta velocità Torino-Lione. Querelato dagli imprenditori pro Tav! …Ora però la Cassazione conferma: La ‘ndragheta interessata ai cantieri del TAV in Val di Susa… E adesso?

 

Alessandro Di Battista querelato dagli industriali. La notizia, confermata direttamente a TPI da Confindustria Piemonte, era nell’aria.

Nel mirino dell’Unione industriale di Torino, di Ance Piemonte, di Confindustria e di altre realtà “produttive” del Nord-Ovest l’attacco portato avanti dall’esponente M5s durante l’intervista a Che tempo che fa, da Fabio Fazio.

Di Battista negli studi Rai ha parlato chiaramente di “tangenti da restituire” per la grande opera e di “infiltrazioni della criminalità organizzata”.

 

“Io non ho le prove”, disse Di Battista da Fazio, “ma ricordo quando due esponenti della ‘ndragheta furono intercettati e dissero ‘adesso ci tocca fondare un comitato Sì tav’”.

Pochi minuti dopo, rincarò la dose: “Il problema del Tav per qualcuno non è se si farà o meno. Il problema è che quel qualcuno si è già steccato qualche tangente e qualora l’opera dovesse essere bloccata sarà costretto a mettersi le mani in tasca”….

Ma le ultime notizie sembrano dar ragione all’illustre querelato…

Tav, la Cassazione: la ‘ndrangheta era interessata a lavori in Val di Susa

La ‘ndrangheta era interessata a lavori di costruzione del Tav Torino-Lione in Valle di Susa: una vicenda già emersa nel 2014 durante l’inchiesta San Michele della procura di Torino e ora certificata dalla Cassazione nella sentenza di condanna, diventata definitiva depositata in questi giorni, a carico di otto imputati. Il processo (si tratta del troncone svolto con il rito abbreviato) riguardava l’attività della ‘ndrina di San Mauro Marchesato a Torino e nel circondario.

L’obiettivo di intimidazione della era evitare che sfrattassero un’azienda, la Toro srl, “vicina agli interessi della cosca nei lavori di costruzione della Tav Torino-Lione”.

 Giovanni Toro, padre di Toro Nadia, amministratore unico e socio unico della Toro srl, era stato arrestato nel giugno 2014 per concorso esterno in 416 bis. Al momento dell’operazione, la TORO aveva già eseguito importanti lavori proprio presso il cantiere del tunnel geognostico di Chiomonte provvedendo, come scritto sulla Relazione finale dei lavori del contratto C11119, “alla bitumatura della viabilità interna di cantiere, richiesta dalle forze dell’ordine e formalizzata attraverso l’Ods n R-02”. I lavori erano stati dati in subappalto dall’appaltatore che, guarda caso, era un’ATI formata da due imprese locali di proprietà di persone già citate nell’inchiesta Minotauro, la maxi-operazione contro le infiltrazioni della ndrangheta nella provincia di Torino che ha portato poi alla condanna di 23 persone. Inoltre facevano parte dei due contratti relativi ai lavori di recinzione del cantiere, oggetto di un esposto presentato in Procura da numerosi Sindaci ed amministratori locali nel 2013.

L’ennesima conferma degli interessi opachi che hanno da sempre circondato il sistema TAV, diventato oggi la bandiera di un sistema marcio fatto di collusione tra lobbies del cemento, mafia e politica.

…Ed ora?

 

Fonti:

https://torino.repubblica.it/cronaca/2019/03/07/news/tav_la_cassazione_la_ndrangheta_era_interessata_a_lavori_in_val_di_susa-220977387/

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_ndragheta_interessata_ai_cantieri_del_tav_in_val_di_susa_la_cassazione_conferma/82_27504/?fbclid=IwAR2EfCbR2tckiUh5IYteU0hSIYiBR2_aixx7a1YEM6PCm0mCf2E1qjyggxo

La Boschi minaccia: “Vicenda usata contro il Pd. Porterò in tribunale De Bortoli e altri giornalisti” – Qualcuno le ricordi che già 7 mesi fa De Bortoli l’aveva sfidata: “Mi quereli. Ho più di 160 processi, sono abituato a difendere quello che scrivo”…!

Boschi

 

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La Boschi minaccia: “Vicenda usata contro il Pd. Porterò in tribunale De Bortoli e altri giornalisti” – Qualcuno le ricordi che già 7 mesi fa De Bortoli l’aveva sfidata: “Mi quereli. Ho più di 160 processi, sono abituato a difendere quello che scrivo”…!

 

In questi giorni leggiamo su tutti i giornali:

Banca Etruria, Boschi: “Vicenda usata contro il Pd. Porterò in tribunale De Bortoli e altri giornalisti”

Il sottosegretario Maria Elena Boschi interviene sulla polemica relativa a Banca Etruria: “Il fatto che mio padre sia stato per qualche mese vicepresidente della Banca non ha impedito al nostro governo di commissariarlo, altro che conflitto di interessi. Ho firmato oggi il mandato per l’azione civile di risarcimento danni nei confronti del dottor Ferruccio de Bortoli. A breve procederò anche nei confronti di altri giornalisti”.

Ora giusto per farmi capire di che pasta è fatta questa gente, Vi invitiamo a rileggere qualche nostro vecchio articolo di 7 mesi fa:

 

Banca Etruria, De Bortoli sfida la Boschi: “Mi quereli. Ho più di 160 processi, sono abituato a difendere quello che scrivo”

…Ehm, sig.ra Sottosegretaria, scusi il disturbo, volevamo solo rammentarle una cosa: SI È DIMENTICATA CHE DOVEVA QUERELARE DE BORTOLI? …Sa, sono cose che possono sfuggire, tipo abbandonare la politica in caso di sconfitta al Referendum.

Scandalo Unicredit – Scusate, ma la Boschi non doveva querelare De Bortoli? Perchè non l’ha fatto ancora? Un’altra bugia? …Semplice, non può farlo. Ghizzoni sarebbe convocato come testimone, e se parla…

By Eles

 

E POI CHE È SUCCESSO? 10 aprile scorso. Servizio di fuoco di Report contro Renzi: “scambio tra salvataggio Unità e appalti in Kazakistan”. Il Fatto rincara la dose. Di Maio ha pronto un dossier per arrestare Renzi. Renzi minaccia querele a destra e a manca. E poi cosa è successo?

 

Renzi

 

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E POI CHE È SUCCESSO? 10 aprile scorso. Servizio di fuoco di Report contro Renzi: “scambio tra salvataggio Unità e appalti in Kazakistan”. Il Fatto rincara la dose. Di Maio ha pronto un dossier per arrestare Renzi. Renzi minaccia querele a destra e a manca. E poi cosa è successo?

Ve ne avevamo già parlato: La querela di Di Maio sull’acquisto dell’Unità. Ed ora Renzi rischia seriamente 10 anni di carcere…!

Non è una domanda retorica. Veramente non lo sappiamo. E poi cosa è successo?

Sembrava lo scandalo del secolo. Per dieci giorni sono volate accuse minacce e controminacce. Poi il silenzio generale.

Cosa è successo?

Ci nascondono qualcosa? Tutto è finito a tarallucci e vino?

Se qualcuno ha notizie, informateci… grazie.

Per rinfrescarVi la memoria:

Il Fatto Quotidiano

L’Unità, “scambio tra salvataggio e appalti in Kazakistan”. E Renzi minaccia Report

Report, guerra Pd dopo la puntata su L’Unità: ‘Chiederemo danni al programma Rai e al Fatto. Brutta pagina giornalismo’

Il Giornale

“Scambio Unità-appalti Eni”: report incastra Renzi. L’ex Premier minaccia querele

Metodo Di Maio: un dossier per fare arrestare Renzi

Libero

La querela di Di Maio sull’acquisto dell’Unità: “Renzi rischia 10 anni di carcere”

Huffpost 

Pd contro Report e M5S. Pronti esposti contro la trasmissione e il blog di Grillo

Corriere della Sera

La festa all’Unità: l’inchiesta di Report e lo scontro con Renzi

…E poi cosa è successo?

by Eles

Alfano si sente diffamato da Gazebo e minaccia querela. Sì, Alfano, quello del “Lodo Alfano”, del caso Shalabayeva, del rimpatrio-blitz dei 48 poveri sudanesi, quello dei rapporti con i mafiosi, quello che ha sistemato moglie, fratello, cugini, cognati e amici, quello che torna a casa con voli di Stato…

 

Alfano

 

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Alfano si sente diffamato da Gazebo e minaccia querela. Sì, Alfano, quello del “Lodo Alfano”, del caso Shalabayeva, del rimpatrio-blitz dei 48 poveri sudanesi, quello dei rapporti con i mafiosi, quello che ha sistemato moglie, fratello, cugini, cognati e amici, quello che torna a casa con voli di Stato…

 

Sì, quell’Alfano lì si sente “diffamato” da Gazebo.

Quell’Alfano che baciava mafiosi, che andava al party privato con 48 auto blu, quello che non ha mai smentito nè querelato Sibilia che in aula, faccia a faccia, gli ha detto “intaschi i soldi dalle lobby delle Slot Machine. Per questo sono stati condonati i 98 miliardi evasi e chi ha scoperto il reato fatto fuori” quello che dichiarò “non si possono affondare i barconi perché si inquina il mare” quello che non ha mai smentito nè querelato Marco Travaglio che scriveva “Le intercettazioni sul Ministro Alfano dicono che è stato eletto con i voti della Mafia”…

Quell’Alfano lì…

Che invece di querelare Madre Natura se la prende con Gazebo…

Da Il Fatto Quotidiano:

Alfano denuncia Gazebo per diffamazione: “Superato il confine della satira”. Saviano: “Siamo noi a dovergli chiedere i danni”

 

 

L’iniziativa legale annunciata in un comunicato di Alternativa popolare: il ministro degli Esteri, si legge, è “giunto a questa amara determinazione dopo tre anni di paziente sopportazione di questo scempio che ha fatto il servizio pubblico”. Solidarietà dei Verdi

La polemica si era accesa nei giorni scorsi, con il veto di Alternativa Popolare ai due giornalisti di Gazebo, che volevano partecipare alla conferenza stampa del partito di Alfano sulla legge elettorale. Ingresso negato con successivo botta e risposta innescato tra Rai3 e il movimento politico. Ma ora il ministro degli Esteri si spinge oltre l’episodio della scorsa settimana e in un comunicato annuncia “di avere dato mandato ai propri legali per denunciare autori e conduttori di Gazebo in sede civile e in sede penale”. Nel mirino finisce l’ultima puntata della trasmissione insieme agli “ultimi tre anni” di messa in onda del programma. “Ieri, con i soldi degli italiani – due milioni e mezzo di euro per il 2017!!! – si è consumata la consueta diffamazione“, si legge nella nota stampa che fa riferimento alla puntata del 19 maggio, che ha chiuso la stagione.

“Quel che è più grave – si legge ancora – è che essa è stata perpetrata da parte del servizio pubblico“. Un annuncio che Diego Bianchi, conduttore del programma, commenta su Twitter con una sola parola: “Pervicacia”. Solidarietà al programma da parte di Roberto Saviano che su Facebook scrive: “Se penso alle enormità commesse da Alfano a spese dei contribuenti in questi anni – dal caso Shalabayeva, al rimpatrio-blitz dei 48 poveri sudanesi fino allo squallore del mantenimento a spese di Poste Italiane di suo fratello – dovremmo essere noi a chiedere i danni. Solidarietà agli amici di Gazebo”. Angelo Bonelli dei Verdi, invece, oggi invita “a fare Gazebo in Italia nelle piazze con la maschera di Alfano“.

da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/21/alfano-denuncia-gazebo-per-diffamazione-superato-il-confine-della-satira-saviano-siamo-noi-dovergli-chiedere-danni/3600826/

 

 

…Ehm, sig.ra Sottosegretaria, scusi il disturbo, volevamo solo rammentarle una cosa: SI È DIMENTICATA CHE DOVEVA QUERELARE DE BORTOLI? …Sa, sono cose che possono sfuggire, tipo abbandonare la politica in caso di sconfitta al Referendum.

 

Sottosegretaria

 

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…Ehm, sig.ra Sottosegretaria, scusi il disturbo, volevamo solo rammentarle una cosa: SI È DIMENTICATA CHE DOVEVA QUERELARE DE BORTOLI? …Sa, sono cose che possono sfuggire, tipo abbandonare la politica in caso di sconfitta al Referendum.

Articolo pubblicato 3 settimane fa… Ma di querela manco a parlarne. Certo che davanti ad un Giudice, sotto giuramento, De Bortolo dovrebbe dire la verità, tutta la verità, nientaltro che la verità. E la verità può far male…

…………..

Riprendiamo l’amletico dubbio che Riccardo Fraccaro manifesta dalla sua pagima Facebook. Qualcuno sa a che ora Maria Etruria Boschi deposita la querela contro De Bortoli sull’affare Unicredit?

Qualcuno sa a che ora Maria Etruria Boschi deposita la querela contro De Bortoli sull’affare Unicredit? Perché è dalla scorsa settimana che la Sottosegretaria ha promesso azioni legali, senza però che ve ne sia ancora traccia alcuna. L’annuncite cronica che caratterizza il Pd si manifesta ancora una volta, svelando i veri termini della vicenda: siamo di fronte all’ennesimo conflitto del Partito D’interessi.

È grave che un Ministro della Repubblica si attivi per una banca in particolare, è ancor più grave che cerchi di vendere la banca di famiglia. Ed è gravissimo che agisca in palese conflitto di interessi e neghi di averlo fatto, mentendo ai cittadini di fronte al Parlamento. Se quelle di un giornalista come Ferruccio De Bortoli sono solo accuse diffamatorie inventate di sana pianta, perché Boschi non lo querela? Evidentemente ha paura che venga sancita la verità dei fatti. Il Pd è solo chiacchiere e conti in banca.

R. Fraccaro

Nel dubbio che la nostra Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Gentiloni, oberata dagli impegni, la cosa sia sfuggita, glie lo ricordiamo.

D’altra parte la Sig.Ra Boschi è molto distratta…

Tipo quando dichiara che in caso di sconfitta al Referendum, come Renzi, si sarebbe ritirata dalla politica…

La querela di Di Maio sull’acquisto dell’Unità. Ed ora Renzi rischia seriamente 10 anni di carcere…!

 

querela

 

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La querela di Di Maio sull’acquisto dell’Unità. Ed ora Renzi rischia seriamente 10 anni di carcere…!

 

La querela di Di Maio sull’acquisto dell’Unità: “Renzi rischia 10 anni di carcere”

Un dossier che potrebbe mandare in galera Matteo Renzi. Ipotesi estrema, ma non campata in aria perché la querela di decine di pagine presentata da Luigi Di Maio alla Procura di Napoli sui presunti appalti facili finiti all’imprenditore Massimo Pessina dopo l’acquisto del quotidiano del Pd L’Unità, sottolineava il Giornale, si basa su accuse pesantissime che chiamano in causa direttamente l’ex premier e segretario democratico.

Il vicepresidente della Camera nonché candidato premier del Movimento 5 Stelle individua reati come istigazione alla corruzione, corruzione internazionale, induzione indebita, turbativa della libertà degli incanti e traffico di influenze illecite. Il conto se accolte? Una decina di anni di carcere. La “segnalazione” di Di Maio rientra nell’inchiesta napoletana (e romana) sull’imprenditore Alfredo Romeo e Consip (con Tiziano Renzi, padre di Matteo, formalmente indagato insieme all’attuale ministro dello Sport ed ex sottosegretario Luca Lotti), ed è stata girata anche all’Anac del commissario Cantone.

 

fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/12364838/consip-querela-di-maio-m5s-matteo-renzi-acquisto-unita-pessina-.html