Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea, Banca Centrale Europea, Banca D’Italia, Confindustria – Si schierano tutti contro l’abolizione della legge Fornero… Non vi sembra un motivo in più per cancellarla per sempre?

legge Fornero

 

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Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea, Banca Centrale Europea, Banca D’Italia, Confindustria – Si schierano tutti contro l’abolizione della legge Fornero… Non vi sembra un motivo in più per cancellarla per sempre?

 

Una levata di scudi di portata impressionante si erge minacciosa contro l’abolizione della legge Fornero

Perché i poteri forti, supportati da PD, FI (di nascosto) e giornaloni, vogliono bloccare a tutti i costi l’abolizione della legge Fornero?

Facciamo l’elenco dei poteri forti che hanno dichiarato guerra totale al Governo Conte con l’obbiettivo di bloccare questa riforma, orgogliosa e giusta bandiera di M5S e Lega.

Si tratta di:

1) – Fondo Monetario Internazionale, il famigerato (FMI) presieduto dalla francese Lagarde, messa lì da Obama;

2) – Commissione Europea (presieduta dal “sobrio” Juncker, e coadiuvato dal patriota francese Moscovici e dal bollito Dombrovskis, che i lettoni hanno cacciato a furor di popolo nelle ultime elezioni);

3) – Banca Centrale Europea (BCE) presieduta dall’italiano Mario Draghi, che dall’alto della sua competenza professionale non è riuscito a impedire il più grande scandalo bancario italiano costato ai cittadini italiani non meno di 20 miliardi di euro, circa 4 volte il costo del l’abolizione della Legge Fornero, quello che ha gestito le prime privatizzazioni italiane sul Panfilo Britannia.

Seguono a ruota i poteri forti (?) italiani asserviti a quelli internazionali:

1) – Banca D’Italia , presieduta da Ignazio Visco, responsabile insieme a Draghi della vigilanza bancaria sulle banche italiane, compito che, come Draghi, non ha svolto a un livello professionale adeguato tanto che non è stato in grado di prevenire e stroncare sul nascere il più grande disastro bancario italiano, che ha defraudato migliaia di italiani dei propri risparmi e che è costato ai cittadini italiani 20 miliardi di euro;

2) – Confindustria, l’associazione imprenditoriale composta prevalentemente da finti imprenditori che fanno politica, prenditori, politici che si camuffano da imprenditori, (persino Marchionne li aveva mandati a quel paese, facendo uscire la FIAT dall’associazione);

3) – La super burocrazia dei ministeri e delle cosiddette autorità indipendenti (da chi e da che cosa?), che hanno come unico scopo di proteggere i loro privilegi

I soldati armati a tutto punto e schierati a difesa dei poteri forti internazionali e nazionali ad essi asserviti, in assetto di combattimento all’ultimo sangue contro l’abolizione della Legge Fornero sono prima di tutto i giornaloni, controllati dagli stessi poteri forti, a seguire il PD e di nascosto spezzoni cosiddetti ‘de sinistra’ che gravitano attorno al PD perché senza il PD conterebbero meno di nulla, e, sempre di nascosto, FI di stretta obbedienza di Berlusconi, non perché ami la Fornero ma in odio ai 5Stelle.

Ma perché combattono fino allo stremo il Governo e le forze parlamentari di maggioranza che lo sostengono, in pratica la massima istituzione della nostra democrazia che è il Parlamento, per impedire che diventi legge dello Stato l’abolizione della Fornero?

Come mai una guerra totale di questa portata?

Come mai una mobilitazione di eserciti nazionali e internazionali di queste impressionanti proporzioni?

Il motivo è che è in gioco il cuore degli interessi della parte più che straricca della cerchia ristrettissima degli oligarchi globali.

Essi hanno bisogno di gente così disperata e debole da accettare qualsiasi condizione pur di sopravvivere.

Una massa enorme di persone ridotte a puri strumenti per un lato di produzione e per l’altro di consumo.

Oggetti più che persone!

Una persona ‘esodata’ o comunque estremamente indebolita dalla Fornero per loro è l’ideale: l’hanno in pugno per pochi spiccioli per farne quello che vogliono.

Così come, per effetto collaterale della Fornero, una massa enorme di giovani senza nulla di proprio e senza neanche speranza sono disponibili a tutto per la propria sopravvivenza.

In aggiunta, per avere eserciti enormi a disposizione, come nuovi servi della gleba, gli schiavi dei ‘tempi moderni’, ecco la migrazione- indotta, voluta, e organizzata dagli oligarchi globali con il loro braccio armato delle grandi e miliardarie ONG globali dotate di naviglio di primissimo livello (aspetto di progetto oligarchico che sfugge persino a Papa Francesco) – in Italia e in Europa di disperati, essi più che mai disposti a tutto.

Cosa ci può essere di meglio per questi oligarchi globalisti di una massa enorme di persone da utilizzare per i loro scopi, dando loro un letto e cibo spazzatura che li renda obesi ma sempre affamati?

Con questo metodo i faraoni hanno fatto le piramidi.

Con questo metodo sono stati costruiti i grandi latifondi.

Con questo metodo sono stati ridotti a pura merce gli operai della prima e seconda rivoluzione industriale.

Possiamo fare qualcosa per arrestare questa deriva devastante?

Certo che possiamo!

Dobbiamo fare di tutto per far vincere il Governo Conte in questa terribile sfida!

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/10/14/una-levata-di-scudi-di-portata-impressionante-si-erge-minacciosa-contro-labolizione-della-legge-fornero/

Italiani e povertà – Per la Banca d’Italia è record storico… Scusate, ma prima delle Elezioni Gentiloni e Renzi non andavano raccontando che la crisi era finita, che eravamo in piena ripresa e che gli Italiani, finalmente, stavano molto meglio?

 

povertà

 

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Italiani e povertà – Per la Banca d’Italia è record storico… Scusate, ma prima delle Elezioni Gentiloni e Renzi non andavano raccontando che la crisi era finita, che eravamo in piena ripresa e che gli Italiani, finalmente, stavano molto meglio?

 

Italiani e povertà, Banca d’Italia: record storico

Nel 2016 la quota di italiani residenti (quindi nati sia in Italia che all’estero) a rischio di povertà è salita al 23%: si tratta del massimo storico da quando la Banca d’Italia ha iniziato questo tipo di rilevazioni. Il livello di povertà è quello di persone che dispongono di un reddito equivalente inferiore al 60% di quello mediano.

L’analisi fornita da Via Nazionale mostra come rispetto al 2006 la quota di rischio – valutata in base alle caratteristiche del capofamiglia – sia cresciuta (spesso in maniera notevole) per quasi tutte le fasce di età, geografiche e condizione professionale. Unica eccezione i pensionati, la cui percentuale di individui a rischio è scesa dal 19,0% del 2006 al 16,6% del 2016.

In netta salita invece le ‘difficoltà’ per i nuclei con capofamiglia di età inferiore a 35 anni (quota salita dal 22,6 al 29,7%), per chi vive al Nord (dall’8,3 al 15%) e soprattutto per gli immigrati, dove il rischio povertà è balzato dal 33,9 al 55%. Stabile, invece, pur se a livelli molto elevati, la percentuale di rischio povertà al Sud, che rimane al 39,4% (valore pressoché identico a dieci anni prima).

RICCHEZZA – Si confermano le forti disparità di distribuzione della ricchezza delle famiglie italiane. L’indagine di Bankitalia sui loro bilanci mostra infatti come il 30% di famiglie più povere detiene l’1% della ricchezza netta mentre il 5% più ricco ne controlla il 30%.

REDDITO MEDIO – Nel 2016 il reddito equivalente medio delle famiglie italiane è cresciuto del 3,5% rispetto al 2014, interrompendo la caduta, pressoché continua, avviatasi nel 2006. Via Nazionale tuttavia sottolinea come il reddito equivalente resti ancora inferiore di 11 punti percentuali a quello di dieci anni prima. ADNKRONOS

 

fonte: http://www.imolaoggi.it/2018/03/12/italiani-e-poverta-banca-ditalia-record-storico/

È ufficiale: il ministro delle riforme sbagliate Boschi, che aveva dichiarato di lasciare la politica, ha mentito spudoratamente sul suo conflitto di interessi. Si è occupata attivamente di Banca Etruria del Padre, che ha truffato e rovinato la vita a migliaia di risparmiatori. Ma basta cazzeggiare. Avete visto che avevano ragione? Spelacchio è morto, mica vorrete affidare il Paese ai Grillini?

 

Boschi

 

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È ufficiale: il ministro delle riforme sbagliate Boschi, che aveva dichiarato di lasciare la politica, ha mentito spudoratamente sul suo conflitto di interessi. Si è occupata attivamente di Banca Etruria del Padre, che ha truffato e rovinato la vita a migliaia di risparmiatori. Ma basta cazzeggiare. Avete visto che avevano ragione? Spelacchio è morto, mica vorrete affidare il Paese ai Grillini?

 

Ghizzoni conferma che Boschi gli chiese di acquistare Etruria. E dice che ricevette una mail da Carrai (a che titolo?) sulla questione.

La Boschi ha mentito. Ha mentito spudoratamente, prendendo per i fondelli milioni di Italiani, tra cui tutti i truffati e ridotti in miseria da Banca Etruria della “persona perbene” alias Pier Luigi Boschi.

E parliamo di un ministro delle riforme che ogni volta che ha tentato di fare una riforma ha fatto una puttanata.

E parliamo del ministro che dichiarò pubblicamente cge se si perdeva il famoso referendum del 4 dicembre avrebbe abbandonato la politica… per poi attaccarsi con i denti alla poltrona.

Ma il problema è un altro.

Il problema è che “spelacchio” (l’albero di Natale di Roma della Raggi) è morto.

Come cazzo potete pensare di votare i grillini se non sono capèaci di fare un albero di Natale?

Ai posteri l’ardua sentenza, sperando che siano meno coglioni di noi!

 

By Eles

 

Nuovo record per il debito pubblico italiano. Toccata quota 2.260,3 miliardi di euro, +20,1 miliardi rispetto a febbraio. Ma per Renzi la priorità è organizzare una pagliacciata di Roma …Non ho dubbi, ormai maglietta gialla è sinonimo di idiota!

 

debito pubblico

 

 

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Nuovo record per il debito pubblico italiano. Toccata quota 2.260,3 miliardi di euro, +20,1 miliardi rispetto a febbraio. Ma per Renzi la priorità è organizzare una pagliacciata di Roma …Non ho dubbi, ormai maglietta gialla è sinonimo di idiota!

 

Nuovo record per il debito pubblico italiano. A marzo il debito accertato della pubblica amministrazione è stato pari a 2.260,3 miliardi di euro, in aumento di 20,1 miliardi rispetto a febbraio. A fare il punto del disavanzo nazionale è il report “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” diffuso oggi dalla Banca d’Italia. Si tratta del livello più alto da luglio 2016, quando si era attestato a 2.252,2 miliardi di euro. Da record nel mese considerato anche le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, pari a 28,6 miliardi di euro (27,8 nello stesso mese del 2016). Nel primo trimestre del 2017 le entrate sono state pari a 92 miliardi, in crescita del 2,7 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Pesa la crescita del fabbisogno mensile
Sul fronte del debito pubblico, l’incremento è dovuto al fabbisogno mensile delle Amministrazioni pubbliche (23,4 miliardi di euro), parzialmente compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (per 2,2 miliardi, a 54,6 miliardi di euro) e dall’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (1,1 miliardi di euro). Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 20,3 miliardi di euro, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,2 miliardi di euro. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-05-15/bankitalia-marzo-nuovo-record-debito-pubblico-2260-mld-crescita-anche-entrate-103651.shtml?uuid=AEPvNRMB