Mai analisi fu più puntuale – Il Prof. Francesco Erspamer docente di Letteratura Italiana a Harvard: “Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate”

 

Maria Elena Boschi

 

 

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Mai analisi fu più puntuale – Il Prof. Francesco Erspamer docente di Letteratura Italiana a Harvard: “Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate”

Francesco Erspamer – Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill.

«Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate, ossia di affermazioni buttate lì senza preoccuparsi se siano vere o false, con noncuranza e indifferenza, tanto il loro scopo (diceva il filosofo Harry Frankfurt) non è realizzare un progetto o affermare un’ideologia ma rendere tutto insignificante».

Così il professor Francesco Erspamer su Facebook:

Maria Elena Boschi rappresenta il più emblematico prodotto del renzismo: il vuoto assoluto che per diventare visibile si riempie di cazzate, ossia di affermazioni buttate lì senza preoccuparsi se siano vere o false, con noncuranza e indifferenza, tanto il loro scopo (diceva il filosofo Harry Frankfurt) non è realizzare un progetto o affermare un’ideologia ma rendere tutto insignificante. Me l’ero quasi scordata; rieletta nel 2018 nel collegio blindato di Bolzano grazie alla connivenza della Südtiroler Volkspartei, era però scomparsa in seguito alla batosta subita dal Pd e alla marginalizzazione di Renzi. Ora è risorta, tornata prepotentemente sulle prime pagine dei quotidiani come ogni altro politico legato a Italia viva, presumo in nome di quella par condicio che viene sistematicamente ignorata per il M5S.
L’argomento sul quale oggi era indispensabile dare rilevanza al suo parere è la tassa sulle merendine. Boschi si oppone, naturalmente, e se avesse spiegato che la funzione di Italia viva è boicottare il governo di cui pure fa parte, non avrei avuto da ridire; à la guerre comme à la guerre. Invece la sua spiegazione è stata che bisognerebbe piuttosto educare i bambini a mangiare meglio; come se una cosa escludesse l’altra e come se la tassa non fosse stata pensata proprio per sensibilizzare dei consumatori altrimenti plagiati dalla pubblicità martellante.
Insostituibile, Boschi, per rivelare il modus operandi del liberismo selvaggio. Nella fattispecie, il suo massimalismo e il suo individualismo: far finta di volere il meglio, irraggiungibile se non nel tempo, per ostacolare concreti miglioramenti immediati ma che potrebbero danneggiare qualche multinazionale, di quelle che per il profitto dei loro ricchissimi investitori stanno distruggendo l’ambiente e danneggiando la salute pubblica; e rifiutare qualsiasi intervento normativo dello Stato con il pretesto che le decisioni spettano solo agli individui e che in sostanza tutti debbano poter fare quello che gli pare – lo Stato serve solo a gestire le emergenze causate da tale irresponsabilità e pagare i danni provocati dai privati per arricchirsi (vedi autostrade).
La tragedia è che c’è chi condivide questa retorica, nella Lega e purtroppo anche nel M5S. Non fatevi illusioni: il partito dello spreco, del consumismo compulsivo, dell’appiattimento sul presente e sulle esigenze immediate, della resa nei confronti della finanza globalista, è fortissimo, sostenuto da tutti i media, da quasi tutti gli intellettuali, dai miliardari, dalle loro corporation. Sconfiggerlo o anche semplicemente costringerlo a rallentare il suo saccheggio delle ultime risorse naturali e sociali disponibili, sarà difficile. Proprio non possiamo permetterci di affrontarlo divisi, incerti o confusi; neanche se da piccoli le merendine ci piacevano tanto e non c’era niente di male a mangiarle e vorremmo far finta che si possa continuare a farlo.

tratto da: https://www.facebook.com/frerspamer/posts/2366389083477634