L’Ex tesoriere della lega Belsito assolto, ora sfida Salvini: “Confronto sui 49 milioni – Invito Matteo Salvini a un confronto pubblico sui 49 milioni di euro: insieme, in diretta tv, vediamo cosa ne esce” – Scommettiamo che Cuor di Leone Salvini non accetterà?

 

Belsito

 

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L’Ex tesoriere della lega Belsito assolto, ora sfida Salvini: “Confronto sui 49 milioni – Invito Matteo Salvini a un confronto pubblico sui 49 milioni di euro: insieme, in diretta tv, vediamo cosa ne esce” – Scommettiamo che Cuor di Leone Salvini non accetterà?

Belsito assolto sfida Salvini: «Confronto sui 49 milioni»
Per i giudici l’ex tesoriere non faceva parte di una associazione a delinquere. Adesso invita il leader a un faccia a faccia in diretta tv sui soldi scomparsi
Occorre una buona memoria per ritornare a quel 2012, ai 7 milioni della Lega (allora ancora) Nord finiti in Tanzania, al partito che implode e crolla al 4%, e al potere di quell’oscuro tesoriere genovese, cresciuto silenziosamente, fino a trasformarlo nel crocevia di ogni cosa: sottosegretario, vicepresidente di Fincantieri, terminale di quella che per i pubblici ministeri era una lobby di potere da cui passavano appalti milionari. Sono passati sette anni da allora, è cambiato tutto.
Francesco Belsito assomiglia a un cittadino comune, mentre la Lega governa ed è uscita dalle elezioni Europee con il 32%. E ora che i giudici di Genova sostengono che non vi fosse alcuna associazione a delinquere, Belsito riserva una frecciata direttamente per il ministro dell’Interno, il leader del partito che dopo quello scandalo lo ha cacciato con ignominia: «Mi hanno dipinto come la pietra dello scandalo.
Ma io ho amministrato denari del partito, li ho distribuiti, e ho affrontato da solo ogni processo. Oggi, di fronte a questa assoluzione, invito Matteo Salvini a un confronto pubblico sui 49 milioni di euro: insieme, in diretta tv, vediamo cosa ne esce».
fonte e video QUI

Gino Strada: “Salvini? Ha l’elemento più caratteristico del fascismo, cioè il razzismo. Sinistra? Non ha nulla da dire”

 

GINO STRADA

 

 

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Gino Strada: “Salvini? Ha l’elemento più caratteristico del fascismo, cioè il razzismo. Sinistra? Non ha nulla da dire”

Salvini? Mi sembra che in lui ci sia l’elemento più caratteristico del fascismo, che è il razzismo. Come scriveva Umberto Eco, non esiste fascismo senza razzismo. La sua politica, ciò che dice e ciò che ha fatto rispetto ai migranti, sono lì a testimoniarlo”.  Dopo la polemica del 25 aprile, così Gino Strada ribadisce il suo pensiero su Salvini.

E aggiunge: “Una persona che non ha nessuna considerazione per la vita umana e per i diritti altrui è un fascista e un razzista, perché in questo momento tutto si focalizza sulla questione migranti, creando poi delle falsità. Adesso è saltato fuori che i 600mila migranti da rimpatriare sono diventati 90mila. Però nessuno è stato rimpatriato. E allora che è successo? Sono morti di vecchiaia? E sorvolo su tutte le sciocchezze e le bugie finalizzate a creare questo clima di odio e di paura“.

Il fondatore di Emergency sottolinea: “Tutto questo non mi sembra bello. E mi riferisco anche alla legittima difesa e all’insistere sulle armi. Forse perché ho vissuto 30 anni della mia vita in posti dove intorno c’erano tante e troppe armi, ma io non mi sento sicuro in un Paese pieno di armi. Mi sento più sicuro in un Paese pieno di asili nido, di scuole, di conferenze, di concerti“.

Strada, infine, si sofferma sullo stato della sinistra: “C’è un silenzio molto preoccupante. Credo che la ragione di quel silenzio stia nel fatto che a sinistra non hanno nulla da dire, perché non credono più a quello a cui i loro padri credevano. In questo Paese per molti anni c’è stata una voglia di uguaglianza, di giustizia sociale, di democrazia vera e non di giochini. Ed era un sentimento molto bello e profondo su cui poi costruire una società solidale. Adesso quali sono i valori? L’uguaglianza, la giustizia sociale, la pace sono ancora valori della sinistra?”.

 

Tratto da Il Fatto Quotidiano del 27 aprile 2019

 

Nobile gesto di un leghista: Lei in carrozzina protesta contro Salvini, lui le strappa il manifesto urlando “sei handicappata” …dimostrandole così in modo tangibile e inequivocabile che l’handicap fisico è proprio l’ultimo dei problemi…!

 

leghista

 

 

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Nobile gesto di un leghista: Lei in carrozzina protesta contro Salvini, lui le strappa il manifesto urlando “sei handicappata” …dimostrandole così in modo tangibile e inequivocabile che l’handicap fisico è proprio l’ultimo dei problemi…!

È successo a Mantova: la denuncia è di Valentina Tomirotti, 36enne affetta da displasia diastrofica

Un’altra inqualificabile, assurda storia di discrinazione a stampo leghista quella che viene da Mantova ed è denunciata da Valentina Tomirotti, 36enne affetta da displasia diastrofica che, dopo il comizio di Salvini in piazza, aveva esposto un manifesto con scritto “Hai rotto i barconi”, che faceva compagnia ad altri due cartelli con scritto: “La libertà è partecipare, non sottomettere” e “saremo le mosche nella tua minestra”.
La protesta, pacifica e silenziosa, non è piaciuta a un anziano sostenitore di Salvini, che come raccontato dalla stessa Tomirotti ha strappato il cartello sotto la carrozzina della donna e poi le ha urlato contro: “sei handicappata”.
La polizia, presente sul posto, ha allontanato il leghista ma, come racconta la stessa ragazza, non le hanno chiesto come stesse: “non posso accettare che una rimostranza pacifica non venga accettata. Qual era il suo problema? Non mi ha ferito tanto la frase, ci sono abituata, quanto il gesto di strappare quel cartello”.

Ma, cara Valentina, prendila così: ora hai la prova che il Tuo handicap non è affatto dei peggiori…

Noi Ti stiamo vicini e possiamo dire quello che la Tua educazione e signorilità ti ha impedito di dire: quel leghista è una MERDA!

By Eles
Qui il tweet ed il video di Valentina

La flat tax è un imbroglio dei ricchi ai danni dei poveri… Dico a te, coglione, che guadagni € 15.000. Tu paghi già il 23%…! Chi guadagna € 200.000 paga il 43%! Hai capito, coglione, le tasse non le tolgono a te, ma ai ricchi! E quello che risparmiano i ricchi lo pagherai TU con l’aggravio dei costi sociali

 

flat tax

 

 

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La flat tax è un imbroglio dei ricchi ai danni dei poveri… Dico a te, coglione, che guadagni € 15.000. Tu paghi già il 23%…! Chi guadagna € 200.000 paga il 43%! Hai capito, coglione, le tasse non le tolgono a te, ma ai ricchi! E quello che risparmiano i ricchi lo pagherai TU con l’aggravio dei costi sociali

Ci scusiamo per epiteto coglioni che ovviamente è rivolto (a giusta ragione) per chi crede a quello che sostiene Salvini & C. Con questi ultimi ci dovremmo scusare anche per il termine “epiteto”, ma non abbiamo intenzione di farlo…

Sulla Flat Tax ci sarebbe tanto da dire… Ma vogliamo essere sintetici. Un unico semplice esempio per capire quanto ti stanno prendendo per i fondelli…

Reddito 1.000.000 di € anno.

Oggi con l’aliquota al 43% pago 430.000 € (grossomodo, qualcosa in meno per gli scaglioni)

Domani – con flat tax al 23% pagherò 230.000 € di tasse.

Reddito di 15.000 € anno.

Oggi con l’aliquota al 23% pago 3.450 €

Domani – con flat tax  pagherò 3.450 € di tasse

Sulla Flat Tax il palazzo della politica sta dando il peggio di sé e come al solito la parola inglese serve a nobilitare la fregatura, come con il Jobsact.

Lega, Cinquestelle, PD, Forza Italia partono tutti dallo stesso punto di vista: bisogna ridurre le tasse. Nessuno di loro si pone la domanda di fondo: a chi va la riduzione delle tasse e chi la paga?

Non si pongono questa domanda perchè è scomoda. Tutte le principali forze politiche seguono l’ideologia liberista reazionaria di Ronald Reagan secondo la quale le tasse sono il male, quelle per i ricchi e le imprese il peggio, quelle che finanziano lo stato sociale il peggio del peggio.

La Flat Tax era il programma del presidente USA che negli anni 80 ha guidato e imposto, assieme alla Thatcher, quell’aggressione mondiale ai diritti sociali e del lavoro che oggi chiamiamo globalizzazione. Essa si fonda sulla teoria di uno dei più immeritati premi Nobel della storia, l’economista Laffer, che si era inventato una curva matematica secondo la quale meno tasse avessero pagato i ricchi, più lo stato avrebbe incassato per la crescita delle attività e la riduzione della evasione fiscale.

La riduzione delle tasse ai ricchi ha prodotto negli Stati Uniti privilegi fiscali scandalosi, basta guardare la misera quantità di imposte che oggi pagano i super miliardari e le loro imprese multinazionali. Nello stesso tempo i lavoratori ed i poveri hanno pagato dieci volte sul terreno dei servizi sociali quel poco che sono riusciti a ricevere come riduzione delle tasse.

In italia abbiamo una gigantesca evasione fiscale di 120 miliardi annui, agevolata da tutti i governi degli ultimi trent’anni, senza distinzione alcuna.

Casa, scuola, sanità, servizi sociali, queste sono oggi le voci di un bilancio sociale sempre più in passivo per la maggioranza della popolazione. Chi vuole abbassare le tasse a tutti vuole proseguire nella privatizzazione di tutto ciò che dovrebbe essere pubblico ed accessibile gratuitamente alla grande maggioranza della popolazione. Non a caso un vice ministro leghista si è “ricordato” che lo stato possiede 400 miliardi di edifici “non valorizzati”.

Oggi si promettono 50 euro al mese in meno di tasse a lavoratori e pensionati in cambio di un aggravio di dieci volte almeno di costi sociali.

Questo è il grande imbroglio verso i poveri della riduzione delle tasse: la mano che dà è piccola piccola, quella che riprende è enorme. E alla fine i soli che ci guadagnano davvero sono i ricchi.

Ora Salvini dice che la Flat tax sarebbe solo per chi ha meno di 50.000 euro annui di reddito. IMBROGLIA, vuole cominciare da lì, ma vuole arrivare molto più in alto, perché questo è lo scopo vero. Di Maio risponde che bisogna aiutare le famiglie, quindi parla d’altro e alla fine sarà d’accordo. Il PD dice che non ci sono i soldi, come sempre assieme a Forza Italia, ma non contesta la proposta in sé, anzi.

Tutte le posizioni del palazzo sulla Flat Tax sono solo diverse versioni della stessa destra liberista. Diverse versioni che assieme ignorano l’articolo 53 della Costituzione, che impone la PROGRESSIVITÀ del fisco.

Bisogna redistribuire la ricchezza con più tasse ai ricchi e meno ai poveri ai lavoratori e ai pensionati, con la lotta all’evasione fiscale, con il prevalere del pubblico sul mercato. Insomma con l’esatto contrario di ciò che si fa da trent’anni e che la Flat Tax vuole portare alle estreme e più feroci conseguenze…

Papa Francesco non ci sta – Ma quale “Prima gli italiani”, i veri Cristiani dicono “Prima gli ultimi”…!

 

Papa Francesco

 

 

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Papa Francesco non ci sta – Ma quale “Prima gli italiani”, i veri Cristiani dicono “Prima gli ultimi”…!

Papa Francesco contro il motto “Prima gli italiani”: “I cristiani dicono ‘Prima gli ultimi’”

Per Bergoglio il trattamento riservato ai migranti sempre più spesso “rappresenta un campanello di allarme che avvisa del declino morale a cui si va incontro se si continua a concedere terreno alla cultura dello scarto”.

Nel giorno del trionfo della Lega di Matteo Salvini alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo Papa Francesco ha nuovamente lanciato un allarme riferendosi al modo in cui vengono trattati migranti e richiedenti asilo. Per il Pontefice il trattamento riservato loro sempre più spesso “rappresenta un campanello di allarme che avvisa del declino morale a cui si va incontro se si continua a concedere terreno alla cultura dello scarto”. “Non si tratta solo di migranti; su questa via – spiega Bergoglio -, ogni soggetto che non rientra nei canoni del benessere fisico, psichico e sociale diventa a rischio di emarginazione e di esclusione”.  Per questa ragione secondo Francesco “la presenza dei migranti e dei rifugiati – come, in generale, delle persone vulnerabili – rappresenta oggi un invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza cristiana e della nostra umanità, che rischiano di assopirsi in un tenore di vita ricco di comodità”.

Nel messaggio dedicato alla  Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 2019, che si celebrerà in prossimo 29 settembre, il Papa ha scritto: “Conflitti violenti e vere e proprie guerre non cessano di lacerare l’umanità; ingiustizie e discriminazioni si susseguono; si stenta a superare gli squilibri economici e sociali, su scala locale o globale. E a fare le spese di tutto questo sono soprattutto i più poveri e svantaggiati”. “Le società economicamente più avanzate – aggiunge – sviluppano al proprio interno la tendenza a un accentuato individualismo che, unito alla mentalità utilitaristica e moltiplicato dalla rete mediatica, produce la ‘globalizzazione dell’indifferenzà”.

Secondo Bergoglio “il timore è legittimo, anche perché manca la preparazione a questo incontro”. “Il problema è quando dubbi e timori condizionano il nostro modo di pensare e di agire al punto da renderci intolleranti, chiusi, forse anche – senza accorgercene – razzisti. E così la paura ci priva del desiderio e della capacità di incontrare l’altro, la persona diversa da me; mi priva di un’occasione di incontro col Signore”. Per finire a chi si fa schermo dell’identità cristiana, ricorda che “la fede si dimostra con le opere di carità verso gli ultimi, anche stranieri” e che per un cristiano è contraddittorio affermare “prima io e il mio gruppo” perché nella logica di Cristo e del Vangelo “gli ultimi vengono prima”.

fonte: https://www.fanpage.it/papa-francesco-contro-il-motto-prima-gli-italiani-i-cristiani-dicono-prima-gli-ultimi/
http://www.fanpage.it/

 

 

 

 

 

Il Canton Ticino chiude le dogane: “Stop ai ladri che vengono dall’Italia”. La fantastica risposta della Lega: “Non ha senso: non si ottiene sicurezza blindando i confini” …Tu chiamala, se vuoi, Coerenza…!

 

Canton Ticino

 

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Il Canton Ticino chiude le dogane: “Stop ai ladri che vengono dall’Italia”. La fantastica risposta della Lega: “Non ha senso: non si ottiene sicurezza blindando i confini” …Tu chiamala, se vuoi, Coerenza…!

Questo è uno stralcio di un articolo che avevamo pubblicato giusto 2 anni fa, nell’aprile 2017:

Svizzera, il Canton Ticino chiude le dogane. “Stop ai ladri dall’Italia”

Gli effetti concreti saranno alla fine marginali, ma da da fine marzo e per sei mesi la Svizzera chiuderà ogni notte dalle 23 alle 5 tre valichi minori al confine con l’Italia: due in provincia di Como (Pedrinate-Colverde e Novazzano-Ronago) e uno in provincia di Varese (Ponte Cremenaga).

La decisione, autorizzata da Berna per un periodo limitato, era stata chiesta dalla Lega dei Ticinesi per “combattere la criminalità frontaliera” che entrerebbe in Svizzera dall’Italia.

“Non è sicuramente la soluzione a tutti i mali – ha spiegato la consigliera nazionale della Lega dei Ticinesi Roberta Pantani – ma rappresenta un importante tassello per una maggiore sicurezza nel nostro Cantone”.

Perplessi gli amministratori italiani di confine, come il sindaco di Colverde, il leghista Cristian Tolettini: “Ufficialmente la Svizzera non ci ha comunicato nulla e trovo incredibile un comportamento del genere. Ribadisco che si tratta di una decisione anacronistica e che non tiene conto di quanto fatto in questi anni per migliorare la sicurezza a ridosso del confine” – “Non ha senso: non si ottiene sicurezza blindando i confini”

Due anni dopo:

…E due anni dopo la Lega è al governo e blinda i confini… Tu chiamala, se vuoi, Coerenza…!

 

Uomini e quaquaraquà – I genitori non possono pagare? Il sindaco Leghista lascia la bimba a tonno e cracker – Il calciatore dell’inter Candreva si interessa al caso, ma non gli basta: pagherà la retta a tutti i bimbi poveri di Minerbe

 

quaquaraquà

 

 

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Uomini e quaquaraquà – I genitori non possono pagare? Il sindaco Leghista lascia la bimba a tonno e cracker – Il calciatore dell’inter Candreva si interessa al caso, ma non gli basta: pagherà la retta a tutti i bimbi poveri di Minerbe

Candreva non si ferma: pagherà la retta a tutti i bimbi poveri di Minerbe

Il calciatore dell’Inter si era interessato al caso di una bimba messa a tonno e cracker dal sindaco leghista, e alla fine ha deciso di aiutare tutti i bisognosi

Il buon cuore di Candreva non si fermerà alla sola bambina costretta a mangiare solo cracker e tonno a mensa in quanto i suoi genitori non potevano permettersi la retta della mensa scolastica. Il giocatore dell’Inter, infatti, ha fatto sapere al sindaco di Minerbe, Andrea Girardi, che pagherà la retta a tutti quei bambini che non possono permettersi il pasto completo.
“Mi ha telefonato, mi ha detto che vuole pagare i pasti di tutto l’anno alla bambina in questione, ma non solo. Si è proposto di sanare anche le altre situazioni di mora che abbiamo in essere” ha spiegato Girardi, che continua: “sono rimasto sorpreso, dalla sua voce traspariva grande interesse per la questione. Ha voluto sapere quanti altri sono in questa condizione per pagare tutto. Stiamo facendo i conteggi, gli faremo sapere in giornata”.
Dunque, la bimba non era l’unico caso lasciato a tonno e cracker. “Ci sono più di 30 persone al giorno che non pagano su 200. Capirà che è un costo – spiega il sindaco senza nessun pentimento – Un buono pasto costa 5 euro e 40 centesimi. Ogni famiglia, di media, paga 4 euro e 50 cent. In base alla dichiarazione Isee però il Comune rimborsa il 50 o il 40 per cento nei casi più complessi. Il nuovo regolamento introdotto prevede che si possa andare in negativo di due pasti, dopo di che scatta la razione tonno”.
E anche quando gli viene chiesto se non è una crudeltà una scelta del genere, nessun ripensamento: “Mi sembrerebbe più crudele lasciarli senza cibo. Siamo stanchi di essere presi in giro. Io devo agire anche in base a un principio di giustizia nei confronti di chi paga. Tutti fanno sacrifici in questa vita. Mio padre faceva due lavori per mantenere me e la mia famiglia”.

(Da Globalist)

Ora, Sciascia parlava di “uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i pigliainculo e i quaquaraquà”… Noi non diamo suggerimenti, sta a chi legge decidere chi è Uomo e chi quaquaraquà…

In quest’Italietta fascio-leghista l’odio non risparmia nessuno: è la volta dei disabili: insultati, derisi e discriminati…

 

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In quest’Italietta fascio-leghista l’odio non risparmia nessuno: è la volta dei disabili: insultati, derisi e discriminati…

In quest’italietta fascio-leghista dove le femmine devono fare le femmine, i neri devono stare quanto più lontano possibile e tutto quello che non piace al regime non deve piacere alla gente, ora ce n’è anche per i disabili…

L’odio non risparmia nessuno: è la volta dei disabili, insultati e fatti scendere da un treno

A Milano un uomo di 45 anni è stato costretto a scendere dal treno “perché di troppo”, mentre a Cremona vicino alle sedi di due associazioni è comparsa la scritta “Una marea di handicappati qui. Avete sbagliato via”

Discriminati perché disabili, a Cremona come a Milano.
Nel primo caso, davanti alla nuova sede di due associazioni che si occupano di attività inlcusive, sono comparse scritte anonime sul cartellone del cantiere: “Una marea di handicappati qui, in via Cadore, che magari prendono pure i parcheggi riservati. Avete sbagliato via”.
Nel secondo caso, invece, un 45enne diversamente abile è stato costretto a scendere da un treno regionale perché, come detto dal controllore, a bordo c’era un altro disabile.
Cremona. A denunciare l’episodio è stato il sindaco, Gianluca Galimberti, con un post su Facebook di risposta agli insulti: “No, cittadino che nemmeno ci metti la faccia, sei tu che hai sbagliato. Cremona è una città attenta e aperta alle fragilità che sa che i disabili ci insegnano ogni giorno la forza della vita e del rapporto con gli altri per stare meglio tutti” ha scritto il primo cittadino, definendo la frase apparsa sul cartello con le informazioni relative al cantiere per il restauro dello stabile che ospiterà la sede delle associazioni “orribile, incivile, cattiva e ignorante”.
L’attacco è rivolto a Baskin (che si occupa di basket inclusivo, consentendo a normodotati e disabili di giocare insieme nella stessa squadra) e ad Associazione Giorgia (che si occupa di teatro inclusivo).
“Ti invito – scive ancora il sindaco su Fb – ad andare a vedere una partita di Baskin, movimento fantastico, o uno spettacolo teatrale dell’Associazione Giorgia. Forse non scriveresti più questa orribile frase, incivile, cattiva e ignorante. Noi intanto continuiamo a lavorare insieme a queste associazioni straordinarie e a tutti coloro che si occupano di disabilità per una Cremona senza barriere, anche e soprattutto culturali!”.
Milano. La denuncia , in questo caso, è del diretto interessato: Edoardo Lucheschi, 45enne disabile al cento per cento, costretto a scendere dal treno a Cadorna perché era di troppo.
A riportare la disavventura è il “Corriere della sera”: venerdì pomeriggio Edoardo è salito su un convoglio regionale di Trenord alla stazione di Cadorna insieme alla donna che lo accudisce, diretti alla stazione Bovisa. Un tragitto di pochi minuti per andare a prendere la figlia della donna da scuola.
Dopo essere salito ed essersi seduto vicino alla sua accompagnatrice Edoardo ha ripiegato la sua carrozzina per occupare meno spazio possibile.
Ma il controllore gli avrebbe intimato in modo brusco di scendere perché a bordo del convoglio c’era già un altro disabile e lui non aveva preavvertito della sua presenza, come deve fare (con 48 ore di anticipo) chi ha bisogno di assistenza a bordo.
Edoardo è sceso a Cadorna. Suo fratello, avvocato, ha diffuso l’accaduto.
E poco dopo sono arrivate le scuse di Trenord: “Siamo profondamente rammaricati per quanto accaduto e ci scusiamo con la persona che ha subìto l’allontanamento dal treno. Mentre abbiamo aperto un’indagine interna, abbiamo preso contatto con il nostro cliente per poterlo incontrare presto”.

tratto da: https://www.globalist.it/news/2019/03/26/l-odio-non-risparmia-nessuno-e-la-volta-dei-disabili-insultati-e-fatti-scendere-da-un-treno-2039230.html

“Greta non va a scuola ed è disturbata: chi meglio di lei per rappresentare la sinistra?” Chi può essere tanto IGNOBILE da postare una così squallida porcheria? Un leghista, che domande! Umberto Bosco consigliere comunale di Bologna!

Greta

 

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“Greta non va a scuola ed è disturbata: chi meglio di lei per rappresentare la sinistra?” Chi può essere tanto IGNOBILE da postare una così squallida porcheria? Un leghista, che domande! Umberto Bosco consigliere comunale di Bologna!

Dite quello che volete su Greta ma chi, meglio di una sedicenne che non va a scuola e che soffre di disturbi pervasivi dello sviluppo, può, nel 2019, rappresentare la sinistra?

I social sono molto scivolosi per tutti e anche per i politici, specie quando pensano di essere spiritosi e rimediano pessime figuracce. L’ultima è quella del consigliere leghista di Bologna Umberto Bosco che si è sentito simpatico scrivendo “Dite quello che volete su #Greta ma chi, meglio di una sedicenne che non va a scuola e che soffre di disturbi pervasivi dello sviluppo, può, nel 2019, rappresentare la #sinistra?”.

Non è mancata la reazione negativa di molti followers che non hanno apprezzato il sarcasmo sulla sindrome che affligge Greta Thumberg, la giovane attivista svedese. La giustificazione di Bosco è peggio del post: “E cmq, ragazzi, è una battuta, non un comunicato politico. Non so nulla di Asperger e autismo e non voglio insegnare nulla a nessuno. Ho solo fatto una battuta sulla sinistra e il suo disperato bisogno di un leader. La ragazzina mi sta simpaticissima”.

 

fonte: https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/03/20/news/la_gaffe_di_bosco_lega_greta_non_va_a_scuola_ed_e_disturbata_chi_meglio_di_lei_per_rappresentare_la_sinistra_-222087669/?ref=fbpr&fbclid=IwAR29lwH0PJYp3QWF85J2VX6NfQzocLOMRWo2gRMs6xPUj9OqDC-RmIef9aY

Il leghista Vito Etna: “Alcune razze da controllare di più” …Io conosco una sola razza da controllare, la razza degli imbecilli. Ed i leghisti ci rientrano tutti…!

 

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Il leghista Vito Etna: “Alcune razze da controllare di più” …Io conosco una sola razza da controllare, la razza degli imbecilli. Ed i leghisti ci rientrano tutti…!

 

Un altro leghista senza vergogna: “Alcune razze da controllare di più”

Il segretario cittadino della Lega di Gioia del Colle, Vito Etna, annuncia la necessità di controllare le abitazioni di alcune ‘razze’ per questioni di pubblica sicurezza.

Bufera sulla Lega di Gioia del Colle, dopo la denuncia, con tanto di video, del movimento Prodigio – Si muove la città. “Però – si sente dire all’esponente del Carroccio nel video – abbiamo necessità, soprattutto con alcun razze, di controllare questi appartamenti che sono covo non solo di clandestini ma anche deposito di refurtive”.
“Il segretario cittadino della Lega, Vito Etna, durante la presentazione del candidato Mastrangelo – spiega il movimento nel post che accompagna il video – annuncia la necessità di controllare le abitazioni di alcune ‘razze’ per questioni di pubblica sicurezza. È sconcertante che nel 2019 si continui a considerare la specie umana divisa in ‘razze’, un concetto che riporta alla memoria periodi storici bui, leggi razziali e genocidi abominevoli compiuti in nome della discriminazione. Cos’altro dobbiamo aspettarci da questa coalizione, per renderci conto della pericolosità del razzismo e della paura del diverso? Noi non ci stiamo”.

guarda QUI il video

“Gioia del Colle non è una città razzista e ci appelliamo ai tanti, tantissimi, che silenziosamente credono nella pari dignità di tutti gli esseri umani: il candidato Sindaco Mastrangelo ha il dovere di chiarire la posizione della coalizione del centro-destra rispetto a queste affermazioni di Etna e prendere le distanze da questo pericoloso tipo di linguaggio! Lo deve a tutti quelli che hanno perso la vita perchè etichettati come ‘razza’ e lo deve ai cittadini gioiesi. Il dibattito politico a Gioia del Colle non può e non deve iniziare all’insegna di questo pericoloso arretramento rispetto a temi di civiltà così imprescindibili”, conclude il post.

fonte: https://www.globalist.it/politics/2019/03/17/un-altro-leghista-senza-vergogna-alcune-razze-da-controllare-di-piu-2038812.html