Uomini e quaquaraquà – I genitori non possono pagare? Il sindaco Leghista lascia la bimba a tonno e cracker – Il calciatore dell’inter Candreva si interessa al caso, ma non gli basta: pagherà la retta a tutti i bimbi poveri di Minerbe

 

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Uomini e quaquaraquà – I genitori non possono pagare? Il sindaco Leghista lascia la bimba a tonno e cracker – Il calciatore dell’inter Candreva si interessa al caso, ma non gli basta: pagherà la retta a tutti i bimbi poveri di Minerbe

Candreva non si ferma: pagherà la retta a tutti i bimbi poveri di Minerbe

Il calciatore dell’Inter si era interessato al caso di una bimba messa a tonno e cracker dal sindaco leghista, e alla fine ha deciso di aiutare tutti i bisognosi

Il buon cuore di Candreva non si fermerà alla sola bambina costretta a mangiare solo cracker e tonno a mensa in quanto i suoi genitori non potevano permettersi la retta della mensa scolastica. Il giocatore dell’Inter, infatti, ha fatto sapere al sindaco di Minerbe, Andrea Girardi, che pagherà la retta a tutti quei bambini che non possono permettersi il pasto completo.
“Mi ha telefonato, mi ha detto che vuole pagare i pasti di tutto l’anno alla bambina in questione, ma non solo. Si è proposto di sanare anche le altre situazioni di mora che abbiamo in essere” ha spiegato Girardi, che continua: “sono rimasto sorpreso, dalla sua voce traspariva grande interesse per la questione. Ha voluto sapere quanti altri sono in questa condizione per pagare tutto. Stiamo facendo i conteggi, gli faremo sapere in giornata”.
Dunque, la bimba non era l’unico caso lasciato a tonno e cracker. “Ci sono più di 30 persone al giorno che non pagano su 200. Capirà che è un costo – spiega il sindaco senza nessun pentimento – Un buono pasto costa 5 euro e 40 centesimi. Ogni famiglia, di media, paga 4 euro e 50 cent. In base alla dichiarazione Isee però il Comune rimborsa il 50 o il 40 per cento nei casi più complessi. Il nuovo regolamento introdotto prevede che si possa andare in negativo di due pasti, dopo di che scatta la razione tonno”.
E anche quando gli viene chiesto se non è una crudeltà una scelta del genere, nessun ripensamento: “Mi sembrerebbe più crudele lasciarli senza cibo. Siamo stanchi di essere presi in giro. Io devo agire anche in base a un principio di giustizia nei confronti di chi paga. Tutti fanno sacrifici in questa vita. Mio padre faceva due lavori per mantenere me e la mia famiglia”.

(Da Globalist)

Ora, Sciascia parlava di “uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i pigliainculo e i quaquaraquà”… Noi non diamo suggerimenti, sta a chi legge decidere chi è Uomo e chi quaquaraquà…