Dramma in casa Salvini: si è accorto che la Nutella “Contiene nocciole turche” e non la può più mangiare!

 

Nutella

 

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Dramma in casa Salvini: si è accorto che la Nutella “Contiene nocciole turche” e non la può più mangiare!

Ora Salvini se la prende anche con la Nutella: “Contiene nocciole turche, meglio il cibo italiano”

Il segretario della Lega Matteo Salvini durante un comizio in Emilia-Romagna ha dichiarato che d’ora in poi boicotterà la Nutella: “Ho scoperto che per la Nutella usa nocciole turche, e io preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani, preferisco mangiare italiano, aiutare gli agricoltori italiani”.

Come al solito Salvini spara cazzate senza sapere cosa dice. L’Italia produce il 14% delle nocciole nel mondo, Per la Nutella la Ferrero consuma più del 20% del raccolto globale. Credo sia normale che acquisti prodotti dall’estere. Peraltro la Ferrero ha lanciato un progetto filiera destinato ad aumentare del 30% la produzione di nocciole in Italia. Ma questo Salvini non lo sa. E quel che peggio che i coglioni che lo seguono credono a quello che dice…

Ma, amici leghisti, non avete capito che Salvini si inventa delle cazzate per attirare le critiche, in modo che voi lo difendiate a prescindere e non pensiate al fatto che vi stia pigliando per il culo a livelli agonistici?

Ah no, niente. Dimenticavo che non capite un cazzo…

Ah, giusto per concludere con un tema tanto caro a Salvini: La coerenza… Correva l’anno 2015 ed il nostro buon Matteo Salvini si incazzò di brutto invocando la ruspa contro Ségolène che voleva boicottare la Nutella per tutelare l’ambiente…

Cari amici, questo è Salvini. Votatelo.

Signore e Signori questo è Salvini: sul MES vuole denunciare Conte per alto tradimento, ma non sa neanche di cosa sta parlando… Il video che lo consacra il politico più ridicolo della storia Italiana…!

 

Salvini

 

 

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Signore e Signori questo è Salvini: sul MES vuole denunciare Conte per alto tradimento, ma non sa neanche di cosa sta parlando… Il video che lo consacra il politico più ridicolo della storia Italiana…!

“Chi non sa fare insegna” dice il detto, ma nel caso di Matteo Salvini potrebbe essere declinato come “chi non sa, spiega e distrugge”.

Il leader del Carroccio, impegnatissimo in una grande battaglia contro il fondo salva stati, da giorni ne dice di ogni sul MES. Tanto che nella mente di molti italiani è sorta la domanda: “Cos’è il Mes?”.

Salvini, prontissimo a cogliere la palla al balzo, allora organizza una serie di eventi in cui verrà spiegato agli italiani in cosa consiste il fondo salva stati europei e perché sia una carognata contro gli italiani.

Ma deve aver perso gli appunti per strada perché, interrogato da Fanpage, non passa l’esame….

Ecco il video di Fanpage che (se ce ne fosse ancora bisogno) consacra Salvini come il politico più ridicolo della storia Italiana…!

Quella contro la riforma del Meccanismo Europeo di stabilità è ormai la battaglia principale del leader della Lega Matteo Salvini, che è arrivato ad accusare il premier Conte di alto tradimento perché avrebbe avvallato “di nascosto” le modifiche al trattato che regola il cosiddetto “fondo monetario europeo”.

Oltre a dare battaglia in parlamento, la Lega ha organizzato una serie di banchetti in tutta Italia con l’obbiettivo di illustrare i contenuti della riforma e raccogliere le firme per bloccarla.

Salvini quindi, si prepara a spiegare il MES nelle piazze, ma quanto ne conosce il funzionamento?

Fanpage ha provato a chiedere al senatore leghista cosa sono le Cacs. Si tratta di uno dei punti chiave del dibattito. Proprio le modifiche riguardanti le Clausole di Azione Collettiva, infatti, secondo i critici della riforma, sarebbero uno degli elementi che renderebbe più facile arrivare alla ristrutturazione del debito pubblico in caso di richiesta di aiuto finanziario al MES da parte dell’Italia o di un altro Paese dell’eurozona.

Salvini lo sa? I risultati dell’intervista sono esilaranti…!

 

Salvini: un parlamentare che canta “Bella Ciao” è uno spettacolo indegno…!

 

Bella Ciao

 

 

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Salvini: un parlamentare che canta “Bella Ciao” è uno spettacolo indegno…!

“I Commissari Ue che cantano ‘Bella Ciao’ è uno spettacolo indegno”

Poi insiste con “questi sono i rappresentanti di tutti i cittadini europei, e ‘Bella Ciao’ è cantata da una parte politica” …e in quest’ultima frase c’è tutta la cialtroneria, l’ignoranza e la mala fede di questo individuo: la Resistenza non era solo rossa, ma di tutti i colori come cattolici, federalisti etc. tutti i colori contro la dittatura nazifascista

Il fatto che i commissari europei del gruppo Socialisti e Democratici abbiano intonato alcune strofe di “Bella Ciao” è “una follia”. Matteo Salvini, accodandosi al giudizio espresso poche ore prima da un’altra intellighenzia (per i leghisti che leggono questo articolo poi spiegheremo perché “intellighenzia” non è un errore di grammatica) italiana, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che aveva parlato di ridicolo teatrino, si lascia andare a valutazioni durissime contro i nuovi membri della Commissione Europea, rei di aver intonato una canzone simbolo della lotta partigiana.

“Loro rappresentano 500 milioni di cittadini europei”, spiega Matteo Salvini, lanciandosi in un ardito paragone: “È come se noi ci fossimo messi a cantare canzoni di una parte o dell’altra in Consiglio dei ministri, è stato uno spettacolo indegno”.

Ma poi a cosa si riferiva? “Una parte e l’altra”? Contro Bella Ciao c’era, c’è e ci sarà sempre solo una altra parte: la dittatura nazifascista!

E poi la chicca finale: “si perde tempo in teatrini” invece di LAVORARE per risolvere i problemi dei cittadini. Sì, c’è poco da ridere, parlava di lavorare!!!

By Eles

Vasco Rossi torna a parlare del clima di odio alimentato da alcuni politici in Italia… “molte paure sono fagocitate per motivi propagandistici e per la ricerca di consenso elettorale” – Non fa nomi, ma a qualcuno fischiano forte le orecchie…!

 

Vasco Rossi

 

 

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Vasco Rossi torna a parlare del clima di odio alimentato da alcuni politici in Italia… “molte paure sono fagocitate per motivi propagandistici e per la ricerca di consenso elettorale” – Non fa nomi, ma a qualcuno fischiano forte le orecchie…!

Vasco Rossi è tornato. Da alcune settimane, infatti, il rocker di Zocca è tornato a essere un grande protagonista anche nelle rotazioni radiofoniche, con il suo ultimo brano ‘Se ti potessi dire’ ed è pronto per rilanciare il suo 2020 tra palazzetti e stadi tutti esauriti. Cinque anni, un lustro in cui l’Italia ha visto tanti passaggi di mano anche in chiave politica. E proprio il Blasco ha voluto sottolineare come tutto questo abbia portato a un peggioramento della condizione nostrana a livello sociale.

Come appare sempre più evidente, infatti, nel nostro Paese è sempre più forte un clima di incertezza, di paure e di odio che hanno portato milioni di italiani (seguendo i trend delle elezioni locali e i sondaggi degli ultimi tempi) ad affidarsi a chi ha fatto del ‘terrorismo psicologico’ una chiara e ben definita scelta propagandistica. I temi-chiave sono ben noti a tutti e questo continuo allarmismo provocato da una certe classe politica, non ha fatto altro che fagocitare e aumentare l’odio che, oramai, impera nel quotidiano delle cronache italiane. Un modo di essere, pensare e agire che appare evidente ogni giorno di più e viene cavalcato e acuito da proclami populistici. E non solo.

 Vasco Rossi e la politica che alimenta odio e paure

«Mi dispiace che il nostro meraviglioso Paese sia cosi preda di rabbie e paure – ha detto Vasco Rossi rispondendo alle domande di Andrea Laffranchi de Il Corriere della Sera -, fagocitate da irresponsabili politici in cerca di consenso e potere». Non fa nomi, né riferimenti. Il punto di vista del Blasco, però, sembra essere piuttosto chiaro con il dito ben puntato. Un concetto che aveva già palesato qualche mese fa, era il maggio scorso, durante la conferenza stampa di lancio del VascoNonStop 2019. E la situazione, negli ultimi mesi, non sembra essere migliorata. Anzi.

Gli ultimi dieci anni: da Obama a Trump

Ma la scena preoccupante non è solamente quella italiana. Anche oltreoceano la situazione non sembra essere migliore, con un ritorno al passato anche alla Casa Bianca che, secondo Vasco Rossi, rappresenta un brutto passo indietro: «Direi che da Obama a Trump è stata una bella caduta di… tutto: stile, tono e sostanza. Una esplosione di ignoranza, egoismo e qualunquismo che non mi aspettavo. Un preoccupante ritorno al passato. Forse è questa la vera faccia dell’America. Credo che Trump rappresenti bene il lato oscuro, oscurantista, egoista, bigotto e arrogante degli Stati Uniti».

 

tratto da: https://www.giornalettismo.com/vasco-rossi-paure-politici/

Berlusconi con Salvini e Meloni in piazza contro la proposta M5s del carcere per i grandi evasori. Ora qualcuno una domanda se la dovrebbe pur fare: con quale faccia un condannato per frode fiscale può protestare contro una norma che manda in galera questi delinquenti?

 

Berlusconi

 

 

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Berlusconi con Salvini e Meloni in piazza contro la proposta M5s del carcere per i grandi evasori. Ora qualcuno una domanda se la dovrebbe pur fare: con quale faccia un condannato per frode fiscale può protestare contro una norma che manda in galera questi delinquenti?

Berlusconi è sceso in piazza insieme a Salvini e la Meloni per protestare contro il carcere per i grandi evasori. Stiamo parlando di quei personaggi, gli evasori fiscali, che rubano i nostri soldi portandoli in paradisi fiscali e che evadono il fisco per oltre 100 mila euro”.

Così il Movimento 5 Stelle su Facebook, condividendo un video messaggio della deputata Angela Salafia.

“Quelli che se la spassano sulle spiagge dei Caraibi in giro per il mondo alla faccia nostra. E sapete perché? Perché noi paghiamo le tasse anche per loro!” proseguono i 5Stelle “Finora hanno potuto godere di una sorta di impunità visto che, su 60mila detenuti, solo 281 sono evasori fiscali”.

“Ora si cambia registro” assicurano i pentastelati “nel decreto fiscale abbiamo previsto il carcere per questo reato, aumentando le pene per quelli che non versano allo Stato dai 100mila euro in su. Evadere centinaia di migliaia di euro è un reato e deve essere punito come tale”.

Il Re dei grandi evasori, Silvio Berlusconi, condannato con sentenza passata in giudicato per frode fiscale, si arrabbi pure con i suoi compagni di merenda del centrodestra. Ma come fa un condannato per frode fiscale a scagliarsi contro la norma che manda in galera quei delinquenti che ogni giorno fregano i cittadini onesti?” si chiedono i 5Stelle.

“Per non parlare della becera propaganda che Salvini mette in atto cercando di far passare il messaggio che il carcere sia previsto per parrucchieri e imbianchini. Ma quali parrucchieri o imbianchini evadono più di 100mila euro all’anno? Non fatevi trarre in inganno da queste bugie, la realtà è che i delinquenti milionari che finora hanno rubato soldi agli italiani non la passeranno più liscia,” scrivono ancora i pentastellati.

In Italia serve una svolta culturale, bisogna punire questi parassiti, e faremo di tutto per portarla avanti più determinati che mai!” conclude il M5S.

L’ironia e la fantasia dei Napoletani contro Salvini… Quattro brevi, esilaranti video per farci quattro risate…!

 

 

Salvini

 

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L’ironia e la fantasia dei Napoletani contro Salvini… Quattro brevi, esilaranti video per farci quattro risate…!

L’ironia dei Napoletani è proverbiale. Poi, se c’è di mezzo Salvini…

Godiamoci questi quattro brevi video. Una valanghe di risate!

 

Salvini in casa Cupiello

 

Ancora Salvini con il grande Eduardo… La dedica di Eduardo (e di tutti i Napoletani) al leader della lega

Questo è geniale: Salvini, venditore ambulante di frutta e verdura…

Questo video nasce 5 anni fa. È la parodia di una più “seria” serie di video in cui una bella ragazza attraversava varie città ricevendo innumerevoli molestie. Il video si intitolava “40 molestie in dieci ore”

…Ora, cosa succederebbe se Matteo Salvini girasse per le vie di Napoli, sulla falsariga delle donne che hanno filmato le molestie ricevute nelle diverse città? Se lo sono chiesti i comici partenopei Ciro & Paco di “Nati con la camicia” in un divertente video caricato sul loro canale YouTube. E le reazioni dei cittadini napoletani sono davvero impagabili.

Salvini scatena il linciaggio contro padre Alex Zanotelli, reo di aver consacrato la sua vita agli ultimi ed a contrastare le mafie. Noi stiamo con padre Zanotelli e rilanciamo la petizione per la chiusura delle pagine social di Salvini, vere e proprie macchine di odio e paura!

 

Zanotelli

 

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Salvini scatena il linciaggio contro

, reo di aver consacrato la sua vita agli ultimi ed a contrastare le mafie. Noi stiamo con padre Zanotelli e rilanciamo la petizione per la chiusura delle pagine social di Salvini, vere e proprie macchine di odio e paura!

Una vita per gli ultimi, italiani e non.
Una vita a contrastare le organizzazioni mafiose.
Una vita nelle periferie africane ed italiane, dove la miseria si attacca alla vita come la scabbia.
Per questo è giusto esprimere massima solidarietà al missionario comboniano Alex Zanotelli dopo l’ennesimo attacco mediatico subito.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha nuovamente criticato il sacerdote tramite un post sui social, scatenando la furia (gogna) cieca dei sostenitori leghisti.
Non è la prima volta: sono molteplici [1] i post in cui l’ex ministro attacca Padre Alex, consegnandolo di fatto alla cattiveria del web, agli insulti ed alla violenza verbale.

La querelle s’inasprisce all’indomani dei casi Diciotti e Sea Watch: il prete degli ultimi difende la bontà delle operazioni delle imbarcazioni umanitarie e nello specifico prende le difese di Carola Rackete, mentre l’allora ministro dell’Interno apostrofa la donna come “comunista tedesca traghettatrice di immigrati” (Post di Facebook del 5/09/2019).

Cos’era successo?
Carola Rackete si era rifiutata di assecondare gli ordini impartiti da Salvini, prestava quindi soccorso ai migranti nel Mediterraneo e si opponeva alla volontà del Viminale di riportarli in Libia [2]. Rispettava, nonostante le pressioni e minacce di arresto, l’obbligo di salvataggio, il non-refoulement e il successivo sbarco dei naufraghi in un porto sicuro.
Rackete veniva assolta dal GIP da ogni accusa, invece il leader della Lega è ancora indagato per “sequestro di persona” e vedremo se scapperà da un altro processo, come successo con il caso Diciotti, avvalendosi dell’immunità parlamentare.

Il modus operandi per attaccare il missionario comboniano segue un copione ben preciso:
foto e/o articolo di quotidiano appoggiato su uno dei social di Salvini correlato da un commento provocatore per istigare la pioggia di insulti.
Gli ultimi ieri: “sembra si sia fumato tutta la Giamaica”, “non sei un vero cristiano”, “non è un uomo di Chiese e dovrebbe essere processato perché non è degno di far parte della Chiesa cristiana”, “soggiorno forzato in casa di riposo”, “privo di carità”, “falso”, “usi droga scadente”, “ai tempi dei Medici ora sarebbe un cumulo di carbone e cenere. E nessuno se ne dispiacerebbe credo”, “cialtrone” e purtroppo molto altro.

Ma chi è Zanotelli, così odiato dalla gentaglia “salviniana”?

Padre Alex inizia la sua attività di aiuto in Sudan nel 1965 e ci rimane per otto anni fino al 1973: ha sostenuto la popolazione Nuba, perseguitata e falcidiata dalla guerra civile (anche nei tempi recenti: basti pensare ai raid ed alle esecuzioni del 2011).
Per il suo sostegno ai poveri e per le denunce focose contro la corruzione dilagante, viene considerato “indesiderabile” dal Governo locale e gli viene successivamente negato il visto d’ingresso.
Viene anche accusato di sincretismo da esponenti religiosi. Il motivo: le sue celebrazioni avvengono prestando “troppa” attenzione alla tradizione africana, cosa evidentemente mal digerita dal clero. Fa inoltre grande pressione per una maggiore trasparenza dei finanziamenti internazionali e nazionali. Risulta essere personaggio scomodo quanto in terra straniera quanto in terra italiana.
Tornato in Italia, infatti, denuncia le disparità sociali creata dai vertici politici, il business di armi dei Paesi occidentali e l’ingerenza dei paesi europei nelle guerre locali del continente africano per accaparrarsi le risorse.

Nel 1989 lascia nuovamente l’Italia, decidendo di portare conforto ed aiuto concreto nel Kenya falcidiato dall’AIDS, dalla prostituzione, dagli slums, dalla povertà più misera.
Si reca a Nairobi, precisamente nella baraccopoli di Korogocho, che sorge in mezzo ad una discarica radioattiva: è il quarto slum più popoloso del Paese e conta 180.000 persone dimenticate dal governo locale e dall’umanità intera. Vi rimane per undici anni, fino al 2001, rischiando la propria stessa salute.
Rientra in in Italia e sceglie Napoli, il rione Sanità.
Qui, insieme alle associazioni del territorio, presta soccorso alla fascia di popolazione emarginata, a quei ragazzini facili prede della camorra, ai migranti costipati in abitazioni fatiscenti. Si batte per i diritti e la dignità delle minoranze rom, per l’acqua bene comune, per la salvaguardia dell’ambiente contro il biocidio, ed infine al contrasto delle politiche autoritarie contro poveri e migranti dell’ultimo quinquennio.
Questo è Padre Alex.

Pietro Giovanni Panico, redazione Meeting Pot
Rilanciamo la petizione per la chiusura delle pagine social di Matteo Salvini. Non è possibile tollerare un solo giorno in più la macchina dell’odio e della paura
RAIAWADUNIA 

 

fonte: https://raiawadunia.com/salvini-scatena-il-linciaggio-contro-padre-alex-zanotelli/

Salvini: “la querela della Cucchi? Non ho paura ” …Ilaria, non gli dare retta. Disse le stesse cose quando fu indagato per il caso Diciotti, poi però se la fece sotto, si appellò all’immunità e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo.

 

Cucchi

 

 

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Salvini: “la querela della Cucchi? Non ho paura ” …Ilaria, non gli dare retta. Disse le stesse cose quando fu indagato per il caso Diciotti, poi però se la fece sotto, si appellò all’immunità e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo.

 

“Querelato”, “Non ho paura”. Scontro Ilaria Cucchi-Salvini titola Il Giornale che per occhiello riporta: Ilaria Cucchi annuncia la querela a Salvini: “Non può giocare sul corpo di Stefano”. Il leader della Lega: “Me ne farò una ragione”

Dopo aver appreso della condanna a 12 anni per i due carabinieri, accusati di aver ucciso Stefano Cucchi, il leader della Lega aveva affermato: “Questo testimonia che la droga fa male, sono contro lo spaccio sempre e comunque”.

A seguito della sentenza, Matteo Salvini aveva commentato la condanna, sostenendo che “se qualcuno ha usato violenza, ha sbagliato e pagherà. In divisa e non in divisa”. Poi, aveva aggiunto: “Sono vicinissimo alla famiglia, ho invitato la sorella al Viminale. Per quel che mi riguarda, come senatore e come padre, combatterò la droga. Questo testimonia che la droga fa male, sono contro lo spaccio sempre e comunque”.

Una dichiarazione, che aveva fatto indignare la sorella della vittima, che aveva risposto al leader del Carroccio, durante un’intervista a Radio Capital: “Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto. Anche io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto per droga. Chiaramente non c’entra assolutamente nulla, va contro questo pregiudizio, va contro questi personaggi. Noi abbiamo dovuto batterci per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un’aula di giustizia e non escludo che uno di questi possa essere proprio Salvini”.

E infatti, oggi arriva la notizia della querela. A renderlo noto è la stessa Ilaria, tramite un post su Facebook: “Il signor Matteo Salvini non può giocare sul corpo di Stefano Cucchi”, scrive la donna. “Stefano Cucchi ha sbagliato ed avrebbe dovuto pagare ma non morire in quel modo – continua Ilaria Cucchi -Il giorno in cui viene pronunciata la sentenza ha il coraggio di dire quelle parole come se fosse al bar e parlasse ai suoi amici? Sono solo una normale cittadina e non posso fare altro che querelarlo”.

E intanto Salvini fa il duro: “Non ho paura”

…Cara Ilaria, non lo dare retta. Disse le stesse cose quando fu indagato per il caso Diciotti, poi però se la fece sotto, si appellò all’immunità e piagnucolò l’aiuto del Senato per evitare il processo. Vedrai, se la farà sotto anche in questo caso…

Il precedente della Diciotti

Anche lì fece il duro. Sfidò, a caldo, la magistratura e il pm di Agrigento Luigi Patronaggio. Disse di non aver alcuna paura di affrontare questo processo perché lui aveva «agito nell’interesse degli italiani». Poi la strategica ritirata: prima con il coinvolgimento di Conte, Di Maio e Toninelli che presentarono le loro memorie in cui si auto-accusavano di aver fatto una scelta in quanto governo; poi con la richiesta di immunità avanzata (e ottenuta) alla Giunta del Senato, prima del voto di Palazzo Madama che gli ha fatto evitare il processo.

Chissà come andrà a finire con la querela della Cucchi.

Il capitano è un guappo di cartone… Vedrete che se le cose si faranno serie, troverà il modo di nascondersi da qualche parte e in qualche modo…!

 

 

 

Ilaria Cucchi ha querelato Salvini: “Questo signore smetta di fare spettacolo sulla nostra pelle”

 

Ilaria Cucchi

 

 

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Ilaria Cucchi ha querelato Salvini: “Questo signore smetta di fare spettacolo sulla nostra pelle”

Ilaria Cucchi ha querelato Matteo Salvini

“Ora basta. Lo devo a Stefano, a mio padre ma soprattutto a mia madre. Questo signore deve smetterla di fare spettacolo sulla nostra pelle”.

Sono le parole con cui Ilaria Cucchi ha querelato Matteo Salvini per le sue frasi sul fratello Stefano, dopo la condanna dei carabinieri, lo scorso 14 novembre. Ilaria Cucchi ha querelato il leader della Lega per il reato di diffamazione, regolato dall’articolo 595 terzo comma del Codice penale.

In un tweet di Ilaria Cucchi mostra gli atti della querela sporta nei confronti di Matteo Salvini.

La querela è nei confronti di Matteo Salvini, “nonché di chiunque altro venga ritenuto responsabile per i reati di cui all’articolo 595, 3 comma c.p., e per ogni altro reato che la S.V. ravviserà nei fatti esposti, chiedendo che i responsabili vengano perseguiti e puniti a norma di legge, con riserva di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale”.

Matteo Salvini, dopo la sentenza di condanna a 12 anni per i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro per l’omicidio di Stefano Cucchi aveva detto: “Se qualcuno ha usato violenza, ha sbagliato e pagherà. Questo testimonia che la droga fa male sempre e, comunque, io combatto la droga in ogni piazza”.

“Che c’entra la droga? Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto. Anch’io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto di droga”, aveva dichiarato Ilaria Cucchi all’indomani delle parole di Salvini, annunciando la querela, che è arrivata puntuale il 22 novembre 2019.

Ilaria Cucchi asfalta Salvini: “Lui è contro la droga? Benissimo, condivido. Ma sono contraria anche alle truffe ai danni dello Stato e ai rimborsi fasulli a spese di cittadini normali come me che pagano le tasse e non hanno 80 anni per mettersi in pari”.

 

Ilaria Cucchi

 

 

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Ilaria Cucchi asfalta Salvini: “Lui è contro la droga? Benissimo, condivido. Ma sono contraria anche alle truffe ai danni dello Stato e ai rimborsi fasulli a spese di cittadini normali come me che pagano le tasse e non hanno 80 anni per mettersi in pari”.

Anche questa sera a Modena, in uno dei suoi appuntamenti elettorali per la tornata amministrativa in Emilia-Romagna, Matteo Salvini è tornato sulla querela che Ilaria Cucchi ha sporto nei suoi confronti per le sue parole sulla droga, dopo la sentenza di condanna a 12 anni per due carabinieri in seguito al processo per la morte di Stefano Cucchi. «Evidentemente, ci vedremo in tribunale» – ha tagliato corto Salvini, affermando di aver espresso la propria solidarietà alla famiglia in passato e invitando Ilaria Cucchi al Viminale.

Ilaria Cucchi blasta Matteo Salvini sui 49 milioni

Ma nel pomeriggio era stata la stessa Ilaria Cucchi a parlare ancora una volta di Matteo Salvini, spiegando la sua posizione e le motivazioni che l’hanno spinta a querelare il leader della Lega. «Lui è contro la droga? – ha detto la sorella di Stefano Cucchi – Benissimo, condivido. Ma sono contraria anche alle truffe ai danni dello Stato e ai rimborsi fasulli a spese di cittadini normali come me che pagano le tasse e non hanno 80 anni per mettersi in pari».

Il riferimento fatto da Ilaria Cucchi è esplicito e riguarda la confisca di beni per 49 milioni di euro alla Lega e al pagamento dilazionato in 80 anni (ciascuna con il relativo pagamento di 600mila euro) per le vicende legate alla gestione dei fondi da parte dell’ex segretario Umberto Bossi e dell’ex tesoriere Belsito. Ilaria Cucchi ha risposto con questa battuta all’attacco di Matteo Salvini che aveva fatto alcuni confronti con l’atteggiamento di chi, come la famiglia sinti dei Casamonica, gli rivolge delle minacce e degli attacchi, non soltanto attraverso i social network.