Berlusconi con Salvini e Meloni in piazza contro la proposta M5s del carcere per i grandi evasori. Ora qualcuno una domanda se la dovrebbe pur fare: con quale faccia un condannato per frode fiscale può protestare contro una norma che manda in galera questi delinquenti?

 

Berlusconi

 

 

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Berlusconi con Salvini e Meloni in piazza contro la proposta M5s del carcere per i grandi evasori. Ora qualcuno una domanda se la dovrebbe pur fare: con quale faccia un condannato per frode fiscale può protestare contro una norma che manda in galera questi delinquenti?

Berlusconi è sceso in piazza insieme a Salvini e la Meloni per protestare contro il carcere per i grandi evasori. Stiamo parlando di quei personaggi, gli evasori fiscali, che rubano i nostri soldi portandoli in paradisi fiscali e che evadono il fisco per oltre 100 mila euro”.

Così il Movimento 5 Stelle su Facebook, condividendo un video messaggio della deputata Angela Salafia.

“Quelli che se la spassano sulle spiagge dei Caraibi in giro per il mondo alla faccia nostra. E sapete perché? Perché noi paghiamo le tasse anche per loro!” proseguono i 5Stelle “Finora hanno potuto godere di una sorta di impunità visto che, su 60mila detenuti, solo 281 sono evasori fiscali”.

“Ora si cambia registro” assicurano i pentastelati “nel decreto fiscale abbiamo previsto il carcere per questo reato, aumentando le pene per quelli che non versano allo Stato dai 100mila euro in su. Evadere centinaia di migliaia di euro è un reato e deve essere punito come tale”.

Il Re dei grandi evasori, Silvio Berlusconi, condannato con sentenza passata in giudicato per frode fiscale, si arrabbi pure con i suoi compagni di merenda del centrodestra. Ma come fa un condannato per frode fiscale a scagliarsi contro la norma che manda in galera quei delinquenti che ogni giorno fregano i cittadini onesti?” si chiedono i 5Stelle.

“Per non parlare della becera propaganda che Salvini mette in atto cercando di far passare il messaggio che il carcere sia previsto per parrucchieri e imbianchini. Ma quali parrucchieri o imbianchini evadono più di 100mila euro all’anno? Non fatevi trarre in inganno da queste bugie, la realtà è che i delinquenti milionari che finora hanno rubato soldi agli italiani non la passeranno più liscia,” scrivono ancora i pentastellati.

In Italia serve una svolta culturale, bisogna punire questi parassiti, e faremo di tutto per portarla avanti più determinati che mai!” conclude il M5S.

Giusto per rinfrescarvi la memoria – Il settimanale tedesco Der Spiegel: “Italia scroccona … I mendicanti almeno dicono grazie quando gli fai la carità” …Ma quand’è che mandiamo a cagare l’Europa, l’Euro e questi tronfi nazisti che si credono i padrini del mondo?

 

Der Spiegel

 

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Visto che a volte abbiamo la memoria corta e ci dimentichiamo con quali carogne abbiamo a che fare, vogliamo ricordarvi questo articolo di soli 4 mesi fa…

Il settimanale tedesco Der Spiegel: “Italia scroccona … I mendicanti almeno dicono grazie quando gli fai la carità” …Ma quand’è che mandiamo a cagare l’Europa, l’Euro e questi tronfi nazisti che si credono i padrini del mondo?

 

Niente da dire, i tedeschi sanno sempre come attirare simpatie…

Vorremmo solo ricordare agli spalatori di merda che chissà come scrivono su Der Spiegel che:

1) l’Italia è terzo contributore al Fondo salva Stati;

2) la Germania truffò Grecia per salvare proprie banche;

3) la produttività Italiana è stata uccisa dall’Euro, trucchetto dei crucchi per fare surplus violando le regole dellUnione Europea;

4) invece di scrivere puttanate, dovrebbero pensare a restituirci i 125 miliardi del MES che l’Italia ha sborsato per salvare le loro banche;

5) quando Giulio Cesare giunse in Germania non trovò altro che ordalie barbariche da civilizzare (e non gli è poi riuscito così bene).

6) i crucchi che non hanno imparato niente dalla storia. Anche la Shoah era cominciata così, con gli ebrei “parassiti”…!

 

da huffingtonpost.it:

Der Spiegel: “Italia scroccona, colpa di Draghi”

“I mendicanti almeno dicono grazie. Si procede verso il ricatto. Rispetto all’Italia la Grecia è una bazzecola”

Il settimanale tedesco Der Spiegel si occupa dell’Italia e nella sua edizione online accusa il paese di voler “scroccare” dal resto dei partner dell’Unione europea, in un durissimo articolo firmato da Jan Fleischauer. Non si tratta di un paese povero, scrive il giornalista nel suo commento al piano del futuro governo, e poi attacca: “Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale ‘dolce far niente’, e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più” alla condotta dell’Italia. “In effetti si procede verso il ricatto”, continua Spiegel, affermando che “rispetto all’Italia la Grecia è una bazzecola”.

“Se gli italiani decidono di non voler assolvere ai loro pagamenti, l’euro è alla fine e la Germania perderà tutti i soldi impegnati per salvarlo”, si legge anche. E l’uomo che “ha fornito l’arma” che l’Italia punta contro i suoi vicini “siede a Francoforte”, aggiunge il magazine, tirando in ballo Mario Draghi. Il “whatever it takes” pronunciato dal presidente della Bce nel momento più critico dell’eurocrisi, è la tesi, “è stato notato a Roma”. “E adesso alla Bce non resta altro che continuare la sua politica perché ogni rialzo dei tassi porterebbe lo Stato italiano all’incapacità di pagare”.

L’articolo si conclude con un’osservazione dal tono quasi personale: “Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità. Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale. Trovo però incomprensibile che si vogliano addossare i costi delle proprie decisioni politiche ad altri che hanno un’altra concezione della politica. Questo difficilmente si concilia con il mio concetto di democrazia”. “Chi vorrebbe essere considerato uno scroccone? Gli italiani, così almeno pare, hanno superato questa forma di orgoglio nazionale”.