QUESTE COSE NON DOVETE DIMENTICARLE: Ecco a Voi una PERSONA SERIA – Ernesto Carbone: “Se al Referendum vince il NO lascio la politica. Si tratta di ESSERE SERI. Se non cambio la Costituzione me ne vado a casa perchè ho fallito! SONO UNA PERSONA SERIA…” …e infatti HA ANCORA IL CULO SERIAMENTE INCOLLATO ALLA POLTRONA!!

Ernesto Carbone

 

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QUESTE COSE NON DOVETE DIMENTICARLE: Ecco a Voi una PERSONA SERIA – Ernesto Carbone: “Se al Referendum vince il NO lascio la politica. Si tratta di ESSERE SERI. Se non cambio la Costituzione me ne vado a casa perchè ho fallito! SONO UNA PERSONA SERIA…” …e infatti HA ANCORA IL CULO SERIAMENTE INCOLLATO ALLA POLTRONA!!

Il deputato PD Ernesto Carbone segue la linea del governo e dopo l’analogo annuncio di Matteo Renzi e di Maria Elena Boschi afferma: ‘Se fallisco la promessa elettorale vado a casa, ho un lavoro fuori dalla politica’

Ma ovviamente, la “persona seria” pur avendo fallito, resta con IL CULO SERIAMENTE INCOLLATO ALLA POLTRONA D’ORO!!

…e dire che l’avevano avvertito “Qualcuno se le segna queste cose”…

Ma loro confidano sempre nel fatto che gli Italioti sono un popolo di coglioni!!

Vi prego, segnatevi questo nome e ricordatevelo quando andrete a votare (se mai ci andrete)…!!!

By Eles

Ecco il video della dichiarazione:

Ecco come potete meglio capire chi è questo tizio che SE FOSSE una persona SERIA ora starebbe fuori dalle palle…

Il Pd tassa i Manager Pubblici che nomina – Dirigenti pubblici (che paghiamo con i soldi NOSTRI), essendo stati nominati dal Pd, devono “ricambiare” versando al partito parte del proprio stipendio. Vi sembra legale o almeno morale?

 

Manager Pubblici

 

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Il Pd tassa i Manager Pubblici che nomina – Dirigenti pubblici (che paghiamo con i soldi NOSTRI),  essendo stati nominati dal Pd, devono “ricambiare” versando al partito parte del proprio stipendio. Vi sembra legale o almeno morale?

 

Di Maio (M5S): PD tassa manager pubblici? Sembra proprio un pizzo!

Luigi Di Maio del MoVimento 5 Stelle commenta l’inchiesta di Libero, sui versamenti al PD che farebbero i manager pubblici dopo essere stati nominati.

“Esistono dirigenti pubblici, presidenti di partecipate, di aziende controllate da amministrazioni pubbliche, che, essendo stati nominati dal PD, devono rendere grazie. In che modo? Addirittura versando al partito una parte del proprio stipendio. Con una percentuale che varia di città in città, e attinge dall’unicobancomat che non rimane mai senza soldi: le tasse versate dai cittadini” denuncia su Facebook Luigi Di Maio, deputato delMoVimento 5 Stelle.
“Un vero e proprio sistema, smascherato da un’inchiesta di Libero, pubblicata ieri e che guarda caso non ha trovato spazio da nessuna parte. – sottolinea il pentastellato – Neanche una delle testate che hanno vivisezionato l’accordo firmato dagli amministratori del MoVimento 5 Stelle nel segno del buongoverno hanno questa volta gridato allo scandalo”.

“Eppure a ben guardare parliamo di finanziamento a un partito. Allora ve lo raccontiamo noi. – spiega il vice presidente dellaCamera – Il sistema funziona così: il PD nomina l’amministratore che sottoscrive un contratto con le federazioni locali del PD.Insomma, versa una quota dello stipendio (ricevuto dai soldi pubblici) al PD. Un segno di ringraziamento che rafforza il legame tra dirigente e partito”.

Di Maio quindi aggiunge: “A noi sembra un atteggiamento da clan. E questa ‘donazione’ che non è volontaria ma regolamentata con tanto di ‘pezzo di carta’ sembra proprio un pizzo. E se il nominato non volesse versare? Si scorda altre nomine. Capito che fidelizzazione?”.
“Il MoVimento 5 Stelle non può assolutamente considerare accettabile questo scambio di favori sulle spalle di noi cittadini. Vogliamo vederci chiaro. Faremo accesso agli atti in tutte le amministrazioni in cui siamo presenti per capire chi sono e quali sono questi manager pubblici sotto ricatto. E ne parleremo in aula con interrogazioni parlamentari che presenteremo alla Camerae al Senato” assicura.

Ecco il fantastico reddito di inclusione REI di Renzi: 1,7 miliardi per i poveri! Ma quello che i Tg non dicono è che il REI assorbe il sostegno SIA e l’assegno di disoccupazione ASDI, il cui costo era di 1,7 miliardi! Insomma solo un altro “cambio di nome” per prenderci per il culo!

 

reddito di Inclusione

 

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Ecco il fantastico reddito di inclusione REI di Renzi: 1,7 miliardi per i poveri! Ma quello che i Tg non dicono è che il REI assorbe il sostegno SIA e l’assegno di disoccupazione ASDI, il cui costo era di 1,7 miliardi! Insomma solo un altro “cambio di nome” per prenderci per il culo!

Da gennaio 2018 il via al fantastico reddito di Inclusione REI.

Tutti i media (leccaculo) osannano lo straordinario sforzo del governo Gentiloni-Renzi.

Grandi! hanno trovato i soldi per aiutare i poveri!

NO, imbecilli! Hanno trovato un altro modo per prenderVi per il culo con la complicità dei media!

Com’è che nessuno Vi ha detto che contemporaneamente spariscono il sostegno all’inclusione attiva (SIA) e l’assegno di disoccupazione (ASDI) per i disoccupati?

Come non lo sapevate?

Sono assorbiti dal REI…!

…E quindi non sapete neanche che il costo di SIA e ASDI era di 1,7 miliardi di Euro, mentre il REI costerà 1,7 miliardi di Euro! …Come? Forse ci state arrivando?

Hanno fatto un altro repentino cambio di nome e ancora una volta ci prendono per il culo!

Votate Renzi, che i soldi ve li dà!

By Eles

 

Aprile ’04 bonus 80 Euro (a maggio c’erano le Europee). Novembre ’16 bonus giovani 500 Euro (a dicembre c’era il referendum). Da gennaio ’18 il reddito di inclusione (a febbraio ci saranno le Politiche) …ma tu proprio non ti senti preso per il culo?

preso per il culo

 

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Aprile ’04 bonus 80 Euro (a maggio c’erano le Europee). Novembre ’16 bonus giovani 500 Euro (a dicembre c’era il referendum). Da gennaio ’18 il reddito di inclusione (a febbraio ci saranno le Politiche) …ma tu proprio non ti senti preso per il culo?

No? Non ti senti preso per il culo? Non ti sei stancato di pagargli la campagna elettorale? Sei a tuo agio in un paese che va in rovina? Non te ne frega una beata minchia del futuro dei tuoi figli?

Bene, allora non ti resta che dargli ancora una volta il tuo voto.

Complimenti per la scelta…

by Eles

F-35 al posto di scuola e sanità: così hanno deciso Giorgio Napolitano e il PD…!

F-35

 

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F-35 al posto di scuola e sanità: così hanno deciso Giorgio Napolitano e il PD…!

L’Italia – e soprattutto Napolitano e il PD – dovrebbero prendere lezioni dal Costarica, che ha deciso di mandare al diavolo le armi e di pensare ai propri cittadini investendo nella scuola e nella sanità. L’esatto contrario del Governo Gentiloni che sta buttando 11 miliardi di euro per l’acquisto degli F-35, continua a smantellare la sanità è ha eliminato un anno di liceo per ‘risparmiare’ un miliardo e 300 milioni di euro! 

In questi ultimi giorni, secondo un’analisi dei giudici della Corte dei Conti, il programma dei caccia F-35 “è oggi in ritardo di almeno 5 anni” per le “molteplici problematiche tecniche” che hanno fatto, anche sì che i costi del super-caccia siano “praticamente raddoppiati“. Ed anche le prospettive occupazionali per l’Italia “non si sono ancora concretizzate nella misura sperata”. Tuttavia, l’esposizione fin qui realizzata in termini di risorse finanziarie, strumentali ed umane è fondamentalmente legata alla continuazione del progetto” ed uscirne ora produrrebbe importanti perdite economiche.

E’ quanto si legge in un’analisi della Corte dei Conti. I giudici contabili, parlando del rendiconto dello Stato, sottolineano che “la stima dei ritorni occupazionali generati da parte dell’Industria, inizialmente pari a 6.400 posti di lavoro, è ritenuta realisticamente realizzabile in 3.586 unità, anche sulla base dell’aggiornamento di Leonardo–DV di febbraio 2017”.

A più riprese il progetto F-35 era stato messo “in discussione”, soprattutto in Parlamento. Ma in tutte le occasioni era stato l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a ribadire che non si tornava indietro. Nel 2013, per esempio, riunì il Consiglio supremo di difesa al Quirinale che così si pronunzio:

”Il Parlamento non può porre veti al governo in tema di ammodernamento dell’apparato militare”.

Un anno dopo, non soddisfatto, il capo dello Stato replicò poiché ricorrevano voci sul possibile taglio all’acquisto. Giorgio Napolitano riconvocò il Consiglio di difesa per mettere all’ordine del giorno le “criticità“ della Legge 244 , che prevedeva che il Parlamento avesse potere di controllo sulle spese della difesa.

E proprio per questo, un capitolo a parte, in tema di commercio delle armi, in cui la “pacifica” Italia è stata sempre in prima linea, merita la controversa questione dei caccia F-35 alla luce del ruolo che viene assegnato all’aereonautica nella nuova visione della strategia militare internazionale. Il costo complessivo è stato stimato, a metà degli anni 2000, in circa 276 miliardi di dollari. Dovrebbe sostituire, nelle sue varie versioni, centinaia di vecchi veicoli tattici sia in funzione di combattimento aereo che di supporto alle forze di terra e di bombardamento.

Si prevede che il prototipo F-35, dietro cui c’è una precisa strategia industriale americana per il dominio mondiale nel settore dell’aereonautica, dovrebbe stare sulla scena per buona parte del secolo e che entro il 2030 l’85% dei caccia nel mondo saranno gli F-35.

Alla realizzazione del costosissimo progetto hanno collaborato, con la capofila americana Lockheed, altre numerose aziende americane e straniere. Un progetto di collaborazione e cooperazione industriale tecnologica e militare a vari livelli e tra cui in prima fila troviamo la Gran Bretagna con la Bae Systemche ha investito 2,5 miliardi di dollari seguita dall’Italia con la Alenia con 1,3 miliardi di investimenti e l’Olanda con 800 milioni. Seguono poi, con un ruolo marginale di coinvolgimento nel progetto, altri Paesi come la Turchia, l’Australia,la Danimarca, il Canada e la Norvegia.

L’Italia, dal canto suo, dovrebbe poi ospitare un impianto di assemblaggio per l’Europa. Ma quel che più fa riflettere ed induce ad un’amara riflessione è che il nostro Paese, nel contesto di una crisi irreversibile con perdite continue di posti di lavoro e di chiusure senza soluzione di continuità, ai vari livelli, di migliaia e migliaia di aziende, si è impegnato ad acquistare 131 F-35 per un costo complessivo di 11 miliardi di dollari.

A questa spesa faraonica di 11 miliardi per gli F-35 vanno poi aggiunti poi altri 7 miliardi di euro per l’acquisto di 121 caccia Typhoon del consorzio Eurofightera cui l’Italia partecipa con Gran Bretagna, Germania e Spagna. Questo dell’opportunità dell’acquisto degli F-35, da parte dell’Italia, in un momento tanto delicato per la nostra economia, è stato oggetto di un serrato dibattito nel Paese e in Parlamento, con proposte di rinvio e/o di riduzione drastica del numero di velivoli da acquistare. Dibattito nel quale come detto prima è entrato a gamba tesa l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Ciò ci induce a pensare che gli interessi in campo per l’acquisto di questi costosissimi aerei sono tanti e talvolta non troppo spesso chiari e trasparenti. Basti pensare che l’azienda americana Lockheed – l’attuale capofila del progetto per la costruzione degli F-35 – è quella stessa Lockheed dello scandalo (chi è di buona memoria dovrebbe ricordarlo ) passato alla storia del nostro Paese come appunto lo “scandalo Locheed”. Scandalo divenuto tristemente famoso nel lontano 1976 per le bustarelle pagate per svariati miliardi di lire ad Antilope Koppler (nome in codice di un politico di primissimo piano) per favorire l’acquisto degli aerei Hercules C-130 (gli antesignani degli attuali F-35).

E con tale “dejà-vu” e con siffatti precedenti sorge il ragionevole dubbio ( “a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca”, diceva Giulio Andreotti) che la storia tra corsi e ricorsi, oggi come allora, potrebbe ripetersi alla luce della ostinazione sospetta da parte di molti interessati a volere acquistare a tutti i costi o, peggio ancora, a costi spropositati  decine e decine di F-35 che studi recenti, e per ammissione dello stesso Pentagono, che questi sofisticatissimi caccia potrebbero risultare pure difettosi.

Per tutte, la relazione tecnica di Michael Gilmore, direttore del dipartimento Difesa americano. Che, inviata di recente al Congresso degli Stati Uniti, ha rivelato che i caccia F.35 in fin dei conti si sono rivelati meno affidabili di quanto ci si potesse aspettare. Meno affidabili, più vulnerabili e più difficili da mantenere nonostante le spese considerevoli che hanno richiesto, con riferimento ai 288 miliardi di euro che sinora sono stati spesi.

Davanti a tutto questo non ci si fa scrupolo di insistere nell’acquisto di questi costosissimi caccia-bombardieri privilegiando in assoluto le spese militari a discapito delle spese sociali come, ad esempio, nel caso della prevista riduzione dei servizi sanitari e scolastici per le persone disabili: per l’acquisto di tali servizi è prevista, da parte del governo, una spesa complessiva pari all’acquisto di un caccia-bombardiere e mezzo!

Sarebbe più opportuno, e forse più sensato, che in un Paese civile che abbia a cuore gli interessi e la salute dei propri cittadini e, in particolare, come in questo caso, delle persone svantaggiate, i propri governanti pensassero ad acquistare dei cacciabombardieri in meno riducendo le spese militari e investendo le risorse risparmiate nel sociale e, precisamente, nel settore della sanità e dell’istruzione.

La riduzione di sprechi e delle spese militari, che molti Paesi, a differenza dell’Italia, hanno scelto di praticare, ha consentito ai loro cittadini di raggiungere elevati livelli di vita. Uno esempio per tutti: il piccolo Costarica che, da anni, ha scelto di non investire in armamenti, bensì in scuola e sanità. Oggi grazie a queste scelte il Costarica è uno dei Paesi al mondo con il più alto tasso di alfabetismo ( 94%) e con una durata media della vita tra i 76 e 78 anni ed è tra i Paesi più progrediti ed industrializzati.

Il Costarica, come del resto tanti altri Paesi che hanno ridotto le loro spese militari, spendendo ed investendo le loro risorse in attività sociali e di sviluppo, hanno dimostrato in tal modo, a differenza di quei Paesi vocati – quale è appunto l’Italia – a sprechi e ad eccessive spese militari, come si possono affrontare e risolvere i più elementari e fondamentali problemi dei propri cittadini.

fonte: http://www.inuovivespri.it/2017/08/11/gli-f-35-al-posto-di-scuola-e-sanita-cosi-hanno-deciso-giorgio-napolitano-e-il-pd/

EMBÈ ? NESSUNO È PERFETTO! …Ma Voi continuate a votarli…!

votarli

 

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EMBÈ ? NESSUNO È PERFETTO! …Ma Voi continuate a votarli…!

EMBÈ ? NESSUNO È PERFETTO!

Il Ministro degli Esteri Alfano non conosce l’inglese , che sarebbe utile per un ministro degli esteri.

Il Ministro delle Finanze Padoan sbaglia i conti di 10 miliardi di euro e, senza vergogna, chiede conseguente sconto alla UE.

Il Ministro del Lavoro Poletti dichiara che per trovar lavoro, i giovani non devono mandare curriculum, ma giocare a calcetto.

Nel curriculum del Ministro dell’Istruzione Fedeli  c’è scritto che è laureata. Falso perché la verità è  che ha poco più della terza media.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Anna Maria Madia ha copiato la tesi e ha prodotto leggi incostituzionali in seguito bocciate.

Il Ministro dell’Ambiente Galletti ha ridotto le rinnovabili e approvato  trivelle, inceneritori, gas e carbone.

Il Ministro dei Beni Culturali Franceschini ha accusato il Tar di oscurantismo per aver bocciato le sue nomine di direttori di 5 musei, peccato che la bocciatura del Tar era dovuta in base ad una legge approvata da Franceschini stesso.

Il Ministro dello Sviluppo Economico Calenda assiste impotente al drammatico evolversi del rapporto PIL/debito pubblico in Italia, sempre molto più basso di quello della Grecia, nazione in default.

Il Ministro dell’Interno Minniti, con l’illuminata collaborazione di Renzi, del Presidente della Repubblica Mattarella e del  PdC Gentiloni, non ha lasciato soli i terremotati dell’Abruzzo. Infatti dopo un anno, sono  ancora privi delle 527 casette promesse, sono ancora privi dei milioni di euro donati pro terremoto ma bloccati in qualche banca delle solite, ma alla fine non li hanno lasciati soli nella disgrazia e nella beffa, perché i terremotati sono tanti e possono farsi pure compagnia tra di loro.

Il Ministro della Salute Lorenzin vuole rendere obbligatori 12 vaccini quando in tutta europa il massimo è 4 e tante nazioni ne hanno 0 obbligatori e stanno benissimo.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Del Rio ammira con curiosità la frequenza incredibile di crolli improvvisi di vecchi ponti in Italia.

Il Ministro dello Sport, con delega ai Servizi Segreti, Luca Lotti, ha sabotato un indagine dei Servizi Segreti spifferando l’esistenza di cimici negli uffici del Direttore del Consip Marroni, che le ha subito fatte togliere. L’indagine riguarda un appalto Consip di 2.700 milioni di euro, l’appalto più grande d’Europa.

Il Ministro della Giustizia Orlando vuole che venga approvata la sua legge anti abusi per limitare la fuga di notizie sui contenuti delle intercettazioni. Nessuna legge e nessun commento però da parte sua  sul comportamento del suo collega Lotti, si vede che ritiene un peccato veniale un Ministro che sabota le indagini dei Servizi Segreti mentre considera molto grave l’invasione della privacy di Renzi.
Renzi in 3 anni ha inanellato una serie di disastri economici tanto da accumulare 180 miliardi di euro di debito pubblico. 
Ora ditemi, il MoVimento 5 Stelle umanamente non può fare peggio di così. 
Ditemi allora, di grazia, per quale motivo li votate ancora ?

Di Marco Zullo

fonte: http://marcozullo.it/embe-nessuno-e-perfetto/

Assiste la figlia terminale, il datore la licenzia! Un altro grande successo del Jobs Act di Matteo Renzi!

Jobs Act

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Assiste la figlia terminale, il datore la licenzia! Un altro grande successo del Jobs Act di Matteo Renzi!

 

Assiste la figlia terminale, il datore la licenzia

Limite di assenze dal lavoro superato, scatta il licenziamento immediato.

E’ accaduto a Fossò, provincia di Padova, dove una madre ha rinunciato a tutto pur di donare un ultimo sorriso alla piccola Aurora di 8 anni, malata terminale. La famiglia, che sta passando un momento davvero difficile, cerca di affrontare come può i giorni a venire. Però quando la madre di Aurora pensava di tornare a lavoro, ha fatto una scoperta incredibile: alla pasticceria dove lavorava da ben 7 anni, per lei non c’era più posto. Il limite di assenza dal lavoro previsto per legge è stato superato, la donna era stata licenziata. Lei racconta ai microfoni di diversi quotidiani, quello che ha passato negli ultimi tempi della malattia della piccola Aurora, spiegando come la bambina abbia sempre affrontato tutto con grande coraggio e con il sorriso sulle labbra, Loro hanno fatto davvero tutto il possibile per farla sempre stare bene, per farla sorridere ogni giorno, tanto che hanno avverato uno dei suoi più grandi sogni, quello di vedere i propri genitori sposarsi.

‘Era molto felice’ spiega la madre ‘Siamo davvero contenti di aver fatto questa scelta, era il suo sogno, e noi abbiamo voluto fare in modo che fosse esaudito.’

‘Un esempio per tutti noi’

La madre di Aurora parla di come la bambina ha affrontato la malattia: ‘Aurora era una bambina molto coraggiosa non si è mai lamentata. Diceva di stare bene in qualunque situazione: è stata un esempio per tutti noi.’ Poi la doccia fredda del lavoro, Una storia che ha sconvolto tutto il paese in cui vive la famiglia della piccola Aurora. E’ vero che la legge prevede questo, ma in determinate situazioni dovrebbe scattare la comprensione per gli eventi, e cercare di glissare e smussare determinati cavilli. Non è stato il caso della madre di Aurora, che adesso dovrà affrontare il futuro come disoccupata, alla ricerca di un nuovo impiego in un momento difficile per i contratti di lavoro.

Il licenziamento

A far discutere è la storia dell’inaspettato licenziamento [VIDEO]. ‘Dovendo assistere da vicino Aurora, e in maniera decisamente costante, mi sono dovuta assentare dal lavoro per un periodo di tempo molto lungo, superando i limiti di assenza che sono previsti dalla legge vigente’. ‘Nei giorni scorsi mi è arrivata una comunicazione da parte della pasticceria dove lavoravo, nella quale mi veniva comunicato il licenziamento. Non è certo niente in confronto alla morte di Aurora, ma non posso nascondere che non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, considerando anche quello che abbiamo passato e quello che anche adesso stiamo affrontando’. #Cronaca Padova #lavoro 2017

 

fonte: http://it.blastingnews.com/cronaca/2017/08/assiste-la-figlia-terminale-il-datore-la-licenzia-001924963.html?sbdht=_rk5QfBPYUPyTyE12xxM6GZzwKDnqotNDBBtW1Kc7l8sZOLwxmPnMOc-s9j5xb3Uv0_

“Con 320 euro al mese si può vivere dignitosamente” – Lo ha detto il Ministro Poletti, quello che guadagna 10.000 Euro al mese per sparare cazzate come questa! (Nota NON è una bufala come qualcuno sostiene)

Poletti

 

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“Con 320 euro al mese si può vivere dignitosamente” – Lo ha detto l’ex Ministro del Pd Poletti, quello che guadagnava 10.000 Euro al mese per sparare cazzate come questa!
Nota: questo articolo NON è una bufala come qualcuno sostiene, vedi di seguito. 

 

Un sostegno al reddito pari a circa 320 euro al mese per un milione di poveri, accompagnato da un piano per la loro inclusione sociale. E’ la soluzione proposta dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, illustrata ieri in una intervista a Repubblica. La scorsa settimana, infatti, il governo ha approvato il disegno di legge delega ed entro sei mesi dal via libera del Parlamento arriveranno anche i decreti attuativi.

“E’ un cambiamento radicale – ha detto Poletti – perché nel nostro Paese non c’è mai stato un istituto unico nazionale a carattere universale per sostenere le persone in condizione di povertà. Vogliamo dare a tutti la possibilità di vivere dignitosamente. E’ una riforma che vale almeno quanto il Jobs act. Chi riceverà l’assegno avrà alcuni obblighi, come mandare i figli a scuola o accettare un’occupazione”.

La riforma dovrebbe partire dal 2017, ma già da quest’anno potranno essere utilizzati i 600 milioni stanziati nella legge di Stabilità. L’obiettivo del governo è di fare crescere nel tempo sia l’indennità sia la platea di beneficiari, fino a coinvolgere tutti i quattro milioni di italiani in condizioni di povertà assoluta. Insomma, per un problema sociale urgente si procede per step e non con misure straordinarie. Ma aldilà di questo, c’è una domanda che vorremmo porre al sig. Ministro Poletti: lei riuscirebbe a viverci con 320 euro al mese?

Insomma ci sta prendendo per il culo?

Questo è l’articolo pubblicato QUI un anno e mezzo fa. Siamo stati all’epoca attaccati da un noto sito sedicente “antibufale” che con varie argomentazioni lo tacciò di falso. Una Bufala. Ciò comportò anche la censura del sito.

Ve lo riproponiamo.

E Vi invitiamo a sentire QUI le parole di Poletti.

Forse noi non abbiamo capito bene. Vi invitiamo quindi a spiegarci cosa significa “Il nostro obiettivo è produrre le condizioni che ogni cittadino possa vivere dignitosamente nel nostro paese”…

Cioè, a noi sembra, oltre ai 320 Euro, Poletti non abbia dato altra ricetta per “produrre le condizioni che ogni cittadino possa vivere dignitosamente nel nostro paese”…

A noi sembra… Correggeteci se sbagliamo

By Eles

 

Non ti rendi conto di perchè il Governo prenda misure a dir poco scioccanti in materia di Sanità? Forse se sapessi dei finanziamenti segreti degli ospedali privati al partito del Ministro della Salute Lorenzin, Ti spiegheresti tante cose…!

 

Sanità

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Non ti rendi conto di perchè il Governo prenda misure a dir poco scioccanti in materia di Sanità? Forse se sapessi dei finanziamenti segreti degli ospedali privati al partito del Ministro della Salute Lorenzin, Ti spiegheresti tante cose…!

 

I finanziamenti (nascosti) degli ospedali privati al partito del ministro della Salute Lorenzin

di Ulisse Spinnato Vega, giornalista

Con 60mila euro gentilmente regalati tra il 2014 e il 2015, le cliniche private affiliate all’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) di Lazio, Toscana e Lombardia rappresentano il primo donatore del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Sì, avete capito bene: i centri medici privati e il partito che occupa il dicastero responsabile del sistema sanitario.

Il MoVimento 5 Stelle lo ha scoperto analizzando le tabelle sulle erogazioni liberali superiori a 5mila euro da parte di persone fisiche e giuridiche alle formazioni politiche. Dati in teoria pubblici, ma che, almeno nel caso di Ncd, non appaiono in dettaglio nel rendiconto 2014, mentre nella relazione del tesoriere sul 2015 vengono sì riportati in elenco, ma con gli opportuni omissis, giustificati da esigenze di privacy del donatore. E vengono esposti in modo parziale pure nella relazione del tesoriere al bilancio 2016, con Aiop che non compare affatto (malgrado i contributi dell’associazione siano stati registrati a Montecitorio proprio l’anno scorso). Insomma, si tratta di informazioni formalmente disponibili, eppure spesso difficilissime da reperire in concreto.

Inoltre Aiop, raggiunta al telefono sotto mentite spoglie (un cronista freelance) per non destare sospetti, a domanda esplicita ha negato di aver mai rigirato fondi ad alcun partito. Dunque, gli ospedali privati hanno finanziato la formazione politica del ministro della Salute con ben 60mila euro sugli 810mila incassati complessivamente da Ncd nel biennio 2014-2015 (e protocollati in Parlamento nel 2016). Una cifra importante, se si considera che gran parte degli altri fondi arriva dagli stessi esponenti del partito di Alfano. Ne deriva che le cliniche private fanno molto affidamento su un partito che naturalmente non amministra in solitudine nessuna regione (è nelle coalizioni di governatori importanti come Maroni o Toti), quindi non ha le mani in modo diretto su pezzi del Servizio sanitario nazionale. Tuttavia ha posti importanti di governo, a partire proprio dal ministero della Salute.

Peraltro, i legami tra Ncd e Aiop sono vari e ramificati, dato che, per dirne una, la presidente dell’associazione in Sicilia e vicepresidente nazionale, Barbara Cittadini, “regina” delle cliniche private nell’Isola, è sposata con il deputato alfaniano Dore Misuraca. Aiop, che aderisce a Confindustria, è la più importante sigla di settore. Rappresenta circa 500 case di cura sparse in tutta Italia, con oltre 53mila posti letto di cui 45mila immancabilmente accreditati presso il Ssn. I 60mila euro erogati in due anni a Ncd non sono esattamente “argent de poche”, visto che i consuntivi associativi 2015 e 2016 della sede nazionale riportano avanzi cumulati inferiori a 27mila euro. Però sono soldi ben spesi, data la tendenza degli ultimi governi (Lorenzin è al dicastero della Salute già dai tempi di Enrico Letta) a depauperare la sanità pubblica in favore di quella convenzionata e privata tout court.

Si potrebbe parlare a lungo, ad esempio, delle prestazioni considerate “inappropriate” dal ministero e dunque a rischio tagli per far cassa. Ma restando all’attualità, l’inquilina centrista di Lungotevere Ripa, spalleggiata fortemente dal Bomba, ha lanciato la crociata sulla vaccinazione a tappeto con un decreto che adesso prevede dieci trattamenti obbligatori dal prossimo settembre. Gli stanziamenti sono previsti dal nuovo Piano di prevenzione vaccinale 2017-19 e ammontano a 413 milioni per il triennio. Nel dettaglio: 100 milioni quest’anno, 127 milioni nel 2018 e 186 milioni a partire dal 2019. Secondo le stime delle Regioni, il piano dovrebbe raggiungere circa 800mila under 16 non vaccinati per 6-7 milioni di certificati e un primo impatto di spesa pari a 150 milioni per l’acquisto dei vaccini necessari.

Le strutture pubbliche ce la faranno da sole a rispondere all’enorme domanda che verosimilmente scaturirà dalle nuove norme? Oppure, oltre al ruolo delle farmacie, la sanità privata accreditata sarà chiamata a supporto dalle Asl, magari con convenzioni ad hoc? Secondo Vittorio Demicheli, epidemiologo di fama ed ex direttore della sanità piemontese, “sui destinatari in età da obbligo scolastico l’impatto maggiore del provvedimento riguarda la parte organizzativa degli ambulatori, con la gestione dell’anagrafe vaccinale, delle informazioni sugli inadempienti e delle chiamate per gli appuntamenti. Un’incombenza che ricade sul pubblico, sulle Asl”. “Mentre in merito alla immunizzazione degli adulti – spiega Demicheli – il piano introduce due vaccini negli over 65, pneumococco ed herpes zoster, che andranno a ricadere soprattutto sulla medicina convenzionata. E oltre ai costi di acquisto, ci saranno, a parità di accordi, circa 6 euro per ogni vaccino. Il conto è facile se si considera che avremo grossomodo un milione di vaccinazioni aggiuntive sugli adulti, facendo una previsione un po’ a spanne”, dice il manager della sanità piemontese.

E’ chiaro che siamo di fronte a mere stime predittive. E in linea generale, ovviamente, non tutta la sanità convenzionata fa capo ad Aiop. Tuttavia, quest’ultima rimane l’associazione più rappresentativa del comparto. L’interesse delle cliniche private per il dossier immunizzazioni è comunque evidente e l’offerta è già sul mercato. Bisogna allora cavalcare il clima di presunta emergenza sanitaria creatosi attorno al tema. Una delle tante strutture associate Aiop, la romana Villa Mafalda, parla sul suo blog di “rischio alto per il morbillo e la rosolia” e aggiunge: “Nel nostro Paese i bambini vengono vaccinati sempre meno: riguardo a molte patologie siamo sotto la soglia di sicurezza, quella che assicura la protezione anche di coloro che non possono vaccinarsi per motivi sanitari. Di conseguenza salterebbe l’immunità della popolazione riguardo le stesse malattie”. Mentre la stessa Aiop Lazio, presente tra i finanziatori di Ncd, aveva preso posizione contro la trasmissione Rai Report per la sua recente inchiesta sulle immunizzazioni.

Naturalmente, non c’è nulla di illegale. Si tratta di erogazioni regolarmente registrate, benché stranamente negate dal donatore e ignote al grande pubblico. Né si evince la prova di un “do ut des” diretto. Tuttavia, è chiaro che imprese private non fanno nulla per nulla. I cittadini, comunque, possono mettere in fila i fatti per farsi un’idea su cosa muova davvero i partiti che scrivono le leggi in questo Paese.

 

fonte: http://www.beppegrillo.it/m/2017/07/i_finanziamenti_nascosti_degli_ospedali_privati_al_partito_del_ministro_della_salute_lorenzin.html

La Boschi: I fallimenti di Renzi? Non esistono! Sono quei coglioni degli Italiani che non hanno capito! …Sì, ce l’ha con Te, disoccupato. E con Te che non arrivi a fine mese. E con Te che andrai in pensione a 70 anni. E con i familiari di quell’imprenditore che si è suicidato: TUTTI COGLIONI…!

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Fonte: Il Populista