Ricapitoliamo: In Tv si discute se Renzi si deve dimettere… Molto pacatamente, riteniamo che uno che ha ereditato un partito di sinistra (il Pd) al 40% e lo ha trasformato in un partito di destra Al 17% non si deve dimettere, si deve togliere dai coglioni! MATTEO, CIAONEEEE…!!

Renzi

 

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Ricapitoliamo: In Tv si discute se Renzi si deve dimettere… Molto pacatamente, riteniamo che uno che ha ereditato un partito di sinistra (il Pd) al 40% e lo ha trasformato in un partito di destra Al 17% non si deve dimettere, si deve togliere dai coglioni! MATTEO, CIAONEEEE…!!

 

Renzi ha ereditato da Bersani un partito che fino allora era (più o meno) di sinistra ed aveva il 40% di consensi.

Lo ha trasformato in un partito di destra con il 17% facendo inciuci con Berlusconi, leccando il deretano alle lobby e massacrando la gente.

Insomma, ha distrutto la Sinistra Italiana.

E c’è chi si chiede se deve dimettersi?

Uno come Renzi non si deve dimettere.

Si deve togliere dai coglioni, deve sparire, deve andare all’estero, ma molto lontano, non si deve far più vedere.

Matteo, la senti la voce degli Italiani?

Ti devi levare dalle palle e…

CIAONE

BY eLES

QUESTE COSE NON DOVETE DIMENTICARLE: Ecco a Voi una PERSONA SERIA – Ernesto Carbone: “Se al Referendum vince il NO lascio la politica. Si tratta di ESSERE SERI. Se non cambio la Costituzione me ne vado a casa perchè ho fallito! SONO UNA PERSONA SERIA…” …e infatti HA ANCORA IL CULO SERIAMENTE INCOLLATO ALLA POLTRONA!!

Ernesto Carbone

 

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QUESTE COSE NON DOVETE DIMENTICARLE: Ecco a Voi una PERSONA SERIA – Ernesto Carbone: “Se al Referendum vince il NO lascio la politica. Si tratta di ESSERE SERI. Se non cambio la Costituzione me ne vado a casa perchè ho fallito! SONO UNA PERSONA SERIA…” …e infatti HA ANCORA IL CULO SERIAMENTE INCOLLATO ALLA POLTRONA!!

Il deputato PD Ernesto Carbone segue la linea del governo e dopo l’analogo annuncio di Matteo Renzi e di Maria Elena Boschi afferma: ‘Se fallisco la promessa elettorale vado a casa, ho un lavoro fuori dalla politica’

Ma ovviamente, la “persona seria” pur avendo fallito, resta con IL CULO SERIAMENTE INCOLLATO ALLA POLTRONA D’ORO!!

…e dire che l’avevano avvertito “Qualcuno se le segna queste cose”…

Ma loro confidano sempre nel fatto che gli Italioti sono un popolo di coglioni!!

Vi prego, segnatevi questo nome e ricordatevelo quando andrete a votare (se mai ci andrete)…!!!

By Eles

Ecco il video della dichiarazione:

Ecco come potete meglio capire chi è questo tizio che SE FOSSE una persona SERIA ora starebbe fuori dalle palle…

Trivelle, la Consulta fa CIAONE a RENZI – annullato il decreto del 2015: “Adottato senza intesa con le Regioni”

 

CIAONE

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Trivelle, la Consulta fa CIAONE a RENZI – annullato il decreto del 2015: “Adottato senza intesa con le Regioni”

Un’altra notizia che i Tg hanno “dimenticato” di darvi… La Corte Costituzionale blocca le trivelle di Renzi – Ve lo ricordate il famoso “Ciaone”…? Restituito con gli interessi!

 

Da Il Fatto Quotidiano:

Trivelle, la Consulta annulla il decreto del 2015: “Adottato senza intesa con le Regioni”

La sentenza accoglie così un ricorso per conflitto di attribuzione promosso dalla Regione Abruzzo e rappresenta la seconda vittoria nel giro di poche settimane da parte degli enti locali, dopo un altro verdetto, pubblicato nei giorni scorsi, con il quale sono stati dichiarati illegittimi due commi dell’articolo 38 dello ‘Sblocca Italia’. Il risultato è che si potrebbe arrivare alla paralisi delle trivellazioni, anche oltre le 12 miglia

La Corte Costituzionale ha annullato il ‘decreto Trivelle’ del 2015, che regolava il rilascio dei titoli oil&gas, perché adottato senza intesa con le Regioni. La sentenza accoglie così un ricorso per conflitto di attribuzione promosso dalla Regione Abruzzo e rappresenta la seconda vittoria nel giro di poche settimane da parte degli enti locali, dopo un altro verdetto, pubblicato nei giorni scorsi, con il quale sono stati dichiarati illegittimi due commi dell’articolo 38 dello ‘Sblocca Italia’. Il risultato è che si potrebbe arrivare alla paralisi delle trivellazioni, anche oltre le 12 miglia (autorizzate lo scorso aprile, ndr). “Ora procederemo ad impugnare il decreto Trivelle del 2016 (pubblicato nel 2017), interamente sostitutivo di quello del 2015 è anch’esso adottato senza intesa alcuna” ha scritto sul suo profilo Facebook il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo Mario Mazzocca, secondo cui “tale situazione dovrebbe determinare una sorta di moratoria per le richieste di nuovi permessi e concessioni, almeno fino a quando i contenuti del decreto non siano concertati tra lo Stato e le Regioni”. Mazzocca ha anche ricordato che la Regione ha predisposto e notificato il ricorso al Capo dello Stato contro il decreto trivelle (disciplinare tipo), molto prima della scadenza dei termini di legge, fissati al 1 agosto. “Ricorso che – ha annunciato – nei prossimi giorni verrà opportunamente integrato con le risultanze e i contenuti dei due recenti pronunciamenti della suprema Corte”.

LA SENTENZA PRECEDENTE – Il riferimento è alla sentenza 170, pubblicata il 12 luglio scorso, con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimi il comma 7 e il comma 10 dell’articolo 38 del Decreto legge 133, lo ‘Sblocca Italia’ tanto caro all’ex premier Matteo Renzi. Un verdetto che ha dato ragione alle Regioni che avevano presentato ricorso (Abruzzo, Veneto, Puglia, Marche e Lombardia) sulla spinta della mobilitazione di numerosi comitati e associazioni. Il comma 7 riguardava le modalità di conferimento del titolo concessorio unico e le modalità di esercizio delle attività in tema di idrocarburi, previste dal Disciplinare-tipo del 24 marzo 2015 che rientrano dunque sulla materia di competenza concorrente. Il comma 10 consente al Mise di autorizzare progetti sperimentali di ricerca e coltivazioneper un periodo fino a cinque anni entro le 12 miglia, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e dopo aver acquisito il parere, non vincolante, delle Regioni. La Consulta invece ha stabilito che, trattandosi di materia concorrente, non è competenza esclusiva dello Stato, senza alcun coinvolgimento delle Regioni, emanare il “Disciplinare  tipo per il  rilascio e l’esercizio dei titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale” contenuto nel decreto del Mise datato 7 dicembre 2016.

LA VITTORIA DELL’ABRUZZO – Con la sentenza 198/2017 la Consulta ha nuovamente dato ragione alla Regione Abruzzo, dichiarando che “non spettava allo Stato e per esso al Ministro dello Sviluppo Economico adottare il decreto del 25 marzo 2015 (Aggiornamento del disciplinare tipo in attuazione dell’articolo 38 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164) senza adeguato coinvolgimento delle Regioni”. In altre parole: addio al decreto ministeriale che attuava lo ‘Sblocca Italia’. L’Abruzzo è stata l’unica regione d’Italia a presentare il ricorso contro il decreto Trivelle 2015. “Lo strumento da mettere in campo entro il 1 agosto – ha dichiarato il costituzionalista Enzo Di Salvatore – è un ultimo ricorso straordinario dinanzi al Capo dello Stato.L’Abruzzo lo ha già inoltrato. Siamo ad una svolta epocale perché questa sentenza dimostra che la normativa di dettaglio dev’essere concordata all’interno della Conferenza Stato-Regioni, senza scorciatoie e rafforza il risultato del referendum del 4 dicembre perché ristabilisce la competenza concorrente in materia energetica”.

fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/22/trivelle-la-consulta-annulla-il-decreto-del-2015-adottato-senza-intesa-con-le-regioni/3747293/

leggi anche:

La Corte Costituzionale blocca le trivelle di Renzi – Un’altra notizia che i Tg hanno “dimenticato” di darvi…!!

Ricapitoliamo: il tizio che dopo il fallimento del referendum sulle trivelle ci fece CIAONE, oggi organizza una fiaccolata per l’ambiente. È idiota lui o pensa che lo siamo noi?

fiaccolata

 

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Ricapitoliamo: il tizio che dopo il fallimento del referendum sulle trivelle ci fece CIAONE, oggi organizza una fiaccolata per l’ambiente. È idiota lui o pensa che lo siamo noi?

 

Milano, fiaccolata per difesa clima

(ANSA) – MILANO, 6 GIU – Si è conclusa a Milano la fiaccolata in difesa degli accordi di Parigi sul clima organizzata dal Pd in piazza della Scala, come in tante altre piazze italiane, a cui ha partecipato anche il segretario dei democratici Matteo Renzi. “Milano in questo momento è ambiente. La città è consapevole dei suoi limiti ma anche delle cose belle e noi vogliamo essere leader anche in questo tema” ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala intervenendo alla fiaccolata. “Noi ci crediamo, che sinistra e Milano devono essere paladini di questa battaglia – ha aggiunto Sala -. Viviamo in una splendida città che ha i problemi delle città contemporanee, ma la partecipazione attiva dei cittadini è straordinaria e abbiamo costruito un percorso, anche attraverso il patto per Milano, per muoverci in un modo più sostenibile”. Il 22 aprile 2016 all’Onu – ha detto Renzi – “da premier, ho firmato il patto sul clima di Parigi e l’idea che qualcuno lo metta in discussione fa male non a noi ma ai nostri figli”.

…………….

Ricordiamo che oltre al famoso “ciaone”, vi è l’appoggio incondizionato manifestato da Renzi del nostro Governo al TTIP, poi accantonato per la protesta degli ambientalisti di tutta Europa, o l’ultimo SI agli OGM della nostra ministra Lorenzin…

È idiota lui o pensa che lo siamo noi?

Di sicuro è idiota chi lo segue in maglietta gialla. O almeno ha una passione morbosa per essere preso per il culo…

by Eles