M5S – Taglio dei Vitalizi? – Non finisce qui, ecco il “Nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica”

M5S

 

 

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M5S – Taglio dei Vitalizi? – Non finisce qui, ecco il “Nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica”

Il M5S introduce un nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica.

Lo hanno fatto sapere i pentastellati con un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.

“Nella scorsa legislatura – si legge sul Blog delle Stelle – i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno restituito oltre 23 milioni di euro finanziando il Fondo per il Microcredito alle imprese e contribuendo a creare più di 16.000 posti di lavoro”.

Nella legislatura 2018-2023 i 5Stelle intendono “fare ancora meglio” e hanno quindi ed è per questo che creato un nuovo Regolamento per il trattamento economico dei portavoce eletti nel Parlamento italiano, nel Parlamento europeo e nei consigli regionali.

Questo regolamento è approvato stato Comitato di Garanzia del MoVimento.

E questo, ha sottolineato il M5S, è solo l’inizio in quanto l’intenzione è quella di estendere la nuova disciplina economica a tutti i politici di tutti i partiti facendola diventare obbligo di legge: questo, scrivono i portavoce 5Stelle, “finalmente gli odiosi privilegi della politica”.

“L’obiettivo – prosegue il post – è lo stesso di sempre, cioè garantire il corretto utilizzo dei soldi pubblici nel rispetto dei contribuenti, ma il nuovo Regolamento ci aiuterà a raggiungerlo con ancora maggiore efficienza”.

Il Movimento 5 Stelle ha anche elencato alcuni punti chiave del Regolamento contro i privilegi della Politica.

Li riportiamo di seguito:

– Taglio delle indennità e dell’assegno di fine mandato
– Rinnovato impegno a superare il privilegio dei vitalizi
– Rinuncia a qualsiasi doppie indennità o rimborsi per altre cariche istituzionali ricoperte
– Trasparente e regolare rendicontazione delle indennità, dei rimborsi e delle spese sostenute per l’organizzazione di eventi M5S e delle spese di mandato per collaboratori, consulenze, altri eventi e convegni.

La cifra che i parlamentari dovranno restituire si aggira attorno ai 2mila euro al mese.

I parlamentari, hanno precisato, potranno trattenere un importo forfettario di 3.000 euro mensili, (2.000 per chi risiede in Provincia di Roma) per le spese di soggiorno, vitto, trasporti e telefoniche.

Ed ora Di Maio fa sul serio: “Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile: il vitalizio degli ex parlamentari”…!

 

Di Maio

 

 

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Ed ora Di Maio fa sul serio: “Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile: il vitalizio degli ex parlamentari”…!

“Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile: il vitalizio degli ex parlamentari”.

Così Luigi Di Maio su Twitter condividendo lo screenshot di un tweet del presidente della Camera Roberto Fico in cui si legge: “Domani alle 8.30 ho convocato l’ufficio di Presidenza di @Montecitorio dove presenterò la delibera per il superamento dei vitalizi.”

Il vicepremier ha poi aggiunto: “Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo. I prossimi saranno i pensionati d’oro.
L’era dei privilegi è finita”. E ha lanciato l’hashtag #togliamoiprivilegi

Nel frattempo Di Maio ha ribadito la necessità del reddito di cittadinanza per venire incontro ai milioni di poveri che vivono in Italia.

E ha riportato le dichiarazioni del Procuratore Generale della Corte dei Conti

“Finalmente il Reddito di Cittadinanza viene riconosciuto per quello che è: un diritto del cittadino. Non sono dei ‘grillini’ a dirlo. Leggete queste parole del Procuratore Generale della Corte dei Conti: ‘Il reddito di cittadinanza è un diritto importante a sostegno delle fasce maggiormente colpite dalla recente prolungata crisi occupazionale. Un diritto che il Def ha voluto scevro da inutile e deleterio assistenzialismo, ancorato invece al mondo del lavoro; dunque un arricchimento con un nuovo diritto della cittadinanza, un significativo contributo a renderne partecipi anche le fasce di popolazione maggiormente in difficoltà’.”

“È un riconoscimento importante per la proposta che il MoVimento 5 Stelle porta avanti fin dalla sua nascita e che ora sta per diventare legge dello Stato,” ha proseguito Di Maio, che ha spiegato: “Si tratta di una misura urgente, di primaria importanza anche alla luce dei dati diffusi oggi dall’Istat che parlano del record di povertà dal 2005: ci sono oltre 5 milioni di poveri assoluti in Italia”.

“Non è più possibile andare avanti così e non c’è più tempo da perdere. Il Reddito di Cittadinanza deve partire SUBITO!”, ha concluso il leader 5Stelle.

Luigi Di Maio sulle pensioni: “Aumentiamo le minime tagliando quelle d’oro” – “Percepire una pensione da 20.000 euro, se non hai versato i contributi, non è un diritto acquisito, è un privilegio rubato”

 

Di Maio

 

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Luigi Di Maio sulle pensioni: “Aumentiamo le minime tagliando quelle d’oro” – “Percepire una pensione da 20.000 euro, se non hai versato i contributi, non è un diritto acquisito, è un privilegio rubato”

La proposta di Luigi Di Maio sulle pensioni: “Aumentiamo le minime tagliando quelle d’oro”

Cosa prevede la proposta di Luigi Di Maio sulle pensioni? Il ministro del Lavoro su Facebook: “Abolire le pensioni d’oro che per legge avranno un tetto di 4.000/5.000 euro per tutti quelli che non hanno versato una quota di contributi che dia diritto a un importo così alto. E cambiano le cose in meglio anche per chi prende la pensione minima”.

“Chi si merita pensioni alte per avere versato i giusti contributi ne ha tutto il diritto, ma quest’estate per i nababbi a spese dello Stato sarà diversa”. Parola di Luigi Di Maio, vice premier e neo-ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico del governo Conte, che interviene, tramite la sua pagina Facebook, sulla spinosa questione delle pensioni. La sua proposta è molto chiara: “Vogliamo finalmente abolire le pensioni d’oro che per legge avranno un tetto di 4.000/5.000 euro per tutti quelli che non hanno versato una quota di contributi che dia diritto a un importo così alto. E cambiano le cose in meglio anche per chi prende la pensione minima, perché grazie al miliardo che risparmieremo potremo aumentare le pensioni minime”.

Di Maio definisce le pensioni d’oro uno “sfregio a quei tre milioni di italiani che non hanno neppure i soldi per fare la spesa”. E ancora continua: “Alcuni non faranno proprio le ferie. Altri invece faranno vacanze da nababbi sullo yacht perché hanno una pensione d’oro di migliaia e migliaia di euro – in alcuni casi anche oltre 20.000 euro netti – che da anni gli paga tutta la collettività a causa delle distorsioni del vecchio metodo retributivo, che gli permette di avere molti più soldi rispetto a quelli che hanno versato. Quest’estate non ci sono i mondiali, ma presto avremo qualcosa da festeggiare: la fine delle pensioni d’oro e l’inizio di un’Italia più giusta”.

Ma questa proposta non sembra convincere tutti. Come ha sottolineato Giuliano Cazzola, esperto in materia di pensioni, a Repubblica, “da una parte vogliono punire delle persone che hanno ricevuto una pensione in base alle leggi vigenti, ovvero la riforma Brodolini che, nel 1969, adottò la formula retributiva. Dall’altra, però, premiano quelle stesse persone che, grazie alla flat tax, beneficeranno di un abbattimento dell’aliquota fiscale di quasi 30 punti (dal 43 al 15 per cento). E questo in violazione di quanto previsto dalla Costituzione all’articolo 53 sulla progressività fiscale”. Anche il segretario reggente del Partito Democratico, Maurizio Martina, è intervenuto sulla questione. “Di Maio prende in giro gli italiani, rifaccia i conti. Con la flat tax i redditi dei pensionati d’oro cresceranno del 30%. A tutti gli altri solo briciole”, ha twittato sul proprio account ufficiale.

fonte: https://www.fanpage.it/la-proposta-di-luigi-di-maio-sulle-pensioni-aumentiamo-le-minime-tagliando-quelle-doro/

 

M5S: ‘Percepire una pensione da 20.000 euro, se non hai versato i contributi, non è un diritto acquisito, è un privilegio rubato’

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/06/23/m5s-percepire-una-pensione-da-20-000-euro-se-non-hai-versato-i-contributi-non-e-un-diritto-acquisito-e-un-privilegio-rubato/

Siamo un Paese a sovranità limitata – abbiamo avuto criminali al Governo, ma se un aspirante Ministro non piace alla Germania…

 

Governo

 

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Siamo un Paese a sovranità limitata – abbiamo avuto criminali al Governo, ma se un aspirante Ministro non piace alla Germania…

La Germania ha deciso. Mattarella ha eseguito e a prenderlo a quel posto sono sempre i soliti…

Se tutto va bene (ma proprio bene bene) torneremo al voto… Ma già stanno tramando per un nuovo governo tecnico, alla faccia del voto. Un governo tecnico che puzza tanto di golpe.

Ma non preoccupatevi, dopo Monti, Letta, Renzi e Gentiloni ormai siamo pronti a tutto. golpe più, golpe meno…

Da Il Fatto quotidiano:

Di Maio: “abbiamo avuto dei criminali al Governo, ma se un aspirante Ministro critica l’Europa…”

Salvini: “Siamo un Paese a sovranità limitata”

Fraccaro: “Mattarella si assumerà le sue responsabilità”
“Mattarella si assumerà le sue responsabilità. Noi difenderemo gli interessi del Paese sacrificati con il veto sul Governo. La sovranità appartiene al popolo, ora basta con i diktat: chiederemo ai cittadini un mandato ancor più forte in Italia e Ue. Non si può fermare il cambiamento”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il deputato del MoVimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro.

Centinaio: “Da Mattarella attacco a democrazia”
“Era tutto pronto. Il governo del cambiamento era ai blocchi di partenza per servire il Paese nel nome unico dell’interesse dei cittadini. Mattarella ha deciso di mandare tutto a monte con un vero e proprio attacco alla democrazia. Siamo sconvolti e arrabbiati ma la gente è con noi. Sappiamo di aver fatto tutto il possibile e di essere dalla parte della giustizia e della democrazia “. Così Gian Marco Centinaio presidente della Lega al Senato.

Di Maio: “Si metta nella Costituzione che i ministri vanno scelti in base dell’opinione”
“Nelle motivazioni del fatto che non si nomina un ministro perché reo di essere stato, nelle sue ricerche, critico nei confronti dei Trattati dell’Unione monetaria. Allora si metta nella Costituzione che il presidente nomina i ministri sulla base della loro opinione. Non si capisce perché Savona andava bene come ministro di Ciampi e non di Conte”. Lo afferma Luigi Di Maio in diretta telefonica a “Che tempo che fa”.

Di Maio: “Nel programma non c’era uscita dall’euro”
“Non c’era l’uscita dall’euro nel programma. Savona aveva detto in passato che in casi estremi si poteva pensare a un piano B, ma noi non lo abbiamo nemmeno preso in considerazione” questo piano. Così Luigi Di Maio a Che tempo che fa.

Di Maio chiama in diretta Rai1: “Stato di accusa al presidente”
“Se andiamo al voto e vinciamo poi torniamo al Quirinale e ci dicono che non possiamo andare al governo. Per questo dico che bisogna mettere in stato di accusa il presidente. Bisogna parlamentarizzare tutto anche per evitare reazioni della popolazione”. Lo ha detto Luigi Di Maio, intervistato telefonicamente da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.

Sibilia: “Mattarella ha tagliato le gambe agli italiani”
“Non sono un costituzionalista ma reputo che il Capo dello Stato abbia superato le sue prerogative costituzionali. Tra l’altro, senza indicare alcuna via alternativa. Movimento Cinque Stelle e Lega rappresentano la maggioranza del Paese e faticosamente hanno trovato un accordo sulle idee e sulle gambe, cioè i nomi dei Ministri che avrebbero dovuto mandare avanti quelle idee. Mattarella si è arrogato il diritto di tagliare le gambe al popolo italiano. E’ a mio avviso inaccettabile: va sfiduciato”. Lo scrive in una nota il deputato M5S Carlo Sibilia, chiedendo l’impeachment per il Presidente della Repubblica.

Salvini: “Impeachment? Di questo non parlo, sono incazzato”
“Impeachment? Di questo non parlo. Sono profondamente incazzato che dopo settimane di lavoro in mezz’ora ci hanno detto che questo governo non doveva nascere”. Lo afferma la leader della Lega, Matteo Salvini.

Grillo twitta: “Shhh”
“Shhh”. E’ il post su twitter di Beppe Grillo che viene accompagnato dal trailer del film horror “a quiet place” in cui alcune scene sono inframezzate da scritte come “move carefully and never make a sound” (muoviti con attenzione e non fare nemmeno un rumore”).

Di Maio: “In questo Paese puoi essere condannato, ma non puoi criticare l’Ue”
“In questo Paese puoi essere un criminale condannato, un condannato per frode fiscale, puoi essere Alfano, puoi avere fatto reati contro la pubblica amministrazione, puoi essere una persona sotto indagine per corruzione e il ministro lo puoi fare ma se hai criticato l’Europa non puoi permetterti neanche di fare il ministro dell’Economia in Italia. Ma non finisce qui”. Così il leader M5S Luigi Di Maio in diretta su Fb.

Salvini: “Siamo un Paese a sovranità limitata”
“Mi sto convincendo che non siamo un paese libero. Siamo un paese a sovranità limitata”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, da Terni.

Scurdammoce ‘o passato – Salvini e Di Maio vicini all’accordo: “Si può chiudere in 3 giorni” …!

 

Di Maio

 

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Scurdammoce ‘o passato – Salvini e Di Maio vicini all’accordo: “Si può chiudere in 3 giorni” …!

 

Salvini e Di Maio vicini all’accordo: “Passi avanti su composizione del governo e premier”

Dopo l’ok di Silvio Berlusconi al governo tra MoVimento 5 Stelle e Lega, ma senza il sostegno di Forza Italia, i due leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio si sono incontrati per definire i punti di una possibile intesa. Si parla di temi, ma anche di nomi. I due fanno sapere che ci sono stati “significativi passi avanti sulla composizione del governo e sul presidente del Consiglio”.

È terminato l’incontro iniziato intorno alle 9 di questa mattina tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, per definire l’eventuale accordo che porterebbe alla nascita di un governo tra Lega e MoVimento 5 Stelle. I due, al termine del colloquio, hanno diffuso un comunicato congiunto: l’incontro è avvenuto in un “clima positivo per definire il programma e le priorità di governo. Già oggi pomeriggio si terrà la prima riunione con i responsabili tecnici dei diversi settori MoVimento 5 Stelle e Lega”. Per quanto riguarda la composizione dell’esecutivo e il nome del presidente del Consiglio “sono stati fatti significativi passi in avanti nell’ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l’obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare presto una risposta e un governo politico al Paese”.

Nel pomeriggio si terrà un incontro che verterà sul programma comune: a prendere parte saranno i tecnici dei due partiti. E Salvini e Di Maio, invece, decideranno quando rivedersi, secondo quanto spiegato da Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, ai cronisti alla Camera dei deputati. Giorgetti ha partecipato all’incontro di questa mattina, in cui era presente, per il MoVimento 5 Stelle, anche Vincenzo Spadafora. Giorgetti non risponde invece a chi gli chiede maggiori informazioni sui nomi che circolano per il governo e sui tempi che si danno le due forze politiche prima di andare al Quirinale a riferire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Lega e MoVimento 5 Stelle avrebbero chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di attendere qualche altro giorno per definire l’accordo di governo e poi riferire gli ultimi sviluppi al Colle. Secondo quanto si apprende, i due partiti avrebbero chiesto tempo almeno fino a domenica, quindi un punto sulla situazione potrebbe arrivare lunedì. Intanto Salvini ritorna alla sua classica metafora della ruspa, stavolta pubblicandola in foto. In un post su Twitter corredato da una sua foto davanti a una ruspa scrive: “Stiamo lavorando per voi”.

 

 

 

 

 

tratto da: https://www.fanpage.it/live/dopo-il-via-libera-di-berlusconi-salvini-e-di-maio-cercano-l-intesa-sul-presidente-del-consiglio/

“I furbi fessi” – Il fantastico editoriale di Marco Travaglio con le 10 leggi di Berlusconi… Non dico da leggere, è proprio da imparare a memoria!

 

Marco Travaglio

 

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“I furbi fessi” – Il fantastico editoriale di Marco Travaglio con le 10 leggi di Berlusconi… Non dico da leggere, è proprio da imparare a memoria!

 

“I furbi fessi”: editoriale di Marco Travaglio

(di Marco Travaglio – da Il Fatto Quotidiano del 22 aprile 2018)

I casi sono due: o Di Maio e Salvini sono molto furbi, o sono molto fessi. Sarebbero molto furbi se fossero già d’accordo per un governo 5Stelle-Lega (senza B.), con tanto di ministri e programma (reddito di cittadinanza e flat tax, oppure flat reddito, o magari tax di cittadinanza), e inscenassero questa quotidiana pantomima dei forni aperti, chiusi, socchiusi, accesi, spenti, tiepidi, per arrivare alle elezioni friulane di fine aprile col divorzio definitivo della Lega da FI. Sarebbero molto fessi se davvero pensassero di poter governare insieme senza rompere il centrodestra, cioè con l’appoggio esterno, anzi il concorso esterno di un Berlusconi miracolosamente pronto al “passo indietro” o “di lato”. Cosa che pare Salvini abbia garantito prima a Di Maio e poi a Mattarella, salvo venire sbugiardato a stretto giro dal Caimano a suon di insulti e minacce. Facendo fare la figura del pollo al primo e mandando su tutte le furie (compatibilmente col personaggio) il secondo. Nel primo caso, i due leader vincitori (parziali) delle elezioni non avrebbero bisogno di consigli, se non quello di spiegarci al più presto come intendono colmare le distanze abissali che li separano in politica interna, estera, economica, giudiziaria, migratoria, fiscale, sociale, scolastica, sanitaria e così via. Nel secondo, invece, ne avrebbero bisogno eccome, essendo ignari delle dieci leggi che da ben 82 anni regolano l’esistenza di Silvio Berlusconi e ne rendono prevedibile ogni mossa.

1. Legge di Montanelli/1. “Berlusconi mente ogni volta che respira”.

2. Legge di Montanelli/2. “Berlusconi è un bugiardo sincero, perché finisce col credere alle sue menzogne”.

3. Legge di Biagi. “Se avesse una puntina di tette, Berlusconi farebbe anche l’annunciatrice”.

4. Legge di Cecchi Gori. “Berlusconi, se gli dai un dito, ti si prende il culo”.

5. Legge del Tribunale. “Berlusconi ha una naturale capacità a delinquere”.

6. Legge di Confalonieri. “La verità è che, se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera con l’accusa di mafia”.

7. Legge di Ferrara (Giuliano)/1. “Berlusconi è entrato in politica per salvare la roba”.

8. Legge di Ferrara/2. “Il punto fondamentale non è che tu devi essere capace di ricattare, è che tu devi essere ricattabile… Per fare politica devi stare dentro un sistema che ti accetta perché sei disponibile a fare fronte, a essere compartecipe di un meccanismo comunitario e associativo attraverso cui si selezionano le classi dirigenti”.

9. Legge di Renzi (o di Bossi, o di D’Alema, o di Veltroni). Chiunque si sieda al tavolo con Berlusconi per trattare, muore. I cimiteri sono lastricati di lapidi degli ex leader che pensavano di metterlo nel sacco.

10. Legge di Fini (o di Boffo, o di Di Pietro, o di Montanelli, o di molti altri). Berlusconi conosce solo tre approcci umani e politici: o ti compra, o ti massacra, o sei Dudù.

Se Salvini e Di Maio hanno ipotizzato anche per un istante che B. si ritirasse in buon ordine, regalando i suoi voti senza contropartite a un governo dominato da due leader che lo vogliono (politicamente) morto, c’è da dubitare della loro sanità mentale. Ora, la storia insegna che il Caimano era uso scegliersi e poi a telecomandare almeno i ministri della Giustizia e delle Comunicazioni anche quando stava all’opposizione, figurarsi nell’ipotesi di un appoggio esterno. Che, a quanto abbiamo capito, non sarebbe un voto gratuito dato motu proprio senza contropartite, che nessuno potrebbe impedire: sarebbe il frutto di un programma concordato con lui da Salvini e poi portato al tavolo con Di Maio. Programma che, ovviamente, escluderebbe qualunque intervento su conflitto d’interessi, mafia, corruzione, evasione fiscale, prescrizione, sistema televisivo, affollamenti pubblicitari. Una mega-truffa nascosta sotto una piccola foglia di fico, che cancellerebbe le ragioni sociali dei 5Stelle per tutelare quelle di FI, anzi di Mediaset, salvando la faccia a Salvini e facendola perdere a Di Maio. Però l’idea che nel 2018 esista ancora qualcuno – Salvini – che crede alla parola di B., è già affascinante. Ma che esista pure un altro – Di Maio – che crede alla parola di Salvini che crede alla parola di B., è straordinario. Poi, si capisce, c’è anche l’ipotesi che davvero Salvini trovi la forza e il coraggio di mollare B., al costo di ridursi a fare il leader della Lega al 17% anziché il capo del centrodestra al 37%. Ma, visti i precedenti, sarebbe uno spettacolo che non ci perderemmo per nessuna ragione al mondo. Prepariamo i pop-corn.

Caro sig. Sgarbi, credo di poter parlare anche a nome di tanti, tantissimi Italiani. Essere gay è naturale… È l’essere omofobo e anche molto stronzo che mi fa schifo.

Sgarbi

 

 

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Caro sig. Sgarbi, credo di poter parlare anche a nome di tanti, tantissimi Italiani. Essere gay è naturale… È l’essere omofobo e anche molto stronzo che mi fa schifo.

 

Di Maio è gay? Non credo che sia una cosa rilevante ai fini politici.

Non ritengo l’orientamento sessuale assolutamente rilevante ai fini di giudicare una persona in alcun campo, tantomeno la politica.

Figuratevi che sono quello che ha saputo che Lucio Dalla era gay solo dopo la sua morte, ma solo perchè ne hanno straparlato i media.

Invece mi fanno schifo gli omofobi. Specialmente quando sono degli stronzi.

E mi fanno schifo le testate giornalistiche che hanno riportato le affermazioni di Sgarbi come “nostizia choc”

Perchè choc?

Credevo che delle merde che mandavano al confino gli omosessuali ce ne fossimo liberati una settantina d’anni fa…

No signor nessuno.

Non hai denigrato nessuno.

Hai solo dato (e non ne avevamo oltremodo bisogno) ulteriore lustro alla tua pochezza.

 

By Eles

 

Lettura consigliata:

Fantastico Andrea Scanzi: “Due parole su quel che resta di Sgarbi”

Caro sig. Sgarbi, credo di poter parlare anche a nome di tanti, tantissimo Italiani. Essere gay è naturale… È l’essere omofobo e anche molto stronzo che mi fa schifo.

 

Sgarbi

 

 

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Caro sig. Sgarbi, credo di poter parlare anche a nome di tanti, tantissimo Italiani. Essere gay è naturale… È l’essere omofobo e anche molto stronzo che mi fa schifo.

 

Di Maio è gay? Non credo che sia una cosa rilevante ai fini politici.

Non ritengo l’orientamento sessuale assolutamente rilevante ai fini di giudicare una persona in alcun campo, tantomeno la politica.

Figuratevi che sono quello che ha saputo che Lucio Dalla era gay solo dopo la sua morte, ma solo perchè ne hanno straparlato i media.

Invece mi fanno schifo gli omofobi. Specialmente quando sono degli stronzi.

E mi fanno schifo le testate giornalistiche che hanno riportato le affermazioni di Sgarbi come “nostizia choc”

Perchè choc?

Credevo che delle merde che mandavano al confino gli omosessuali ce ne fossimo liberati una settantina d’anni fa…

No signor nessuno.

Non hai denigrato nessuno.

Hai solo dato (e non ne avevamo oltremodo bisogno) ulteriore lustro alla tua pochezza.

 

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Ora qualcuno spieghi a Sgarbi che su quella tazza adesso ci può anche sprofondare. E non dimentichi di tirare l’acqua!

Sgarbi

 

 

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AGGIORNAMENTO: Quello che “faceva cagare” ora è al governo… Le fischiano un pochino le orecchie, sig. Sgarbi?

Ora qualcuno spieghi a Sgarbi che su quella tazza del cesso adesso ci può anche sprofondare. E non dimentichi di tirare l’acqua!

Era solo qualche giorno fa che il nostro esimio Vittorio Sgarbi, seduto sulla tazza del cesso sbraitava che Di Maio fa cagare…

Sono passato solo pochi giorni, ma nel frattempo la GENTE ha chiarito chi veramente fa cagare e soprattutto ha spiegato all’esimio di cui sopra – con una valanga di voti per Di Maio – che, l’esimio medesimo, farebbe bene a sprofondarci in quella tazza.

Ovviamente, senza dimenticare di tirare l’acqua.

…in altre parore:

DI MAIO: 61,36%  

SGARBI: 21,38%

 

Da Affari Italiani:

Elezioni 2018, Vittorio Sgarbi distrutto da Luigi Di Maio ad Acerra

Elezioni 2018, Di Maio distrugge Sgarbi e conquista il collegio con circa il 64% dei voti.

Elezioni 2018, Vittorio Sgarbi distrutto da Luigi Di Maio ad Acerra

Il leader M5s Luigi Di Maio ottiene un plebiscito nell’uninominale per la Camera ad Acerra in Campania, dove conquista il collegio col 64% circa dei voti. Ne ha presi oltre 84 mila.

Nello stesso collegio competeva il critico d’arte Vittorio Sgarbi per il centrodestra, fermo poco sopra il 20% con circa 27mila voti. Lontanissimo il candidato del Pd, Antonio Falcone, che non raggiunge il 12% con i suoi 15.472 voti.

In queste settimane Vittorio Sgarbi aveva attaccato Di Maio e i Cinque Stelle. Il critico aveva mostrato “il kit contro quei vampiri dei 5 Stelle”. Oltre ad aver postato un video sul Water. “Avete problemi ad andare in bagno? Usate Di Maio”

…E infatti, la gente lo ha mandato a cagare!

 

“La lista dei ministri di Di Maio è comica, sono professorini di serie C” … Lo ha detto Silvio Berlusconi, quello che a Palazzo Chigi ha portato Carfagna, Gelmini, Alfano, Mastella, Calderoli, Previti, Giovanardi e tanti altri ancora peggio!

 

Silvio Berlusconi

 

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“La lista dei ministri di Di Maio è comica, sono professorini di serie C” … Lo ha detto Silvio Berlusconi, quello che a Palazzo Chigi ha portato Carfagna, Gelmini, Alfano, Mastella, Calderoli, Previti, Giovanardi e tanti altri ancora peggio!

 

Berlusconi: “La lista dei ministri di Di Maio è comica, sono professorini di serie C”

Silvio Berlusconi attacca Luigi Di Maio per la sua scelta – definita “comica” – di presentare in anticipo i nomi degli eventuali ministri in caso di vittoria elettorale del M5s: “Ha presentato dei professorini di serie C”. Ma apre anche alla possibilità di affidare la presidenza di una delle due Camere al M5s.

Questo ha dichiarato il sig. (incandidabile in quanto pregiudicato) Silvio Berlusconi.

Lo stesso che rivalutando alla grande la figura di Caligola ha portato a palazzo Chigi Carfagna, Gelmini, Alfano, Mastella, Calderoli, Previti, Giovanardi…

Un consiglio per un divertente giochetto: Andate a vedere su Wikipedia le formazioni dei vari governi Berlusconi. Provate a contare in quanti sono ancora a piede libero…

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