L’ex parlamentare: “Ho il tumore, con il taglio del vitalizio chi mi assisterà?” …Semplice, il Sistema Sanitario Nazionale. Come tutti i comuni mortali. È gratis, anche per chi ha tentato di distruggerlo!

 

vitalizio

 

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L’ex parlamentare: “Ho il tumore, con il taglio del vitalizio chi mi assisterà?” …Semplice, il Sistema Sanitario Nazionale. Come tutti i comuni mortali. È gratis, anche per chi ha tentato di distruggerlo!

 

Vitalizi, l’ex parlamentare Grillini: “Ho il tumore, con il taglio non posso pagarmi le cure”

Franco Grillini ha scritto: “Questi tagli sono molto dolorosi perché, com’è noto, chi ha un cancro deve affrontare moltissime spese accessorie per la sopravvivenza quotidiana, che sono a carico dell’ammalato”.

Oh poverino… se ne sta accorgendo ora, ora che non ha più il privilegio, delle tremende porcheria che hanno combinato sulla pelle della Gente al Servizio Sanitario Nazionale.

La Sanità si può tagliare, i vitalizi no. Questa era la loro politica… E poi, mal che vada, se ti ammali la cure puoi pagartele…

Ma non è più così caro ex parlamentere… Ora avrai gli stessi problemi che devono affrontare i malati di cancro Italiani (1000 nuovi casi ogni giorno)… Come ogni comune mortale.

Fatti assistere dalla Sanità Pubblica.

By Eles

 

Giusto per farvi capire con chi abbiamo a che fare: quelli che oggi si lamentano che senza vitalizio moriranno di fame, sono gli stessi che 2 anni fa ci dicevano che con 80 euro facevano la spesa per due settimane!

 

vitalizio

 

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Giusto per farvi capire con chi abbiamo a che fare: quelli che oggi si lamentano che senza vitalizio moriranno di fame, sono gli stessi che 2 anni fa ci dicevano che con 80 euro facevano la spesa per due settimane!

Ma voi ve li ricordate quelli del Pd, la Picierno in testa, che per difendere l’elemosina propagandistica degli 80 Euro dicevano che ci si può fare la spesa per 2 settimane (e si riferiva ad una famiglia intera)…?

Sono gli stessi che ora si disperano per il taglio dei vitalizi, paventando miseria e morte per fame…

E già solo per il fatto che queste carogne parlino di fame, dovrebbero essere prese a calci in culo da quelli che loro hanno portato veramente alla miseria…

Ma poi di che si lamentano? Sono così bravi da vivere con 160 Euro al mese…

È bello dare lezioni agli altri quando ogni mese ricevi bonifici a 4 zeri, vero?

Cari miei, è finita la pacchia!

By Eles

Video – Pina Picierno, stipendio 10.000 Euro al mese, ci dà lezione: ecco come fare la spesa con 80 euro!
“Chi dice che 80 euro sono troppo pochi, non conosce evidentemente le condizioni reali della vita delle persone… 80 euro al mese significa poter andare a mangiare due volte fuori, significa fare la spesa per due settimane” Ce lo spiega, a NOI, Pina Picierno!

Ricapitoliamo: l’Italia è quel paese dove lo Job Act e la Legge Fornero sono sacrifici responsabili e necessari, mentre l’abolizione dei vitalizi è un attentato allo Stato di Diritto.

 

 

abolizione dei vitalizi

 

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Ricapitoliamo: l’Italia è quel paese dove lo Job Act e la Legge Fornero sono sacrifici responsabili e necessari,  mentre l’abolizione dei vitalizi è un attentato allo Stato di Diritto.

 

Abolizioni vitalizi, la delibera di Fico. La Casellati frena: “Qualche perplessità”… Mentre la Casta non ci sta: gli Ex deputati in coro, “abolizione dei vitalizi è un attentato allo Stato di Diritto”

Il nuovo governo MS5-Lega ha annunciato il taglio ai famosi vitalizi, le pensioni d’oro percepite dagli ex parlamentari, secondo gli attuali membri dell’esecutivo, in maniera ingiusta.

Molti i consensi nei confronti di questa manovra, ma non sono mancate le parole di condanna. Al di là ovviamente della denuncia della stessa “Casta” (che potete trovare qui sotto), anche la presidente del senato, Elisabetta Alberti Casellati, ha esternato qualche perplessità circa l’annuncio del numero uno della Camera, Fico. L’esponente di Forza Italia, come riportato dall’agenzia Ansa, auspica soluzioni condivise circa la famosa “sforbiciata”, e dice di avere «qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti». Secondo la Casellati, tagliare i vitalizi: «significa incidere sullo status di persone che magari oggi possono avere anche un’età rilevante e che si trovano improvvisamente ad avere uno stipendio magari inferiore al reddito di cittadinanza».

GLI EX PARLAMENTARI INSORGON: L’ABOLIZIONE DEI VITALIZI È UN ATTENTATO ALLO STATO DI DIRITTO”

Sono pronti a rappresaglie gli ex parlamentari a cui il governo ha previsto di tagliare il vitalizio, la cosiddetta Casta. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, è stata indetta quest’oggi una conferenza stampa in cui i privilegiati di cui sopra hanno alzato la voce, esternando le proprie ragioni: «Noi non siamo uguali agli altri, è una vendetta politica, un attacco frontale allo Stato di diritto». Quindi la minaccia ai parlamentari: «L’associazione degli ex ha infatti inviato a tutti i membri dell’Ufficio di presidenza della Camera una diffida stragiudiziale a non approvare la delibera, con la minaccia di un’azione civile e amministrativa per danni rispetto alla quale risponderebbero personalmente e patrimonialmente ciascun membro dell’ufficio di Presidenza, compreso il presidente Roberto Fico». Parole a cui ha prontamente replicato il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che non si è fatto intimorire ed ha spiegato: «Ho visto che già chi sta minacciando, ma noi a queste minacce siamo abituati dagli ultimi sei anni. Quelli sono privilegi rubati non diritti acquisiti e la smettano con le minacce, è uno schiaffo alla miseria fare ricorsi e protestare perché ti tolgono un vitalizio di 6-7000 euro quando sei stato tre giorni in Parlamento».

Taglio dei Vitalizi? – Di Battista: “Quando lo proposi io la Boldrini mi cacciò dalla Camera”…!

Di Battista

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Taglio dei Vitalizi? – Di Battista: “Quando lo proposi io la Boldrini mi cacciò dalla Camera”…!

 

A proposito di vitalizi degli ex deputati, l’esponente 5Stelle Alessandro Di Battista ha ricordato su Facebook l’episodio accaduto negli ultimi giorni della passata legislatura quando l’ex-Presidente della Camera Laura Boldrini lo cacciò dalla Camera.

Di Battista, condividendo il video sul social network, ha raccontato:

“L’ex-Presidente dichiarò inammissibili le proposte del Movimento 5 Stelle sul taglio dei vitalizi agli ex-deputati fatte durante la discussione del bilancio della Camera. Disse che non si potevano accettare in quanto la legge sul taglio dei vitalizi (la legge Richetti) era già passata alla Camera ed era in procinto di passare in Senato”.

“Io le dissi – ha proseguito – che nessuno ci poteva garantire la sua approvazione quindi suggerivo intanto di tagliare i vitalizi degli ex-deputati dato che era possibile farlo”.

Ma quanto detto dall’ex parlamentare non servì, in quanto la Presidente lo buttò fuori:

“Come andò a finire? Che la legge Richetti venne – come volevasi dimostrare – insabbiata al Senato e che il partito della Boldrini non è stato votato neppure dai parenti,” ha aggiunto Di Battista.

L’ex deputato 5Stelle ha poi elencato alcune “cose” che desidera dire “ora che i vitalizi hanno le ore contate”:

“1. Quando gli tocchiamo i vitalizi dicono ‘giù le mani, i nostri sono diritti acquisiti’, quando invece ci toccano le pensioni si difendono dietro il ‘ce lo chiede l’Europa’. Favolosi”

“2. Dissi in ogni modo che il PD stava facendo finta di abolirli facendo passare la legge solo alla Camera e insabbiandola al Senato. Ricordate? Dicemmo che si sarebbero potuti tagliare immediatamente con una delibera dell’ufficio di presidenza. Ricordate? Cercate di ricordalo per favore affinché l’estinzione politica del PD sia ancora più veloce”.

“3. Nessuno ritiene che tagliando questo osceno privilegio medioevale si risolveranno magicamente i problemi dell’Italia, tuttavia è un segnale, un segnale importante che può far riavvicinare i cittadini alla politica”.

Poi Di Battista si è rivolto agli ex parlamentari: “se non riuscirete a campare presto potrete chiedere il reddito di cittadinanza,” ha scritto.

E ha concluso ricordando che sono ancora molti i privilegi da abolire.

Guarda il video QUI

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/06/28/di-battista-quando-proposi-di-tagliare-i-vitalizi-degli-ex-deputati-la-boldrini-mi-caccio-dalla-camera/

Razzi: “Vitalizio? Prendo 2600 euro netti. Mica posso morire di fame dopo tanti anni di lavoro” …Sì, ha detto proprio “Lavoro”…!!

 

Vitalizio

 

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Razzi: “Vitalizio? Prendo 2600 euro netti. Mica posso morire di fame dopo tanti anni di lavoro” …Sì, ha detto proprio “Lavoro”…!!

 

Razzi a La Zanzara: ‘Vitalizio? Prendo 2600 euro netti. Mica posso morire di fame dopo tanti anni di lavoro’

“Ho preso il mio primo vitalizio mensile. È di 2600 euro netti. Quei soldi mi servono per vivere. Devo morire di fame dopo 70 anni di lavoro”.

Così Antonio Razzi a La Zanzara su Radio24.

L’ex senatore di Forza Italia ha poi aggiunto: “C’è chi dice che prendo 4mila o 5mila euro. Uagliò, ma che cazzo dici? Te lo dico da amico: io il 1 dicembre 2017 ho preso in affitto un appartamento a Roma, di fronte al Senato. Pago 1500 euro d’affitto con un contratto di 4 anni. Ero sicuro di essere rieletto con Forza Italia. E invece non sono neppure stato candidato. Ora mi rimangono 1100 euro al mese per campare”.

“Dalla politica sono rimasto deluso, – ha proseguito – perché ci sono tutti questi gelosi e invidiosi della mia popolarità. Mi avrebbero fatto a pezzi e ammazzato pur di farmi fuori. Non dico assolutamente nessun addio alla politica. Io in politica tornerò. Sono ancora di Forza Italia, il mio cartellino ce l’ha Silvio Berlusconi.”

E ancora: “Io però devo parlare col presidente Berlusconi. Se non mi vuole più, mi ridia la libertà di andare dove voglio. Le mie idee, comunque, sono quelle di Salvini. Con altri non ci vado, anche se mi danno un milione di euro. Piuttosto mi faccio un partito mio, ma non andrò mai con nessuno”.

Razzi ha poi ribadito: “Il problema è che Berlusconi non me lo passano mai al telefono. Ho chiamato più di una cinquantina di volte, sia ad Arcore, sia a Palazzo Grazioli. L’ho chiamato perché gli voglio bene, ma è probabile che lui non sappia che io telefono. Secondo me, non glielo dicono”.

“Risponde sempre una donna – ha continuato l’ex parlamentare – che mi dice di non preoccuparmi e mi assicura che verrò richiamato da Berlusconi. Ma quando cazzo richiama? Penso allora che qualcuno, anzi qualcuna, non voglia farmi parlare col presidente Berlusconi”

 

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/06/27/razzi-a-la-zanzara-vitalizio-prendo-2600-euro-netti-mica-posso-morire-di-fame-dopo-tanti-anni-di-lavoro/

Ed ora Di Maio fa sul serio: “Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile: il vitalizio degli ex parlamentari”…!

 

Di Maio

 

 

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Ed ora Di Maio fa sul serio: “Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile: il vitalizio degli ex parlamentari”…!

“Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile: il vitalizio degli ex parlamentari”.

Così Luigi Di Maio su Twitter condividendo lo screenshot di un tweet del presidente della Camera Roberto Fico in cui si legge: “Domani alle 8.30 ho convocato l’ufficio di Presidenza di @Montecitorio dove presenterò la delibera per il superamento dei vitalizi.”

Il vicepremier ha poi aggiunto: “Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo. I prossimi saranno i pensionati d’oro.
L’era dei privilegi è finita”. E ha lanciato l’hashtag #togliamoiprivilegi

Nel frattempo Di Maio ha ribadito la necessità del reddito di cittadinanza per venire incontro ai milioni di poveri che vivono in Italia.

E ha riportato le dichiarazioni del Procuratore Generale della Corte dei Conti

“Finalmente il Reddito di Cittadinanza viene riconosciuto per quello che è: un diritto del cittadino. Non sono dei ‘grillini’ a dirlo. Leggete queste parole del Procuratore Generale della Corte dei Conti: ‘Il reddito di cittadinanza è un diritto importante a sostegno delle fasce maggiormente colpite dalla recente prolungata crisi occupazionale. Un diritto che il Def ha voluto scevro da inutile e deleterio assistenzialismo, ancorato invece al mondo del lavoro; dunque un arricchimento con un nuovo diritto della cittadinanza, un significativo contributo a renderne partecipi anche le fasce di popolazione maggiormente in difficoltà’.”

“È un riconoscimento importante per la proposta che il MoVimento 5 Stelle porta avanti fin dalla sua nascita e che ora sta per diventare legge dello Stato,” ha proseguito Di Maio, che ha spiegato: “Si tratta di una misura urgente, di primaria importanza anche alla luce dei dati diffusi oggi dall’Istat che parlano del record di povertà dal 2005: ci sono oltre 5 milioni di poveri assoluti in Italia”.

“Non è più possibile andare avanti così e non c’è più tempo da perdere. Il Reddito di Cittadinanza deve partire SUBITO!”, ha concluso il leader 5Stelle.

L’accusa della Senatrice del M5S Laura Bottici: “Appena si toccano i vitalizi cominciano le anomalie”…!!

 

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L’accusa della Senatrice del M5S Laura Bottici: “Appena si toccano i vitalizi cominciano le anomalie”…!!

 

“Appena si toccano i vitalizi cominciano le anomalie”.

Lo fa sapere la senatrice del M5S Laura Bottici su Facebook.

L’esponente pentastellata in un post pubblicato sul social network scrive che “la relazione informale degli uffici di Palazzo Madama sul ricalcolo dei vitalizi è stata trasmessa alla Camera senza darne avviso al collegio dei questori”.

Inoltre il collegio dei questori non ha neanche esaminato questa relazione, nonostante Bottici lo avesse richiesto “espressamente”.

Ma cè di più, prosegue la senatrice 5 Stelle.

“A me – spiega – è stato sottoposto un documento che riportava la firma dei tecnici del Senato, ebbene il documento che è stato trasmesso all’altro ramo del Parlamento non riporta nessuna firma”.

E a nome del Movimento 5 Stelle denuncia: “Riteniamo grave questo atteggiamento da parte del questore anziano, Antonio De Poli, che va contro le più elementari regole di trasparenza e che non rispetta i membri del collegio dei questori che avrebbero dovuto esaminare e discutere in merito al contenuto del documento”.

La Bottici afferma poi di ritenere “gravi” le motivazioni di tale atteggiamento, che viene condannato fermamente dai 5 Stelle, i quali ribadiscono che la battaglia per l’abolizione dei vitalizi continuerà in entrambi i rami del Parlamento “con la massima celerità possibile”, nonostante si stia cercando di ostacolare i pentastellati al fine di mantenere il privilegio.

E conclude: “Noi non ci fermeremo, non solo per un discorso di giustizia sociale, ma anche per rispetto di tutti i cittadini che faticano ad arrivare a fine mese e che hanno pensioni sotto la soglia di povertà”.

La settimana scorsa il questore anziano della Camera dei Deputati, il pentastellato Riccardo Fraccaro, aveva denunciato che “puntuale come un orologio svizzero” era scattata la “disinformazione” di Repubblica dopo l’inizio della “Operazione Taglia-Privilegi”.

L’obiettivo del quotidiano dei De Benedetti era, secondo Fraccaro, quello di screditare l’azione del M5S.

 

tratto da: https://www.silenziefalsita.it/2018/05/08/m5s-appena-si-toccano-i-vitalizi-cominciano-le-anomalie/

L’amore è cieco… Ma il vitalizio è reversibile…

 

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L’amore è cieco… Ma il vitalizio è reversibile…

La stampa si indigna per questo Simone Coccia che non ha mai vinto un concorso di bellezza: «Si appropriò della fascia di un altro concorrente»…

E il Grande Fratello. E Barbara D’Urso…

E la sorridente fidanzata Stefania Pezzopane, senatrice del Pd…

Signore e Signori, questa è la nostra povera Italia. Questi sono i nostri politici. Questo è il futuro che lasciamo ai nostri figli… Non ci facciamo un po’ schifo da soli?

 

L’amore è cieco… Ma il vitalizio è reversibile…

Come nacquero i Vitalizi: con una riunione segreta gli “onorevoli” per il Natale del 1954 decisero di farsi un bel regalo a spese della Gente.

Vitalizi

 

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Come nacquero i Vitalizi: con una riunione segreta gli “onorevoli” per il Natale del 1954 decisero di farsi un bel regalo a spese della Gente.

È la sera del 21 dicembre 1954 e, a Montecitorio, si svolge una misteriosa seduta segreta, modello carbonari, alla quale partecipano i parlamentari di tutti gli schieramenti politici. La consegna, per tutti gli onorevoli, è quella del più assoluto riserbo, soprattutto al termine dell’incontro. Tuttavia, come sempre accade, e considerato che siamo a Natale e bisogna essere più buoni, c’è qualcuno che si fa prendere dallo scrupolo di coscienza. Due giorni dopo, il 23 dicembre mentre in Aula si discute della ratifica degli Accordi di Parigi, il presidente della Camera, Giovanni Gronchi legge una lettera pervenuta al suo ufficio il giorno prima.

“Onorevole signor Presidente, ieri sera la Camera, riunita in comitato segreto, ha discusso ed approvato il bilancio consuntivo 1952-53 ed il bilancio preventivo 1954-55. Nel bilancio preventivo è stata approvata la somma di lire 452 milioni per il fondo di previdenza per gli onorevoli deputati. Ritengo corretto che l’opinione pubblica sia ufficialmente informata delle cose che riguardano i parlamentari, specie di quelle così delicate circa le indennità ed altri compensi, e ritengo disdicevole a1 prestigio ed al buon nome del Parlamento che i1 pubblico venga a conoscere queste cose attraverso rivelazioni, indiscrezioni o articoli scandalistici come è successo in passato. In questo modo si continua su una strada che io non mi sento di approvare. Infatti, la nostra gente, e specie la povera gente, ha bisogno certamente di buone leggi ma anche di buoni esempi. A me sembra che questo buon esempio con le procedure segrete non si dia e perciò presento le mie dimissioni da deputato intendendo portare con esse, in discussione presso l’opinione pubblica, la questione che ci ha, purtroppo, divisi. Con deferenti saluti, Ing. Giuseppe Veronesi”.

Il gesto dell’onorevole Veronesi, piuttosto che suscitare, come avrebbe dovuto essere, un sussulto d’orgoglio da parte dei colleghi, provoca l’effetto contrario destando una reazione sdegnata, a cominciare dallo stesso presidente Gronchi che, conclusa la lettura della missiva, espone il suo pensiero: Non credo che io debba commentare, per quanto riguarda la Presidenza della Camera, il merito di questa lettera, della quale però non posso tacere che il suo tenore, oltre ad essere inopportuno, è, in parte inesatto e, in parte, assolutamente ingiusto. Non intendo entrare in polemica, ma mi limiterò, come il regolamento me ne fa obbligo, a porre in votazione l’accettazione delle dimissioni”.

Per la cronaca, le dimissioni dell’onorevole Giuseppe Veronesi verranno respinte dall’Assemblea, a larghissima maggioranza. Cosa prevedeva in termini tecnici l’onorevole regalo del Natale del 1954? Dal primo gennaio dell’anno successivo, i parlamentari avrebbero depositato, a un fondo pensioni, 9.000 lire al mese mentre, la Camera, avrebbe versato per ciascuno di loro 12.500 lire mensili. L’onere complessivo del nuovo fondo da far ricadere sul bilancio della Camera e, quindi, dei contribuenti, era di 98 milioni di lire l’anno. Poi c’erano i requisiti, necessari a ogni singolo deputato, per poter usufruire di questo vitalizio e cioè: il deputato una volta raggiunti i 55 anni di età e i dieci anni di mandato parlamentare, quindi due legislature, oppure 60 anni e cinque di mandato (una legislatura), avrebbe usufruito di una pensione mensile di 50.000 lire.

Questo, però, era soltanto il minimo di quello a cui i rappresentanti del popolo avrebbero potuto aspirare nella loro onorevole carriera. Per ogni anno di mandato parlamentare, il deputato o il senatore avrebbe avuto diritto ad un aumento di pensione di 5.000 lire, fino a un massimo di 150.000 lire al mese. Se, invece, un deputato avesse avuto la sfortuna di non essere rieletto e, addirittura sfortuna della sfortuna, avesse raggiunto meno di cinque anni di anzianità parlamentare, avrebbe percepito un premio di 600.000 lire, una vera e propria buonuscita, una liquidazione. Se poi l’anzianità fosse stata maggiore, allora l’onorevole avrebbe potuto farsi dare un premio ragguagliato all’anzianità raggiunta, oppure come ultimissima ipotesi attendere il limite di età e usufruire della pensione.

La notizia riesce a passare quasi inosservata fra i grandi giornali d’informazione, in fondo era anche Natale. In più, ovviamente, e come sempre accade in queste situazioni, nessun partito si assume la paternità della proposta. Il 28 dicembre, il quotidiano economico 24 Ore pubblica un durissimo editoriale nei confronti della classe politica: “Finora ci eravamo illusi, e vogliamo ancora illuderci, che quella del deputato non fosse una professione, ma che invece fosse valido il concetto di rappresentanza degli elettori, o, per meglio dire, del Paese. Lo stabilito pensionamento costituisce invece un colpo assai duro alle nostre illusioni, anche se esso non fa che rispecchiare il processo involutivo della rappresentanza parlamentare con l’instaurazione di partiti solidamente formati e rigidamente controllati dall’alto. Scriviamo queste parole con molto rammarico, inquantoché, nonostante tutto, abbiamo sempre difeso il regime parlamentare attraverso le due Camere, le quali come ben disse Cavour, comunque siano formate sono sempre migliori dell’anticamera delle dittature. Nessuno li obbliga a fare il deputato; se lo fanno sappiano mostrarsi all’altezza del simbolo che essi impersonano”.

La questione del vitalizio, non era solo un semplice problema etico ma anche, se non soprattutto, un problema economico dal momento che, nonostante i tre miliardi di lire annui con cui lo Stato concorreva al bilancio della Camera dei Deputati, per l’esercizio 1954-55, a Montecitorio era previsto un passivo di un miliardo e 232 milioni. Queste cifre venivano comunicate dall’agenzia economica Interpress: “Lo stato di previsione della Camera è salito dai 2 miliardi e 900 milioni dell’esercizio precedente ai 4 miliardi e 132 milioni di quello in corso…”Fra le cause del deficit, per colmare il quale la presidenza dell’Assemblea avrebbe fatto ricorso al Ministero del Tesoro, sempre l’agenzia Interpress, citava in primo luogo “l’istituzione della cassa di previdenza a favore dei deputati”approvata formalmente dalla Camera dei Deputati il 21 dicembre 1954 in Comitato segreto.

Dopo due anni di silenzio, il vitalizio verrà ufficialmente istituito nell’estate del 1956.

Augias su Di Maio: “E’ un ragazzo molto simpatico, ma non gli affiderei nemmeno il mio condominio” …Ma fateci caso, tutti quelli che difendono il proprio vitalizio sono contro i grillini. (per farvi capire, Augias, vitalizio 2.200 euro al mese per 1 anno di mandato, a cui NON HA VOLUTO RINUNCIARE)

 

Augias

 

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Augias su Di Maio: “E’ un ragazzo molto simpatico, ma non gli affiderei nemmeno il mio condominio” …Ma fateci caso, tutti quelli che difendono il proprio vitalizio sono contro i grillini. (per farvi capire, Augias, vitalizio 2.200 euro al mese per 1 anno di mandato, a cui NON HA VOLUTO RINUNCIARE)

 

Sì, fateci caso… tutti quelli che difendono il proprio vitalizio dichiarano in tv che i grillini sono incapaci.

Augias sostiene che Di Maio “E’ un ragazzo molto simpatico, ma non gli affiderei nemmeno il mio condominio”…?

Sappiate che Augias prende un vitalizio 2.200 euro al mese per 1 anno di mandato nel 1994.

Vitalizio a cui NON ha mai voluto rinunciare…

Cominciate a capire…?

Io ho detto tutto…

by Eles