Più della metà degli elettori della Lega non va oltre la licenza media. E molti di questi sono fermi alla licenza elementare: ecco i dati… Capirete così da dove viene razzismo, omofobia, misoginia e fascismo…!

 

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Più della metà degli elettori della Lega non va oltre la licenza media. E molti di questi sono fermi alla licenza elementare: ecco i dati… Capirete così da dove viene razzismo, omofobia, misoginia e fascismo…!

Più della metà degli elettori della Lega non va oltre la licenza media: i dati

Chi vota Lega – Sulle pagine di Repubblica, sono stati pubblicati alcuni studi che evidenziano le caratteristiche dell’elettore medio della Lega, sulla base delle indagini di alcuni istituti demoscopici, in particolare Ixé e Emg Acqua.

Il primo dato che risalta è che il Carroccio ha incrementato il suo bacino elettorale nel Sud Italia: “9 elettori su 100 vivono nel Nord Ovest (un anno fa il rapporto era di 36 a 100), 25 su 100 nel Nord Est (con un la conquista di Emilia Romagna e Friuli) mentre l’aumento delle percentuali di leghisti al Centro (da 23 a 27 su 100) e al Sud (dal 12 al 18 su 100) è evidente. Più modesta la crescita nelle Isole (da 8 a 10)”.

In aumento anche l’elettorato femminile. Le Lega, inoltre, raccoglie i voti di molti delusi dal Movimento Cinque Stelle, passati in un anno dal 14 al 23 per cento.

“Non è un caso, in questo quadro, se muta anche il profilo professionale del leghista-tipo: aumenta il numero di coloro che hanno un impiego a tempo indeterminato, e soprattutto dei dipendenti pubblici, categoria ampiamente diffusa al Sud. E se è bassa la fascia di disoccupati, alta è l’età media: gli over 45 salgono dal 60 al 70 per cento del totale”, scrive Repubblica.

Chi vota Lega | Istruzione – “L’istruzione media dei fan salviniani non è elevata: il 55 per cento si è fermato alla licenza elementare o media. La fede, sulla carta, è solida (quasi la metà dichiara di partecipare almeno a una funzione religiosa ogni mese) e le posizioni sono conservatrici: ne è simbolo, in Sardegna, l’ultrà cattolico Alberto Agus, esponente del movimento Nova Civilitas che sostiene cinque candidati-top della Lega alle Europee”.

Altro dato interessante è che tra gli elettori di Salvini aumenta la percentuale di chi vuole restare in Europa (dal 59 al 67,7 per cento).

“E pensare che la Lega, cinque anni fa, aveva messo accanto al simbolo elettorale lo slogan ‘Basta Euro’. Ma l’armata verde ha cambiato fisionomia. E sono mutati anche gli obiettivi”, conclude Emanuele Lauria.

 

fonte: https://www.tpi.it/politica/chi-vota-lega-e-salvini-dati/

Salvini, Meloni e i fascisti di Casapound e Forza Nuova uniti contro il governo per “difendere la democrazia”. Ma lo fanno a modo loro, a colpi di saluti romani ed al grido “duce, duce”!

 

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Salvini, Meloni e i fascisti di Casapound e Forza Nuova uniti contro il governo per “difendere la democrazia”. Ma lo fanno a modo loro, a colpi di saluti romani ed al grido “duce, duce”!

La manifestazione fascista di Roma, dove si è riunita l’intellighenzia dei seguaci di Salvini, Meloni, Casapound e Forza Nuova.

Oggi il centro di Roma è stato invaso da un’orda di barbari fascisti che in un delirio di slogan che lascia intendere la cifra della loro idiozia urlavano “duce, duce” alternato – chissà con quale logica – a “Democrazia” e condendo il tutto con un bel saluto romano…

Per questa gente fascismo e libertà democratica vanno a braccetto, nella convinzione figlia del populismo più becero che “il popolo sovrano ha sempre ragione”.

E siccome si sentono defraudati del giocattolo che non si sono riusciti a tenere stretti per più di 14 mesi, grazie al colpo di sole del loro Capitano, ora fanno i capricci, dimenticando non solo che quanto è avvenuto nei palazzi romani è stato frutto di una necessità innescata da Salvini e da nessun altro, ma anche che questo paese che dicono di amare sopra ogni cosa è una democrazia parlamentare.

E ci sono delle regole, regole che Salvini ha provato a distorcere e violare e non ci è riuscito, perché grazie a Dio le basi di questa nostra democrazia sono più forti di un Capitan Nutella in delirio di onnipotenza.

Ma ora bisogna reagire, con forza. E chi inneggiava ‘Duce, Duce’ nelle piazze della Capitale di un paese nato dall’antifascismo va identificato e arrestato. Senza se e senza ma. Basta concedere spazio e piazze ai fascisti, basta nascondersi, basta paura. Salvini ha regalato alla democrazia di questo paese la possibilità di risbattere questa feccia nel buio della storia. Non va sprecata: coi mezzi che la democrazia fornisce, e non sono pochi, alla violenza verbale e fisica si risponda con la pura forza della legge.

 

Gravissima accusa del giornalista Silvestro Montanaro: sulla pagina facebook di Salvini si organizzano gli squadroni della morte!

 

Silvestro Montanaro

 

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Gravissima accusa del giornalista Silvestro Montanaro: sulla pagina facebook di Salvini si organizzano gli squadroni della morte

Silvestro Montanaro dal suo blog  lancia una pesantissima accusa contro Salvini che non puuò essere ignorata:

Sulla pagina facebook di Salvini si organizzano gli squadroni della morte

” Mi sa che il lavoro sporco dobbiamo farlo noi per cambiare e ripulire le città. Si fan tante belle parole ma pochi fatti…”

” E’ ora che ci difendiamo…iniziamo a portare un’arma con noi. Hanno dichiarato guerra? E guerra sia! ”

” Difesa personale e sotto due metri di terra. E’ l’unica soluzione”

” A Roma abbiamo già cominciato…”

” Basterebbe organizzare un bel gruppetto…”

” Fatemi sapere che vi do una mano…”

” Qua i giudici non servono. Dobbiamo fare noi. Guarda Il giustiziere della notte con Charles Bronson. ”

” squadroni di italiani stufi ”

” Ammazziamoli tutti sti bastardi. L’Italia è nostra”

” Io ci sono”

” Presente! ”

Sono solo alcuni dei tanti commenti folli, razzisti e preoccupanti, a seguito di un  post di Matteo Salvini su un atto di violenza commesso da immigrati. Senza che nessuno degli amministratori della pagina prendesse come minimo le distanze da questa barbarie.

Sulla pagina del Ministro degli Interni, gestita dai suoi “comunicatori” pagati con i soldi degli italiani, si incita all’assassinio e ci si organizza per questi fini.

Salvini denunci gli autori di questi e altri infami commenti.

Altrimenti, il suo silenzio sarà considerato assenso. E sarà complice di questa feccia e delle sue possibili azioni violente.

silvestro montanaro

Che dire? Ogni commento è superfluo. Vediamo se qualcuno interverrà… Il silenzio è complicità. Quindi facciamoci sentire: condividiamo tutti le accuse di Montanaro.

Fonte: https://raiawadunia.com/sulla-pagina-facebook-di-salvini-si-organizzano-gli-squadroni-della-morte/

Andrea Camilleri “politico”, da Mussolini a Salvini la sua idea di fascismo

 

Camilleri

 

 

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Andrea Camilleri “politico”, da Mussolini a Salvini la sua idea di fascismo

Lo scrittore Andrea Camilleri, morto oggi dopo un mese di ricovero, ha tentato più volte di spiegare cos’è il fascismo, fenomeno complesso che ha sperimentato in prima persona durante gli anni della guerra. Raccontava spesso un aneddoto divertente in cui era presente il Duce in persona. Mentre negli ultimi tempi lo aveva spesso associato alla politica di Matteo Salvini.

Cos’è il fascismo? Tra gli intellettuali e scrittori che ne hanno dato una spiegazione c’è anche Andrea Camilleri, classe 1925, scomparso di recente, è intervenuto più volte precisando la sua personale visione ed esplicitando il suo personale atteggiamento rispetto agli eventi che si verificarono in quegli anni. Tralasciando i suoi memorabili scontri con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, per spiegare il fascismo raccontava sempre un aneddoto divertente con al centro Raul Radice, critico teatrale del Corriere della Sera che aveva iniziato la sua carriera come redattore di un giornale del ventennio, “L’impero”. Ad amministrare le pubblicazioni fasciste del giornale era proprio il fratello del Duce, Arnaldo Mussolini.

Un giorno Arnaldo Mussolini chiese a Radice di accompagnarlo dal Duce per la relazione mensile sull’andamento delle pubblicazioni. Così entrano nello studio di Benito Mussolini, a piazza Venezia, col giovanissimo Radice nel ruolo di portaborse e col cuore che gli batteva forte. Il duce era chino sulla scrivania a scrivere, fitto fitto. Saluto romano di rito, poi il fratello si mise accanto a Benito, aprì la valigetta con tutti i documenti e glieli porse. Ma questi, prima ancora di scorgerli, esordì: «Arnaldo, da qualche tempo “L’Impero” mi sembra che abbia perduto mordente. Ma che succede?». E il fratello rispose: «Sai, è una cosa molto delicata e pure sgradevole..». «E cioè?» «Beh, sai, la moglie di uno dei due va a letto con l’altro. Il marito l’ha scoperto. Ora i due non si parlano più, e così sta andando un po’ tutto a rotoli». Arnaldo non pronunciò nessun nome, non disse quale dei due era stato tradito. Così Mussolini si chinò, pensoso, e dopo un lungo silenzio alzò lo sguardo, guardò dritto negli occhi il fratello e disse: “Licenzia il cornuto!».

Per Camilleri in quest’unica frase pronunciata dal Duce poteva sintetizzarsi tutto il pensiero fascista.

Camilleri e il fascismo: la lettera al Duce
Eppure, da giovane, ne fu affascinato anche lui. Camilleri aveva appena quattordici anni quando scrisse una lettera al Duce per chiedergli di farlo partire volontario nella guerra in Abissinia. All’epoca, credeva che l’ideologia fascista fosse veramente in grado di modificare il tessuto sociale, apportando delle trasformazioni positive. Presto, però, ne scoprì le menzogne e si distaccò, avvicinandosi al comunismo anni dopo. Come rivelò al Salone del libro di Torino più di quindici anni fa:

Non mi vergogno di essere stato fascista. Sono orgoglioso di essere stato e di essere un uomo di sinistra.

Nel 1943 Andrea Camilleri era in Sicilia. Mentre lo sbarco degli Alleati era alle porte, lui conseguiva la maturità classica senza sostenere esami per via dei bombardamenti. Per lui quel periodo rappresentò un lungo peregrinare in giro per l’isola, sballottato da un luogo all’altro. Tra il 1946 e il 1947 si stabilì ad Enna, perfezionando i suoi studi tra due stanzette prive di riscaldamento. L’esperienza della guerra si portò dietro dei lunghi strascichi che riuscì ad elaborare soltanto in età adulta, comprendendo appieno di cosa si era fatto portatore il fascismo.

Camilleri e il fascismo oggi: lo scontro con Salvini
Sempre in proposito sul tema “fascismo”, negli ultimi tempi Andrea Camilleri si era espresso più volte, utilizzando questo termine per definire l’atteggiamento e la politica del leader della Lega, Matteo Salvini, con cui ha sempre avuto uno scontro molto duro. Nell’ultima intervista, a Radio Capital, disse:

Non credo in Dio, ma vederlo impugnare il rosario mi dà un senso di vomito. Tutto questo è strumentale, il Papa non ha bisogno di fare questi gesti. Sa che offenderebbe i Santi. Questo gesto di Salvini fa parte della sua volgarità.

tratto da: https://www.fanpage.it/cultura/andrea-camilleri-politico-da-mussolini-a-salvini-la-sua-idea-di-fascismo/

 

Tutta la feccia del fascismo in un semplice esempio: Giorgia Meloni si indigna per lo spazzolone a forma di Trump… Mica si indigna per i bambini che Trump mette in gabbia…!

 

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Tutta la feccia del fascismo in un semplice esempio: Giorgia Meloni si indigna per lo spazzolone a forma di Trump… Mica si indigna per i bambini che Trump mette in gabbia…!

Inorridita, sgomenta, ferita nei sentimenti profondi, quella scopetta per pulire il watercon i capelli di Donald Trump grida vendetta. Al punto da sollecitare l’invocazione: «nessuno della sinistra ha da ridire?

E’ la signora Giorgia Meloni, fascista.

I fascisti prima di indignarsi tanto facilmente dovrebbero (semprechè ne siano capaci) leggere questo:

Come animali, peggio degli animali.

E’ questa la politica anti immigrati voluta da Donald Trump. Bambini trattati come bestie feroci e rinchiusi in gabbia.

Chi ha documentato questi orrori racconta il pianto disperato di tante povere creature. Cure ridotte a niente, sporcizia e pidocchi ovunque. Occhi persi nel vuoto.

Nei giorni scorsi Alexandria Ocasio-Cortez, membro democratico del Congresso degli Stati Uniti, era andata insieme a un gruppo di deputati, a Clint, in Texas, dove si trova un centro di detenzione per migranti catturati al confine con il Messico.
La deputata ha denunciato che le guardie di confine, le Control Border Patrols (Cbp) sono state “fisicamente e sessualmente minacciose” anche nei suoi confronti e degli altri deputati, arrivando anche a ridere di loro. Ocasio-Cortez ha raccontato che dopo aver riportato la vicenda ai loro superiori, si è sentita rispondere che “i soldati sono sottoposti a forte stress”.
“Gli agenti tengono le donne nelle celle senza acqua e le costringono a bere l’acqua del water” , ha denunciato la deputata. 
”Questi sono crimini contro l’umanità. Non degni di una democrazia”.

Questa denuncia, insieme a tante altre, è costata alla deputata Ocasio-Cortez, e a tre sue colleghe, l’accusa di essere anti americane. ” Se non vi piace il nostro modo di vivere, tornatevene a casa vostra, nello schifo dei vostri paesi di origine. Non avete niente da insegnarci”, ha bestemmiato, recitando il mantra universale dei razzisti e degli xenofobi, il presidente americano riferendosi alle origini delle rappresentanti democratiche e dimenticando che tutti gli americani hanno origini “straniere”.

Tutto il mondo è paese…

 

14 luglio 1938 – Il Giornale d’Italia pubblica “Il fascismo e i problemi della razza”, il “Manifesto della razza” che anticipa la promulgazione delle leggi razziale fasciste… Una vergogna che faremmo bene a non dimenticare!

 

Manifesto della razza

 

 

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14 luglio 1938 – Il Giornale d’Italia pubblica “Il fascismo e i problemi della razza”, il “Manifesto della razza” che anticipa la promulgazione delle leggi razziale fasciste… Una vergogna che faremmo bene a non dimenticare!

 

Il manifesto della Razza – 14 luglio 1938

Michela Murgia: “Il fascismo non è il contrario del comunismo, ma della democrazia.” – “Dire che il fascismo è un’opinione politica è come dire che la mafia è un’opinione politica.” …Una breve profonda riflessione tutta da leggere

 

Michela Murgia

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Michela Murgia: “Il fascismo non è il contrario del comunismo, ma della democrazia.” – “Dire che il fascismo è un’opinione politica è come dire che la mafia è un’opinione politica.” …Una breve profonda riflessione tutta da leggere

Piccolo discorso sul fascismo che siamo.
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A te che hai vent’anni e mi chiedi cos’è il fascismo, vorrei non doverti rispondere. Vorrei che nel 2017 la risposta a questa domanda la sapessimo già tutti, ma se me lo chiedi è perché non è così.
So perché me lo domandi. Credi che io sia intollerante se dico che il fascismo è reato e deve rimanerlo sempre. Credi che “se il fascismo e il comunismo hanno causato entrambi tanto dolore nel corso della storia devono essere considerati reato senza distinguo”.
È quindi colpa mia se me lo chiedi.
Colpa del fatto che non ti ho detto che il fascismo non è il contrario del comunismo, ma della democrazia. Dovevo dirtelo prima che il fascismo non è un’ideologia, ma un metodo che può applicarsi a qualunque ideologia, nessuna esclusa, e cambiarne dall’interno la natura. Mussolini era socialista e forse non te l’ho spiegato mai. Ho dimenticato di dirti che si intestava le istanze dei poveri e dei diseredati. Ho omesso di raccontarti che i suoi editoriali erano zeppi di parole d’ordine della sinistra, parole come “lavoratori” e “proletariato”. Non ti ho insegnato che un socialismo che pretende di realizzarsi con metodo fascista è un fascismo, perché nelle questioni politiche la forma è sempre sostanza e il come determina anche il cosa. Per questo il fascismo agisce anche nei sistemi che si richiamano a valori di sinistra e anzi è lì che fa i danni più grandi, perché non c’è niente di più difficile del riconoscere che l’avversario è seduto a tavola con te e ti chiama compagno.
Dire che il fascismo è un’opinione politica è come dire che la mafia è un’opinione politica; invece, proprio come la mafia, il fascismo non è di destra né di sinistra: il suo obiettivo è la sostituzione stessa dello stato democratico ed è la ragione per cui ogni stato democratico dovrebbe combatterli entrambi – mafia e fascismo – senza alcun cedimento. Tu sei vittima dell’equivoco che identifica il fascismo con una destra ed è un equivoco facile, perché il fascismo è la modalità che meglio si adatta alla visione di mondo di molta della destra che agisce in Italia oggi. Ma guai se questo ti rendesse incapace di riconoscere i semi del pensiero fascista se li incontri quando sei convinto di guardare da qualche altra parte.
Può esserti utile sapere come riconosco io il fascismo quando lo incontro: ogni volta che in nome della meta non si può discutere la direzione, in nome della direzione non si può discutere la forza e in nome della forza non si può discutere la volontà, lì c’è un fascismo in azione. In democrazia il cosa ottieni non vale mai più del come lo hai ottenuto e il perché di una scelta non deve mai farti dimenticare del per chi la stai compiendo. Se i rapporti si invertono qualunque soggetto collettivo diventa un fascismo, persino il partito di sinistra, il gruppo parrocchiale e il circolo della bocciofila.
Nessuno è al sicuro, se non dentro allo sforzo di ricordarsi in ogni momento che cosa rischiamo tutti quando cominciamo a pensare che il fascismo è solo un’opinione tra le altre.

Michela Murgia

Leonardo Sciascia, uno che aveva capito tutto già 30 anni fa: “Quando tra gli imbecilli ed i furbi si stabilisce una alleanza, state bene attenti che il fascismo è alle porte”

 

Sciascia

 

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Leonardo Sciascia, uno che aveva capito tutto già 30 anni fa: “Quando tra gli imbecilli ed i furbi si stabilisce una alleanza, state bene attenti che il fascismo è alle porte”

Diceva Leonardo Sciascia: “Il più grande difetto della società italiana è quello di essere senza memoria…”

Ma soprattutto diceva:

“Credo che se sono diventato un certo tipo di scrittore, lo devo alla passione antifascista.

La mia sensibilità al fascismo continua ad essere assai forte, la riconosco ovunque ed in ogni luogo, persino quando riveste i panni dell’antifascismo, e resto sensibile all’eternamente possibile fascismo italiano.

Il fascismo non è morto.

Quando tra gli imbecilli ed i furbi si stabilisce una alleanza, state bene attenti che il fascismo è alle porte.”

Leonardo Sciascia in M. Padovani, La Sicilia come metafora, 1989, p. 85

30 anni fa aveva già previsto tutto quello che sarebbe poi capitato nella nostra politica…

Gino Strada, un’osservazione che deve far riflettere: “Prima gli italiani? Idea di Hitler” – Tutte le atrocità del nazismo sono state compiute perché venivano prima gli ariani tedeschi… Non vi sembra che siamo sulla stessa strada?

GINO STRADA

 

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Gino Strada, un’osservazione che deve far riflettere: “Prima gli italiani? Idea di Hitler” – Tutte le atrocità del nazismo sono state compiute perché venivano prima gli ariani tedeschi… Non vi sembra che siamo sulla stessa strada?

Il fondatore di Emergency ha detto la sua sul caso della nave Sea Watch, sferrando un attacco al ministro dell’Interno Matteo Salvini

“Sono solidale con la capitana della nave e avrei agito esattamente come lei. Salvini è un criminale e deve capire che queste persone non sono merci”, parola di Gino Strada.

Il fondatore di Emergency ha voluto esprimere la sua solidarietà a Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch. “Quando c’era la guerra in Afghanistan nessuno si permetteva di fermare un’ambulanza. Oggi invece ci sono persone nel nostro Parlamento che si permettono di dire ‘affondiamo la nave’”, ha aggiunto Strada durante la festa per i 25 anni dalla nascita della sua organizzazione presso il Teatro Dal Verme a Milano.

Gino Strada ha proseguito sferrando un attacco al ministro dell’Interno Salvini: “Prima gli italiani o la fortezza Europa è un’idea di Hitler”. “Le istituzioni repubblicane hanno sdoganato il fascismo e contro questa tendenza mi sento in guerra. Ma sento sibilare il vento, non lo sento ancora fischiare ma sono ottimista, perché reputo che gli italiani non siano così fascisti”, ha concluso il fondatore di Emergency.

 

Il post provocatorio (??) di Storace sui profughi con le ragazze in costume che conferma la regola: chi è fascista o razzista è perché ha un QI basso, molto, ma molto basso…!

 

Storace

 

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Il post provocatorio (??) di Storace sui profughi con le ragazze in costume che conferma la regola: chi è fascista o razzista è perché ha un QI basso, molto, ma molto basso…!

A volte l’ironia non è il modo giusto di affrontare determinati argomenti. Peggio ancora se quegli stessi argomenti sono proprio di stringente attualità. Francesco Storace, attuale direttore de Il Secolo d’Italia, da poco riavvicinatosi a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, ha utilizzato una delle card virali che circolano su Facebook per fare una battuta sul tema degli sbarchi.

Francesco Storace e il post provocatorio sugli sbarchi

Nell’immagine utilizzata da Storace si vedono due ragazze in costume che si tengono per mano sul bagnasciuga. Una fotografia tipica di questo principio d’estate. Peccato per il copy che accompagnava la foto; nella didascalia infatti si poteva leggere: “La foto che ha commosso l’intero web, due profughe appena sbarcate. La più forte tiene la più debole per mano come piccolo gesto di aiuto. Ora dobbiamo mettere da parte i pregiudizi: queste persone hanno bisogno d’aiuto”.

Storace, personaggio pubblico e d’opinione, ha dunque utilizzato una di quelle immagini stock che rimbalzano quotidianamente sul Facebook o sul WhatsApp di chi non ha particolare dimestichezza con i meccanismi dei social network. Il post non è originale, circola da tempo, ma se associato al ruolo pubblico di Storace assume un’altra dimensione.

Il successo del post di Francesco Storace

Non a caso, il contenuto ha avuto centinaia di condivisioni e commenti, con i followers di Storace che hanno fatto ironia. Non sono mancate ovviamente le voci fuori dal coro, che hanno criticato la scelta del giornalista e politico.

Francesco Storace fa parte dell’universo sovranista della destra italiana e sappiamo come la pensa sui temi dell’immigraazione. Amplificare questo pensiero in maniera anche irrituale, facendo anche l’occhiolino a una logica maschilista, che fa battute sul corpo della donna, sa davvero di autogol.

fonte: https://www.giornalettismo.com/storace-post-ragazze-costume/