LA GRANDE CENSURA – Tutti i Tg hanno dato ampio risalto ai 2000 in piazza per la manifestazione animalista della Brambilla. Non una parola invece, niente di niente, per i 40.000 (QUARANTAMILA) in piazza a Pesaro contro i vaccini! QUESTO È FASCISMO!

 

CENSURA

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LA GRANDE CENSURA – Tutti i Tg hanno dato ampio risalto ai 2000 in piazza per la manifestazione animalista della Brambilla. Non una parola invece, niente di niente, per i 40.000 (QUARANTAMILA) in piazza a Pesaro contro i vaccini! QUESTO È FASCISMO!

Non siamo contro i vaccini. Vorremmo solo e solamente informazione corretta. E chi impone i vaccini nasconde troppe cose e spara troppe cazzate. QUESTO È FASCISMO!

Da: giornalettismo.com
FREE-VAX PESARO: 40MILA IN PIAZZA, MA I MEDIA NON SE NE ACCORGONO

Una manifestazione che ha visto una partecipazione enorme, quella dei free-vax a Pesaro. Il Parco Miralfiore era una vera e propria distesa di maglie, bandana e cappellini arancioni. Tantissime le famiglie presenti, provenienti da tutta Italia. Ma l’evento non ha avuto affatto copertura mediatica.

FREE-VAX PESARO, IL SILENZIO DEI PRINCIPALI ORGANI D’INFORMAZIONE

Sul posto erano presenti diverse troupe televisive (come quella di Sky e della Rai) ma, nei principali telegiornali di ieri sera, l’evento di Pesaro non ha trovato spazio. O meglio, il Tg La7 e SkyTg24 hanno garantito la diffusione della notizia, ma c’è da registrare il silenzio delle altre testate. Probabilmente, l’orario della manifestazione (dalle 18 alle 21 circa) non ha permesso, per motivi di carattere logistico, ai notiziari andati in onda in quelle ore di preparare i servizi per la messa in onda.

Ma, oltre ai motivi tecnici che hanno impedito la copertura mediatica dell’evento, potrebbe anche esserci una sorta di pregiudizio nei confronti delle ragioni della manifestazione. Questa mattina, infatti, neanche i principali organi della carta stampata hanno scelto di insistere su quanto successo ieri a Pesaro, né i siti d’informazione hanno deciso di inserire nelle loro home page le immagini di un raduno che – stando ai numeri forniti dall’organizzazione – ha messo insieme circa 40mila persone.

Si può essere o meno d’accordo con le posizioni dei cosiddetti free-vax, ma le ragioni di un movimento così vasto andrebbero comunque illustrate. Lo ha capito, ad esempio, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, Partito Democratico, fervente sostenitore del disegno di legge sui vaccini del ministro Beatrice Lorenzin. Secondo gli organizzatori della manifestazione – elemento ribadito sul palco anche dal portavoce David Gramiccioli -, il primo cittadino ha fatto di tutto perché l’evento si svolgesse regolarmente, in nome della libertà di pensiero e di manifestazione.

FREE-VAX PESARO NO, MOVIMENTO ANIMALISTA DI BRAMBILLA SÌ

Per dare la misura della disparità di trattamento riservata alla carica dei free-vax di Pesaro, basti pensare che il raduno del nuovo Movimento Animalista di Michela Brambilla (che ieri ha raccolto circa duemila persone in un corteo dal Colosseo a Piazza Venezia) ha avuto un’ampia copertura mediatica nei telegiornali e nei principali quotidiani in edicola questa mattina. Le 40mila presenze del Parco Miralfiori, invece, non sono riuscite a entrare nemmeno nei trafiletti.

 

Giorgio Cremaschi: “Caro PD, attentare al diritto allo sciopero È FASCISMO. Fascismo autentico!

diritto allo sciopero

 

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Giorgio Cremaschi: “Caro PD, attentare al diritto allo sciopero È FASCISMO. Fascismo autentico!

Caro PD, attentare il diritto allo sciopero è Fascismo. Fascismo autentico.

di Giorgio Cremaschi

In pochi giorni il PD di Renzi, ma anche il sistema politico e mediatico che lo sostiene, hanno innalzato bandiere di segno opposto, sulgli stessi temi, quasi contemporaneamente. Mentre in parlamento i piddini, in realtà senza grande impegno, sostengono lo Ius Soli, Renzi fa suo lo slogan di Salvini: Aiutiamoli a casa loro. Del resto le leggi Minniti nemmeno la Lega le avrebbe potute superare in ferocia.

Il renziano di ferro Fiano presenta una legge contro l’apologia del fascismo e del nazismo, ma intanto il governo Gentiloni intensifica i rapporti col governo Ucraino che con ministri fascisti e la presidente Boldrini esprime solidarietà e condivisione in un incontro con uno dei leader neonazisti di quel paese. E i fascisti venezuelani per il PD sono combattenti per la libertà.

Mentre il governo concorda con la UE la prossima finanziaria lacrime e sangue, magari differite a dopo le elezioni, Renzi chiede di bocciare il fiscal compact, sostenuto da quel partito che il 25 aprile ha sfilato a Milano mascherato da blu UE E che resta fanatico dell’Euro.

Ovviamente i fascisti ed i razzisti dichiarati, così come i fanatici dell’europeismo più ottuso, insorgono nelle rispettive competenze, facendo così pienamente la parte loro assegnata nel teatrino renziano.

La realtà è che nulla di tutto questo dovrebbe essere preso sul serio perché il PD è passato dal culto del bipolarismo elettorale alla politica bipolare cioè alla schizofrenia delle sue posizioni. Nulla è serio e coerente nel PD, tranne l’attacco ai diritti del lavoro. Così c’è un progetto su cui Renzi e il palazzo politico mediatico stanno lavorando alacremente e senza contraddizioni: colpire il diritto di sciopero. Qui Marchionne, Renzi, Berlusconi e la grande stampa si trovano uniti, e sono benedetti dalle istituzioni europee e dai governi che stanno facendo altrettanto. Colpire il diritto di sciopero mentre si scatenano le politiche di austerità è il più autentico atto di fascismo che si possa fare oggi. E lo fanno quelli che vogliono colpire l’apologia del fascismo di ieri.

da: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-caro_pd_attentare_il_diritto_allo_sciopero__fascismo_fascismo_autentico/6121_20817/

Piero Pelù contro Renzi: “Sinistra? Questo Pd è fascismo” !!

 

Piero Pelù

 

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Piero Pelù contro Renzi: “Sinistra? Questo Pd è fascismo” !!

 

Il regime renziano fa fuori chi è libero e non la pensa come lui, ai tempi di Berlusconi e di Mussolini questa roba si chiamava fascismo. Altro che Partito democratico”.

Così su Facebook Piero Pelù, ritorna a quanto accaduto sul palco del concerto del Primo maggio, durante il quale ha attaccato il premier Matteo Renzi.

“Le camicie nere del governo Renzi – scrive il leader dei Litfiba – mi hanno bastonato duro per aver osato parlare di mafie italiane, di voto di scambio, di corruzione, di spese allucinanti e inutili che rubano risorse enormi alla scuola, alla sanità e alle famiglie che invece (e saranno poche) si dovranno accontentare dei famosi 80 euro (ne meritano molti di più, è chiaro ora il mio pensiero?) per continuare a sperare e sopravvivere”.

Pelù nel post su Facebook non risparmia attacchi anche ai giornalisti, rei di aver scritto falsità. In particolare il roker fiorentino se la prende con Francesco Merlo: “Ha scritto – dice – uno degli articoli più palesemente subdoli, faziosi, deliranti e psichedelici degli ultimi anni proprio su di me infarcendolo di bugie, falsità e inesattezze tanto da sembrare una triste battuta dall’inizio alla fine”.

 

tratto da: http://www.articolotre.com/2016/01/piero-pelu-si-scaglia-contro-renzi-sinistra-questo-pd-e-fascismo/