Come si censurano le notizie – Extracomunitario a folle velocità su di un suv investe e uccide una donna friulana… Notizia da prima pagina, Salvini, che stenta a nascondere l’erezione, pontifica sul web… Ma niente, l’extracomunitario è americano, un militare americano. E allora SILENZIO…!

 

militare americano

 

 

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Come si censurano le notizie – Extracomunitario a folle velocità su di un suv investe e uccide una donna friulana… Notizia da prima pagina, Salvini, che stenta a nascondere l’erezione, pontifica sul web… Ma niente, l’extracomunitario è americano, un militare americano. E allora SILENZIO…!

Omicidio stradale militare. Come ti nascondo la notizia…

Non diteci che siamo prevenuti e malfidati… Potremmo rispondere che siamo “post-venuti” perché di “fiducia” non ne possiamo più nutrire, dopo tante prove. Specie nei confronti dell’informaziona mainstream (quella che vorrebbe persino condurre una campagna globale contro le fake news…).

Capita così di girare in cerca di notizie e di imbattersi in una “breve” del TgRegionale del Friuli Venezia Giulia. Una breve, come si faceva un volta per i normali incidenti stradali.

Anche se da qualche anno, un potere bulimico-terroristico che non trova più “grandi problemi” da trattare come se si fosse in guerra, ha abituato tutti a trattare come un “caso da prima pagina” anche gli incidenti stradali. Soprattutto se protagonisti negativi – insomma: quelli che erano alla guida del mezzo investitore – sono, nell’ordine, extracomunitari, minorenni o comunque giovani, con alto tasso alcolemico o non negativi ai test antidroga.

Anche noi, che pure non indulgiamo in condiscendenza verso chi si mette alla guida senza avere padronanza di tutti i propri sensi, troviamo tutto ciò decisamente eccessivo. Ma almeno spereremmo in un giudizio “uguale per tutti”, come recita quella scritta beffarda in tribunale.

E invece:

Una donna di 55 anni, Silvia Portuesi, ha perso la vita questa mattina dopo essere stata investita da un’auto. L’incidente è avvenuto a Maniago.

La donna, che era sordomuta, è stata investita mentre camminava sul bordo della strada, a poca distanza dalla sua abitazione.

E’ stata centrata da una vettura condotta da uno statunitense che, dopo l’urto, è uscita di strada. Il guidatore è uscito autonomamente dall’auto. Per Silvia Portuesi non c’è stato nulla da fare, è spirata sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del fuoco di Maniago, i Carabinieri e la Polizia americana.

Silvia Portuesi era originaria di Vajont. Lascia una figlia.”

Insomma: la notizia era di quelle che dovrebbero far gola al mainstream quotidiano: “cittadino extracomunitario uccide con la propria auto donna friulana scampata da bambina alla tragedia del Vajont“.

Prima reazione: “bravi però, questi del Tg Regionale, non si sono fatti depistare dal fatto che l’investitore fosse un extracomunitario” (gli Stati Uniti, notoriamente, non fanno parte dell’Unione Europea, anche se ne comandano la politica estera e militare).

Seconda reazione: “ma che cavolo ci sta a fare la polizia americana per un normale incidente stradale nella campagna friulana?”

Terza reazione: “guardiamo un po’ la foto”.

Si vede un Suv superfigo della Dodge (ora marchio del gruppo Fca, ossia Fiat-Chrysler) rovesciato sul ciglio della strada. Si vede che andava molto forte, per rovesciarsi così all’impatto con il corpo di una donna…

Lo sguardo cade sulla targa, come farebbe chiunque: pixelata dai Carabinieri, manco fosse il volto di un bambino in un’inchiesta sulla pedofilia.

Strano, no? E certo: se il suv è targato “Afi” (American Force Italy), ossia è un mezzo militare, magari usato impropriamente fuori servizio, meglio nascondere il fatto.

Sia mai detto che “l’odio per gli stranieri” – ufficialmente stigmatizzato su tutto il circuito mainstream – si dovesse dirigere verso un militare degli Stati Uniti di cui, ovviamente, non viene fornito nome, cognome, sesso, etnia, colore della pelle, convinzioni religiose e tanto meno il grado.

“Teniamo la cosa bassa”, si devono esser detti in redazione mentre il direttore girava gli occhi… In fondo siamo nella regione della strage del Cermis, dove due piloti di caccia Usa in vena di cazzeggio col loro aereo superfigo tranciarono di netto i cavi della funivia, provocando 20 morti.

Quei due non pagarono la loro stronzaggine neanche con un giorno di galera… Come quello di ieri, molto probabilmente.

fonte: https://contropiano.org/news/politica-news/2020/07/13/omicidio-stradale-militare-come-ti-nascondo-la-notizia-0130009?fbclid=IwAR0I5s59SJuSJ2FOPKpjAMz7VakaoKn3OqAKEp5BEgcU0ree6OIodwEH5M8

 

Conte proroga lo “Stato di emergenza” – L’indignazione di Salvini… Ma veramente qualcuno sta a sentire un cretino che a febbraio avrebbe voluto riaprire tutto, con tutti i morti che ne sarebbero derivati?

 

 

Salvini

 

 

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Conte proroga lo “Stato di emergenza” – L’indignazione di Salvini… Ma veramente qualcuno sta a sentire un cretino che a febbraio avrebbe voluto riaprire tutto, con tutti i morti che ne sarebbero derivati?

Capitanati da Salvini, i fascio-sovranisti stanno già montando un gigantesco circo dove Conte sarebbe uno spietato dittatore che vuole cancellare la libertà del popolo per imporre la dittatura sanitaria. Abituiamoci, perché saranno queste le argomentazioni dell’opposizione, nonostante Conte abbia detto che nulla è sicuro e soprattutto non abbia parlato di quarantena, ma solo di prorogamento dello stato di emergenza, cioè esattamente come adesso, dove non sembra che le libertà stiano venendo negate, anzi: le regole sono più che mai violate e si parla della pandemia come se avessimo scampato il pericolo.

Ma su twitter la situazione è degenerata in fretta:

Allungare lo “stato di emergenza” fino al 31 dicembre? NO grazie. Gli Italiani meritano fiducia e rispetto, donne e uomini eccezionali che hanno dimostrato buon senso e generosità che adesso vogliono vivere, lavorare, amare. (Matteo Salvini)

Seguono altri post che Vi risparmiamo… Tanto leggere queste cazzate danneggia solo il fegato…

Salvini: “Coronavirus diffuso da Cina per colonizzare economie, serve inchiesta” …ovviamente è una stronzata. Il problema è che un Italiano su quattro queste stronzate se le beve!

 

Salvini

 

 

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Salvini: “Coronavirus diffuso da Cina per colonizzare economie, serve inchiesta” …ovviamente è una stronzata. Il problema è che un Italiano su quattro queste stronzate se le beve!

Leggevamo un titolo “Un Paese di ignoranti: meno della metà hanno risposto alla chiamata della Croce Rossa per i test sierologici”

L’articolo spiegava che l’indagine Istat sulla circolazione del coronavirus effettuata attraverso test sierologici a campione è destinata al fallimento. Sui 150mila preventivati, soltanto 70mila italiani hanno risposto alla chiamata della Croce Rossa per sottoporsi all’esame…

In questo contesto si inserisce la dichiarazione del solito Salvini: “Coronavirus diffuso da Cina per colonizzare economie, serve inchiesta”

Contro ogni logica (solo un leghista potrebbe essere tanto idiota da diffondere un virus per colonizzare l’economia… in casa sua), contro ogni evidenza scientifica, contro il buon senso, Salvini spara la sua.

“Mi sembra chiaro, non so se volontariamente o involontariamente, che la Cina abbia contagiato il resto del mondo per poi magari colonizzare economicamente e fare shopping di aziende, alberghi, proprietà”

“Ci aspettiamo da Conte una presa di posizione forte verso la Cina: su Hongkong, sul virus e sulle menzogne”

“L’Italia non chini la testa trattando con un regime comunista sanguinario”.

Insomma, la solita stronzata detta per attirare l’attenzione… Il problema è che un Italiano su quattro queste stronzate se le beve!

…Un Paese di ignoranti. Proprio così.

 

Per la serie “se questo è un uomo” – La “vendetta” di Salvini sul figlio 15enne di Selvaggia Lucarelli: lo dà in pasto alla Bestia e viene riempito di insulti…

Salvini

 

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Per la serie “se questo è un uomo” – La “vendetta” di Salvini sul figlio 15enne di Selvaggia Lucarelli: lo dà in pasto alla Bestia e viene riempito di insulti…

Salvini continua a mal digerire le contestazioni e non esita a mettere alla berlina chi osa criticarlo. Non importa se minorenni.

Non è tardata la vendetta della Bestia di Salvini contro il figlio di Selvaggia Lucarelli: con assoluto spregio della legge per la tutela dei minori, l’account Facebook della Lega ha postato il video – senza censure – della contestazione del 15enne fatta a Milano: “Volevo ringraziarla per il suo Governo omofobo e razzista”.

Ovviamente, il risultato era scontato: moltissimi commenti di odio, insulti al ragazzo e alla madre. Salvini continua a mal digerire le contestazioni e non esita a mettere alla berlina chi osa criticarlo. Non importa se minorenni. Possimo solo sperare che ci saranno conseguenze legali.

Problema – Meloni e Salvini, in piazza per “l’Italia che lavora”. Dato che loro hanno rispettivamente il 70% ed il 90% di assenze in Parlamento, calcoli il candidato quanto possono essere idioti quelli che li prendono sul serio…

 

l’Italia che lavora

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Problema – Meloni e Salvini, in piazza per “l’Italia che lavora”. Dato che loro hanno rispettivamente il 70% ed il 90% di assenze in Parlamento, calcoli il candidato quanto possono essere idioti quelli che li prendono sul serio…

Con rabbia e veemenza, Giorgia Meloni dalla manifestazione della Destra a Piazza del Popolo, ha dichiarato: “Noi siamo il popolo, per questo facciamo paura. Facciamo paura a chi il sudore fa schifo. Ma suda chi lavora, a noi il sudore non fa schifo”.

Giorgia Meloni e Matteo Salvini che è con lei hanno rispettivamente il 70% e il 90% di assenze in Parlamento. Non proprio un ottimo esempio per dire che sono l’Italia che lavora.

Nel corso del suo intervento, Meloni attacca duramente il governo, colpevole a suo dire di non aver fatto nulla per far ripartire il Paese: “Di andare a prendere il thè con i pasticcini con il presidente del Consiglio non ci interessa. Se Conte vuole parlarci deve mandarci il documento con le proposte concrete. Non permetteremo che le mascherine diventino un bavaglio”. Critica poi il decreto Rilancio che, a suo avviso, “è pieno di marchette” e non tralascia la questione migranti: “L’unica attività che si rimette in moto è quella degli scafisti. Ma non con noi, con noi si rispettano i confini e si fa il blocco navale”. Interviene infine anche sulla legge contro l’omotransfobia: “Metteranno in galera chi è contro l’utero in affitto”.

Salvini torna a Mondragone, ma stavolta città è blindata per evitare le contestazioni… Qualcuno ci spiega quanto ci costa la becera propaganda elettorale di questo individuo? Perchè gli consentono di andare in giro a sparare cazzate e poi il conto lo dobbiamo pagare noi?

 

Mondragone

 

 

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Salvini torna a Mondragone, ma stavolta città è blindata per evitare le contestazioni… Qualcuno ci spiega quanto ci costa la becera propaganda elettorale di questo individuo? Perchè gli consentono di andare in giro a sparare cazzate e poi il conto lo dobbiamo pagare noi?

Il leader della Lega Matteo Salvini sta per tornare a Mondragone, in provincia di Caserta, nella zona rossa dei palazzi ex Cirio dove si è sviluppato un focolaio di Coronavirus. A distanza di pochi giorni, Salvini torna dopo le contestazioni: il 29 giugno, infatti, a causa dei manifestanti contro di lui, il leader della Lega fu costretto a rimandare il suo comizio.

C’è grande schieramento di forze dell’ordine, polizia e carabinieri, a Mondragone, nella provincia di Caserta, dove è atteso l’arrivo di Matteo Salvini. Il leader della Lega, a distanza di pochi giorni, torna dunque nella zona rossa dei palazzi ex Cirio, dove è stato individuato un focolaio di Coronavirus, con circa 70 contagi. Lo scorso 29 giugno, infatti, l’ex ministro dell’Interno era arrivato a Mondragone, ma era stato fortemente contestato e, a causa dei manifestanti contro di lui, era stato costretto a rimandare il suo comizio. “Tra pochissimo sarò a Mondragone per incontrare, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle realtà produttive del territorio e in particolare allevatori, agricoltori, balneari, albergatori. La città non può essere ricordata solo per lotte tra bande” ha scritto Salvini su Twitter pochi minuti fa.

In attesa che il leader del Carroccio arrivi in città, è massiccio lo spiegamento delle forze dell’ordine, per evitare che si verifichino le tensioni che lo scorso 29 giugno avevano portato a scontri tra polizia e manifestanti, causando il ferimento di uno di loro. Il leader leghista incontrerà, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle realtà produttive del territorio e in particolare allevatori, agricoltori, balneari, albergatori. Presente anche il segretario regionale della Lega in Campania, Nicola Molteni. Mondragone è blindata, oltre che bloccata: vietato l’accesso alle automobili su tutto il lungomare cittadino, mentre gli accessi ai pedoni sono contingentati.

Fonte: https://napoli.fanpage.it/salvini-torna-a-mondragone-dopo-le-contestazioni/
https://napoli.fanpage.it/

Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

 

insulti sessisti

 

 

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Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini a Codogno

Due ragazze sono state vittima di insulti e offese sui social dopo che sono scese in piazza per contestare Salvini la scorsa domenica a Codogno, nel Lodigiano, dove il leader della Lega si è recato. La foto che immortala le due giovani è stata condivisa da una senatrice della Lega su Facebook diventando oggetto in poche ore di offese e anche minacce.

Sono state invitate a prostituirsi, qualcuno le ha minacciate o esortate al suicidio, altri ancora, donne perlopiù, le hanno offese per il loro aspetto fisico. Ancora una volta la gogna mediatica diventa notizia e a farne le spese sono due ragazzine che “hanno la colpa” di aver deciso di esprimere le proprie idee politiche e di averlo fatto in maniera civile e rispettosa, salvo finire sui social ed essere insultate.

La foto postata da una senatrice leghista su Facebook
È accaduto a due ragazze che la scorsa domenica sono scese in piazza per contestare il leader della Lega Matteo Salvini giunto a Codogno per salutare i cittadini della città divenuta suo malgrado simbolo dell’emergenza Covid in Italia. Le due giovani manifestanti sono però state fotografate da alcuni giornalisti e la loro foto è stata condivisa in rete da una senatrice della Lega: “Foltissimo gruppo di contestatori a Salvini a Codogno”, si legge nella didascalia del post su Facebook. Post diventato in poche ore oggetto di numerosi commenti la maggior parte dei quali contenenti insulti nei confronti delle due ragazzine. A denunciare la vicenda è la madre delle due ragazze che ha fatto sapere di essersi già rivolta alle forze dell’ordine per sporgere denuncia.

La madre delle due ragazze: Mie figlie vittime di gogna mediatica
“Domenica, come sapete, Salvini è stato à Codogno. Non entro in un dibattito politico: sono convinta che ognuno abbia il diritto di votare e sostenere il partito che meglio lo rappresenta, ma credo anche che non si possa pretendere di zittire tutti coloro che la pensano diversamente – scrive la donna – le mie figlie con alcuni amici erano in piazza con alcuni cartelloni (non volgari, non offensivi) per far presente che Codogno non è solo Lega […] le mie figlie sono state attaccate duramente, insultate, derise. Ovviamente, essendo donne, hanno ricevuto insulti di tipo sessista, sono state invitate a prostituirsi, a mettersi a disposizione dei migranti sui barconi per prestazioni varie”.

Le associazioni in difesa delle donne chiedono risposte
“Molte persone che non conosciamo le hanno minacciate, esortate al suicidio. Padri di famiglia, nonni che sui loro profili postano le foto dei nipotini, si sono offerti di “sbatterle come tappeti”. E moltissime donne le hanno insultare per il loro aspetto, per i loro vestiti. Qualcuno ha scritto che sicuramente la loro madre (io) si prostituisce sulla Binasca e che il loro padre si sfonda di canne nei centri sociali”. Sono tante le associazioni in difesa della donne che hanno preso posizione rispetto a questa vicenda come l’associazione “Io per te” che ha scritto alla Commissione Pari Opportunità – Codogno affinché prenda una forte posizione in merito.

Noi a queste ragazze possiamo solo dire: andatene fiere, essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Per quanto riguarda le donne che votano bestie del genere… Beh, veramente nulla da dire. Forse a loro piace essere insultate e trattate come stracci…

Salvini definisce chiunque lo contesta, dal Trentino a Lampedusa, “Figli di papà”… Sì proprio quel Salvini figlio di un dirigente, che non ha mai lavorato in vita sua, fidanzato con la figlia di Verdini, cresciuto sotto l’ala di Berlusconi e da sempre culo e camicia con Confindustria…

Salvini

 

 

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Salvini definisce chiunque lo contesta, dal Trentino a Lampedusa, “Figli di papà”… Sì proprio quel Salvini figlio di un dirigente, che non ha mai lavorato in vita sua, fidanzato con la figlia di Verdini, cresciuto sotto l’ala di Berlusconi e da sempre culo e camicia con Confindustria…

Ma ci avete fatto caso? Sono sempre “figli di papà” quelli che contestano Salvini… Andate a fare un giro tra i titoli dei giornali, ne abbiamo tirato fuori solo qualcuno.

Salvini contestato ad Andria: fischi e cori. Lui risponde: “Grazie anche ai 4 figli di papà che ululano, vi meritate Azzolina e Bellanova”

Salvini: “A Mondragone centri sociali e figli di papà pagati da camorra”

Salvini ad Avezzano: gruppo di contestatori, ”solo figli di papà”

Salvini: “30 figli di papà dei centri a-sociali hanno lanciato uova e arance contro i cittadini di Ancona che hanno accolto la Lega”.

Salvini contestato a Napoli: “centri sociali? Figli di papà”

Le costanti sono 2: 1) ovunque vada Salvini viene contestato. 2) secondo Salvini a contestarlo sono sempre i figli di papà…

Che poi uno che, figlio di un dirigente, che non ha mai lavorato in vita sua, fidanzato con la figlia di Verdini, cresciuto sotto l’ala di Berlusconi e da sempre culo e camicia con Confindustria… tentare di sminuire la contestazione con un “figli di papà” è davvero patetico.

Salvini travestito da lavoratore (sì, da lavoratore!) e la sua ignobile passerella propagandistica sui cadaveri delle 43 vittime del ponte Morandi, con tanto di figuraccia bestiale…

 

 

ponte Morandi

 

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Salvini travestito da lavoratore (sì, da lavoratore!) e la sua ignobile passerella propagandistica sui cadaveri delle 43 vittime del ponte Morandi, con tanto di figuraccia bestiale…

Dai parenti delle vittime del Morandi filtrano sbigottimento e rabbia, nella speranza che l’inaugurazione ufficiale sia all’insegna della sobrietà. Per ora l’unica certezza è che, 680 giorni dopo il crollo, il viadotto resta chiuso.

È stata la struttura commissariale guidata dal sindaco di Genova Marco Bucci a permettere a Matteo Salvini la passerella con figuraccia sui pannelli “di metano” sul ponte di Genova.  (Salvini e i pannelli “di metano” sul ponte di Genova che “si autoalimenterà” – L’ingegner Salvini è andato al Ponte di Genova passando per Bolzaneto – visto che era di strada – e ha tenuto a spiegarci che si tratta di un progetto a “sviluppo e sostenibilità ambientale visto che questo ponte, coi pannelli di metano sostanzialmente si autoalimenterà. Quindi ci vediamo da agosto in macchina…” E già che c’era, Salvini ha anche dato qualche bacio rigorosamente senza mascherina per far sentire tutto il suo affetto agli anziani, cosa che ai tempi del Coronavirus è buona e giusta e consigliata dall’OMS. La sceneggiata serviva ad attribuirsi il merito del Ponte di Genova cercando di oscurare – e far dimenticare – che all’epoca era al governo con il MoVimento 5 Stelle. I liguri ci cascheranno?)

Repubblica oggi spiega com’è andata la visita del Capitano e come è arrivato alla passeggiata:

Atteso in mattinata all’ingresso del cantiere del ponte a cui verrà dato un doppio nome (“Per Genova” e “San Giorgio”), Salvini non resiste alla tentazione di dare un’occhiata da lassù, dove ancora nessuno è arrivato, a eccezione di chi ha realizzato l’opera, dei rappresentanti delle istituzioni e di Pietro Salini, ad di WeBuild che ha costruito il ponte in consorzio con Fincantieri Infrastructure e ha appena terminato il primo transito in auto. Il leader della Lega arriva subito dopo, anche se non ha alcun ruolo istituzionale che possa prevedere una simile autorizzazione, fin qui negata ai “non addetti ai lavori” per una comprensibile esigenza di tutela della sicurezza.

La richiesta, prontamente esaudita dai responsabili della struttura commissariale, arriva appena sceso davanti alla sbarra del cantiere. «Si può?» chiede. «Certo» rispondono. Giusto il tempo di concludere la conferenza stampa («Mi piacerebbe un gemellaggio fra Genova e Reggio Calabria, qui il ponte l’hanno fatto, là lo devono fare») che si parte per il fuori programma. La macchina si dirige verso l’autostrada e imbocca la galleria che conduce al viadotto, ovviamente sbarrata a chi non è autorizzato.

L’auto con Salvini a bordo la percorre fino ad arrivare sul viadotto, con la soletta armata appena asciugata e in attesa delle gettata d’asfalto.

Il leader della Lega scende e fa qualche passo, prima di riprendersi per un commento di poco meno di un minuto. Non appena il video è su Facebook scattano le reazioni. «Ma come si può fare una cosa simile? A che titolo è salito su quel ponte? Davvero incomprensibile — commenta Roberta Pinotti — Salvini dovrebbe sapere che il ponte non è una passerella, lui che ama spesso usare questa parola. Sono doppiamente sorpresa e amareggiata da questo episodio, perché chi è stato ministro dell’Interno avrebbe dovuto acquisire cultura delle istituzioni. Due sole cose chiede il ponte, rispetto e sobrietà, per la tragedia che si è consumata qui» aggiunge.

L’ex ministro della Difesa, genovese di Sampierdarena, dove ancora vive, a poca distanza dal luogo in cui è avvenuta la tragedia, stigmatizza il blitz subito amplificato sui social. «Anche questa è una cosa che si poteva risparmiare».

Dai parenti delle vittime del Morandi filtrano sbigottimento e rabbia, nella speranza che l’inaugurazione ufficiale sia all’insegna della sobrietà. Per ora l’unica certezza è che, 680 giorni dopo il crollo, il viadotto resta chiuso.  Tranne che per le passerelle dei politici.

 

L’epidemia raccontata e quella reale – Ieri il peggior giorno dell’epidemia: oltre 180.000 contagiati, cui quasi un terzo in Brasile. E se ora il Covid a noi sembra così lontano, dobbiamo ringraziare il Cielo di non aver avuto al governo gente come Bolsonaro (o Salvini)…

 

Covid

 

 

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L’epidemia raccontata e quella reale – Ieri il peggior giorno dell’epidemia: oltre 180.000 contagiati, cui quasi un terzo in Brasile. E se ora il Covid a noi sembra così lontano, dobbiamo ringraziare il Cielo di non aver avuto al governo gente come Bolsonaro (o Salvini)…

L’epidemia raccontata e quella reale

Lo so, che dopo sei mesi non se ne può più.

Ieri comunque è stato il giorno peggiore da sempre dell’epidemia, con oltre 180.000 contagiati. Di cui quasi un terzo (55.000) in Brasile. Contagiati “ufficiali”, diagnosticati con test. Non so dire quanti siano quelli reali.

Quando ci ripetiamo il giusto mantra “oramai il virus ha perso potenza”, raccontiamocela giusta:

L’epidemia in Italia si è estremamente ridotta. I nuovi contagiati hanno spesso carica virale molto bassa, sono comunque poche centinaia, mentre nei giorni peggiori erano parecchie migliaia. I morti sono poche decine al giorno, mentre a fine marzo erano 800. Tra l’altro, buona parte di questa retroguardia è in una sola regione”.

Poi magari, con spirito internazionalista, uno potrebbe aggiungere:

Questo non vuol dire che il virus in sé si sia indebolito, come provano il picco di contagi nel mondo ieri, e le parecchie migliaia di morti ogni giorno. Preoccupa anche la crescita dei contagi in molte nazioni di Sud America, Africa e Asia che sembravano quasi indenni, e dove le possibilità di cura sono scarse.

Poi, guardando il passato recente, onestamente si potrebbe dire:

L’Italia l’ha pagata molto cara (quasi 35.000 morti registrati, probabilmente 45/50mila reali vedendo i dati ISTAT di marzo/aprile) ma grazie al lockdown, ai miracoli della nostra Sanità, e al comportamento responsabile della grande maggioranza dei cittadini, l’abbiamo sfangata nonostante alcuni politici regionali e una frangia di imbecilli ed irresponsabili di vario tipo abbiano fatto del loro peggio per far andar male le cose”.

Poi, per quanto mi riguarda, il distanziamento sociale è stata una bella novità, tanto è vero che in forma magari meno accentuata continuo e continuerò a praticarlo.

fonte: https://contropiano.org/news/politica-news/2020/06/21/epidemia-raccontata-quella-reale-0129317?fbclid=IwAR0lHrwSvabq-lMYBdX-EzTx_2LBgwsPpN6F0xLtocRYtzdV6FRwl0Rx0Rs