Come si censurano le notizie – Extracomunitario a folle velocità su di un suv investe e uccide una donna friulana… Notizia da prima pagina, Salvini, che stenta a nascondere l’erezione, pontifica sul web… Ma niente, l’extracomunitario è americano, un militare americano. E allora SILENZIO…!

 

militare americano

 

 

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Come si censurano le notizie – Extracomunitario a folle velocità su di un suv investe e uccide una donna friulana… Notizia da prima pagina, Salvini, che stenta a nascondere l’erezione, pontifica sul web… Ma niente, l’extracomunitario è americano, un militare americano. E allora SILENZIO…!

Omicidio stradale militare. Come ti nascondo la notizia…

Non diteci che siamo prevenuti e malfidati… Potremmo rispondere che siamo “post-venuti” perché di “fiducia” non ne possiamo più nutrire, dopo tante prove. Specie nei confronti dell’informaziona mainstream (quella che vorrebbe persino condurre una campagna globale contro le fake news…).

Capita così di girare in cerca di notizie e di imbattersi in una “breve” del TgRegionale del Friuli Venezia Giulia. Una breve, come si faceva un volta per i normali incidenti stradali.

Anche se da qualche anno, un potere bulimico-terroristico che non trova più “grandi problemi” da trattare come se si fosse in guerra, ha abituato tutti a trattare come un “caso da prima pagina” anche gli incidenti stradali. Soprattutto se protagonisti negativi – insomma: quelli che erano alla guida del mezzo investitore – sono, nell’ordine, extracomunitari, minorenni o comunque giovani, con alto tasso alcolemico o non negativi ai test antidroga.

Anche noi, che pure non indulgiamo in condiscendenza verso chi si mette alla guida senza avere padronanza di tutti i propri sensi, troviamo tutto ciò decisamente eccessivo. Ma almeno spereremmo in un giudizio “uguale per tutti”, come recita quella scritta beffarda in tribunale.

E invece:

Una donna di 55 anni, Silvia Portuesi, ha perso la vita questa mattina dopo essere stata investita da un’auto. L’incidente è avvenuto a Maniago.

La donna, che era sordomuta, è stata investita mentre camminava sul bordo della strada, a poca distanza dalla sua abitazione.

E’ stata centrata da una vettura condotta da uno statunitense che, dopo l’urto, è uscita di strada. Il guidatore è uscito autonomamente dall’auto. Per Silvia Portuesi non c’è stato nulla da fare, è spirata sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del fuoco di Maniago, i Carabinieri e la Polizia americana.

Silvia Portuesi era originaria di Vajont. Lascia una figlia.”

Insomma: la notizia era di quelle che dovrebbero far gola al mainstream quotidiano: “cittadino extracomunitario uccide con la propria auto donna friulana scampata da bambina alla tragedia del Vajont“.

Prima reazione: “bravi però, questi del Tg Regionale, non si sono fatti depistare dal fatto che l’investitore fosse un extracomunitario” (gli Stati Uniti, notoriamente, non fanno parte dell’Unione Europea, anche se ne comandano la politica estera e militare).

Seconda reazione: “ma che cavolo ci sta a fare la polizia americana per un normale incidente stradale nella campagna friulana?”

Terza reazione: “guardiamo un po’ la foto”.

Si vede un Suv superfigo della Dodge (ora marchio del gruppo Fca, ossia Fiat-Chrysler) rovesciato sul ciglio della strada. Si vede che andava molto forte, per rovesciarsi così all’impatto con il corpo di una donna…

Lo sguardo cade sulla targa, come farebbe chiunque: pixelata dai Carabinieri, manco fosse il volto di un bambino in un’inchiesta sulla pedofilia.

Strano, no? E certo: se il suv è targato “Afi” (American Force Italy), ossia è un mezzo militare, magari usato impropriamente fuori servizio, meglio nascondere il fatto.

Sia mai detto che “l’odio per gli stranieri” – ufficialmente stigmatizzato su tutto il circuito mainstream – si dovesse dirigere verso un militare degli Stati Uniti di cui, ovviamente, non viene fornito nome, cognome, sesso, etnia, colore della pelle, convinzioni religiose e tanto meno il grado.

“Teniamo la cosa bassa”, si devono esser detti in redazione mentre il direttore girava gli occhi… In fondo siamo nella regione della strage del Cermis, dove due piloti di caccia Usa in vena di cazzeggio col loro aereo superfigo tranciarono di netto i cavi della funivia, provocando 20 morti.

Quei due non pagarono la loro stronzaggine neanche con un giorno di galera… Come quello di ieri, molto probabilmente.

fonte: https://contropiano.org/news/politica-news/2020/07/13/omicidio-stradale-militare-come-ti-nascondo-la-notizia-0130009?fbclid=IwAR0I5s59SJuSJ2FOPKpjAMz7VakaoKn3OqAKEp5BEgcU0ree6OIodwEH5M8

 

Oggi vogliamo svelarvi un segreto: se in ospedale non trovate il defibrillatore e vostro padre muore, non è colpa di un extracomunitario, ma di italiani che per decenni hanno rubato le risorse, evaso le tasse e devastando i servizi…

extracomunitario

 

 

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Oggi vogliamo svelarvi un segreto: se in ospedale non trovate il defibrillatore e vostro padre muore, non è colpa di un extracomunitario, ma di italiani che per decenni hanno rubato le risorse, evaso le tasse e devastando i servizi…

 

In Italia, se in ospedale non trovate il defibrillatore, e vostro padre muore, non è colpa di un extracomunitario, ma di italiani che per decenni hanno rubato ogni risorsa, di altri italiani che hanno evaso le tasse, devastando i servizi.

In Italia, se siete incastrati in una burocrazia indecente, da diventarci pazzi, la colpa non è di un extracomunitario, ma delle migliaia di italianissimi che timbrano il cartellino e poi vanno a farsi i cazzi loro senza fare mezzo minuto di lavoro a settimana, delle migliaia di italianissimi parassiti, imboscati, falsi invalidi che affliggono questo paese.

Se in estate fate il bagno in acque piene di colibatteri, se vi mettete a nuotare in un mare che fa sempre più schifo, in un lago che prima era meraviglioso e da cui ora uscite con dermatiti immediate e violente, la colpa non è degli extracomunitari, è degli italianissimi responsabili delle navi dei veleni, degli sversamenti illegali, di livelli di inquinamento sempre più drammatici, combattuti solo a colpi di decreti che alzano di volta in volta i livelli massimi consentiti di inquinanti (dunque il mare è sempre più inquinato ma torna miracolosamente balneabile perché cambiano i parametri di ciò che è tollerabile).

Se in Italia non trovate lavoro, se a 40 anni siete ancora precari, a stipendi da fame, se in gran parte dell’Europa per lavorare ti basta mandare un curriculum e qui devi conoscere l’amico dell’amico dell’amico, se in Italia a 45 anni sei un “giovane giornalista”, un “giovane sceneggiatore”, un “giovane ricercatore”, e quindi ti si può offrire “una grande occasione di visibilità non retribuita”, mentre in Inghilterra a 25 puoi dirigere un giornale o una delle più prestigiose riviste culturali, non è colpa degli extracomunitari, ma di un sistema baronale e clientelare che costringe i nostri giovani più capaci a scappare all’estero e non tornare mai più.
E se non siete tra i più capaci, e appena messo piede fuori di qui scoprite che non siete adatti al mercato del lavoro di nessun paese, la colpa non è di un extracomunitario, ma di chi ha distrutto il nostro sistema scolastico, rendendovi mediamente tre volte meno istruiti di un vostro pari età inglese o francese o tedesco.

In Italia, quando mangiate una mozzarella piena di diossina, la colpa non è di un extracomunitario, ma di un camorrista italiano che ha sversato rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi e in altre decine di luoghi, in combutta con altri rispettabilissimi imprenditori italiani che preferiscono smaltire così i loro veleni, perché costa meno. Intanto voi morite di malattie terribili, ma a quanto pare non è importante, nel frattempo avrete sempre modo di prendervela con qualche nigeriano o senegalese o bengalese, aizzati da Feltri o Salvini o qualche sito di fake news.

Se in Italia un politico può farvi le stesse promesse per 23 anni consecutivi, senza mai mantenerle, e voi siete pronti a votarlo di nuovo, la colpa non è di un extracomunitario.
La colpa è solo vostra e delle smisurate teste di cazzo che tenete sopra il collo.