Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

 

insulti sessisti

 

 

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Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini a Codogno

Due ragazze sono state vittima di insulti e offese sui social dopo che sono scese in piazza per contestare Salvini la scorsa domenica a Codogno, nel Lodigiano, dove il leader della Lega si è recato. La foto che immortala le due giovani è stata condivisa da una senatrice della Lega su Facebook diventando oggetto in poche ore di offese e anche minacce.

Sono state invitate a prostituirsi, qualcuno le ha minacciate o esortate al suicidio, altri ancora, donne perlopiù, le hanno offese per il loro aspetto fisico. Ancora una volta la gogna mediatica diventa notizia e a farne le spese sono due ragazzine che “hanno la colpa” di aver deciso di esprimere le proprie idee politiche e di averlo fatto in maniera civile e rispettosa, salvo finire sui social ed essere insultate.

La foto postata da una senatrice leghista su Facebook
È accaduto a due ragazze che la scorsa domenica sono scese in piazza per contestare il leader della Lega Matteo Salvini giunto a Codogno per salutare i cittadini della città divenuta suo malgrado simbolo dell’emergenza Covid in Italia. Le due giovani manifestanti sono però state fotografate da alcuni giornalisti e la loro foto è stata condivisa in rete da una senatrice della Lega: “Foltissimo gruppo di contestatori a Salvini a Codogno”, si legge nella didascalia del post su Facebook. Post diventato in poche ore oggetto di numerosi commenti la maggior parte dei quali contenenti insulti nei confronti delle due ragazzine. A denunciare la vicenda è la madre delle due ragazze che ha fatto sapere di essersi già rivolta alle forze dell’ordine per sporgere denuncia.

La madre delle due ragazze: Mie figlie vittime di gogna mediatica
“Domenica, come sapete, Salvini è stato à Codogno. Non entro in un dibattito politico: sono convinta che ognuno abbia il diritto di votare e sostenere il partito che meglio lo rappresenta, ma credo anche che non si possa pretendere di zittire tutti coloro che la pensano diversamente – scrive la donna – le mie figlie con alcuni amici erano in piazza con alcuni cartelloni (non volgari, non offensivi) per far presente che Codogno non è solo Lega […] le mie figlie sono state attaccate duramente, insultate, derise. Ovviamente, essendo donne, hanno ricevuto insulti di tipo sessista, sono state invitate a prostituirsi, a mettersi a disposizione dei migranti sui barconi per prestazioni varie”.

Le associazioni in difesa delle donne chiedono risposte
“Molte persone che non conosciamo le hanno minacciate, esortate al suicidio. Padri di famiglia, nonni che sui loro profili postano le foto dei nipotini, si sono offerti di “sbatterle come tappeti”. E moltissime donne le hanno insultare per il loro aspetto, per i loro vestiti. Qualcuno ha scritto che sicuramente la loro madre (io) si prostituisce sulla Binasca e che il loro padre si sfonda di canne nei centri sociali”. Sono tante le associazioni in difesa della donne che hanno preso posizione rispetto a questa vicenda come l’associazione “Io per te” che ha scritto alla Commissione Pari Opportunità – Codogno affinché prenda una forte posizione in merito.

Noi a queste ragazze possiamo solo dire: andatene fiere, essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Per quanto riguarda le donne che votano bestie del genere… Beh, veramente nulla da dire. Forse a loro piace essere insultate e trattate come stracci…

Non solo “Meridionali inferiori”, ecco tutte le schifose esternazioni di Vittorio Feltri. Ed ecco la petizione per la radiazione dall’ordine dei giornalisti – Se non sei come lui, non perdere tempo, FIRMA!

 

 

Vittorio Feltri

 

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Non solo “Meridionali inferiori”, ecco tutte le schifose esternazioni di Vittorio Feltri. Ed ecco la petizione per la radiazione dall’ordine dei giornalisti – Se non sei come lui, non perdere tempo, FIRMA!

A fine articolo i link per firmare per la radiazione di Feltri dall’ordine dei giornalisti e per scaricare il modulo per querelarlo

Eccolo il siparietto tra Giordano e Feltri

Feltri: “Ho simpatia per De Luca, ma vorrei chiedergli se li chiude in entrata o anche in uscita? Perché a me risulta che ogni anno 14 mila campani si recano a Milano per farsi curare, perché le strutture sanitarie lombarde sono più rassicuranti di quelle campane. Io credo che nessuno di noi abbia voglia di trasferirsi in Campania”

Giordano: “Adesso mi fai arrabbiare quelli della Campania, direttore!”

Feltri: “Io non ce l’ho con  la Campania! Sto solo dicendo che io, te e altri perché dovremmo trasferirci in Campania, a fare che cosa? I parcheggiatori abusivi?”

Il conduttore quindi gli ha domandato se c”è stato un po’ di accanimento nei confronti della Lombardia.

Giordano: “Se la sono presa con i primi della classe che stanno un po’ male? C’è chi ha goduto?”

Feltri: “E’ evidente. E’ così. Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente che è nutrita di invidia e di rabbia nei nostri confronti perché subisce una sorta di complesso d’inferiorità. Io non credo ai complessi d’inferiorità, io credo che i meridionali in molti casi siano inferiori”.

Giordano: “Direttore, adesso me li fai arrabbiare davvero! Non puoi dirlo questo!”

Feltri: “Chissenefrega se si arrabbiano!”

Giordano: “Se mi cambiano canale è un guaio, però!”

Feltri: “Non cambiano canale, mi guardano invece e mi odiano di più”.

Quanto vi fanno schifo due così (uno insulta il sul, l’altro si frega le mani per gli ascolti), ma lasciamo perdere Giordano che è una nullità assoluta (a meno che per qualche fascista o leghista, ma questi in quanto a neuroni…), pensiamo a Feltri.

Lo vogliamo ricordare con qualche sua frase e con alcuni dei titoli di quello che qualcuno si ostina a chiamare giornale, ma che al massimo serve per incartare il pesce al mercato:

Sugli omosessuali – “Omosessuali? Non riesco a capire da chi e in quale modo siano minacciati i loro diritti. Milano è un vivaio di finocchi“ – “Io non li posso chiamare ‘gay’, perché non mi piace parlare in inglese in televisione. Quando poi si dice ‘Gay Pride’ è davvero ridicolo. E non li chiamo ‘omosessuali’, perché è un termine medico e io non sono neanche infermiere. Io li chiamo ‘ricchioni’ oppure ‘froci’, come fa la gente normale”.

Per dire questa cosa, bisogma proprio essere stronzi di brutto: “Non tutti i mali vengono per nuocere. Il Coronavirus se dilaga in Africa finalmente sarà possibile in Italia chiudere i porti per motivi sanitari senza scomodare il razzismo”

Su Greta “Io se avessi una figlia come Greta – io non ho mai picchiato i miei figli – ma a Greta un paio di ceffoni glieli darei per rimandarla a scuola, perché lei non va a scuola e chi non va a scuola non può arrogarsi il diritto di fare la professoressina”

Alla domanda Qual è il ruolo principale della donna in casa?: “Quello di non rompere i coglioni, possibilmente”

Sui meridionali: “In Campania si ruba su tutto anche sulle supposte”

Sugli extracomunitari: “Qui arrivano 3.000 africani al giorno e portano di tutto, anche le piattole. La scabbia chi la porta, gli svizzeri?”

Su Asia Argento e lo scandalo Weinstein: “Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei”

Sui Musulmani: “Sono iraniani, non sono svizzeri. Io dagli iraniani non è che mi aspetti dei comportamenti particolarmente evoluti. Sono iraniani, sono musulmani, islamici che obbediscono ad un Corano che è una legge ridicola, vecchia, desueta, medievale …questa gente qui è rimasta indietro di secoli rispetto a tutti noi”

Su Camilleri (mentre era in fin di vita): “Montalbano? Un terrone che ci ha rotto i coglioni

Sugli ebrei: “E Madonna, sono decenni che rompono i coglioni con la Shoah, ma basta. Per l’amor di Dio. Non se ne può più”

Sul caso del consigliere di Fratelli d’Italia che voleva distribuire frittelle solo a bimbi italiani: “Uno non può nemmeno distribuire le frittelle a chi cazzo vuole?”

Sul Meridione: “Al Sud c’è una pigrizia organizzativa, non di tipo intellettuale. L’organizzazione ce l’ha solo la ‘ndrangheta”

Sull’Africa: “E’ meglio andare in Paesi più civili. Chi è quel coglione che va nel Burkina Faso? Io mi guardo bene dall’andare in Burkina Faso. Non vado neanche in Sicilia, figuratevi se vado in Burkina Faso”

Sugli Africani: “Gli africani sono africani, cioè persone che purtroppo hanno dimostrato di non avere una grande cultura del lavoro, tant’è che vivono nella merda”

Sui migranti: “Ormai il pollaio è aperto: gli immigrati hanno diritto di accesso al nostro Paese. Tutti dentro, senza distinzione di nazionalità. C’è posto per tutti, cani e porci”

Sul Coronavirus: “Invidio i napoletani che hanno avuto solo il colera”

Alcuni titoli di Libero

14 novembre 2015. «Bastardi islamici» (Il giorno dopo l’attentato terroristico di Parigi)

26 agosto 2016. «Vittime del sisma in palestra, profughi in albergo». Un nuovo esempio di propaganda dell’odio. Verso chi? I migranti, ovviamente.

3 settembre 2016. «Vien voglia anche a noi di sparargli». Il giorno dopo la pubblicazione di una vignetta di Charlie Hebdo ritenuta offensiva nei confronti dei terremotati del Centro Italia.

10 febbraio 2017 – “Patata Bollente” dedicato alla Raggi. Offende il Sindaco, offende le donne, offende quelle poche persone perbene che ancora leggono Libero!

2 marzo 2017 – Piagnisteo napoletano“ con tanto di occhiello rosso: “Il solito vecchio vizio” per poi continuare “Sono assenteisti, frignano… Non se ne può più”

15 maggio 2017 – “Renzi e Boschi non scopano”: idiota e volgarissimo

6 settembre 2017 – “Dopo la miseria portano le malattie” (rivolto ovviamente ai migranti)

8 novembre 2017 – “Per stendere Renzi bisogna sparargli”

4 ottobre 2018 – “Torna il colera a Napoli” con tanto di occhiello rosso: “Lo hanno portato gli immigrati” …ovviamente solo bufale, odio e razzismo!

3 gennaio 2019 – “Comandano i terroni”

18 aprile 2019 – “La rompiballe va dal Papa” – La rompiballe in questione è Greta, un attivista, ma anche una bambina.

23 gennaio 2020 – “Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay” con tanto di occhiello rosso: “C’è poco da stare allegri.”

E qualche giravolta sul Coronavirus

23 febbraio 2020 – “Prove tecniche di strage” con tanto di occhiello rosso: “Il governo agevola la diffusione del virus”

23 febbraio 2020 – “Virus, ora si esagera” con tanto di occhiello rosso: “Diamoci tutti una calmata” …tutti chi? Chi parlava qualche giorno prima di strage?

10 marzo 2020 – «Quelli che dicevano ‘è poco più di un’influenza’» …insomma, ancora un cambio di direzione

4 marzo 2020 – “Virus alla conquista del Sud” con tanto di occhiello rosso: “L’infezione crea l’Unità d’Italia”

25 marzo 2020 – “Il virus scansa gli immigrati” …ancora becero razzismo

UTILI PER VOI

Sei Meridionale? QUI online il modulo per sporgere querela contro Feltri

QUI la petizione Sandro Ruotolo per la radiazione dall’ordine dei giornalisti di Feltri indirizzata a Carlo Verna (Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti )

La cloaca leghista non ha proprio fondo – Filippo Frugoli, consigliere comunale leghista, si permette di insultare Pertini: “Era un assassino e un brigatista rosso”

 

Pertini

 

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La cloaca leghista non ha proprio fondo – Filippo Frugoli, consigliere comunale leghista, si permette di insultare Pertini: “Era un assassino e un brigatista rosso”

Il consigliere comunale leghista che insulta Pertini: “Era un assassino e un brigatista rosso”

Filippo Frugoli, giovane consigliere comunale di Massa appartenente alla Lega, è finito nella bufera per un suo post su Facebook nel quale ha preso di mira l’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini, accusandolo di aver “ucciso una marea di persone” e di aver ammesso di “essere un brigatista rosso”.

Un consigliere comunale della Lega a Massa, Filippo Frugoli, è finito nella bufera dopo un suo post nel quale ha insultato l’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Nel comune in cui è consigliere Frugoli si era avviata una discussione sull’intitolazione di un ponte a Pertini: lui si era opposto, soprattutto attraverso un post su Facebook che è stato poi rimosso da lui stesso. A denunciare quanto contenuto in quel post è stato il Pd di Massa. Frugoli, 21 anni, aveva accusato Pertini di aver “ucciso una marea di persone” e di aver ammesso “di essere un brigatista rosso”.

Il post del consigliere comunale contro Pertini:

Nel suo post Frugoli scriveva: “Ho appreso dalla stampa che un’associazione ha chiesto di intitolare un ponte a Sandro Pertini. Lo stesso Sandro Pertini che elogiò Stalin il giorno della morte, lo stesso Sandro Pertini che concesse la grazia al partigiano Toffanin che uccise molteplici persone, lo stesso Sandro Pertini capo partigiano che uccise una marea di persone accuse di essere fasciste o collaborazioniste con i fascisti (una sorta di caccia alle streghe, lo stesso Sandro Pertini che annunciò di essere un ‘brigatista rosso’. Ci vuole del coraggio a fare una richiesta simile! Se gli verrà dedicato un ponte chiederò di dedicare qualche via alle stragi partigiane, qualche via alle vittime dei partigiani e qualche via alle vittime delle brigate rosse. NO PERTINI”.

Le scuse del giovane leghista Frugoli – Il leghista, una volta finito al centro delle polemiche, ha deciso di scusarsi attraverso un altro post su Facebook… Una viscida marcia indietro forse impostagliu dall’alto, che comunque nulla toglie alla bassezza del suo pensiero:

Spero di mettere fine a ciò che si è sviluppato sui social in questi giorni, tra miei possibili errori, auguri di morte ed offese. Per quanto si possa rimediare visto che il sasso è lanciato. Chiedo SCUSA se qualcuno pensa io possa aver offeso la memoria di Sandro Pertini e ribadisco, probabilmente non avrei dovuto fare quel post. Chiedo SCUSA se ho sbagliato. Avevo cercato di rimediare subito, rimuovendo il post dopo 20 minuti ma era già stato fatto uno screen e quindi non ho potuto più rimediare.

Quando si fa un errore l’importante è rendersene conto ed andare avanti, se ho sbagliato me ne assumo le responsabilità e fine del discorso. Tutti sbagliano nella vita, a 21 anni forse è ancora più facile sbagliare e penso anche che esistano errori molto più gravi. Comunque, non cerco giustificazioni, sono una persona seria e non sono uno scemo, per questo mi assumo le mie responsabilità.

Concludo, ed il resto potrete leggerlo nell’articolo qui sotto, chiedendo scusa nel caso in cui questo post possa aver leso l’immagine dell’Amministrazione o del mio Partito, ma come detto la responsabilità va solo ed esclusivamente a me, Filippo Frugoli. Continuerò a lavorare con gli stessi principi, valori e serietà con cui ho lavorato fin’ora; pronto a sbagliare ancora, pronto a crescere ancora, ancora e ancora. Sbaglierò, come tutti, ma posso dire che non sarò mai come voi. Se qualcuno vuole continuare ad attaccarmi e/o offendere lo faccia pure, comprendo. Ho comunque le spalle larghe.

 

 

 

La meschineria dei fascio-webeti non ha limiti: due ragazzi con sindrome di Down coronano il loro sogno di cantare con Emma Marrone, insultati su Facebook…!

 

sindrome di Down

 

 

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La meschineria dei fascio-webeti non ha limiti: due ragazzi con sindrome di Down coronano il loro sogno di cantare con Emma Marrone, insultati su Facebook…!

 

Da Fanpage:

Due ragazzi con la sindrome di Down cantano con Emma Marrone, insultati su Facebook: “Siete del Pd”

Enrico e Claudio, i due ragazzi affetti da sindrome di Down che volevano realizzare il desiderio di conoscere e cantare con Emma Marrone, presi di mira dai soliti odiatori del web e accostati a “elettori del Pd”. Servirebbe un reato specifico per queste persone, magari una striscia rossa sul nome dei loro account, così tutti sapranno che sono soltanto dei cretini.

Una serata perfetta per “C’è posta per te”, con un altro record di ascolti, rovinata dai soliti cretini. Enrico e Claudio, i due ragazzi tenerissimi e speciali che volevano realizzare il desiderio di conoscere e cantare con Emma Marrone, sono stati presi di mira dai soliti odiatori del web. L’accostamento tra i due ragazzini affetti da sindrome di Down agli elettori del Pd, solo perché la cantante salentina si è permessa di esprimere la sua opinione contro le parole e la politica violenta della Lega e di Matteo Salvini, è la traduzione e il risultato di questi tempi. Tempi bui in cui questi “appestatori”, come li ha chiamati anche Enrico Mentana dal suo quotidiano Open, fanno vittime a colpi di insulti, senza nessuna pietà.

E mentre Emma Marrone paga la regola in vigore in questa era vigliacca, quella secondo cui un artista che parla di umanità può beccarsi solo gli insulti (“se è donna, anche peggio” scrive giustamente Francesco Raiola su Fanpage.it), gli uomini e le donne che riversano bile sui social network restano ancora una volta impuniti, tutti liberi di colpire ancora il prossimo bersaglio che si permette di parlare di inclusione, di rispetto per la vita altrui, di condivisione.

In “Black Mirror” ci siamo dentro. È questo lo scenario apocalittico che anni di fantascienza ci hanno predetto e prefigurato. Esprimi una opinione contraria alla massa? Sei messo alla gogna. Una volta, la specificità anche di pensiero veniva premiata, adesso viene presa a sassate. Servirebbe un reato specifico per chi odia sul web. Scrivi cazzate del tipo accostare due ragazzini affetti da sindrome di Down a elettori del Pd? Facebook ti piazza una striscia rossa sul nome, così tutti sapranno il cretino che sei. E magari passare oltre: via l’account, via lo smartphone e dritto in un ghetto virtuale. Non sarà un problema, visto che ghettizzare vi piace così tanto.

Fonte: https://tv.fanpage.it/enrico-e-claudio-i-ragazzi-con-la-sindrome-di-down-insultati-su-facebook-elettori-del-pd/

Per rinfrescarVi la memoria – Il pacato giudizio del grande Pasquale Squitieri su Matteo Salvini: “cialtrone, imbecille, farabutto, razzista”…!!!

 

Pasquale Squitieri

 

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Per rinfrescarVi la memoria – Il pacato giudizio del grande Pasquale Squitieri su Matteo Salvini: “cialtrone, imbecille, farabutto, razzista”…!!!

Risposta Di Pasquale Squitieri agli insulti di Matteo Salvini contro i Napoletani