“Gli odiatori… che si fottano” – Fiorella Mannoia scrive ad Emma Marrome che, dopo l’annuncio della malattia, era stata travolta dalla valanga di insulti dagli odiatori di rete di Salvini…

 

Fiorella Mannoia

 

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“Gli odiatori… che si fottano” – Fiorella Mannoia scrive ad Emma Marrome che, dopo l’annuncio della malattia, era stata travolta dalla valanga di insulti dagli odiatori di rete di Salvini…

Mannoia scrive ad Emma: “Odiatori si fottano”

Io aspetto solo che Emma risolva i suoi problemi di salute e torni sui palchi a cantare, sorridere e a farlo con la libertà che ha sempre avuto. Gli odiatori…che si fottano! Forza amica mia!

E’ il cinguettio della cantante Fiorella Mannoia rivolto ad Emma Marrone, dopo che l’artista ha informato i fan sulla necessità di una pausa per risolvere i suoi problemi di sapute e gli insulti degli haters di Salvini.

Ricordiamo:

Emma Marrone malata, i vergognosi insulti sui social: “Almeno ora non parla più di Salvini”

Gli insulti social a Emma Marrone dopo l’annuncio della malattia

Nel mondo incontrollato dei social ci si può imbattere in dibattiti governati dall’odio e dal risentimento verso chi ha opinioni diverse dalla propria. È il caso degli insulti a Emma Marrone.

Dopo l’annuncio della malattia nella mattinata di venerdì, Emma Marrone ha ricevuto migliaia di messaggi d’affetto da parte dei fan e dei colleghi. Ma c’è anche chi ha preso di mira la cantante dopo la comunicazione del suo stop per motivi di salute. Alcuni utenti nascosti dietro lo schermo di un computer hanno iniziato a diffondere insulti e commenti negativi verso Emma.

I problemi di salute che hanno costretto Emma Marrone a prendersi una pausa dalla musica hanno fatto preoccupare fan e amici anche per il passato della cantante. Circa 10 anni fa, infatti, Emma Marrone riuscì a sconfiggere un tumore alle ovaie e all’utero. Il rischio è quindi quello di una recidiva. Ma nemmeno la malattia è in grado di frenare l’odio sui social.

La vicenda che è stata tirata in ballo è quella relativa al messaggio politico lanciato dalla cantante sul palco di Empoli lo scorso febbraio. La frase “Aprite i porti” pronunciata dalla Marrone durante il concerto in cui si è apertamente schierata contro la linea adottata da Matteo Salvini sulla gestione dei migranti aveva scatenato la reazione del consigliere della Lega Massimiliano Galli.

Il consigliere invitava Emma Marrone “ad aprile le cosce facendoti pagare“, anziché pensare ai porti. Oggi gli insulti verso Emma Marrone sono altri.

“Emma Marrone… impegnata a combattere la malattia.. forse ora non avrà tepo per insultare Salvini…”, scrive un utente su Instagram. “È ritornato? Ognuno ha quello che si merita CAMIONISTA”, ribatte un altro.

 “È inutile che adesso facciate tutti i virtuosi e difendiate l’indifendibile. Questa stupida ragazzotta ha creduto di mettersi in vista insultando Salvini nei suoi concerti, probabilmente si è attirata addosso gli accidenti di tante persone e qualche accidente è andato a segno… ben le sta. Nella prossima vita impara a tacere e a non fare politica, che non è il suo mestiere. Che sia malata non me ne frega proprio niente, anzi, ripeto, ben le sta”, è uno dei commenti che si legge sui social. Messaggi vergognosi (vengono i brividi solo a trascriverli, ndr).

La meschineria dei fascio-webeti non ha limiti: due ragazzi con sindrome di Down coronano il loro sogno di cantare con Emma Marrone, insultati su Facebook…!

 

sindrome di Down

 

 

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La meschineria dei fascio-webeti non ha limiti: due ragazzi con sindrome di Down coronano il loro sogno di cantare con Emma Marrone, insultati su Facebook…!

 

Da Fanpage:

Due ragazzi con la sindrome di Down cantano con Emma Marrone, insultati su Facebook: “Siete del Pd”

Enrico e Claudio, i due ragazzi affetti da sindrome di Down che volevano realizzare il desiderio di conoscere e cantare con Emma Marrone, presi di mira dai soliti odiatori del web e accostati a “elettori del Pd”. Servirebbe un reato specifico per queste persone, magari una striscia rossa sul nome dei loro account, così tutti sapranno che sono soltanto dei cretini.

Una serata perfetta per “C’è posta per te”, con un altro record di ascolti, rovinata dai soliti cretini. Enrico e Claudio, i due ragazzi tenerissimi e speciali che volevano realizzare il desiderio di conoscere e cantare con Emma Marrone, sono stati presi di mira dai soliti odiatori del web. L’accostamento tra i due ragazzini affetti da sindrome di Down agli elettori del Pd, solo perché la cantante salentina si è permessa di esprimere la sua opinione contro le parole e la politica violenta della Lega e di Matteo Salvini, è la traduzione e il risultato di questi tempi. Tempi bui in cui questi “appestatori”, come li ha chiamati anche Enrico Mentana dal suo quotidiano Open, fanno vittime a colpi di insulti, senza nessuna pietà.

E mentre Emma Marrone paga la regola in vigore in questa era vigliacca, quella secondo cui un artista che parla di umanità può beccarsi solo gli insulti (“se è donna, anche peggio” scrive giustamente Francesco Raiola su Fanpage.it), gli uomini e le donne che riversano bile sui social network restano ancora una volta impuniti, tutti liberi di colpire ancora il prossimo bersaglio che si permette di parlare di inclusione, di rispetto per la vita altrui, di condivisione.

In “Black Mirror” ci siamo dentro. È questo lo scenario apocalittico che anni di fantascienza ci hanno predetto e prefigurato. Esprimi una opinione contraria alla massa? Sei messo alla gogna. Una volta, la specificità anche di pensiero veniva premiata, adesso viene presa a sassate. Servirebbe un reato specifico per chi odia sul web. Scrivi cazzate del tipo accostare due ragazzini affetti da sindrome di Down a elettori del Pd? Facebook ti piazza una striscia rossa sul nome, così tutti sapranno il cretino che sei. E magari passare oltre: via l’account, via lo smartphone e dritto in un ghetto virtuale. Non sarà un problema, visto che ghettizzare vi piace così tanto.

Fonte: https://tv.fanpage.it/enrico-e-claudio-i-ragazzi-con-la-sindrome-di-down-insultati-su-facebook-elettori-del-pd/

Emma non sfugge alla regola: se un artista parla di umanità viene insultato, se è donna è peggio

 

umanità

 

 

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Leggi anche:

Dopo il suo urlo “APRITE I PORTI” che ha fatto innervosire ed ha tirato fuori tutta la putrida bestialità dei leghisti, Emma Marrone chiude la vicenda con un fantastico: “NON SARÒ MAI COME VOI”…!

Emma non sfugge alla regola: se un artista parla di umanità viene insultato, se è donna è peggio

È stata una settimana difficile per Emma Marrone, la cantante che in questi giorni è stata in giro per l’Italia con la seconda parte del suo tour in cui ha portato in giro “Essere qui” nella sua versione estesa, ma una frase sull’accoglienza l’ha resa protagonista anche oltre la musica, confermando la regola per cui se parli di umanità ti riempiono di insulti.

Qualche mese fa scrivemmo un articolo che si intitolava “La musica che parla di umanità e prende posizione sui migranti riceve solo insulti” in cui facevamo un recap, appunto, degli insulti che alcuni artisti si erano beccati sui social nel momento in cui avevano trattato pubblicamente di argomenti come migranti e accoglienza a dimostrazione di come questo sia un Paese in cui chiunque si sente in diritto di poter dire quello che vuole sui social ma guai se a dirlo è un personaggio noto, in cui il dissesno si esprime con l’insulto e non con la cara vecchia ars retorica. Quello che è successo a Emma è solo l’ultimo capitolo di una storia molto brutta, fatta di insulti personali, sessismo, ma è anche la solita Storia che vuole la musica come veicolo di messaggi positivi e di battaglie sociali.

Siamo in un altro mondo rispetto ai “We Shall overcome”, ai John Lennon di “Give peace a chance”, ai Woody Guthrie di “This Machine kills Fascists” o a tanto cantutorato italiano, tanta canzone di protesta, ma stiamo comunque parlando di artisti che si assumono una responsabilità di umanità. La colpa di Emma è stata dire, durante un concerto, quello che esprime da tempo, ovvero un messaggio di apertura verso i migranti, quell'”Aprite i porti” che è diventata una frase simbolo in un Paese sempre più chiuso su se stesso e spaventato.

Eppure, all’improvviso, qualcuno ha deciso che era il caso di insultarla, insultare una cantante che esprimeva un concetto, non solo dimostrando sessismo, come tanti tra i commentatori e, uno su tutti, il consigliere leghista che le chiedeva di aprire le gambe – come se fosse un’offesa che una donna possa aprire le gambe per godimento – ma dimostrando, ancora una volta, come non si conosce nulla di ciò di cui si parla, ma si aspetta che il vento porti alcune parole oltre i muri di un palazzetto.

Emma, infatti, è una di quelle artiste che non ha mai nascosto nulla del suo pensiero, che nel tempo ha parlato e cantati di migranti e femminicidio, e che qualche mese fa a Fanpage.it spiegava: “Io credo che un artista sia prima di tutto una persone, quindi libero di scegliere se parlare di determinati temi o meno, io sono anni che esprimo il mio pensiero su quello che succede, che sposo e abbraccio cause che ritengo importanti e che mi spingono a combattere per i diritti di queste persone. Rispetto gli artisti che non vogliono esporsi in merito, mi dispiace un po’ di più quando alcune cose vengono dette solo in momenti che ritengono opportuni, tutto qui”. Lo hanno già scritto Giulio Cavalli e Saverio Tommasi, lo ribadiamo anche noi: dieci, cento, mille Emma, che l’umanità sia con voi. Gli insulti potete tenerveli cari, insieme al disprezzo e al sessismo, non saremo mai come voi.

fonte Fanpage

Dopo il suo urlo “APRITE I PORTI” che ha fatto innervosire ed ha tirato fuori tutta la putrida bestialità dei leghisti, Emma Marrone chiude la vicenda con un fantastico: “NON SARÒ MAI COME VOI”…!

 

Emma Marrone

 

 

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Dopo il suo urlo “APRITE I PORTI” che ha fatto innervosire ed ha tirato fuori tutta la putrida bestialità dei leghisti, Emma Marrone chiude la vicenda con un fantastico: “NON SARÒ MAI COME VOI”…!

Emma Marrone alla fine di un suo concerto tenutosi qualche giorno fa ad Eboli decide di gridare al microfono il suo pensiero con un semplicissimo «APRITE I PORTI»…

Il suo messaggio ha innervosito non poco il popolo leghista, facendo uscire allo scoperto la loro più marcia, putrida bestialità.

Tanto per fare un esempio, tale sig. Massimiliano Galli, consigliere comunale della Lega di Amelia, in provincia di Terni, ha commentato un post Facebook con un signorile “Faresti bene ad aprire le tue cosce facendoti pagare per esempio”…

Ne è seguita valanga di insulti e minacce si stampo mafio-fascista, come è nel costume leghista. Una valanga di merdate che l’hanno colpita profondamente. Ma lei ha chiuso la vicenda con un fantastico e memorabile “NON SARÒ MAI COME VOI”.

Una grande chiusura. Potremmo dire uno scacco matto… Solo che le persone a cui è rivolto non hanno la né intelletto né dignità per comprendere l’umiliante sconfitta…!