Ricapitoliamo – Arriva “l’incapace” Toninelli e scopre che la Lifeline è una nave illegale. L’Olanda conferma e Malta la sequestra. Però quando c’erano Minniti, Renzi e Gentiloni Lifeline ha attraccato in Italia ben 362 volte! Forse c’è qualcosa che non quadra…

 

Lifeline

 

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Ricapitoliamo – Arriva “l’incapace” Toninelli e scopre che la Lifeline è una nave illegale. L’Olanda conferma e Malta la sequestra. Però quando c’erano Minniti, Renzi e Gentiloni Lifeline ha attraccato in Italia ben 362 volte! Forse c’è qualcosa che non quadra…

Ricapitoliamo:

Arriva un “incapace”, come loro definiscono quelli dei 5stelle, Toninelli e subito scopre che la Lifeline è una nave illegale. In breve l’Olanda conferma e Malta la sequestra l’imbarcazione.

E stiamo parlando di una nave che quando governavano quelli “capaci” (Minniti, Renzi e Gentiloni) ha attraccato in Italia ben 362 volte!

Forse c’è qualcosa che non quadra… E probabilmente non è solo questione di capacità o incapacità… qua parliamo di malfede e interessi!

La Lifeline è stata sequestrata per l’avvio di un’indagine, il capitano dell’imbarcazione ha ignorato le leggi internazionali. La nave dovrà essere tenuta sotto sequestro fino alla conclusione dell’inchiesta della magistratura maltese, che indaga sul fatto che l’Olanda ha ufficialmente confermato, nero su bianco, che non è nel loro registro navale e che l’imbarcazione risulta come “nave da diporto” e che come tale non può compiere intercettazioni di naufraghi.

C’è altro da aggiungere?

 

By Eles

Paragone contro il Pd: “è imbarazzante che da sinistra arrivino critiche sul reddito di cittadinanza. Perdete perché avete tradito i lavoratori”

 

Paragone

 

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Paragone contro il Pd: “è imbarazzante che da sinistra arrivino critiche sul reddito di cittadinanza. Perdete perché avete tradito i lavoratori”

“Provo un certo imbarazzo nel sentire che proprio dai banchi di sinistra arrivano le critiche sul reddito di cittadinanza, che spazza via il ricatto di quegli imprenditori che continuano a dire ‘o prendete questo contratto, o vi adeguate a questa paga, oppure fuori c’è la fila di disoccupati pronti a fare quello che tu oggi neghi’. Magari stranieri illegali che sono così più facili da minacciare”.

Lo ha detto Gianluigi Paragone intervenendo giovedì al Senato.

“Il neoliberismo accettato dal centrosinistra, o come primo attore o come sostegno di governi tecnici – ha proseguito l’esponente pentastellato – ha fatto sì che il lavoro diventasse sinonimo di occupazione. Ma lavoro e occupazione non sono la stessa cosa, assolutamente. Il lavoro che diventa lavoretto, com’è un po’ nel predicato della frontiera della gig economy, che se non normata rischia di produrre un moderno feudalesimo”.

“Bene quindi ha fatto il ministro Di Maio – ha aggiunto Paragone – un segno evidente e marcato sui riders, cioè sui fattorini che consegnano il cibo a domicilio”.

Secondo il senatore del M5S non servono nuove leggi, ma “quelle che ci sono vanno rispettate per onorare la legge e onorare il lavoro. Investendo in sicurezza si rispetta la legge e si onora il lavoro”. “Per questo – ha continuato – premiare anche fiscalmente chi investe in sicurezza serve anche di più che intervenire con altre norme”.

“La sicurezza – ha affermato l’ex conduttore de La Gabbia rivolgendosi ai senatori di sinistra – è un fatto culturale, i cittadini e i lavoratori sono centrali. Lo dico ai banchi di sinistra: se avete perso anche nelle regioni rosse è perché forse avete tradito i lavoratori. Questo è l’insegnamento che arriva”.

Paragone ha poi invitato a fermare la pubblicità del gioco d’azzardo e ha concluso: “La sicurezza parte dai diritti e dalla dignità.”

 

Gianluigi Paragone vs Pd: “Avete tradito i lavoratori!”

Il più grande inganno della Politica: farci credere che servano i politici

 

Politica

 

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Il più grande inganno della Politica: farci credere che servano i politici

 

di Beppe Grillo – Voglio parlarvi di una cosa molto strana, a me ha fatto sempre pensare. Cioè di come affrontiamo le questioni importanti. Ci sono moltissimi studi sulle malattie, comuni o rare, spendiamo risorse enormi per l’energia, lo spazio, il verde nel mondo e tante altre cose fantastiche. Sono tutte importantissime, è ovvio, ma vorrei soffermarmi su una questione importante, forse la più importante e che non viene mai presa in considerazione: Come dobbiamo vivere insieme?

É una cosa davvero strana che non si studi come si dovrebbe condividere le risorse comuni di un gruppo di persone. O come le si dovrebbe gestire, come dovrebbe farlo se parliamo di una città, di un piccolo paese etc…

Insomma, la domanda è semplice: come dovremmo co-abitare l’intero globo?

Dico co-abitare perché spesso nell’equazione si tende a pensare al mondo come abitato solo dall’uomo. Mi pare ovvio che questo non può più essere un punto di vista sostenibile. Primo, il mondo è un magnifico puzzle di esseri viventi, tutti hanno lo stesso diritto di avere un posto. Siamo non curanti di ogni cosa che ci circonda e il risultato non mi sembra ottimale. Secondo, questo è un lusso che non ci possiamo permettere. Se vogliamo vivere ancora sul pianeta Terra, dobbiamo capire che o rispettiamo le regole della natura (gli unici diktat inviolabili) oppure non vedremo l’alba del nuovo giorno.

Allora come dobbiamo stabilire le regole che ci governano?

Oggi appare chiaro che molti, se non tutti i problemi che abbiamo sono dovuti dal fatto che non riusciamo a vivere insieme. E’ sempre stato difficile, ma ora è diventata una questione importante. Abbiamo mezzi che possono esprimere con troppa violenza il nostro odio. Nel passato almeno avevamo solo le spade.

Penso che sia da questo che a cascata dipendono tutti gli altri problemi, come le crescenti disuguaglianze, il cambiamento climatico, la crisi dei rifugiati, l’energia, solo per citare alcune delle questioni più importanti.
Capisco che sia anche una domanda molto vecchia, sin da quando abbiamo vissuto in società organizzate, abbiamo avuto conflitti. Solo negli ultimi 200 anni abbiamo capito che dovevamo abbandonare sistemi che mettevano a capo un uomo solo e abbracciare le democrazie. Questo nuovo approccio ha conquistato sempre più Paesi ed oggi si può dire che è il sistema più diffuso al mondo. Quindi oggi dobbiamo porci due domande. La prima è se vivere in democrazia sia una buona cosa, la seconda è se le nostre democrazie stanno funzionando bene.

Se rispondiamo come ci hanno insegnato, cioè che va tutto bene, allora c’è un enorme paradosso, una palese contraddizione. Perché non sta funzionando molto bene. La politica è divisa su tutti i temi, i politici non hanno fiducia e il sistema politico è distorto da potenti interessi.

In tutto il mondo è così. Da sempre.

Per risolvere questo paradosso possiamo rinunciare alla democrazia. Eleggiamo un re-dittatore che ignori le norme democratiche, calpesti le libertà e faccia semplicemente le cose come stanno. Ma i primi 4000 anni della nostra storia sono stati così e non mi sembra abbiano fatto granché.

L’altra opzione è quella di dire chiaramente che questo sistema è rotto, non funziona, ma non avendone un altro migliore non ci resta che capire cosa non funziona.

Io un’idea ce l’ho, il suo nome tecnico è “sortition”. Ma il suo nome comune è “selezione casuale”. L’intuizione è di un certo Brett Hennig. L’idea è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in parlamento.

Sembra assurdo, ma pensateci un attimo. Le selezioni dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50% sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società.

Tuttavia, ci sarebbe un importante effetto collaterale: se sostituissimo le elezioni con il sorteggio e rendessimo il nostro parlamento veramente rappresentativo della società, significherebbe la fine dei politici e della politica come l’abbiamo sempre pensata.

Non è così pazza come idea. La selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell’antica Atene. La “demarchia” era un concetto fondante della civiltà classica, anche Aristotele, nella Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti.

Gli antichi Ateniesi selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici. Sapevano che le elezioni erano dispositivi aristocratici. Sapevano che i politici di carriera erano una cosa da evitare. E penso che ora sappiamo anche noi queste cose. Ma più interessante dell’antico uso della selezione casuale è la sua moderna rinascita. La riscoperta della legittimità della selezione casuale in politica è diventata così comune negli ultimi tempi, che ci sono semplicemente troppi esempi di cui parlare.

Certo, so bene che se provate a chiedere chi è d’accordo, troverete molti pareri sfavorevoli. Ma vi dico un fatto sorprendente. Funziona.

Da tutti gli esempi moderni emerge un fatto: se date alle persone la responsabilità, agiscono in modo responsabile. Non fraintendetemi, non dico che è perfetto.

La domanda giusta è: funziona meglio? Per quanto mi riguarda, è SI.

Proprio in questi anni si sta sperimentando la selezione naturale. Possiamo introdurla nelle scuole, nei luoghi di lavoro e in altre istituzioni, come sta facendo “Democracy In Practice” in Bolivia. Possiamo tenere giurie politiche e assemblee di cittadini, come sta facendo la New Democracy Foundation in Australia, o come sta facendo il Jefferson Center  negli Stati Uniti e come sta facendo il governo irlandese in questo momento o come la Fondazione Sortition sta facendo nel Regno Unito. In Bulgaria già lo stanno facendo, compongono a sorte le liste elettorali.

Forse il primo passo sarebbe una seconda camera nel nostro parlamento, piena di persone scelte a caso, un senato dei cittadini, se volete. C’è una campagna per un senato popolare in Francia e un’altra campagna in Scozia. Sarebbe come un cavallo di Troia nel cuore del governo. E poi sostituire le elezioni con il sorteggio.

Oggi stanno accadendo cose incredibili. Si sta mettendo in discussione tutto. Le idee di queste persone non sono così strane come appaiono. Io ne so qualcosa. Come diceva Renè Descartes, “se vuoi veramente conoscere la verità, almeno una volta nella vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose”.

 

 

fonte: http://www.beppegrillo.it/il-piu-grande-inganno-della-politica-e-farci-credere-che-servano-politici/

Ve lo ricordate Matteo Renzi che 6 mesi fa mostrava in Tv il suo unico conto corrente con soli 15.000 Euro esaltando la sua trasparenza e onestà? Beh, ora sta acquistando una villa da 1,3 milioni di Euro! O ha fatto 6 all’Enalotto o c’è qualcosa che non quadra…!

 

Matteo Renzi

 

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Ve lo ricordate Matteo Renzi che 6 mesi fa mostrava in Tv il suo unico conto corrente con soli 15.000 Euro esaltando la sua trasparenza e onestà? Beh, ora sta acquistando una villa da 1,3 milioni di Euro! O ha fatto 6 all’Enalotto o c’è qualcosa che non quadra…!

Esattamente 6 mesi Matteo Renzi nel corso della trasmissione Matrix mostrava il suo unico conto corrente con soli 15.859 Euro esaltando la sua trasparenza e onestà…

Ora sta acquistando una villa da 1,3 milioni di Euro!

Avrà fatto 6 all’Enalotto o ci ha preso ancora una volta per il culo?

C’è proprio qualcosa che non quadra…!

Da Fanpage:

Matteo Renzi sta comprando una villa da 1 milione e 300mila euro in Toscana

L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi sta comprando una villa da 1 milione e trecentomila euro. A rivelare la notizia è il quotidiano La Verità, il quale sostiene che il senatore dem avrebbe già firmato il preliminare di acquisto e starebbe per richiedere un mutuo per coprire l’acquisto. La casa, 276 metri quadri complessivi più altri 1580 di terreno agricolo, è sita a Firenze, in via Tacca.

L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi sta comprando una nuova casa in Toscana, per la precisione una villa in via Tacca a Firenze del valore di 1 milione e 300mila euro. Secondo quanto riportato dal giornalista Giacomo Amadori de La Verità, il senatore dem starebbe acquistando una villa da 276 metri quadri di superficie catastale, con 11,5 vani, salotto triplo, grande cucina abitabile, uno studio, tre camere, tre bagni e una terrazza. La Verità, in un articolo pubblicato stamane, racconta che Matteo Renzi avrebbe già firmato “un preliminare d’acquisto nello studio fiorentino del notaio Michele Santoro per una villa da 1.230.000 più altri 70.000 per un terreno agricolo di 1.580 metri quadrati adiacente al giardino. Due settimane fa, l’ex segretario del Pd ha versato una caparra da 400mila euro con quattro assegni circolari da 100mila euro l’uno, emessi il 12 giugno scorso dal Banco di Napoli, l’istituto a cui si affidano i parlamentari. Il resto, e cioè circa 900mila euro, Renzi proverà a trovarli con un mutuo, il quarto che si andrebbe a sommare alla rata mensile da 4.250 euro che paga del 2012”.

La casa che sta per essere acquistata da Matteo Renzi appartiene alla signora Natalia Gajo, classe 1928, e madre di Giusto Puccini, 68 anni, docente di Istituzioni di diritto pubblico, tra i giuristi favorevoli al Sì al referendum costituzionale; e la sorella Oretta, 61 anni, dal 1987 dipendente dell’ex Provincia di Firenze. La villa di via Tacca era stata messa in vendita originariamente a un milione e mezzo di euro ma l’ex presidente del Consiglio avrebbe offerto duecentomila euro in meno e starebbe per concludere la trattativa. La notizia dell’acquisto della casa ha provocato un vero e proprio terremoto in Giunta a Firenze. “Il 23 aprile del 1986  (dopo l’entrata in vigore della legge sui condoni edilizi del 1985 ) i proprietari presentano domanda di sanatoria edilizia per alcuni ampliamenti e modifiche interne ed esterne. Quando arriva la risposta del comune di Firenze? Più di trent’anni dopo. Alla richiesta, infatti, ‘ha fatto seguito il rilascio da parte del sindaco della concessione edilizia in sanatoria numero 3150/2017″‘, spiega il Fatto Quotidiano. “’Come mai ci sono voluti 31 anni e l’ attuale giunta per ottenere risposta?’, ha attaccato Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale. “A Firenze evidentemente esiste un metodo infallibile per uscire dalle sabbie mobili della burocrazia: avere Matteo Renzi come prossimo acquirente. Di tutto questo, ovviamente, chiederemo spiegazioni al sindaco Nardella”.

fonte: https://www.fanpage.it/matteo-renzi-sta-comprando-una-villa-da-1-milione-e-300mila-euro-in-toscana/
http://www.fanpage.it/

Guarda qui il video di Renzi:

Renzi mostra il saldo del suo conto corrente in Tv: “Ho meno soldi di quando sono diventato premier”

 

 

 

Ricapitoliamo: l’Italia è quel paese dove lo Job Act e la Legge Fornero sono sacrifici responsabili e necessari, mentre l’abolizione dei vitalizi è un attentato allo Stato di Diritto.

 

 

abolizione dei vitalizi

 

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Ricapitoliamo: l’Italia è quel paese dove lo Job Act e la Legge Fornero sono sacrifici responsabili e necessari,  mentre l’abolizione dei vitalizi è un attentato allo Stato di Diritto.

 

Abolizioni vitalizi, la delibera di Fico. La Casellati frena: “Qualche perplessità”… Mentre la Casta non ci sta: gli Ex deputati in coro, “abolizione dei vitalizi è un attentato allo Stato di Diritto”

Il nuovo governo MS5-Lega ha annunciato il taglio ai famosi vitalizi, le pensioni d’oro percepite dagli ex parlamentari, secondo gli attuali membri dell’esecutivo, in maniera ingiusta.

Molti i consensi nei confronti di questa manovra, ma non sono mancate le parole di condanna. Al di là ovviamente della denuncia della stessa “Casta” (che potete trovare qui sotto), anche la presidente del senato, Elisabetta Alberti Casellati, ha esternato qualche perplessità circa l’annuncio del numero uno della Camera, Fico. L’esponente di Forza Italia, come riportato dall’agenzia Ansa, auspica soluzioni condivise circa la famosa “sforbiciata”, e dice di avere «qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti». Secondo la Casellati, tagliare i vitalizi: «significa incidere sullo status di persone che magari oggi possono avere anche un’età rilevante e che si trovano improvvisamente ad avere uno stipendio magari inferiore al reddito di cittadinanza».

GLI EX PARLAMENTARI INSORGON: L’ABOLIZIONE DEI VITALIZI È UN ATTENTATO ALLO STATO DI DIRITTO”

Sono pronti a rappresaglie gli ex parlamentari a cui il governo ha previsto di tagliare il vitalizio, la cosiddetta Casta. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, è stata indetta quest’oggi una conferenza stampa in cui i privilegiati di cui sopra hanno alzato la voce, esternando le proprie ragioni: «Noi non siamo uguali agli altri, è una vendetta politica, un attacco frontale allo Stato di diritto». Quindi la minaccia ai parlamentari: «L’associazione degli ex ha infatti inviato a tutti i membri dell’Ufficio di presidenza della Camera una diffida stragiudiziale a non approvare la delibera, con la minaccia di un’azione civile e amministrativa per danni rispetto alla quale risponderebbero personalmente e patrimonialmente ciascun membro dell’ufficio di Presidenza, compreso il presidente Roberto Fico». Parole a cui ha prontamente replicato il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che non si è fatto intimorire ed ha spiegato: «Ho visto che già chi sta minacciando, ma noi a queste minacce siamo abituati dagli ultimi sei anni. Quelli sono privilegi rubati non diritti acquisiti e la smettano con le minacce, è uno schiaffo alla miseria fare ricorsi e protestare perché ti tolgono un vitalizio di 6-7000 euro quando sei stato tre giorni in Parlamento».

Terremotati, è finita la pacchia: il Governo boccia l’esenzione delle tasse per le aree terremotate…!!!

 

Terremotati

 

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Terremotati, è finita la pacchia: il Governo boccia l’esenzione delle tasse per le aree terremotate…!!!

Che vergogna: il governo boccia l’esenzione delle tasse per i terremotati

Lo annuncia Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo e senatore Pd: “Solo nel cratere dell’Aquila dovremo versare 75 milioni di euro. Come faremo a rialzarci?”

Male, anzi malissimo. “Riprovazione” per la bocciatura, all’interno del decreto Terremoto approvato oggi al Senato, dell’emendamento “presentato per la sospensione del pagamento delle tasse nelle aree terremotate” viene espressa dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.”Il governo – aggiunge il senatore Pd – ha cassato il mio emendamento, nonostante le rassicurazioni e il presunto impegno in tal senso dei parlamentari abruzzesi di maggioranza. Si tratta di una condotta irresponsabile da parte di una classe dirigente che dovrebbe coltivare soluzioni vere per un problema cosiì grave”. “Ad essere colpiti – sottolinea D’Alfonso – sono 320 soggetti tra imprese e persone fisiche residenti a L’Aquila e nel cratere sismico, per un ammontare di 75 milioni di euro. La battaglia proseguirà alla Camera”.

Sullo stesso tono Alessia Morani del Pd che su Facebook scrive: “La maggioranza Lega-M5s ha bocciato al Senato l’emendamento sulla sospensione del pagamento delle tasse per le zone terremotate. È un fatto gravissimo. Un vero disastro – continua – per le famiglie e per le imprese. Avevano promesso di farlo ma non l’hanno fatto e tutta la propaganda fatta in campagna elettorale, selfie compresi, si è infranta sulla realtà di un governo incapace e lontano dai bisogni veri delle persone. Rilevo con amarezza che tutti i parlamentari eletti nelle regioni terremotate si erano impegnati a sostenere quella proposta che veniva incontro alle legittime aspettative di cittadini ed aziende. Ed invece poi hanno votato contro quegli emendamenti”

 

 

 

 

fonte: https://www.globalist.it/politics/2018/06/28/che-vergogna-il-governo-boccia-l-esenzione-delle-tasse-per-i-terremotati-2027027.html

M5S – Taglio dei Vitalizi? – Non finisce qui, ecco il “Nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica”

M5S

 

 

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M5S – Taglio dei Vitalizi? – Non finisce qui, ecco il “Nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica”

Il M5S introduce un nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica.

Lo hanno fatto sapere i pentastellati con un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.

“Nella scorsa legislatura – si legge sul Blog delle Stelle – i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno restituito oltre 23 milioni di euro finanziando il Fondo per il Microcredito alle imprese e contribuendo a creare più di 16.000 posti di lavoro”.

Nella legislatura 2018-2023 i 5Stelle intendono “fare ancora meglio” e hanno quindi ed è per questo che creato un nuovo Regolamento per il trattamento economico dei portavoce eletti nel Parlamento italiano, nel Parlamento europeo e nei consigli regionali.

Questo regolamento è approvato stato Comitato di Garanzia del MoVimento.

E questo, ha sottolineato il M5S, è solo l’inizio in quanto l’intenzione è quella di estendere la nuova disciplina economica a tutti i politici di tutti i partiti facendola diventare obbligo di legge: questo, scrivono i portavoce 5Stelle, “finalmente gli odiosi privilegi della politica”.

“L’obiettivo – prosegue il post – è lo stesso di sempre, cioè garantire il corretto utilizzo dei soldi pubblici nel rispetto dei contribuenti, ma il nuovo Regolamento ci aiuterà a raggiungerlo con ancora maggiore efficienza”.

Il Movimento 5 Stelle ha anche elencato alcuni punti chiave del Regolamento contro i privilegi della Politica.

Li riportiamo di seguito:

– Taglio delle indennità e dell’assegno di fine mandato
– Rinnovato impegno a superare il privilegio dei vitalizi
– Rinuncia a qualsiasi doppie indennità o rimborsi per altre cariche istituzionali ricoperte
– Trasparente e regolare rendicontazione delle indennità, dei rimborsi e delle spese sostenute per l’organizzazione di eventi M5S e delle spese di mandato per collaboratori, consulenze, altri eventi e convegni.

La cifra che i parlamentari dovranno restituire si aggira attorno ai 2mila euro al mese.

I parlamentari, hanno precisato, potranno trattenere un importo forfettario di 3.000 euro mensili, (2.000 per chi risiede in Provincia di Roma) per le spese di soggiorno, vitto, trasporti e telefoniche.

Il Codacons: Interverremo in Tribunale a sostegno di qualsiasi misura che riduca i vergognosi vitalizi ai parlamentari. Si tratta infatti di un “furto” legalizzato ai danni della collettività che i cittadini non possono più tollerare!

 

vitalizi

 

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Il Codacons: Interverremo in Tribunale a sostegno di qualsiasi misura che riduca i vergognosi vitalizi ai parlamentari. Si tratta infatti di un “furto” legalizzato ai danni della collettività che i cittadini non possono più tollerare!

VITALIZI, CODACONS: MISURA SACROSANTA, LA DIFENDEREMO IN TRIBUNALE CONTRO POLITICI CONTRARI

DISUMANE LE PROTESTE DELLA CASTA. SARANNO SCONFITTI DINANZI I GIUDICI

Il Codacons pronto alle barricate legali contro la “casta” che ha già annunciato iniziative contro il taglio dei vitalizi comunicato da Roberto Fico.
“Interverremo in Tribunale a sostegno di qualsiasi misura che riduca i vergognosi vitalizi ai parlamentari – spiega il presidente Carlo Rienzi – Si tratta infatti di un “furto” legalizzato ai danni della collettività che i cittadini non possono più tollerare, e di privilegi inaccettabili pagati con le tasche degli italiani”.
“Le proteste di chi ha minacciato ricorsi sono “disumane” e verranno sconfitte dinanzi ai giudici, dove il Codacons interverrà per difendere un provvedimento non più rinviabile” – conclude Rienzi.

fonte: https://codacons.it/vitalizi-codacons-misura-sacrosanta-la-difenderemo-in-tribunale-contro-politici-contrari/

Taglio dei Vitalizi? – Di Battista: “Quando lo proposi io la Boldrini mi cacciò dalla Camera”…!

Di Battista

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Taglio dei Vitalizi? – Di Battista: “Quando lo proposi io la Boldrini mi cacciò dalla Camera”…!

 

A proposito di vitalizi degli ex deputati, l’esponente 5Stelle Alessandro Di Battista ha ricordato su Facebook l’episodio accaduto negli ultimi giorni della passata legislatura quando l’ex-Presidente della Camera Laura Boldrini lo cacciò dalla Camera.

Di Battista, condividendo il video sul social network, ha raccontato:

“L’ex-Presidente dichiarò inammissibili le proposte del Movimento 5 Stelle sul taglio dei vitalizi agli ex-deputati fatte durante la discussione del bilancio della Camera. Disse che non si potevano accettare in quanto la legge sul taglio dei vitalizi (la legge Richetti) era già passata alla Camera ed era in procinto di passare in Senato”.

“Io le dissi – ha proseguito – che nessuno ci poteva garantire la sua approvazione quindi suggerivo intanto di tagliare i vitalizi degli ex-deputati dato che era possibile farlo”.

Ma quanto detto dall’ex parlamentare non servì, in quanto la Presidente lo buttò fuori:

“Come andò a finire? Che la legge Richetti venne – come volevasi dimostrare – insabbiata al Senato e che il partito della Boldrini non è stato votato neppure dai parenti,” ha aggiunto Di Battista.

L’ex deputato 5Stelle ha poi elencato alcune “cose” che desidera dire “ora che i vitalizi hanno le ore contate”:

“1. Quando gli tocchiamo i vitalizi dicono ‘giù le mani, i nostri sono diritti acquisiti’, quando invece ci toccano le pensioni si difendono dietro il ‘ce lo chiede l’Europa’. Favolosi”

“2. Dissi in ogni modo che il PD stava facendo finta di abolirli facendo passare la legge solo alla Camera e insabbiandola al Senato. Ricordate? Dicemmo che si sarebbero potuti tagliare immediatamente con una delibera dell’ufficio di presidenza. Ricordate? Cercate di ricordalo per favore affinché l’estinzione politica del PD sia ancora più veloce”.

“3. Nessuno ritiene che tagliando questo osceno privilegio medioevale si risolveranno magicamente i problemi dell’Italia, tuttavia è un segnale, un segnale importante che può far riavvicinare i cittadini alla politica”.

Poi Di Battista si è rivolto agli ex parlamentari: “se non riuscirete a campare presto potrete chiedere il reddito di cittadinanza,” ha scritto.

E ha concluso ricordando che sono ancora molti i privilegi da abolire.

Guarda il video QUI

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/06/28/di-battista-quando-proposi-di-tagliare-i-vitalizi-degli-ex-deputati-la-boldrini-mi-caccio-dalla-camera/

Razzi: “Vitalizio? Prendo 2600 euro netti. Mica posso morire di fame dopo tanti anni di lavoro” …Sì, ha detto proprio “Lavoro”…!!

 

Vitalizio

 

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Razzi: “Vitalizio? Prendo 2600 euro netti. Mica posso morire di fame dopo tanti anni di lavoro” …Sì, ha detto proprio “Lavoro”…!!

 

Razzi a La Zanzara: ‘Vitalizio? Prendo 2600 euro netti. Mica posso morire di fame dopo tanti anni di lavoro’

“Ho preso il mio primo vitalizio mensile. È di 2600 euro netti. Quei soldi mi servono per vivere. Devo morire di fame dopo 70 anni di lavoro”.

Così Antonio Razzi a La Zanzara su Radio24.

L’ex senatore di Forza Italia ha poi aggiunto: “C’è chi dice che prendo 4mila o 5mila euro. Uagliò, ma che cazzo dici? Te lo dico da amico: io il 1 dicembre 2017 ho preso in affitto un appartamento a Roma, di fronte al Senato. Pago 1500 euro d’affitto con un contratto di 4 anni. Ero sicuro di essere rieletto con Forza Italia. E invece non sono neppure stato candidato. Ora mi rimangono 1100 euro al mese per campare”.

“Dalla politica sono rimasto deluso, – ha proseguito – perché ci sono tutti questi gelosi e invidiosi della mia popolarità. Mi avrebbero fatto a pezzi e ammazzato pur di farmi fuori. Non dico assolutamente nessun addio alla politica. Io in politica tornerò. Sono ancora di Forza Italia, il mio cartellino ce l’ha Silvio Berlusconi.”

E ancora: “Io però devo parlare col presidente Berlusconi. Se non mi vuole più, mi ridia la libertà di andare dove voglio. Le mie idee, comunque, sono quelle di Salvini. Con altri non ci vado, anche se mi danno un milione di euro. Piuttosto mi faccio un partito mio, ma non andrò mai con nessuno”.

Razzi ha poi ribadito: “Il problema è che Berlusconi non me lo passano mai al telefono. Ho chiamato più di una cinquantina di volte, sia ad Arcore, sia a Palazzo Grazioli. L’ho chiamato perché gli voglio bene, ma è probabile che lui non sappia che io telefono. Secondo me, non glielo dicono”.

“Risponde sempre una donna – ha continuato l’ex parlamentare – che mi dice di non preoccuparmi e mi assicura che verrò richiamato da Berlusconi. Ma quando cazzo richiama? Penso allora che qualcuno, anzi qualcuna, non voglia farmi parlare col presidente Berlusconi”

 

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/06/27/razzi-a-la-zanzara-vitalizio-prendo-2600-euro-netti-mica-posso-morire-di-fame-dopo-tanti-anni-di-lavoro/