Il consigliere Leghista esibendo il crocifisso: “Sono razzista e me ne vanto” …Ma cosa sfugge a questa gente del messaggio di quell’uomo inchiodato alla croce che i razzisti li schifava proprio: “Via, lontano da me, maledetti… perché ero straniero e non mi avete accolto”, Mt 25,41.43

 

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Il consigliere Leghista esibendo il crocifisso: “Sono razzista e me ne vanto” …Ma cosa sfugge a questa gente del messaggio di quell’uomo inchiodato alla croce che i razzisti li schifava proprio: “Via, lontano da me, maledetti… perché ero straniero e non mi avete accolto”, Mt 25,41.43

 

David Bonifazi, Lega, è consigliere comunale a Perugia.

“Sono razzista. Sì, sono razzista e me ne vanto”: queste le parole che un consigliere comunale della Lega a Perugia, David Bonifazi, ha condiviso su Facebook, scatenando le polemiche. Il lungo post appare su uno sfondo tricolore e in cima viene raffigurato un crocifisso: vengono quindi elencate tutte le ragioni per cui bisognerebbe vantarsi di essere razzisti.

Sono razzista perché amo l’Italia. Amo gli italiani dalle Alpi alla Sicilia. Li amo perché i loro nonni e i loro padri, con il loro sacrificio e con il loro sangue mi hanno consegnato una terra in cui essere libero. Sono razzista perché amo il cibo italiano. Amo i canederli, la polenta, i tortellini, le orecchiette, gli spaghetti, lo speck, il prosciutto, la parmigiana, la mozzarella, la pizza, lo strudel, il panettone, la pastiera napoletana, i cannoli siciliani. Sono razzista perché difendo con le unghie il duomo di Milano, il Colosseo, la reggia di Caserta, e non permetterò che vengano sostituiti da costruzioni di altri popoli. Sono razzista perché mi onora aver avuto per connazionali Dante, Giotto, Leonardo, Totò, Eduardo, Alberto Sordi, Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Indro Montanelli, San Francesco d’Assisi. Sono razzista perché le leggi italiane valgono per me e pretendo che valgano in egual misura per tutti gli ospiti che qua si trovano. Sono razzista perché do rispetto solo a chi rispetta me, il mio Paese, le mie tradizioni, la mia cultura, la mia fede, le mie consuetudini. Ebbene dammi pure del razzista: felicemente orgoglioso di esserlo.

…Ma cosa sfugge a questa gente del messaggio di quell’uomo inchiodato alla croce che i razzisti li schifava proprio?

Leggete questo, cari cristiani razzisti:

Voi razzisti che vi dichiarate Cristiani, ma cosa vi sfugge del messaggio di quell’uomo inchiodato alla croce che i razzisti li schifava proprio: “Via, lontano da me, maledetti… perché ero straniero e non mi avete accolto”, Mt 25,41.43

Papa Francesco si schiera contro l’odio: “Chi ha il cuore razzista si converta”

 

Papa Francesco

 

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Papa Francesco si schiera contro l’odio: “Chi ha il cuore razzista si converta”

Da Bergoglio una replica ai professionisti della paura: “Delinquenti? Anche noi ne abbiamo tanti, la mafia non è stata inventata dai nigeriani, la mafia è nostra”

Ancora una volta parole sagge in un mondo nel quale l’odio sembra avere il vento alle spalle.
Accoglienza e integrazione. Chi ha il cuore razzista si converta. Papa Francesco, incontrando docenti e studenti dell’istituto San Carlo di Milano, rispondendo alle domande nel consueto botta e risposta, affronta anche il tema dei migranti. E a quanti guardano a loro come a delinquenti, il Papa ricorda: “Anche noi ne abbiamo tanti, la mafia non è stata inventata dai nigeriani, la mafia è nostra; tutti abbiamo la possibilità di essere delinquenti. I migranti ci portano ricchezza perché l’Europa è stata fatta dai migranti”.
Parlando di una società multietnica, Bergoglio osserva: Ringraziamo Dio perché il dialogo tra persone, culture, etnie è la ricchezza. Non avere paura dei migranti. I migranti siamo noi. Gesù è stato migrante. ‘Ma sono delinquenti’ dice qualcuno. Anche noi ne abbiamo tanti, la mafia non è stata inventata dai nigeriani, la mafia è nostra”. Il Pontefice mette in guardia gli studenti: “Oggi c’è la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare muri nel cuore, nella terra, per impedire questo incontro con altre culture. Chi alza un muro, finirà schiavo dentro i muri costruiti, senza orizzonti”.
Il Papa si appella all’accoglienza:”Cuore aperto per accogliere, se io ho il cuore razzista devo esaminare perché e convertirmi. Gli immigranti vanno ricevuti, accompagnati e integrati in un interscambio di valori. Questa è la bellezza di accogliere per diventare più ricchi di cultura, nella crescita, alzare muri non serve. Io vi dico: insegnate ai giovani a crescere nella cultura dell’incontro e a crescere con le differenze, si cresce col confronto”.

 

 

tratto da: https://www.globalist.it/news/2019/04/06/il-papa-si-schiera-contro-l-odio-chi-ha-il-cuore-razzista-si-converta-2039762.html

Visto che molto probabilmente il nostro vicepremier Salvini avrà finito i giga, ve lo spieghiamo noi chi è la bestia che da ubriaco ha travolto un bambino a Marostica: RAZZISTA, OMOFOBO E NEMICO DELLE “ZECCHE ROSSE”

 

Marostica

 

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Visto che molto probabilmente il nostro vicepremier Salvini avrà finito i giga, ve lo spieghiamo noi chi è la bestia che da ubriaco ha travolto un bambino a Marostica: RAZZISTA, OMOFOBO E NEMICO DELLE “ZECCHE ROSSE”

Ma cos’è? Salvini ha finito o giga? No perchè un giustiziere come lui non può tollerare un crimine del genere, avrebbe dovuto intasare i social, avrebbe dovuto twittare tutto il suo (e quello degli Italiani) rancore contro questo meschino bandito…

Che dite? Era bianco, ariano, razzista, omofobo e fascista? Ah, allora si spiega tutto…

Ve lo immaginate, invece, se fosse stato un negro o uno zingaro?

Invece il crimine lo ha commesso il suo elettore tipo, quindi ZITTO…

 

Da Globalist:

Razzista, omofobo e nemico delle ‘zecche rosse’: chi è il conducente ubriaco che ha travolto un bambino

I suoi social grondano di commenti contro gay, migranti e centri sociali, oltre che di elogi per Salvini e Meloni

Si chiama Pietro Dal Santo l’artigiano  58enne vicentino di Thiene che, da ubriaco, ha travolto un passeggino in cui si trovava un bambino di 14 mesi che, in condizioni gravissime, è stato trasferito al policlinico di Padova dove in tarda serata è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico a un gamba, anche se a preoccupare è pure un trauma cranico commotivo.

L’uomo è stato letteralmente “salvato” dalla polizia locale e dai carabinieri di Marostica, per poi essere trasferito nella caserma dell’Arma; qui tuttavia non ha collaborato con gli inquirenti e ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest.

A quel punto è stato accompagnato in ospedale a Bassano del Grappa, dove attraverso i prelievi del sangue è stato possibile confermare l’assunzione di alcolici, non compatibili con la possibilità di mettersi alla guida. A quel punto per lui sono scattate le manette.

La bacheca facebook dell’uomo è un assortimento delle più barbare affermazioni contro donne, gay, migranti e centri sociali: lui stesso aveva messo un annuncio di lavoro in cui tra i requisiti aveva inserito ‘non gay’, rilanciava continuamente i post della destra più estrema ed era un sostenitore social di Salvini e della Meloni.

Per questo, Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana oggi scrive: “Anche oggi il ministro Salvini sui social parla di tutto e di tutti. Mi sarei aspettato un suo severo commento su quel camionista ubriaco che in Veneto ha travolto una famiglia, ha quasi ucciso un bimbo di 14 mesi, e non contento è pure scappato, anche se poi fortunatamente è stato arrestato dai carabinieri. E invece nulla. Mi ero illuso, perché questo camionista non è di colore nero, non è un profugo e quindi non merita la sua attenzione”.

“È un serenissimo veneto, molto attento alla difesa della razza – prosegue Fratoianni – campione sui social nell’insultare i migranti, i gay e quelle zecche dei centri sociali, molto attento a rilanciare post leghisti e della destra peggiore. Insomma agli occhi del pensiero leghista evidentemente un cittadino modello”, conclude.

tratto da:https://www.globalist.it/news/2019/03/09/razzista-omofobo-e-nemico-delle-zecche-rosse-chi-e-il-conducente-ubriaco-che-ha-travolto-un-bambino-2038490.html

…E Giancarlo Governi si ribella: “Non sono un radical chic – ho solo scritto più libri di quanti un razzista ne abbia mai letti…!”

 

Giancarlo Governi

 

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…E Giancarlo Governi si ribella: “Non sono un radical chic – ho solo scritto più libri di quanti un razzista ne abbia mai letti…!”

Non sono un radical chic: ho solo scritto più libri di quanti un razzista ne abbia mai letti

Non sopporto i Rolex, non vado a Capalbio e mi sono rotto di questi che non vogliono nemmeno che protestiamo

Vi danno fastidio anche le piccole innocue cose che hanno soltanto un significato solidale. Io non ho messo la maglietta rossa perché non ce l’ho (ho soltanto una blusa garibaldina che comprai nei 150 anni dell’Impresa ma non mi pareva il caso). Il Rolex non ce l’ho e non me lo sarei comprato neppure se mi fossero avanzati i soldi, perché lo trovo pacchiano, Il mio orologio è uno swatch da 50 euro a cui ogni tanto cambio la pasticca. A Capalbio non ci sono mai andato, quando vado da quelle parti mi fermo a Orbetello o ad Ansedonia a trovare il mio amico Bruno Giordano. Aggiungo anche che ora mi sto rompendo il cazzo perché manco il diritto alla protesta ci volete riconoscere. E poi a chi mi chiama “radical chic” soltanto perché ho letto qualche (alcune migliaia…. ) libro più di lui, o perché ne ho scritti più di quanto lui ne abbia letti, mi sento libero di dire: vai pure a cagare!

E’ scientifico: chi è di destra o razzista è perchè ha il Q.I. basso.

 

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E’ scientifico: chi è di destra o razzista è perchè ha il Q.I. basso.

Riproponiamo un nostro articolo di diversi anni fa. La notizia è ormai datata, ma comunque molto, ma molto attuale

Da una ricerca Canadese: “Hai il Q.I. basso? Sei di destra e razzista”

Chi da bambino presenta un quoziente intellettivo alquanto basso, crescendo, avrà maggiori possibilità di sviluppare tendenze razziste, conservatrici e pregiudizi. Questo è ciò che emerge da uno studio condotto dalla Brock University nell’Ontario, Canada.

Interessante ricerca quella condotta dalla Brock University nell’Ontario, Canada, e pubblicata sulla rivista Psychological Science. Dagli studi è infatti emerso che chi da bambino presenta un quoziente intellettivo alquanto basso, crescendo, avrà maggiori possibilità di sviluppare tendenze razziste, conservatrici e pregiudizi.

Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 15mila britannici, il cui QI è stato misurato da bambini, a 10 o 11 anni, e il cui livello di razzismo e conservatorismo è stato analizzato a 30 o 33 anni di età.

Ebbene, la percentuale di persone il cui quoziente intellettivo era risultato più basso da bambini, nei test hanno aderito in maggior percentuale rispetto agli altri ad affermazioni quali “La vita di famiglia soffre se una madre lavora a tempo pieno”, “Non lavorerei con persone di razze diverse dalla mia”, “La scuola dovrebbe insegnare ai bambini a obbedire all’autorità”.

Il professor Gordon Hodson, autore e responsabile dello studio ha spiegato: “Quello che è emerso è un ciclo vizioso, in cui le persone con basso QI vivono intorno a ideologie conservatrici, che formano resistenze al cambiamento, e dunque pregiudizi”. Secondo il professore le persone “meno intelligenti” svilupperebbero tendenze maggiormente conservative a causa di strutture ed ordini più facili da capire rispetto alla complessità che li circonda.

CIO’ SPIEGA TANTE TANTE COSE. Cose che già sapevamo empiricamente e che ora la scienza conferma.

N.B. ora siamo ancor più legittimati a chiamarli IDIOTI !!

 

Fonti:

http://siamolagente.altervista.org/scientifico/

http://linguaggio-macchina.blogspot.it/2012/01/il-razzismo-prospera-dove-il-qi-e-basso.html

http://www.wallstreetitalia.com/qi-basso-allora-sei-di-destra/

Il fascio-leghista Luca Traini con il suo odio è riuscito a fare quello che neanche l’Isis aveva tentato: portare il terrorismo nelle nostre strade.

 

Luca Traini

 

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Il fascio-leghista Luca Traini con il suo odio è riuscito a fare quello che neanche l’Isis aveva tentato: portare il terrorismo nelle nostre strade.

Neanche l’Isis aveva portato il terrorismo nelle nostre strade. C’è riuscito questo fascio-leghista. Luca Traini, un omuncolo che sarebbe anche ridicolo, un personaggetto da satira, se non avesse commesso uno dei crimini più gravi della nostra storia.

Non per il fatto in sè, fortunatamente il bilancio delle vittime non è grave, ma per il fatto, appunto, di aver portato a casa nostra il terrorismo dell’odio.

Aver emulato i cazzoni dell’Isis.

Loro, quelli dell’Isis, con il loro “Allah Akbar” che distorcono il valore ed il significato del sacro Coramo. Questo omuncolo con il suo “saluto romano” che si maschera dietro un tricolore, distorcendone il significato…

Perchè vorrei ricordare a questo idiota che il Tricolore è il simbolo della Repubblca Italiana che, con la sua Costituzione, ripudia ogni forma di fascismo…

E permettetemi un’ultima considerazione. Chi semina odio raccoglie tempesta. La penso come Saviano. “È Salvini il mandante morale dei fatti di Macerata”. Salvini ed i fascisti come lui…

Spero (ma dubito) che anche gli organi di informazione definiscano i fatti di Macerata per quello che sono: un atto terroristico di matrice fascista.

Ogni tentativo di edulcorare o rendere neutra la notizia è connivenza.

By Eles

Roberto Saviano: “Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini”

 

Roberto Saviano

 

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Roberto Saviano: “Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini”

Lo scrittore: “Un pericolo mortale per la tenuta democratica”. Grasso: “Il segretario Lega causa della spirale d’odio”

“Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica. Chi oggi, soprattutto ai massimi livelli istituzionali, non se ne rende conto, sta ipotecando il nostro futuro”. Lo scrive su Twitter Roberto Saviano commentando la sparatoria di Macerata, dove un uomo di 28 anni, legato all’estrema destra, ha ferito 6 persone di origini straniere a colpi di pistola.

“Invito gli organi di informazione a definire i fatti di Macerata per quello che sono – continua – un atto terroristico di matrice fascista. Ogni tentativo di edulcorare o rendere neutra la notizia è connivenza”.

Una linea condivisa da Pietro Grasso: “Le notizie che arrivano da Macerata mi lasciano attonito e inorridito – scrive il leader di Liberi e Uguali – Chi, come Salvini, strumentalizza fatti di cronaca e tragedie per scopi elettorali è tra i responsabili di questa spirale di odio e di violenza che dobbiamo fermare al più presto. Odio e violenza che oggi hanno rischiato di trasformarsi in una strage razziale. Il nostro paese ha già conosciuto il fascismo e le sue leggi razziali. Non possiamo più voltarci dall’altra parte, non possiamo più minimizzare”.

Luca Traini il fascio-leghista che ha sparato a sette persone perché erano nere. Ma forse domani Salvini ci dirà che ha fatto anche cose buone.

 

Luca Traini

 

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Luca Traini il fascio-leghista che ha sparato a sette persone perché erano nere. Ma forse domani Salvini ci dirà che ha fatto anche cose buone.

 

Luca Traini, l’uomo bloccato per la sparatoria a Macerata candidato della Lega Nord a Corridonia nel 2017

Nato nel 1989, incensurato, è stato trovato con una pistola: al momento del fermo, avvolto in una bandiera tricolore, ha fatto il saluto fascista. Il titolare della palestra dove si recava: «È razzista ed estremista, lo avevamo cacciato»

Classe 1989, fisico atletico, calvo. E un tatuaggio con la forma stilizzata di una svastica sulla fronte. Si chiama Luca Traini, ha 28 anni ed è incensurato e originario di Tolentino, nelle Marche, l’uomo che a Macerata ha aperto il fuoco contro alcuni stranieri, prima di essere fermato dai carabinieri. Era stato candidato alle elezioni amministrative del 2017 per il consiglio comunale di Corridonia con la Lega Nord. Nel programma, anche il «controllo degli extracomunitari».

La bandiera tricolore e il saluto fascista

Sentendosi braccato, dopo la sparatoria, Traini ha fermato l’auto davanti al Monumento ai Caduti di Macerata, è sceso dall’auto, ha indossato la bandiera italiana, ha fatto il saluto fascista e gridato «Viva l’Italia». A bordo della vettura una pistola, la tuta mimetica, sul cruscotto appunti a penna e bottiglie d’acqua.

«Cacciato dalla palestra»

Francesco Clerico, il titolare della palestra in cui Traini andava ad allenarsi, ha dichiarato di averlo «cacciato a ottobre». I due si conoscevano da «almeno 10 anni», ma recentemente, secondo Clerico, Traini «aveva atteggiamenti sempre più estremisti, faceva il saluto romano e battute razziste. E da tempo so che aveva una pistola. Lo hanno rovinato le amicizie sbagliate, questi ambienti estremisti, ha situazione familiare disastrosa». Prima di candidarsi con la Lega Nord era stato vicino a Forza Nuova e a CasaPound, secondo Clerico: «Direi che da una decina d’anni era diventato così, prima aiutava il prossimo, era un buono – aggiunge -, gli hanno inculcato idee sbagliate, è cambiato. Non ci aveva mai dato problemi in palestra. Aveva anche amici di colore. Ho provato tante volte a farlo ragionare. Chi si aspettava questo?».

«Era andato dalla psichiatra»

Traini «era andato in cura da uno psichiatra, che a quanto diceva lo aveva giudicato “border line”», ha detto ancora Clerico, titolare della palestra Robbys in cui il giovane arrestato si allenava. «Lui quasi era orgoglioso di questa definizione, a dimostrazione di quanto fosse ignorante e scemo. Aveva una situazione familiare disastrosa: il padre se n’era andato quando era piccolo e la madre, anche lei con grossi problemi, lo aveva cacciato più di recente. Luca viveva con la nonna. Ho provato tante volte ad aiutarlo, a riportarlo sulla retta via. Ha fatto dei lavoretti, ma duravano sempre poco — dice Clerico — . Di solito come manovale, ma anche come buttafuori. Ultimamente aveva perso un altro lavoro». Clerico non sa dire se quanto fatto da Traini oggi sia legato alla vicenda di Pamela Mastropietro, la 18enne romana trovata a pezzi nel Maceratese. «L’avevamo cacciato dalla palestra a ottobre, non l’ho più rivisto», spiega.

tratto da Il Corriere della sera

Una brutta storia di un provocatore capace solo di spargere odio e letame con la complicità di pagliacci lecchini che qualcuno si ostina ancora a chiamare giornalisti!

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Una brutta storia di un provocatore capace solo di spargere odio e letame con la complicità di pagliacci lecchini che qualcuno si ostina ancora a chiamare giornalisti!

 

Ha detto che con il sapone non si sono mai lavati. Che puzzano. Puzzano tanto da far scappare i cani…
Lo ha detto. Ha detto questo e tanto altro.
Allora, sig. Salvini, per cortesia, un po’ di DIGNITA’…
Sì, sig. Salvini dignità, (se proprio non capisce QUI, direttamente da Wikipedia, potrà leggere il significato della parola DIGNITA’)…
Perchè che lei schifi così tanto i Napoletani può anche andar bene (d’altra parte, mi creda, è reciproco), ma poi non perda anche l’ultimo briciolo di dignità (se ne ha mai avuta) scendendo nella puzzolente, schifosa fogna di Napoli ad ELEMOSINARE UN VOTO…!
Ma non è vero,sappiamo tutti la verità.
Sappiamo che lei non ètanto idiota di pensare di avere il voto dei Napoletani.
Sappiamo che i Napoletani ricambiano il suo odio ed il suo schifo e che proprio non hanno nessuna voglia di ospitarla…
Perchè andare a Napoli se nessuno la vuole?
Perchè andare in Paradiso a dispetto dei santi?
LA VERITA’ E’ CHE LEI VUOLE LO SCONTRO E LA VIOLENZA
PROVOCA!
Provoca come quando va nei campi Rom o organizza manifestazioni di destra nella rossa Bologna..
Insomma va a casa della gente, PROVOCA, e poi si lamenta…
TANTO CI SONO I AGLIACCI LECCHINI che lo spalleggiano!!!
Ma lei, sig. Salvini, non sostiene che se un malintenionato ti entra in casa è giusto spararli?
E’ quindi giusto che se lei viene a prendere per il culo i Napoletani a casa loro, questi abbano tutto il diritto di mandarla affanculo e dimostrarletutto il loro diprezzo…
Con tutto lo schifo che posso
Un Napoletano

 

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