Marco Travaglio: “I governi precedenti facevano più debiti, però li facevano per dare i soldi alle banche ed ai ricchi. La novità è che questi fanno debiti per dare soldi a chi ne ha bisogno”

Marco Travaglio

 

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

Marco Travaglio: “I governi precedenti facevano più debiti, però li facevano per dare i soldi alle banche ed ai ricchi. La novità è che questi fanno debiti per dare soldi a chi ne ha bisogno”

“La novità è che questi facevano più deficit, cioè più debiti, per dare i soldi alle banche e alle persone abbienti, mentre questi, per la prima volta, fanno più deficit per dare più soldi a chi non ha niente”.

Così Marco Travaglio a Otto e Mezzo venerdì sera, riferendosi rispettivamente ai governi Pd e al governo Conte.

“Il reddito di cittadinanza – ha spiegato il giornalista – è per chi non ha niente, per chi cerca lavoro e non lo trova, la legge Fornero è per mandare in pensione un po’ prima persone che si sono viste allungare l’età pensionabile senza più avere un contratto di lavoro, a cominciare dai famosi esodati. È questa la novità, è questa la scommessa: se questa scommessa produce più PIL perché fa girare un po’ di questi soldi nell’economia e nei consumi, hanno vinto la scommessa. E alla fine ridurranno anche quel famoso rapporto deficit-PIL. Altrimenti l’avranno persa. Ma è questa la novità, non è un’altra”.

Travaglio ha detto che Lega e 5Stelle “sono riusciti a infilare nella manovra il massimo livello per loro possibile delle rispettive promesse elettorali, da una parte l’intervento sulle tasse e il condono per la Lega e dall’altra parte il reddito di cittadinanza. E poi c’è un fattore unificante che è la quota 100 della Fornero che accomuna entrambi i programmi”.

Questo non vuol dire – ha sottolineato – che le due forze politiche diventano un blocco unico: “Tant’è che alle prossime elezioni europee si presenteranno l’un contro l’altro armati, esattamente come alle elezioni amministrative”

Travaglio ha anche osservato che i gialloverdi hanno “fatto una cosa che, se nel bene e nel male non lo sappiamo, se funzionerà o meno non lo sappiamo. Ma hanno fatto una cosa che cambia parecchio le cose e sono riusciti a portare a casa dei bei pezzi dei loro rispettivi programmi elettorali”.

Ecco il video:

…E Giancarlo Governi si ribella: “Non sono un radical chic – ho solo scritto più libri di quanti un razzista ne abbia mai letti…!”

 

Giancarlo Governi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

…E Giancarlo Governi si ribella: “Non sono un radical chic – ho solo scritto più libri di quanti un razzista ne abbia mai letti…!”

Non sono un radical chic: ho solo scritto più libri di quanti un razzista ne abbia mai letti

Non sopporto i Rolex, non vado a Capalbio e mi sono rotto di questi che non vogliono nemmeno che protestiamo

Vi danno fastidio anche le piccole innocue cose che hanno soltanto un significato solidale. Io non ho messo la maglietta rossa perché non ce l’ho (ho soltanto una blusa garibaldina che comprai nei 150 anni dell’Impresa ma non mi pareva il caso). Il Rolex non ce l’ho e non me lo sarei comprato neppure se mi fossero avanzati i soldi, perché lo trovo pacchiano, Il mio orologio è uno swatch da 50 euro a cui ogni tanto cambio la pasticca. A Capalbio non ci sono mai andato, quando vado da quelle parti mi fermo a Orbetello o ad Ansedonia a trovare il mio amico Bruno Giordano. Aggiungo anche che ora mi sto rompendo il cazzo perché manco il diritto alla protesta ci volete riconoscere. E poi a chi mi chiama “radical chic” soltanto perché ho letto qualche (alcune migliaia…. ) libro più di lui, o perché ne ho scritti più di quanto lui ne abbia letti, mi sento libero di dire: vai pure a cagare!

Juncker: “I governi non devono ascoltare gli elettori” – Queste cose le puoi dire se: a) hai bevuto troppo – b) sei un idiota – c) non hai capito una mazza della “democrazia” …Ma se lo dice Juncker, le tre cose possono coincidere!

Juncker

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

Juncker: “I governi non devono ascoltare gli elettori” – Queste cose le puoi dire se: a) hai bevuto troppo – b) sei un idiota – c) non hai capito una mazza della “democrazia” …Ma se lo dice Juncker, le tre cose possono coincidere!

 

“I GOVERNI NON DEVONO ASCOLTARE GLI ELETTORI”: IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA DI JUNCKER

capi di governo degli Stati dell’Unione Europea non dovrebbero “ascoltare così tanto gli elettori”. Parola di Jean-Claude Juncker. Le improvvide dichiarazioni del presidente della Commissione Europea sono arrivate ieri da Roma, dove il numero uno dell’esecutivo dell’Unione si è recato per presenziare al conferimento del Premio Carlomagno a Papa Francesco. Nella splendida cornice dei Musei Capitolini Juncker ha voluto strigliare quei politici definiti “europei a tempo determinato”, pronti a rivolgersi a Bruxelles solo nel momento di incassare, e mai quando è l’ora di dare.

Troppo spesso i governanti del Vecchio Continente, ha spiegato l’ex primo ministro del Lussemburgo, guardano solamente ai sondaggi e promuovono misure destinate perlopiù a soddisfare le richieste immediate dell’opinione pubblica interna. “Chi ascolta l’opinione pubblica interna – ha spiegato Juncker – non può promuovere la costruzione di un sentimento comune europeo, può non sentire la necessità di mettere in comune gli sforzi. Abbiamo troppi europei part-time.”

Il Presidente della Commissione ha poi ricordato gli anni felici in cui veniva approvato il trattato di Maastricht: “Era un periodo stimolante, stavamo lavorando passo passo per convergere verso una moneta unica: c’era un sentimento condiviso da ministri degli Esteri e primi ministri, ci sentivamo addosso la responsabilità di fare la storia. Ecco, ora tutto questo è finito.” Se c’è però anche una minima possibilità di riportare in auge quel sentimento, non è di certo trascurando di monitorare con costanza il polso dell’opinione pubblica. Gli elettori cercano a gran voce di farsi sentire: spiace che Juncker sembra volerli ascoltare solo nei momenti di consenso.

 

tratto da: StopEuro