10 febbraio – Ricordiamo le vittime delle foibe – Ma chiariamo una cosa: questo massacro – seppur materialmente compiuto dai partigiani di Tito – resta comunque un’altro bel regalo che ci ha lasciato in eredità il grande statista Benito Mussolini…!

 

foibe

 

 

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10 febbraio – Ricordiamo le vittime delle foibe – Ma chiariamo una cosa: questo massacro – seppur materialmente compiuto dai partigiani di Tito – resta comunque un’altro bel regalo che ci ha lasciato in eredità il grande statista  Benito Mussolini…!

Vergognoso che qualcuno dica che le foibe siano “un’invenzione dei fascisti” vergognoso che vi sia chi nega questa tragedia. Resta il fatto che le foibe sono un’altra delle colpe del fascismo. L’inevitabile conseguenza dei crimini commessi dai nazi-fascisti ai danni degli slavi. Un altro regalo lasciatoci in eredità dalla politica di Mussolini.

Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: si possono sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani.

B. Mussolini

Dopo la sconfitta dell’Italia nella seconda guerra mondiale, Istria, Fiume e Zara, fino ad allora territorio italiano, diventano Jugoslavie.

Nel passaggio, gli Jugoslavi si vendicano sanguinosamente sugli Italiani di tutte le crudeli angherie subite da fascisti e nazisti durante il conflitto.

Per capite l’odio verso i nazi-fascisti ricordiamo una cifra: 1.700.000 jugoslavi uccisi (tra civili, pochi militari e ebrei deportati)… Un po’ tanti per una Nazione con solo 15 milioni di abitanti e peraltro neutrale al conflitto…

Con una violenza ed una crudeltà inaudita i partigiani  di Tito si vendicarono nei confronti di coloro che ritenevano capro espiatorio del massacrato subito dagli jugoslavi con altrettanta crudeltà inaudita. Purtroppo, come sempre capita nelle guerre, fu la popolazione a pagare il prezzo maggiore. Magari quella stessa popolazione che mal tollerava il regime fascista…

Negli ex territori italiani, la vendetta si svolge in due distinte ondate.

La prima, nell’autunno del 1943, interessa principalmente l’Istria, dove accanto a squadristi e gerarchi fascisti vengono prelevati i possidenti e chiunque potesse far ricordare l’amministrazione italiana, che nei decenni precedenti aveva creato non pochi problemi. Questi territori, infatti, erano stati teatro di una politica di italianizzazione forzata per mano del regime fascista.

La seconda ondata di violenze, invece, ha inizio nel maggio 1945 con l’arrivo delle truppe jugoslave in Venezia Giulia. In questo caso le rappresaglie colpiscono soprattutto i soldati della neonata Repubblica Sociale ma anche tutti coloro che vengono accusati di collaborazionismo con i regimi nazifascisti, e alcuni partigiani italiani, rei di non accettare l’egemonia jugoslava.

Le foibe

Le proporzioni esatte della tragedia, ancora oggi, non hanno confini certi ma si stima che nel periodo tra il 1943 e il 1947 gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case siano stati almeno 250mila con circa 20mila vittime. Diverse migliaia tra queste, tra le 4mila e le 6mila, hanno perso la vita all’interno delle foibe: profonde cavità naturali tipiche delle aree carsiche, dove venivano abbandonati i corpi dei giustiziati. Alcune delle più tristemente famose sono quelle di Vines, in Istria, nelle quali vennero recuperati, nel 1943, 84 corpi, e il pozzo di Basovizza, nei pressi di Trieste. Secondo le ricostruzioni, i condannati venivano legati l’uno all’altro con un lungo fil di ferro stretto ai polsi e disposti lungo gli argini delle foibe. A quel punto i membri delle milizie di Tito erano soliti sparare solo ad alcuni di loro, che una volta colpiti cadevano nelle grotte portandosi dietro l’intera fila. In molti sono morti, tra crudeli sofferenze, dopo giorni ammassati sui cadaveri degli altri condannati.

Non bisogna dimenticare le vittime delle foibe. Non bisogna mai dimenticare l’orrore della guerra.

Nulla può giustificare chi ha commesso crimini del genere, ma è innegabile che l’origine di tanto orrore è stato è sempre il peccato originario del fascismo!

By Eles

Alessandra Mussolini minaccia querele per chi offende il Duce? Forse è il caso che legga questo: ecco i telegrammi con cui Benito Mussolini (criminale, assassino e vigliacco) ordina le stragi in Etiopia

 

Mussolini

 

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Alessandra Mussolini minaccia querele per chi offende il Duce? Forse è il caso che legga questo: ecco i telegrammi con cui Benito Mussolini (criminale, assassino e vigliacco) ordina le stragi in Etiopia

 

Mussolini il criminale assassino: i telegrammi del Duce in cui si ordinano le stragi in Etiopia

Raccolti nel volume “I gas di Mussolini”, sono la perfetta risposta ad Alessandra Mussolini che minaccia la denuncia per chiunque parli male del nonno

Al di là del nostro attuale Governo simpatizzante del fascismo, la storia di Alessandra Mussolini che si è permessa di avallare la denuncia per tutti coloro che insultano il nonno fascista è davvero un sintomo dei nostri tempi. Perché se è vero che la signora Mussolini, che di certo non ha colpe del cognome che porta – così come Alexander Stuart-Houston, ultimo nipote vivente di Adolf Hitler, che vive in America e vota contro Donald Trump -, è anche vero però che si è sentita in dovere di difendere la memoria del nonno e legittimata a proporre il castigo penale per chi, a ragione, sostiene che Benito Mussolini altro non fosse che un volgare criminale. E questo vuol dire che ovunque fosse un ragionevole limite, ovunque si trovasse una linea, seppure immaginaria, che separasse la nostalgia da bar dall’insulto alla memoria di tutti coloro che il Duce ha sterminato nel suo ventennio di terrore, l’Italia l’ha ampiamente e impunemente superata.

Per questo la memoria è importante. È importante non dimenticare neanche per un istante che Mussolini non era un uomo forte come lo descrive la letteratura anche antifascista, ma un vigliacco assassino, colpevole di innumerevoli morti italiane e non. E per questo che vale la pena dare una lettura ai telegrammi che il Duce in persona inviava ai suoi gerarchi, tra cui il macabro Badoglio, raccolti dal volume di Angelo Del Boca, “I gas di Mussolini. Il fascismo e la guerra d’Etiopia” (Roma, Editori Riuniti, 2007).

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li 28 dicembre 1935-XIV

Segreto M.P.A.

S. E. Maresciallo BADOGLIO

MACALLE’

15081 –  Dati sistemi nemico di cui a suo dispaccio n. 630 autorizzo V. E. all’impiego anche su vasta scala di qualunque gas et dei lanciafiamme (.)

Mussolini

 

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li  2  gennaio  1936

Segreto

S. E. GRAZIANI

MOGADISCIO

029 -Approvo pienamente bombardamento rappresaglia et approvo sin da questo momento i successivi. Bisogna soltanto cercare di evitare le istituzioni internazionali croce rossa.

Mussolini

 

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li 19 gennaio 1936-XIV

M.P.A. su tutte le MM. PP. AA.

Maresciallo BADOGLIO

MACALLE’

790 – Manovra est ben ideata et riuscirà sicuramente stop Autorizzo V. E. a impiegare tutti i mezzi di guerra – dico tutti – sia dall’alto come da terra stop. Massima decisione (.)

Mussolini

 

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li  3/5/1936-XIV

Segreto

S. E. BADOGLIO

DESSIE’

Occupata Addis Abeba V. E. dara’ ordini perche’: 1°siano fucilati sommariamente tutti coloro che in citta’ aut dintorni siano sorpresi colle armi alla mano 2° siano fucilati sommariamente tutti i cosiddetti giovani etiopi, barbari crudeli e pretenziosi, autori morali dei saccheggi  3° siano fucilati quanti abbiano partecipato a violenze, saccheggi incendi  4° siano sommariamente fucilati quanti trascorse 24 ore non abbiano consegnato armi da fuoco e munizioni. Attendo una parola che confermi che questi ordini saranno – come sempre – eseguiti.

Mussolini

 

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li 29 marzo 1936-XIV

Segreto

M.P.A. su tutte le MM. PP. AA.

S. E. BADOGLIO

MACALLE’

3652 Segreto. Dati metodi guerra nemico le rinnovo autorizzazione impiego gas qualunque specie et su qualunque scala.

Mussolini

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li  5 giugno 1936

Segreto

S. E. GRAZIANI

ADDIS ABEBA

Tutti i ribelli fatti prigionieri devono essere passati per le armi.

Mussolini

 

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li  8  giugno  1936

Segreto

S. E. BADOGLIO

ABA

6595 – Segreto. Per finirla con i ribelli come nel caso Ancober, impieghi i gas.

Mussolini

 

MINISTERO DELLE COLONIE

TELEGRAMMA  IN  PARTENZA

Roma, li  8 luglio 1936

Segreto

S. E. GRAZIANI

ABA

Autorizzo ancora una volta V.E. a iniziare e condurre sistematicamente politica del terrore et dello sterminio contro i ribelli et le popolazioni complici stop. Senza la legge del taglione ad decuplo non si sana la piaga in tempo utile. Attendo conferma.

Mussolini

 

 

tratto da: https://www.globalist.it/culture/2018/10/19/mussolini-il-criminale-assassino-i-telegrammi-del-duce-in-cui-si-ordinano-le-stragi-in-etiopia-2032523.html

Alessandra Mussolini minaccia querele per chi offende il Duce… La risposta dell’AMPI non sui fa attendere: “suo nonno era un criminale, si rassegni”

 

Mussolini

 

 

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Alessandra Mussolini minaccia querele per chi offende il Duce… La risposta dell’AMPI non sui fa attendere: “suo nonno era un criminale, si rassegni”

Dal profilo Twitter della ducetta Alessandra Mussolini:

+++ Avviso ai naviganti +++ legali a lavoro per verificare il “politically correct” di FB e altri social nei confronti di immagini e/o frasi offensive nei confronti di Benito Mussolini: monitoraggio e denuncia a Polizia Postale.

L’Anpi alla Mussolini: suo nonno era un criminale si rassegni

Associazione partigiani: “Non è un’offesa Onorevole Alessandra Mussolini, ma storia. La peggiore che abbia attraversato il nostro Paese. E ora ci denunci pure”

L’Anpi ha rilasciato questa dichiarazione dopo le affermazioni della nipote del Duce. “Benito Mussolini è stato un criminale. Leggi razziali, deportazioni nei campi di concentramento, stragi di donne e bambini in combutta con i nazisti.
Non è un’offesa Onorevole Alessandra Mussolini, ma storia. La peggiore che abbia attraversato il nostro Paese.
E ora ci denunci pure”

Ecco cosa è accaduto ieri. Chi è stato Benito Mussolini? Un dittatore ha privato il popolo italiano della libertà, ha perseguitato e mandato al confino o costretto all’esilio gli oppositori politici, ha promosse le schifose Leggi Razziali contro gli ebrei italiani che hanno rappresentato l’antefatto della successiva deportazione campi di sterminio nazista. Da capo della repubblichetta fantoccio di Salò ha spalleggiato l’orrore e la barbarie nazista che l’Italia ha drammaticamente conosciuto alle Fosse Ardeatine, a Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e decine e decine di altre stragi.
E’ stato il mandante politico dell’eccidio di Piazzale Loreto con i corpi del partigiani trucidati lasciati in mostra come monito per chi avesse reclamato libertà e giustizia.Ha portato l’Italia nel disastro della guerra, mandato giovani italiani a morire nella spedizione in Russia e altri nella guerra d’Africa.
E infine, come il peggiore dei vigliacchi, ha cercato di scappare in Svizzera travestito da soldato tedesco.
Si potrebbero aggiungere tante altre cose ma basti ricordare che (fino a prova contraria, anche se ultimamente tanti ci stanno provando…) l’Italia è una repubblica nata dalla Resistenza nella quale l’antifascismo è un valore richiamato nella Costituzione.
E adesso Alessandra Mussolini si permette di minacciare querele:
+++ Avviso ai naviganti +++ legali a lavoro per verificare il “politically correct” di FB e altri social nei confronti di immagini e/o frasi offensive nei confronti di Benito Mussolini: monitoraggio e denuncia a Polizia Postale.
Non esiste una frase che possa essere offensiva verso Benito Mussolini, perché è stato Benito Mussolini la più grande offesa e vergogna del popolo italiano.
Il fascismo non passerà. E non sarà il vento nero che spira (con i maggiordomi grillini al servizio dell’estrema destra) a fermare chi ha lottato per fare dell’Italia un paese democratico dopo la dittatura fascista.

tratto da: https://www.globalist.it/politics/2018/10/18/l-anpi-alla-mussolini-suo-nonno-era-un-criminale-si-rassegni-2032447.html

 

La “ducetta” si permette di minacciare gli anti-fascisti: querele per chi offende il Duce… D’altra parte come si può offendere uno che ha fatto crepare in guerra 500.000 Italiani, ha trucidato 80.000 libici e 700.000 abissini e ha creato le leggi razziali?

 

Duce

 

 

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La “ducetta” si permette di minacciare gli anti-fascisti: querele per chi offende il Duce… D’altra parte come si può offendere uno che ha fatto crepare in guerra 500.000 Italiani, ha trucidato 80.000 libici e 700.000 abissini e ha creato le leggi razziali?

Dal profilo Twitter della ducetta Alessandra Mussolini:

+++ Avviso ai naviganti +++ legali a lavoro per verificare il “politically correct” di FB e altri social nei confronti di immagini e/o frasi offensive nei confronti di Benito Mussolini: monitoraggio e denuncia a Polizia Postale.

Chi è stato Benito Mussolini? Un dittatore ha privato il popolo italiano della libertà, ha perseguitato e mandato al confino o costretto all’esilio gli oppositori politici, ha promosse le schifose Leggi Razziali contro gli ebrei italiani che hanno rappresentato l’antefatto della successiva deportazione campi di sterminio nazista. 
Da capo della repubblichetta fantoccio di Salò ha spalleggiato l’orrore e la barbarie nazista che l’Italia ha drammaticamente conosciuto alle Fosse Ardeatine, a Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e decine e decine di altre stragi.
E’ stato il mandante politico dell’eccidio di Piazzale Loreto con i corpi del partigiani trucidati lasciati in mostra come monito per chi avesse reclamato libertà e giustizia.
Ha portato l’Italia nel disastro della guerra, mandato giovani italiani a morire nella spedizione in Russia e altri nella guerra d’Africa.
E infine, come il peggiore dei vigliacchi, ha cercato di scappare in Svizzera travestito da soldato tedesco.
Si potrebbero aggiungere tante altre cose ma basti ricordare che (fino a prova contraria, anche se ultimamente tanti ci stanno provando…) l’Italia è una repubblica nata dalla Resistenza nella quale l’antifascismo è un valore richiamato nella Costituzione.
E adesso Alessandra Mussolini si permette di minacciare querele:
+++ Avviso ai naviganti +++ legali a lavoro per verificare il “politically correct” di FB e altri social nei confronti di immagini e/o frasi offensive nei confronti di Benito Mussolini: monitoraggio e denuncia a Polizia Postale.
Non esiste una frase che possa essere offensiva verso Benito Mussolini, perché è stato Benito Mussolini la più grande offesa e vergogna del popolo italiano.
Il fascismo non passerà. E non sarà il vento nero che spira (con i maggiordomi grillini al servizio dell’estrema destra) a fermare chi ha lottato per fare dell’Italia un paese democratico dopo la dittatura fascista.

Giusto per rinfrescarVi la memoria, ecco alcuni dei motivi per cui la “ducetta” si deve sentire fiera di portare il cognome del famigerato “nonno”…

I 42 fucilati nel ventennio su sentenza del Tribunale Speciale.

28.000 anni di carcere e confino politico agli avversari politici.

80.000 libici sradicati dal Gebel con le loro famiglie e condannati a morire di stenti nelle zone desertiche della Cirenaica dal generale Graziani.

700.000 abissini barbaramente uccisi nel corso della impresa Etiopica e nelle successive “operazioni di polizia”.

I combattenti antifascisti caduti nella guerra di Spagna.

350.000 militari e ufficiali italiani caduti o dispersi nella Seconda Guerra mondiale.

combattenti degli eserciti avversari ed i civili che soffrirono e morirono per le aggressioni fasciste.

45.000 deportati politici e razziali nei campi di sterminio, 15.000 dei quali non fecero più ritorno.

640.000 internati militari nei lager tedeschi di cui 40.000 deceduti ed i 600.000 e più prigionieri di guerra italiani che languirono per anni rinchiusi tra i reticolati, in tutte le parti del mondo.

110.000 caduti nella Lotta di Liberazione in Italia e all’estero.

Le migliaia di civili sepolti vivi tra le macerie dei bombardamenti delle città.

Quei giovani che, o perché privi di alternative, o perché ingannati da falsi ideali, senza commettere alcun crimine, traditi dai camerati tedeschi e dai capi fascisti, caddero combattendo dall’altra parte della barricata.

…E tanti altri ancora…

By Eles

Fonti:

https://www.globalist.it/news/2018/10/17/la-mussolini-si-permette-di-minacciare-gli-anti-fascisti-querele-per-chi-offende-il-duce-2032407.html

E altre al web

 

Andrea Camilleri: Salvini ricordi Mussolini, acclamato e poi finito a testa in giù…!

 

Camilleri

 

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Andrea Camilleri: Salvini ricordi Mussolini, acclamato e poi finito a testa in giù…!

Lo scrittore a Radio Capital avvisa: “Rischiamo di tornare al fascismo”. E sui 5 Stelle: “Subalterni alla Lega”

Il padre del commissario Montalbano, Andrea Camilleri, a 90 anni ha la memoria perfetta. E a Radio Capital, alla ripresa del programma “Circo Massimo” di Massimo Giannini, ricorda nitidamente di aver vissuto a sufficienza da aver sentito “le acclamazioni a Benito Mussolini dalle stesse persone che l’appesero. Attenzione ai grandi consensi: è facile passare dalla grandissima passione amorosa all’odio. Al posto di Salvini avrei paura di tutto questo consenso”. Il rimando alla dittatura del Duce non è casuale. Lo preoccupa molto che il fascismo possa rinascere: “Rischiamo di tornarci. Molto spesso – ha detto alla radio – vengono a trovarmi ragazzi del liceo e mi chiedono di spiegargli il fascismo. Mi atterrisce che la scuola o chi ne fa le veci non spenda una parola, o la spenda male, sul fascismo. E ho paura che l’araba fenice possa rinascere, non dalle sue ceneri ma dall’ignoranza”.
“Quelli del M5S non hanno spinta ideale”
Camilleri non risparmia neanche i pentastellati. Non prova per loro “nessuna simpatia. Sono bastati pochi mesi di governo per dimostrare la loro subalternità alla Lega. All’interno non hanno spinta ideale. Di certo non hanno preso provvedimenti di sinistra… Salvini impera e fa dei diktat, mentre il M5S va a rimorchio: se poteva avere una funzione, non l’ha voluta esplicare. O, peggio ancora, non l’ha potuta esplicare”.
A un governo di destra purtroppo non si contrappone una sinistra con sufficiente vigore e vitalità. “È problematico dire che esiste ancora, ma ha ancora ragion d’essere, e per questo sono certo che resisterà”, risponde lo scrittore. Che intende restituire alcune delle tantissime onorificenze ricevute. “Anni fa il governo ungherese mi mandò un attestato, che conservo appeso al muro del mio studio, in cui mi ringraziavano per l’aiuto ai profughi ungheresi. Visto quello che sta facendo Orban, vorrei restituire anche questo. Alzare muri non significa solo chiudersi in casa con il proprio nemico ma mettersi dentro una cassa da morto. L’avvenire è per forza di cose un rinnovamento di pensiero. Se rifiutiamo questo, ci chiudiamo in una bara”.

 

fonte: https://www.globalist.it/storia/2018/09/10/camilleri-salvini-ricordi-mussolini-acclamato-e-poi-finito-a-testa-in-giu-2030552.html

La Mussolini: “Imbarcate la Boldrini per la Libia”… Ora, con tutta la poca stima che abbiamo per la Boldrini, almeno lei in Libia, come nel resto di Africa, SudAmerica e Asia, c’è stata per 25 anni, in coerenza con quanto dice oggi. A differenza di chi parla di pedofilia e si tiene in casa il marito che patteggia per prostituzione minorile!

 

Mussolini

 

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La Mussolini: “Imbarcate la Boldrini per la Libia”… Ora, con tutta la poca stima che abbiamo per la Boldrini, almeno lei in Libia, come nel resto di Africa, SudAmerica e Asia, c’è stata per 25 anni, in coerenza con quanto dice oggi. A differenza di chi parla di pedofilia e si tiene in casa il marito che patteggia per prostituzione minorile!

Alessandra Mussolini appoggia il Governo sulla questione immigrazione ed attacca Laura Boldrini per aver visitato i migranti sulla nave Diciotti e non Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. «Lasciamola sulla nave ed imbarchiamola per la Libia» ha detto l’europarlamentare a L’aria che tira su La7. Le puntate della trasmissione sono visibili su RivediLa7

… Ora, con tutta la poca stima che abbiamo per la Boldrini, almeno lei in Libia, come nel resto dell’Africa, in SudAmerica ed in Asia, c’è stata veramente per 25 anni, in coerenza con quanto dice oggi.

A differenza di chi parla di pedofilia e si tiene in casa il marito che patteggia per prostituzione minorile!

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La “ducetta” al Sindaco di Macerata: “Chieda scusa alla famiglia Mussolini”. Ci vuole una bella faccia di bronzo. Non mi risulta che la “famiglia Mussolini” abbia mai chiesto scusa al mondo per 500.000 Italiani crepati in guerra, 80.000 libici e 700.000 abissini trucidati, per le leggi razziali per….

 

Mussolini

 

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La “ducetta” al Sindaco di Macerata: “Chieda scusa alla famiglia Mussolini”. Ci vuole una bella faccia di bronzo. Non mi risulta che la “famiglia Mussolini” abbia mai chiesto scusa al mondo per 500.000 Italiani crepati in guerra, 80.000 libici e 700.000 abissini trucidati, per le leggi razziali per….

Chieda scusa alla famiglia Mussolini: tra la ‘ducetta’ e il sindaco di Macerata sfiorata la rissa

Alessandra Mussolini, arrivata in città dopo la “pignatta antifascista”, con il fantoccio del duce a testa in giù preso a bastonate dai bambini. Chieda scusa lei per i crimini del nonno

Lei è già fascista del nonno. Ma il guaio è che la signora gira tranquillamente con il suo tono arrogante ed è parte integrante della decadenza della politica italiana.
Si è rischiato lo scontro fisico nell’incontro tra il sindaco di Macerata Romano Carancini e l’europarlamentare Alessandra Mussolini, arrivata in città dopo la “pignatta antifascista”, con il fantoccio del duce a testa in giù preso a bastonate dai bambini in piazza Cesare Battisti il 25 aprile.
“Uno scempio, un atto osceno” secondo l’eurodeputata, che ha invitato il sindaco a chiedere scusa alla città e a ritirare le deleghe ad un assessore. “Lei si deve vergognare” ha replicato Carancini.
Un battibecco andato avanti per un po’ tra la ‘ducetta’ che pretendeva che Carancini chiedesse scusa alla famiglia Mussolini e il sindaco che aveva ribadito di aver condannato senza esitazioni il gesto.
Chiedere scusa alla famiglia Mussolini? Ma chiedesse scusa lei per quello che la famiglia Mussolini ha fatto in Italia e tornasse a Roma in ginocchio fino al Ghetto ebraico e alla Fosse Ardeatine a chiedere scusa per i crimini del nonno e dei suoi alleati nazisti.

QUI il video

Giosto per rinfrescarVi la memoria, ecco alcune delle cose di cui la famiglia Mussolini dovrebbe chiedere scusa… e non parliamo di un pupazzo appeso a testa in giù…

I 42 fucilati nel ventennio su sentenza del Tribunale Speciale.

Coloro che subirono 28.000 anni di carcere e confino politico.

Gli 80.000 libici sradicati dal Gebel con le loro famiglie e condannati a morire di stenti nelle zone desertiche della Cirenaica dal generale Graziani.

I 700.000 abissini barbaramente uccisi nel corso della impresa Etiopica e nelle successive “operazioni di polizia”. I combattenti antifascisti caduti nella guerra di Spagna.

I 350.000 militari e ufficiali italiani caduti o dispersi nella Seconda Guerra mondiale.

I combattenti degli eserciti avversari ed i civili che soffrirono e morirono per le aggressioni fasciste.

I 45.000 deportati politici e razziali nei campi di sterminio, 15.000 dei quali non fecero più ritorno.

I 640.000 internati militari nei lager tedeschi di cui 40.000 deceduti ed i 600.000 e più prigionieri di guerra italiani che languirono per anni rinchiusi tra i reticolati, in tutte le parti del mondo.

I 110.000 caduti nella Lotta di Liberazione in Italia e all’estero.

Le migliaia di civili sepolti vivi tra le macerie dei bombardamenti delle città.

Quei giovani che, o perché privi di alternative, o perché ingannati da falsi ideali, senza commettere alcun crimine, traditi dai camerati tedeschi e dai capi fascisti, caddero combattendo dall’altra parte della barricata.

 

fonti:

http://www.globalist.it/news/articolo/2018/04/27/chieda-scusa-alla-famiglia-mussolini-tra-la-ducetta-e-il-sindaco-di-macerata-sfiorata-la-rissa-2023396.html

http://anpi-lissone.over-blog.com/article-11803768.html

ATTENZIONE, È UN CASO UMANO – Roberto Fico vuole tagliare i vitalizi? Ricordiamo l’appello di qualche anni fa di Alessandra Mussolini: “Non toccate le nostre indennità, sarebbe istigazione al suicidio”…

 

Mussolini

 

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ATTENZIONE, È UN CASO UMANO – Roberto Fico vuole tagliare i vitalizi? Ricordiamo l’appello di qualche anni fa di Alessandra Mussolini: “Non toccate le nostre indennità, sarebbe istigazione al suicidio”…

Era il 2011 quando Alessandra Mussolini lanciava l’appello: “Non toccate le nostre indennità, sarebbe istigazione al suicidio… È come se ci mandassero nudi per strada. Poi è ovvio che uno si ammala, prende l’influenza, si aggrava, arriva la polmonite e quindi…”

Leggiamo quando riportava la stampa dell’epoca:

«Nessun vitalizio ai politici? È un’istigazione al suicidio»

Mussolini (Pdl): la soglia dei 60 anni non ha senso, ma i cittadini vogliono vederci soffrire, non si accontentano

Togliere il vitalizio ai parlamentari o almeno renderlo non immediatamente fruibile? «È come se ci mandassero nudi per strada. Poi è ovvio che uno si ammala, prende l’influenza, si aggrava, arriva la polmonite e quindi…». Alessandra Mussolini viene intervistata da Tommaso Labate sul settimanale «A». L’argomento è, naturalmente, i decreti che provano a toccare i privilegi della Casta. Domanda: «È “istigazione al suicidio” rendere i politici uguali ai cittadini?». La deputata Pdl: «Eh no, mi spiace, non è così. Facciamo le cose come si deve a questo punto. I cittadini vanno in pensione a 65 o 67 anni? Bene, allora noi della presunta “casta” andiamoci a 70. Questa soglia dei 60 non ha senso». Un’ipotesi che, ammette la nipote del Duce, getterebbe nella disperazione molti colleghi. «Per colpa di pochi, quelli che si sono arricchiti con la politica e i soldi sottobanco, paghiamo tutti». Poi aggiunge: «Per i cittadini soffriamo ancora poco. Vogliono vederci soffrire ancora di più. Se abbassassero i nostri stipendi a 1000 euro al mese, la gente ci vorrebbe veder prendere 500 euro».

Da: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2011/9-dicembre-2011/nessun-vitalizio-politici-istigazione-suicidio–1902476860262.shtml

09 dicembre 2011

7 lunghi anni, ma bisogna ammettere che non è cambiato niente, quando questa apre la bocca ti viene proprio, oggi come allora, una grande irrefrenabile voglia di mandarla a cagare…

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Salvini: “Mussolini fece tante cose buone” …Caro Matteo, rinfrescati la memoria con le “tue” cose buone… Ecco le leggi razziali…!

Salvini

 

 

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Salvini: “Mussolini fece tante cose buone” …Caro Matteo, rinfrescati la memoria con le “tue” cose buone… Ecco le leggi razziali…!

Salvini: “Mussolini fece tante cose, introdusse le pensioni e bonificò le paludi”

Nel corso di un’intervista concessa a Radio Capital, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda sul fascismo, ha dichiarato: “Mussolini ha fatto tante cose, ha bonificato le paludi. Che nel periodo del fascismo Mussolini abbia costruito tante cose, che sia stato introdotto il sistema delle pensioni è un’evidenza. Poi, evidentemente, ci sono state le leggi razziali, che sono state quanto di più folle, ma preferisco la democrazia alla dittatura. Odio le dittature di qualunque segno”.

Dal sito dell’Ampi:

1938 – Le leggi razziali del fascismo

Il razzismo fascista non “fu all’acqua di rose”. le leggi razziali del fascismo furono una vergogna e una infamia imperdonabile. Quelle leggi, infatti, portarono alla morte migliaia di ebrei e provocarono sofferenze indicibili, paura, terrore, angoscia e miseria.

Le leggi razziali furono emanate nel 1938: esattamente il 14 luglio con la pubblicazione del famoso “Manifesto del razzismo italiano” poi trasformato in decreto, il 15 novembre dello stesso anno, con tanto di firma di Vittorio Emanuele III di Savoia, Re d’Italia e imperatore d’Etiopia “per grazia di Dio e per volontà della nazione” .

Il 25 luglio, il ministro della cultura popolare Dino Alfieri e il segretario del partito fascista Achille Starace si erano premurati di ricevere “un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane che avevano, sotto l’egida del ministero della cultura popolare, redatto il manifesto che gettava le basi del razzismo fascista”.

Con il manifesto e con le leggi successive, agli ebrei venne proibito, tra l’altro, di prestare servizio militare, esercitare l’ufficio di tutore, essere proprietari di aziende, essere proprietari di terreni e di fabbricati, avere domestici “ariani”. Gli ebrei venivano anche licenziati dalle amministrazioni militari e civili, dagli enti provinciali e comunali, dagli enti parastatali, dalle banche, dalle assicurazioni e dall’insegnamento nelle scuole di qualunque ordine e grado. Infine, i ragazzi ebrei non potevano più essere accolti nelle scuole statali.

Insomma una vera e propria tragedia per migliaia di persone, magari con alle spalle anni ed anni di onoratissimo lavoro o carriera. Le colpe del regime di Mussolini furono gravissime, ma la tendenza generale è, ancora oggi, quella di addossare tutto alla “follia” nazista.

Ed ecco, il 5 agosto del 1938, comparire nelle edicole e nelle librerie, il primo numero del giornale “La difesa della Razza” diretto da Telesio Interlandi. Interlandi era un giornalista e uno scrittore sulla cresta dell’onda che già dirigeva, su richiesta di Mussolini, il quotidiano “Il Tevere”.

Gli scritti di Interlandi, comunque colto e preparato, erano già di un razzismo ripugnante.

Con “La difesa della Razza” la politica del regime nei confronti degli ebrei diventa metodica e, per così dire, “scientifica” e pianificata.

La rivista, fu il prodotto giornalistico più vergognoso e infame del fascismo.

Il primo numero è pieno di vergognose scempiaggini, stupidità, sciocchezze e idiozie teoriche sulle quali si reggeva la politica antiebraica fascista che non faceva altro che scimmiottare quella nazista.

In base a quelle cosiddette teorie (quasi sempre penose, false perfino ridicole) migliaia di ebrei italiani furono perseguitati, umiliati, messi alla fame, arrestati e poi spediti nei campi di sterminio.

il primo numero del giornale “La difesa della Razza”

Il senso della copertina è chiaro: la spada del fascismo che divide il bel profilo dell’italico antico romano dalle altre razze spurie e animalesche.

Manifesto redatto da un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane, sotto l’egida del ministero della cultura popolare, che gettava le basi del razzismo fascista”.

Ecco i 10 punti:

1.  LE RAZZE UMANE ESISTONO. – La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica. materiale. percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse. quasi sempre imponenti. di milioni di uomini. simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori. ma soltanto che esistono razze umane differenti.

2.  ESISTONO GRANDI RAZZE E PICCOLE RAZZE. – Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori. che comunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei. i dinarici, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze,la esistenza delle quali è una verità evidente.

3. IL CONCETTO DI RAZZA E’ CONCETTO PURAMENTE BIOLOGICO. Esso è quindi basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni sto­riche, linguistiche, religiose. Però alla base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc .. non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è di­versa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti che da tempo molto antico costituiscono i di,versi popoli sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine. che persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze.

4. LA POPOLAZIONE DELL’ITALIA ATTUALE E’ DI ORIGINE ARIANA E LA SUA CIVILTA’ E’ ARIANA. – Questa popolazione a civiltà ariana abita da diversi millenni la nostra penisola; ben poco è rimasto della civiltà delle genti preariane. L’origine degli Italiani attuali parte essenzialmente da elementi di quelle stesse razze che costituiscono e costituirono il tessuto perennemente vivo dell’Europa.

5. E’ UNA LEGGENDA L’APPORTO DI MASSE INGENTI DI UOMINI IN TEMPI STORICI. – Dopo l’invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti di popoli capaci di influenzare la fisonomia razziale della nazione. Da ciò deriva che, mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variatanotevolmente in tempi anche moderni,per l’Italia, nelle sue grandi linee, la composizione razziale di oggi è la stessa di quella che era mille anni fa; i quarantaquattro milioni d’Italiani di oggi rimon­tano quindi nell’ assoluta maggioranza a famiglie che abitano l’Italia da un millennio.

6.  ESISTE ORMAI UNA PURA “RAZZA ITALIANA“. – Questo enunciato non è basato sulla confusione del concetto biologico di razza con il concetto storico·linguistico di popolo e di nazione, ma sulla purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l’Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di nobiltà della Nazione italiana.

7. E’ TEMPO CHE GLI ITAILANI SI PROCLAMINO FRANCAMENTE RAZZISTI. – Tutta l’opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza.

La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose.

La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l’indrizzo ariano-nordico. Questo non vuole dire però introdurre in Italia le teorie·del razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gli Scandinavi sono la stessa cosa. Ma vuole soltanto additare agli Italiani. un modello fisico e soprattutto psicologico di razza umana che per, i suoi caratteri puramente europei si stacca completamente da tutte le razze extra europee, questo vuol dire elevare l’Italiano ad un ideale di superiore coscienza di se stesso e di maggiore responsabilità.

8. E’ NECESSARIO FARE UNA NETTA DISTINZIONE TRA I MEDITERRANEI D’EUROPA (OCCIDENTALI) DA UNA PARTE GLI ORIENTALI E GLI AFRICANI DALL’ALTRA. – Sono perciò da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l’origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea anche le popolazioni semitiche e camitiche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili. ‘

9. GLI EBREI NON APPARTENGONO ALLA RAZZA ITALIANA. – Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l’occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all’infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia.

Gli ebrei rappresentano l’unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani.

10. I CARATTERI FISICI E PSICOLOGICI PURAMENTE EUROPEI DEGLI ITALIANI NON DEVONO ESSERE ALTERATI IN NESSUN MODO. L’unione è ammissibile solo nell’ambito delle razze europee, nel quale caso non si deve parlare di vero e proprio ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un corpo comune e differiscono solo per alcuni caratteri. mentre sono uguali per moltissimi altri.

Il carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall’incrocio con qualsiasi razza extra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani.

Caro Matteo, ecco le tue cose buone…

REGIO DECRETO LEGGE
5 settembre 1938 – XVI, n. 1390

Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista

VITTORIO EMANUELE
III PER GRAZIA DI DIO E PER LA VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D’ITALIA IMPERATORE D’ETIOPIA

Visto l’art. 3, n. 2, della legge 31 gennaio 1926-IV, n.100;

Ritenuta la necessità assoluta ed urgente di dettare disposizioni per la difesa della razza nella scuola italiana;
Udito il Consiglio dei Ministri;

Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l’educazione nazionale, di concerto con quello per le finanze;

Abbiamo decretato e decretiamo;

Art. 1. All’ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuole non governative, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano state comprese in graduatorie di concorso anteriormente al presente decreto; nè potranno essere ammesse all’assistentato universitario, né al conseguimento dell’abilitazione alla libera docenza.

Art. 2. Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere iscritti alunni di razza ebraica.

Art. 3. A datare dal 16 ottobre 1938-XVI tutti gli insegnanti di razza ebraica che appartengano ai ruoli per le scuole di cui al precedente art. 1, saranno sospesi dal servizio; sono a tal fine equiparati al personale insegnante i presidi e direttori delle scuole anzidette, gli aiuti e assistenti universitari,il personale di vigilanza delle scuole elementari. Analogamente i liberi docenti di razza ebraica saranno sospesi dall’esercizio della libera docenza.

Art. 4. I membri di razza ebraica delle Accademie, degli Istituti e delle Associazioni di scienze, lettere ed arti, cesseranno di far parte delle dette istituzioni a datare dal 16 ottobre 1938-XVI.

Art. 5. In deroga al precedente art. 2 potranno in via transitoria essere ammessi a proseguire gli studi universitari studenti di razza ebraica, già iscritti a istituti di istruzione superiore nei passati anni accademici.

Art. 6. Agli effetti del presente decreto-legge è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica.

Art. 7. Il presente decreto-legge, che entrerà in vigore alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno, sarà presentato al Parlamento per la sua conversione in legge. Il Ministro per l’educazione nazionale è autorizzato a presentare il relativo disegno di legge.

Ordiniamo

che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta delle leggi e dei decreti del Regno d’Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a San Rossore, addì 5 settembre 1938 – Anno XVI

Vittorio Emanuele,

Mussolini, Di Revel, Ciano, Solmi, Lantini

 

Eccolo l’uomo dell’anno: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto.

 

uomo dell'anno

 

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Eccolo l’uomo dell’anno: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto.

Siamo messi proprio male…

Una prima pagina “fascistissima”, nel vero senso della parola. Il Tempo dedica a Benito Mussolini una “copertina” quasi monografica, battezzando il Duce “uomo del 2017”.

La volitiva mascella dell’uomo di Predappio si staglia su un commento al vetriolo di Marcello Veneziani: “È molto più vivo Lui dei nostri politicanti”, scrive l’editorialista tra i più apprezzati della pseudo-cultura fascista.

Vorremmo solo ricordare al signor Veneziani ed ai lettori tutti de Il Tempo chi era ‘sto tizio e soprattutto che sostenere una puttanata del genere (uomo dell’anno) significa sputare sulla memoria di tanta gente che a causa di questa carogna hanno perso la vita…

Premesso che il signor Benito Mussolini è stato un voltagabbana, un rinnegato pacifista e socialista che si è trasformato  in “duce” del fascismo grazie al  sostegno dei Savoia, dell’aristocrazia, degli industriali e degli agrari contro le rivendicazioni sociali degli operai e dei contadini.

Premesso che è stato un Napoleone da operetta con espressioni mimiche tipiche di un buffone e di un babbeo

Premesso che è stato prima l’ispiratore e poi un servo succube del nazismo e di Hitler.

Ecco alcune delle cose buone che ha fatto e per cui è bene ricordarlo:

l’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti (rivendicato orgogliosamente da Mussolini), la distruzione di decine di Case del Popolo, gli assalti sanguinari alle sedi dei partiti di opposizione socialista e comunista, lo squadrismo fascista, le manganellate e le somministrazioni di olio di ricino agli oppositori, l’assassinio di Giovanni Amendola, di don Giovanni Minzoni e dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, il licenziamento dei non fascisti, l’aver svenduto l’Italia al Vaticano ed al clericofascismo con il “Concordato” del 1929, l’istituzione dell’OVRA (la Gestapo italiana) e dei Tribunali Speciali che condannarono alla detenzione migliaia di antifascisti (tra cui Antonio Gramsci) con l’esecuzione di parecchie condanne a morte, la spietata repressione e le deportazioni in Libia, la guerra di aggressione all’Etiopia con l’uso di gas asfissianti vietati dalle convenzioni internazionali, il sostegno al dittatore fascista Francisco Franco durante la Guerra di Spagna ed i bombardamenti terroristici sulle città spagnole (anche gli aviatori fascisti italiani furono direttamente responsabili di proprie “Guernica”), la vergogna delle leggi razziali contro gli ebrei, l’aver coinvolto l’Italia impreparata nella seconda guerra mondiale a fianco dei nazisti tedeschi e dei fanatici militaristi giapponesi, la “pugnalata alle spalle” alla Francia quando era già in ginocchio (che non ci è mai stata perdonata), i crimini di guerra commessi dalle truppe di occupazioni italiane in Libia, Abissinia, Grecia, Jugoslavia ed Unione Sovietica, il trasporto di armamenti e munizioni su navi neutrali della Croce Rossa, l’aver mandato i soldati a combattere senza armamenti adeguati e scarpe di cartone nelle gelide steppe russe, la guerra civile scatenata in Italia dopo l’8 settembre 1943 con la repressione antipartigiana ed antioperaia, insieme agli alleati nazisti con le continue stragi di civili dalle Fosse Ardeatine a Civitella in Val di Chiana, a Cavriglia, a Marzabotto, a Sant’Anna di Stazzema, ecc., i campi di concentramento, deportazione e sterminio di Fossoli, Bolzano e la Risiera di San Sabba a Trieste ed infine le torture sadiche e le fucilazioni indiscriminate.

Il tutto ha avuto il suo naturale epilogo prima a Dongo con l’esecuzione di Mussolini e degli altri gerarchi fascisti e poi in piazzale Loreto a Milano alla fine di aprile del 1945, non a caso proprio nello stesso luogo dove il 10 agosto 1944 erano stati fucilati 15 partigiani, lasciati “esposti” per l’intera giornata come monito terroristico verso la popolazione.

By Eles

Fonti varie dal Web