Il Sindaco di Bagheria rifiuta intervista a Le Iene: “Non parlo di mafia con i dipendenti di Berlusconi”

 

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Il Sindaco di Bagheria rifiuta intervista a Le Iene: “Non parlo di mafia con i dipendenti di Berlusconi”

Sindaco rifiuta intervista a Le Iene: “Non parlo di mafia con i dipendenti di Berlusconi”

A rivelarlo è lo stesso primo cittadino di Bagheria, Patrizio Cinque, che guida un’amministrazione Cinque Stelle

Il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque ha fatto sapere di non aver voluto rilasciare un’intervista agli inviati di Le Iene di Italia Uno perché lui non parla “con dipendenti di Silvio Berlusconi, anche indiretti”, visto che “secondo una recente sentenza e attraverso le parole del pm Di Matteo è emerso che ‘è stato stipulato un patto con Cosa nostra, intermediato da Marcello dell’Utri, che è stato mantenuto dal 1974 fino al 1992 dall’allora imprenditore Silvio Berlusconi'”.

A spiegarlo è lo stesso primo cittadino del comune in provincia di Palermo, a guida di un’amministrazione Cinque Stelle, in un post su Facebook. Il motivo della visita a Bagheria degli inviati del programma di Italia 1, ha riassunto Cinque, “riguardava un bene confiscato alla mafia che da circa un anno è stato occupato abusivamente da delle famiglie”. Cinque ricorda di essersi “immediatamente mosso di concerto con la Prefettura e le Forze Dell’Ordine per un intervento mirato allo sgombero. Tenendo presente che all’interno dell’immobile sono presenti anche dei minorenni”, considerano che “la volontà chiara, di tutte le pubbliche istituzioni coinvolte nella vicenda, è quella di liberare l’immobile e poterlo riconsegnare, una volta riqualificato, alla collettività. Tutto è assolutamente documentabile e riscontrabile”.

Citando la sentenza sulla trattativa Stato-Mafia, Cinque si è quindi rifiutato di “trattare l’argomento mafia con dipendenti di Berlusconi per rispetto dei morti uccisi dalla mafia e per rispetto di chi ha lottato contro la mafia, giornalisti inclusi”.

Il post ha ricevuto più di quattrocento commenti di utenti divisi tra chi loda la decisione di Cinque (“Bravissimo!!!! così avrebbe dovuto fare il presidente della Repubblica!… da notare che solo il M5S ha preso le distanze da chi ha collaborato con i mafiosi”, scrive uno di loro) e chi invece lo critica (“Non condivido il messaggio inviato alle Iene, messaggio che offende le tantissime famiglie che vivono grazie al lavoro che le aziende di Berlusconi danno! Alle domande dei giornalisti non bisognerebbe mai sottrarsi e le scuse sono pessime!”).

 

 

fonte: http://www.today.it/politica/patrizio-cinque-sindaco-bagheria-rifiuta-intervista-iene-berlusconi.html

Elezioni, voto all’estero. Le Iene: “Così stanno truccando le elezioni”

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Elezioni, voto all’estero. Le Iene: “Così stanno truccando le elezioni”

“Ecco come stanno truccando le elezioni”. E’ il titolo di un servizio delle Iene, firmato da Filippo Roma e Marco Occhipinti, che si concentra su presunte irregolarità del voto degli italiani all’estero. Un sistema, spiega Dagospia che anticipa il contenuto del servizio, che viene alla luce partendo da una tipografia di Colonia, dove arriva una persona dalla Svizzera che lavora per uno dei politici candidati nelle liste degli italiani all’estero. E compra migliaia di schede elettorali. Roma lo chiama il “cacciatore di plichi“: sottrae le schede ancora da compilare prima che arrivino agli italiani residenti in altri Paesi, soprattutto in Europa. Uno di questi “cacciatori” – che rubano le schede dalle cassette delle lettere, dalla spazzatura fino al consolato – viene intervistato da Roma e racconta che sarebbero stati corrotti anche i consolati e le tipografie, per poter comprare migliaia di schede elettorali. E ne mostra un sacco proveniente dai consolati di Monaco di BavieraColoniaFrancoforte. Si calcola che un parlamentare per essere eletto nelle circoscrizioni Estero ha bisogno di 7-10mila voti. All’Estero vengono eletti – con sistema proporzionale – 12 deputati e 6 senatori. La Digos di Roma, in accordo con la procura della Capitale, acquisirà nelle prossime ore il filmato mandato in onda da “Le Iene”. L’acquisizione servirà a svolgere tutti gli accertamenti utili a verificare se si configurano ipotesi di reato.

fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/04/elezioni-voto-allestero-le-iene-cosi-stanno-truccando-le-elezioni/4202697/

“TANGENTI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO” …L’inchiesta chock de “Le Iene” di due anni fa, prima ignorata e poi definitivamente insabbiata …e parliamo di milioni di Euro… NOSTRI…!!

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Tangenti

 

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“TANGENTI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO” …L’inchiesta chock de “Le Iene” di due anni fa, prima ignorata e poi definitivamente insabbiata …e parliamo di milioni di Euro… NOSTRI…!!

Tangenti alla Presidenza del Consiglio: la magistratura li sbatta tutti dentro e subito!
Sembra inquietante ed assurda questa vicenda che potrà avere risvolti unici nella storia della Repubblica italiana! Dopo Expo, Mose, Tav, Tangentopoli, Mafia Capitale, Trattativa Stato/mafia, questa volta più che mai spero la giustizia faccia il suo corso ed anche in maniera celere!

Il programma tv “Le Iene“, in onda su Italia 1 in prima serata, ha intervistato un anonimo che ha riferito di un giro di mazzette nella Presidenza del Consiglio. Lo scopo? Vincere gare di appalto.

La persona, che vediamo incappucciata nel filmato, lavorava per un’azienda di forniture proprio per la Presidenza del Consiglio. L’uomo parla, senza troppi giri di parole, di “mazzette per vincere gare di appalto“.

Lo show di Italia1 riferisce anche che il dipendente dispone di “prove scritte” per confermare tutte le accuse sulle varie mazzette.

La dichiarazione dell’anonimo:

“Ho ricevuto minacce, ho paura. Un signore mi ha puntato un coltello alla gola, ho trovato fogli con intimidazioni. Sanno che io so e sanno che potrei raccontare”.

Il finale del servizio è sconvolgente: l’uomo racconta di essere stato minacciato di recente e di aver deciso proprio per questo di raccontare la verità.