La giornalista greca accusa: “Tsipras è un traditore, e grazie a lui la Grecia è distrutta dalla UE: Soros acquista 25.000 case a prezzo da fame e la Germania guadagna sui biglietti del Partenone. Sono dei criminali”

 

Tsipras

 

 

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La giornalista greca accusa: “Tsipras è un traditore, e grazie a lui la Grecia è distrutta dalla UE: Soros acquista 25.000 case a prezzo da fame e la Germania guadagna sui biglietti del Partenone. Sono dei criminali”

“Lo sai che adesso, se entriamo là (indica il Partenone alle spalle, NdR), paghiamo un biglietto e questi soldi vanno direttamente in Germania, in un apposito fondo destinato al risanamento del debito pubblico?” – lo dichiara a Byoblu.com la giornalista Giorgia Bitakou, politica e fondatrice del movimento Exit Greek che quest’anno, per la prima volta, è stato candidato alle elezioni europee.

 “La Germania ha perso le due guerre mondiali, ma sta vincendo questa guerra che io chiamo una “guerra silenziosa”. Ed è molto più subdola perché non si vede il nemico, è difficile vedere chi c’è dall’altra parte, però è una guerra a tutti gli effetti dove i vincitori – in qualche modo – colonizzano il Paese. Voi state assistendo a una colonizzazione, ma tu mi parli di una vera e propria conquista. Non esiste più libertà nel vostro Paese?” -ha dichiarato la giornalista greca. E alla richiesta di conferma della presunta notizia riguardante l’acquisto di circa 25 mila case ad Atene da parte del noto speculatore finanziario Soros,la donna ha risposto affermativamente:

“Sì, è vero, ha comprato queste case. Molte ONG hanno costituito un’mpresa immensa per l’accoglienza dei migranti che, però, una volta arrivati, non sanno dove andare, perché non ci sono spazi e strutture sufficienti per ospitarli. Esiste poi il problema dei trafficanti di esseri umani e degli sciacalli che sfruttano, attraverso lo scambio di denaro e i massicci investimenti nel mercato immobiliare, la condizione dei migranti. Comprano case per questa gente, per poi lasciarle vuote, senza dargliele. Questo giro di soldi immenso entra nelle tasche dei collaboratori di Soros e della sua istituzione. Soros stesso, spesse volte, scrive articoli sui giornali greci per cercare di persuadere i greci che “l’unica soluzione è lasciare spazio a questo nuovo mondo, dove non ci sono differenze di nazionalità, di fede, dove siamo tutti uguali, ecc. E che dobbiamo capire che, se vogliamo sopravvivere, dobbiamo lasciare la sovranità”. Ha scritto esattamente così! È proprio questa la politica del nuovo ordine della globalizzazione, del mondo che rappresenta lui e i suoi dipendenti. E Tsipras e anche Mītsotakīs, naturalmente, lavorano per lui”.

Il video diffuso da Byoblu.com:

fonte: https://www.byoblu.com/2019/05/31/tsipras-il-traditore-giorgia-bitakou-intervistata-da-tiziana-alterio/

Ed ora la Grecia chiede i danni di guerra alla Germania… Mi sa che i crucchi dovranno restituire, con gli interessi, tutto quello che hanno rubato alla Grecia con la scusa dell’austerity…!

 

Grecia

 

 

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Ed ora la Grecia chiede i danni di guerra alla Germania… Mi sa che i crucchi dovranno restituire, con gli interessi, tutto quello che hanno rubato alla Grecia con la scusa dell’austerity…!

Atene chiede alla Germania un risarcimento miliardario: “È per i danni di guerra”

La richiesta di risarcimento avanzata da Tsipras a carico di Berlino ha subito ricevuto elogi da parte delle autorità polacche.

Il parlamento della Grecia ha avanzato formalmente alla Germania un’ingente richiesta di risarcimento in merito ai danni arrecati al Paese ellenico dalle truppe hitleriane.

L’assemblea legislativa di Atene ha ultimamente approvato il documento presentatole da una commissione parlamentare istituita appositamente per calcolare le riparazioni che Berlino dovrebbe pagare per l’invasione nazista del territorio greco, avvenuta durante la Seconda guerra mondiale. Tale relazione quantifica il risarcimento a carico dell’esecutivo tedesco in oltre 300 miliardi di euro.

I membri della commissione sono pervenuti a stabilire tale cifra dopo avere valutato tutti i danni causati alla Grecia dalla Wermacht: distruzione di infrastrutture, abbattimento di edifici, smantellamento di fabbriche, decimazione di manodopera. L’indennizzo addossato alle autorità tedesche da Atene viene quindi presentato dalla stessa relazione come “ragionevole e doveroso”.

Con l’approvazione parlamentare del documento redatto dalla commissione sulle responsabilità storiche della Germania, il governo Tsipras è stato autorizzato dallo stesso organo legislativo ad attivare tutti i canali diplomatici e giudiziari disponibili per costringere Berlino a corrispondere allo Stato ellenico la somma miliardaria. Il primo ministro greco ha poi giustificato con le seguenti parole le pretese finanziarie della sua nazione verso la Repubblica federale: “Questa richiesta è un nostro dovere storico e morale. Per costruire un futuro migliore dobbiamo chiudere al più presto le ferite del passato e la Germania deve fare lo stesso.”

L’esecutivo Merkel ha reagito all’iniziativa di Atene affermando di avere “già abbondantemente indennizzato” le autorità elleniche. Jörg Kukies, sottosegretario al ministero delle Finanze, ha infatti precisato che la questione delle riparazioni per i danni causati dalla Wermacht è stata già risolta da Germania e Grecia nel 1960.

In quell’anno, Berlino, spiega Kukies, versò al Paese di Tsipras un risarcimento di 50,8 milioni di dollari, al fine di chiudere in maniera definitiva la controversia relativa ai danni di guerra arrecati dalle truppe hitleriane. Le istituzioni elleniche di allora, a detta del sottosegretario, avrebbero giudicato la somma in questione come “più che adeguata”. Dopo avere rispolverato l’accordo siglato dalle due nazioni nel 1960, l’esecutivo Merkel ha quindi, sempre per bocca di tale alto funzionario, bollato come una “mera provocazione” la richiesta di oltre 300 miliardi di euro avanzata recentemente dal leader di Syriza.

L’iniziativa di Tsipras, etichettata dai media internazionali come una “ripicca” per le misure di austerità ai danni della Grecia promosse finora da Berlino, ha però subito ricevuto elogi da parte delle istituzioni di Varsavia. Arkadiusz Mularczyk, presidente della commissione parlamentare polacca sulle riparazioni di guerra, ha infatti definito la mossa di Atene come un “atto di estremo coraggio” e ha poi assicurato che a breve anche il suo Paese presenterà ufficialmente alla Germania un’ingente pretesa di risarcimento per le devastazioni subite dalla Polonia durante l’occupazione nazista.