Focolai di poltronavirus – Ceppo virale autoctono e mai debellato dalla politica nostrana. I focolai sono i due mattei.

 

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Focolai di poltronavirus – Ceppo virale autoctono e mai debellato dalla politica nostrana. I focolai sono i due mattei.

Vogliono sfruttare la psicosi collettiva per fare un’ammucchiata governativa. Dilaga il sempiterno poltronavirus.

Ceppo virale autoctono e mai debellato dalla politica nostrana. I focolai sono i due mattei.

Per quello fiorentino gli italiani han sviluppato gli anticorpi, ma lui non si vuole rassegnare ed unge lo scibile nella speranza di attecchire di nuovo.

Quello milanese invece sa di aver superato il picco della sua influenza e vuole incassare prima che gli italiani trovino un vaccino e lo scarichino malamente come il suo omonimo. Dietro di lui le truppe del sovranismo nero con l’acquolina alla bocca nascosta sotto la mascherina. La diagnosi non lascia dubbi. Poltronavirus.

Scoppiata la psicosi collettiva Salvini non ha esitato un secondo a sciacallare. Specialità della casa. Da agosto non fa altro che sputare su chi lavora per tenere il centro della scena.

Quando gli han detto che in piena psicosi lo sciacallaggio era mal digerito perfino dai suoi fans, Salvini ha cambiato copione bruscamente. Ha indossato la maschera da statista padano e i panni del Padre della Patria spingendosi a proporre un governo di unità nazionale che traghetti l’Italia fuori dalla crisi. Ad una sola condizione. Che il traghettatore non sia Conte.

Tipico. Salvini vuole sfruttare l’emergenza per colpire Conte facendolo passare per un incapace e poi incassare politicamente. Vuole colpire Conte per vendicarsi e per rimpiazzarlo.

Poltronavirus. Acuto.

Prima Salvini accusava Conte di aver sottovalutato l’epidemia. Poi di averla esasperata. Classica sintomatologia. Aprire la bocca ad cazzun di canem. Solo per farsi notare, solo per logorare i nemici. Ma questa volta i due untori rischiano grosso. I cittadini sono alla finestra. Spaventati. Disorientati. Mettersi a fare giochetti di palazzo mentre la psicosi scatena contraccolpi addirittura globali, rischia di rivelarsi un boomerang letale.

L’Italia si sta riscoprendo più fragile che mai di fronte a questa inedita emergenza. E questo anche per colpa di decenni di devastante poltronavirus. Di futili divisioni. Di sterili protagonismi. Di meschini egoismi.

Se i due mattei proprio non vogliono dare una mano, che almeno si mettano in quarantena. Togliendosi dalla testa le ammucchiate governative e lasciando in pace chi sta lavorando per il bene del paese.

Tommaso Merlo

 

 

 

Un solo dato per capire chi è il “grande” Matteo Renzi: ha ereditato da Bersani un partito al 40%. Ora è al 24,1%… E non finisce qui…!

Matteo Renzi

 

 

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Un solo dato per capire chi è il “grande” Matteo Renzi: ha ereditato da Bersani un partito al 40%. Ora è al 24,1%… E non finisce qui…!

 

Il Pd continua a perdere consensi: si ferma al 24,1%, il peggior dato dell’anno

Il Partito Democratico continua a calare nei sondaggi e tocca quota 24,1%, il peggior dato dell’anno. Secondo Youtrend, sulle intenzioni di voto pesano non solo la crescita di Liberi e Uguali e il calo di Ap, ma anche la strategia costantemente sulla difensiva adottata dal Pd in relazione al caso Boschi.

Ma com’è che nessuno lo dice? Com’è che nessuno se ne accorge?

Basta un dato per sancire l’ineluttabile tragico fallimento di Renzi: Bersani gli ha lasciato un Partito Democratico al 40% (un 40% che più volte Renzi ha spacciato per “suo”. No, non era suo, era di Bersani).

Con lui a Capo il 40% ereditato si è sgretolato fono ad arrivare al 24% odierno.

Ma non finosce qui…

Ormai siamo in caduta libera…

By Eles