Affittopoli in Toscana? Ci sarebbe quella poverina dell’Assessore Pd Saccardi: solo 14 immobili di proprietà, uno stipendio da favola ed un vitalizio d’oro che l’attende. Insomma, ‘sta disgraziata è costretta a vivere quasi gratis in una casa dell’Istituto di Sostentamento del Clero di Firenze!

 

Affittopoli

 

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Affittopoli in Toscana? Ci sarebbe quella poverina dell’Assessore Pd Saccardi: solo 14 immobili di proprietà, uno stipendio da favola ed un vitalizio d’oro che l’attende. Insomma, ‘sta disgraziata è costretta a vivere quasi gratis in una casa dell’Istituto di Sostentamento del Clero di Firenze!

TOSCANA, “ASSESSORE PD SACCARDI HA 14 IMMOBILI MA VIVE IN UNA CASA DELLA CHIESA”

Un caso affittopoli in Regione Toscana? E’ la domanda del capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana, Giovanni Donzelli, che in consiglio regionale, nell’ambito di una interrogazione sugli investimenti dell’Housing sociale, ha chiesto direttamente spiegazioni all’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali, Stefania Saccardi. Lo scrive www.ilsitodifirenze.it

“L’abitazione in cui risiede l’assessore” ha spiegato Donzelli “è di proprietà dell’Istituto di Sostentamento del Clero della Diocesi di Firenze”, ma come ha spiegato Donzelli “sul sito della Regione l’assessore Saccardi risulta proprietaria di un solo immobile a Gavorrano”.

Falso, secondo le visure catastali in possesso del capogruppo di Fratelli d’Italia, che accertano le varie proprietà dell’assessore, con oltre dieci immobili tra Firenze e Campi Bisenzio. Inoltre, l’Istituto di Sostentamento del Clero della Diocesi di Firenze riceverebbe alcuni finanziamenti proprio dalla Regione Toscana.

“A questo punto – ha concluso Donzelli – sentiamo l’esigenza di capire fino in fondo se il rapporto fra l’istituto diocesano e l’assessore che si occupa del sociale e della casa sia un rapporto trasparente”.

Immediata la replica dell’assessore Saccardi che, nonostante non avesse risposto all’interrogazione, è tornata in aula cercando di dare una spiegazione. “Ho preso, una decina di anni fa, in locazione un immobile dall’istituto diocesano, per il quale facevo il legale” ha spiegato, nascondendo a fatica l’imbarazzo.

“La formula contrattuale prevedeva che io avrei sostenuto in proprio le spese di ristrutturazione, perchè l’istituto non aveva i fondi sufficienti. Ho anticipato 200 mila euro. L’entità del canone – chiarisce – va di pari passo col fatto che avevo sostenuto queste spese. Su un immobile che era praticamente una stalla”.

Il contratto, spiega in aula l’assessore, “scadrà fra 4 o 5 anni”. “Poi- assicura- verrà pagato un canone di mercato, se decideranno di confermarmi l’affitto”.

C’e’, poi, la questione degli appartamenti e dei garage di proprietà per un totale di 1.264 metri quadrati.

“Li ho ricevuti in eredità da mio padre- ribatte l’assessore alla Salute -. Sono in comproprietà coi miei fratelli, e non ci percepisco un euro. Questo è il motivo, per il quale non li ho dichiarati”. L’usufrutto, in effetti, “ce lo ha mia mamma e su questo paga regolarmente le tasse. Mentre, ne’ io ne’ i miei fratelli incameriamo alcun reddito”. Ma dalle visure catastali invece emerge la rendita degli appartamenti di cui l’assessore è in parte proprietario.

Una vicenda ancora oscura, e tutta da chiarire, sicuramente una questione d’opportunità mancata per un politico di primo piano come l’assessore Saccardi. Che non finisce qui.

via ImolaOggi

Una notizia che Tg e Stampa si sono “dimenticati” di dare: i soldi del Pd Toscana alla “Eventi 6”, società di comunicazione della famiglia Renzi…!

Renzi

 

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Una notizia che Tg e Stampa si sono “dimenticati” di dare: i soldi del Pd Toscana alla “Eventi 6”, società di comunicazione della famiglia Renzi…!

 

I soldi del Pd Toscana alla Eventi 6, società di comunicazione della famiglia Renzi

Finanziamento di diecimilia euro “propiziato” dal faccendiere Russo. M5S denuncia: “Gravissimo”

Diecimila euro da un imprenditore romano al Pd nazionale prima e a quello toscano poi, per finanziare la campagna elettorale alle Regionali del 2015 del sindaco di Rignano Daniele Lorenzini. Soldi che poi vengono girati alla Eventi 6, società di comunicazione della famiglia Renzi, per spese elettorali. Diecimila euro, i due terzi circa di tutte le spese affrontate in campagna elettorale da Lorenzini, poi risultato primo tra i non eletti in Consiglio regionale. E oggi, ormai in rotta con il Pd nella roccaforte renziana, candidato alle comunali di giugno con una lista civica. È lo stesso Lorenzini a mostrare in conferenza stampa la fattura di pagamento, “in regola”, del finanziamento che sarebbe stato “propiziato” da Carlo Russo, il faccendiere di Scandicci e uomo-chiave dell’inchiesta Consip, indagato insieme a Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, per traffico di influenze illecite.

Con ordine. I diecimila euro, secondo quanto ricostruito da La Verità il 21 maggio e scritto nel libro di Marco Lillo ‘Di padre in figlio’, arrivano al Pd da una società di servizi di sicurezza, la Securtrak, che fa capo alla Security Service, di proprietà della famiglia Mongillo, come finanziamento in vista delle elezioni regionali del 2015. L’imprenditore romano Renato Mongillo non è nome nuovo alle cronache. Già arrestato nel 2007 perché accusato di aver versato una tangente all’ex assessore alla Sanità della Regione Lazio Marco Verzaschi, è rispuntato nelle carte dell’inchiesta Consip e fotografato dai carabinieri del Noe con Carlo Russo. I carabinieri annotano che il 21 settembre 2016 Russo, dopo aver incontrato l’amministratore delegato di Grandi Stazioni spa, si vede con Mongillo in un bar di Via Veneto a Roma.

Il finanziamento della Securtrak finisce quindi al Pd Regionale che lo dirotta su Lorenzini, grazie anche all’intervento di Russo, per finanziare le sue spese elettorali. Diecimila euro che poi, dichiara Lorenzini, sono finiti alla Eventi 6 per la campagna di comunicazione, e in particolare stampa e distribuzione di materiale elettorale. “Tutto è regolarmente depositato in Corte d’Appello”, ha detto Lorenzini.

Il sindaco uscente di Rignano però precisa di non aver mai incontrato Carlo Russo, replicando così alle accuse, avanzate dall’assessore renziano e amico di Tiziano Renzi Roberto Bargilli in un’intervista al Corriere della Sera, di aver preso soldi dal misterioso faccendiere del caso Consip.

La partita di giro dei soldi che partono da Roma per finanziare la campagna elettorale di un candidato alle regionali in Toscana e che a sua volta li fattura alla società della famiglia Renzi ha sollevato le polemiche delle opposizioni. Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione: “Abbiamo depositato in Consiglio regionale un’interrogazione sul passaggio di denaro fra il Partito democratico e la Eventi 6, legata alla famiglia Renzi. Chiediamo che venga fatta al più presto chiarezza su una vicenda sulla quale, dopo la pubblicazione dei documenti ufficiali, sembrano esserci davvero pochi dubbi”, ha detto Giovanni Donzelli. L’Eventi 6 ha dato mandato ai suoi legali di intentare una causa di risarcimento danni al consigliere Donzelli. “Spiace dover leggere dichiarazioni così tanto fuorvianti la verità da parte di chi sa bene che può permettersi il lusso – a pochi riservato – di non assumersi alcuna responsabilità di quello che afferma”, si legge in una nota della società dei Renzi.

Anche il Movimento 5 Stelle attacca l’ex premier: “In sostanza, quindi, il Pd di Matteo Renzi avrebbe finanziato, tramite Carlo Russo, la campagna elettorale del candidato del Pd a Rignano, e poi questi soldi sarebbero finiti nelle casse della società della famiglia Renzi. Un giro d’affari e d’interessi a dir poco opaco, con dei meccanismi poco chiari e trasparenti. I vertici del Pd, Matteo Renzi in particolare, e Tiziano Renzi, non hanno nulla da dire?”, chiedono ancora i 5 Stelle.

fonte: http://www.huffingtonpost.it/2017/05/22/i-soldi-del-pd-toscana-alla-eventi-6-societa-di-comunicazione-d_a_22103957/