Don Mazzi al vetriolo contro la Santa Sede: “Il Vaticano? Mi fa schifo, lo brucerei e manderei i cardinali missionari in Africa”

Vaticano

 

 

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Don Mazzi “Il Vaticano? Mi fa schifo, lo brucerei e manderei i cardinali missionari in Africa”

Il presbitero non ha problemi a parlare dei suoi problemi con la religione: “non ha più nulla a che fare con la fede, è come un matrimonio senza più amore”

Don Mazzi al vetriolo contro la Santa Sede in un’intervista al Corriere della Sera: “io il Vaticano lo brucerei, lo svuoterei e manderei tutti i cardinali missionari in Africa”. Parole che confermano la già nota avversione del verso il Vaticano, rinforzate dalle opinioni personali contro specifici personaggi, come il cardinal Bertone: “gli dissi che era di una ricchezza schifosa e mi contattò il suo avvocato per convocarmi, ma non ci andai”.

Un’avversione, quella di Don Mazzi, che non si estende a Papa Francesco: “il Pontefice, poveretto, vorrebbe che il Vangelo tornasse Vangelo, ma lo dice dal Vaticano, che è una sede di potere. sa che perderà”.
“La religione mi dava e mi da fastidio” ha continuano Don Mazzi, “perché non è più una questione di fede. Alle volte mi chiedo cosa conti di più, la fede o la Chiesa. La religione è tutta regola, non è fede. È come un matrimonio che diventa un dovere: se non esiste più l’amore, che roba è? Per la società, è ancora matrimonio, ma per te?”.

Nel corso dell’intervista, Don Mazzi ha avuto modo di parlare anche del suo rapporto con Fabrizio Corona, mostrandosi deluso: “Non lo voglio più in comunità perché è personaggio anche quando si pente, non c’è niente di autentico in lui. Lui e Lele Mora mi hanno fatto perdere tempo. Fabrizio ero convinto di portarmelo a casa, ma si sente la divinità di se stesso”. Già in passato il presbitero aveva detto di essere rimasto deluso dal comportamento dell’ex re dei paparazzi: “Abbiamo tenuto Fabrizio in comunità per sei mesi, abbiamo fatto di tutto perché non ritornasse in carcere, ma è sempre vittima del suo personaggio”.

tratto da: http://www.globalist.it/news/articolo/2018/04/09/don-mazzi-il-vaticano-mi-fa-schifo-lo-brucerei-e-manderei-i-cardinali-missionari-in-africa-2022416.html

Affittopoli in Toscana? Ci sarebbe quella poverina dell’Assessore Pd Saccardi: solo 14 immobili di proprietà, uno stipendio da favola ed un vitalizio d’oro che l’attende. Insomma, ‘sta disgraziata è costretta a vivere quasi gratis in una casa dell’Istituto di Sostentamento del Clero di Firenze!

 

Affittopoli

 

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Affittopoli in Toscana? Ci sarebbe quella poverina dell’Assessore Pd Saccardi: solo 14 immobili di proprietà, uno stipendio da favola ed un vitalizio d’oro che l’attende. Insomma, ‘sta disgraziata è costretta a vivere quasi gratis in una casa dell’Istituto di Sostentamento del Clero di Firenze!

TOSCANA, “ASSESSORE PD SACCARDI HA 14 IMMOBILI MA VIVE IN UNA CASA DELLA CHIESA”

Un caso affittopoli in Regione Toscana? E’ la domanda del capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana, Giovanni Donzelli, che in consiglio regionale, nell’ambito di una interrogazione sugli investimenti dell’Housing sociale, ha chiesto direttamente spiegazioni all’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali, Stefania Saccardi. Lo scrive www.ilsitodifirenze.it

“L’abitazione in cui risiede l’assessore” ha spiegato Donzelli “è di proprietà dell’Istituto di Sostentamento del Clero della Diocesi di Firenze”, ma come ha spiegato Donzelli “sul sito della Regione l’assessore Saccardi risulta proprietaria di un solo immobile a Gavorrano”.

Falso, secondo le visure catastali in possesso del capogruppo di Fratelli d’Italia, che accertano le varie proprietà dell’assessore, con oltre dieci immobili tra Firenze e Campi Bisenzio. Inoltre, l’Istituto di Sostentamento del Clero della Diocesi di Firenze riceverebbe alcuni finanziamenti proprio dalla Regione Toscana.

“A questo punto – ha concluso Donzelli – sentiamo l’esigenza di capire fino in fondo se il rapporto fra l’istituto diocesano e l’assessore che si occupa del sociale e della casa sia un rapporto trasparente”.

Immediata la replica dell’assessore Saccardi che, nonostante non avesse risposto all’interrogazione, è tornata in aula cercando di dare una spiegazione. “Ho preso, una decina di anni fa, in locazione un immobile dall’istituto diocesano, per il quale facevo il legale” ha spiegato, nascondendo a fatica l’imbarazzo.

“La formula contrattuale prevedeva che io avrei sostenuto in proprio le spese di ristrutturazione, perchè l’istituto non aveva i fondi sufficienti. Ho anticipato 200 mila euro. L’entità del canone – chiarisce – va di pari passo col fatto che avevo sostenuto queste spese. Su un immobile che era praticamente una stalla”.

Il contratto, spiega in aula l’assessore, “scadrà fra 4 o 5 anni”. “Poi- assicura- verrà pagato un canone di mercato, se decideranno di confermarmi l’affitto”.

C’e’, poi, la questione degli appartamenti e dei garage di proprietà per un totale di 1.264 metri quadrati.

“Li ho ricevuti in eredità da mio padre- ribatte l’assessore alla Salute -. Sono in comproprietà coi miei fratelli, e non ci percepisco un euro. Questo è il motivo, per il quale non li ho dichiarati”. L’usufrutto, in effetti, “ce lo ha mia mamma e su questo paga regolarmente le tasse. Mentre, ne’ io ne’ i miei fratelli incameriamo alcun reddito”. Ma dalle visure catastali invece emerge la rendita degli appartamenti di cui l’assessore è in parte proprietario.

Una vicenda ancora oscura, e tutta da chiarire, sicuramente una questione d’opportunità mancata per un politico di primo piano come l’assessore Saccardi. Che non finisce qui.

via ImolaOggi