Fanno sul serio – Legge di Bilancio, taglio dell’80% dei fondi alle Regioni che non tagliano i vitalizi d’oro…!

 

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Fanno sul serio – Legge di Bilancio, taglio dell’80% dei fondi alle Regioni che non tagliano i vitalizi d’oro…!

Legge di Bilancio, taglio dell’80% dei fondi alle Regioni che non riducono i vitalizi

L’ultima versione della legge di Bilancio prevede un taglio dell’80% dei trasferimenti alle Regioni nel caso in cui non provvedano a ridurre il vitalizio degli ex presidenti, consiglieri e assessori. Le Regioni avranno quattro mesi per adeguarsi dal momento dell’entrata in vigore della legge di Bilancio.

L’aveva annunciato il vicepresidente del Consiglio e capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, nel giorno in cui il Senato ha approvato il taglio dei vitalizi: l’obiettivo è quello di ritoccare anche l’assegno degli ex consiglieri regionali. E per farlo il governo targato M5s-Lega ha pensato a un sistema da inserire nella legge di bilancio. L’ultima versione della legge di Bilancio, inviata oggi al Quirinale, prevede un taglio dei trasferimenti alle Regioni nel caso in cui non taglino i vitalizi del presidente e dei consiglieri regionali. La norma è inserita all’articolo 76 della legge di Bilancio, una norma dal titolo “Riduzione dei costi della politica nelle regioni a statuto speciale, ordinario e nelle province autonome”. In realtà, si specifica che la misura è in attesa di valutazione politica.

Il governo vuole quindi tagliare l’80% dei trasferimenti, dando alle Regioni quattro mesi “dalla data di entrata in vigore” della manovra per tagliare i vitalizi dei presidenti di Regione, dei consiglieri e degli assessori. “Ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica – si legge nel testo – a decorrere dall’anno 2019 una quota pari all’80% dei trasferimenti erariali a favore delle regioni e province autonome, diversi da quelli destinati al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, delle politiche sociali e per le non autosufficienze e del trasporto pubblico locale, è erogata a condizione che, ove non vi abbiano già provveduto, le regioni a statuto speciale, ordinario e le province autonome, con le modalità previste dal proprio ordinamento, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero sei mesi qualora occorra procedere a modifiche statutarie, provvedano a rideterminare, ai sensi del comma 2, la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di Presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale”.

Vengono quindi esclusi dal taglio i fondi per il Servizio sanitario e per le politiche sociali, oltre che per il trasporto pubblico. Per quanto riguarda i vitalizi, il governo chiede di definire il taglio entro il 31 marzo 2019 seguendo il principio del metodo di calcolo contributivo, così come avvenuto alla Camera e al Senato. Gli enti interessati da questa norma dovranno documentare “il rispetto delle condizioni mediante comunicazione da inviare alla presidenza del Consiglio dei ministri entro il quindicesimo giorno successivo all’adempimento”. A quel punto, il dipartimento per gli Affari regionali avrà 15 giorni per comunicare al ministero dell’Economia se l’adempimento è stato compiuto o, in caso contrario, l’eventuale riduzione dei trasferimenti. Nel caso di mancato adempimento, le regioni e le province hanno altri sessanta giorni per mettersi in regola.

tratto da: https://www.fanpage.it/legge-di-bilancio-taglio-dell80-dei-fondi-alle-regioni-che-non-riducono-i-vitalizi/

Taglio dei vitalizi, Luigi Di Maio: “Risparmio di 200 milioni di Euro per ogni legislatura” …Vi sembrano pochi?

 

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Taglio dei vitalizi, Luigi Di Maio: “Risparmio di 200 milioni di Euro per ogni legislatura” …Vi sembrano pochi?

 

Taglio dei vitalizi, Luigi Di Maio: “Risparmio di 200 milioni di euro per ogni legislatura”

Luigi Di Maio annuncia l’approvazione della delibera su Facebook: “Da qui si parte per mettere mano alle pensioni d’oro con una legge. Ringrazio Roberto Fico tutti i membri dell’ufficio di presidenza. La delibera mi risluta che sia stata votata da tutti, tranne che da due astenuti”.

Luigi Di Maio ha dato l’annuncio sul suo profilo Facebook dell’approvazione della delibera che autorizza il taglio dei vitalizi:

“Per cinque o sei anni ci hanno detto che non si poteva fare, ma abbiamo finalmente abolito i vitalizi agli ex parlamentari della Repubblica. Alla fine abbiamo tolto quest’ingiustizia. D’ora in poi i parlamentari che hanno versato i contributi per tre anni in Parlamento prenderanno quei contributi nella pensione se avranno raggiunto la pensione che spetta a tutti i cittadini italiani. Immaginate l’emozione per me e per Riccardo Fraccaro: ci hanno tolto la parola in Aula quando chiedevamo di discutere l’abolizione di questo odioso privilegio. Da qui si parte per mettere mano alle pensioni d’oro con una legge. Ringrazio Roberto Fico tutti i membri dell’ufficio di presidenza. La delibera mi risluta che sia stata votata da tutti, tranne che da due astenuti. In questi anni si è sempre impedito che si arrivasse alla discussione di questo tema. Risparmieremo circa 200 milioni di euro a legislatura, che sono soldi vostri. Li togliamo ai privilegiati per ridarli a voi. Questo è il primo capitolo del taglio agli sprechi, un regalo agli italiani nei primi 100 giorni di governo”.

La delibera prevede un ricalcolo dei vitalizi sulla base del sistema contributivo. La nuova misura dovrebbe entrarà in vigore dal primo gennaio 2019, come ha spiegato il presidente della Camera Roberto Fico al termine dell’ufficio di presidenza della Camera. Precedentemente l’entrata in vigore prevista era stata fissata al primo novembre di quest’anno.

Secondo le stime la cifra che lo Stato risparmierebbe sarebbe di circa 40 milioni di euro l’anno. Il totale dei vitalizi erogati ammonta a 1.405, il ricalcolo varrà per 1.338 assegni che verranno abbassati. Gli altri 67 non verranno ritoccati in quanto riguardano parlamentari con almeno 4-5 legislature alle spalle e che hanno quindi versato più contributi e per questo con il nuovo sistema di calcolo andrebbero a guadagnare di più di adesso. Per questo motivo i loro vitalizi rimarranno invariati. Nella delibera è stato inserito anche un tetto minimo di 980 euro al mese per chi ha fatto solo una legislatura.

A proposito di un’eventuale bocciatura da parte della Corte Costituzionale, il presidente della Camera Roberto Fico ha detto: “Non sono preoccupato. Ho scritto una delibera forte, sostanziale e sostanziosa che ripara un’ingiustizia” facendo proprio un principio “costituzionale per cui tutti i cittadini sono uguali”.

Il provvedimento al Senato è ancora in fase di studio: “Il Senato farà le sue valutazioni e andrà avanti e arriverà a una conclusione simile”, ha spiegato Fico.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto su Twitter: “Grande soddisfazione per l’abolizione dei vitalizi. È un bel segnale per il Paese che si aspettava da tanto tempo. Avanti così!”.

Le reazione dell’opposizione
“Il Pd ha votato a favore: è una delibera giusta, che incide sui dei privilegi non più tollerabili anche se i vitalizi non li aboliamo oggi: li abbiamo aboliti nel 2011”, ha detto il vice presidente della Camera ed unico esponente in ufficio di presidenza per il Pd Ettore Rosato – “Lo strumento utilizzato non è dei migliori ed è debole perché riguarda un solo ramo del Parlamento. Credo ci sia un retropensiero: quando la Consulta boccerà la delibera si stracceranno le vesti e così potranno parlarne ancora”.

“Fratelli d’Italia ha votato l’abolizione dei vitalizi: un privilegio inaccettabile e fuori dal tempo. Abbiamo combattuto per anni, spesso in totale solitudine, la battaglia per il ricalcolo dei vitalizi e delle pensioni d’oro sulla base dei contributi versati, e siamo contenti che ora sia patrimonio di tutti. La proposta del M5S contiene purtroppo delle lacune ma ci auguriamo che, per questo motivo, la riforma non venga bloccata”, ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Critica Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia: “Oggi i Cinquestelle stappano champagne in piazza, ma il conto lo pagheranno gli italiani. Noi di Forza Italia siamo i primi nemici dei vitalizi ed è facile dimostrarlo: li abbiamo aboliti nel 2011. Ci siamo astenuti sulla delibera proposta oggi dal Movimento 5 stelle perché siamo d’accordo sul principio, ma non sul metodo di ricalcolo adottato nel provvedimento, che non risponde a criteri di legittimità costituzionale. Non è una questione astratta: si tratta di denaro pubblico. Quando arriveranno gli inevitabili ricorsi i costi saranno salati, ben più alti del risparmio che stanno festeggiando i Cinquestelle. Nel corso della riunione dell’Ufficio di presidenza ho segnalato alla maggioranza il paradosso di voler eliminare un privilegio proteggendosi dietro un altro privilegio, ovvero l’insindacabilità del parlamentare, ultimo scudo che gli rimane di fronte al rischio di poter rispondere in solido di questo errore tecnico”.

La deputata del Pd Raffaella Paita ha attaccato LeU: “E’ proprio vero, in politica l’aria cambia in fretta. La conferma, in questo caso, la fornisce Luca Pastorino, segretario d’Aula di Liberi e Uguali, annunciando che non prenderà parte al voto sulla delibera sul ricalcolo dei vitalizi in Ufficio di Presidenza alla Camera. La coerenza, evidentemente, non è la sua qualità principale. Certo, i tempi sono forzati e la delibera è imperfetta, tutto vero. Ma quando si tratta di dare un segnale ai cittadini che vada nella direzione della riduzione dei costi e dei privilegi della politica, il Pd c’è, mentre quella che si erge a vera sinistra fa un passo indietro. Noi abbiamo cominciato questo percorso con Matteo Richetti nella scorsa legislatura, Pastorino e i suoi compagni l’hanno sempre intrapreso solo a parole. E quando si deve passare dalle parole ai voti, fatalmente, non se la sentono”.

fonte: https://www.fanpage.it/taglio-dei-vitalizi-luigi-di-maio-risparmio-di-200-milioni-di-euro-per-ogni-legislatura/
http://www.fanpage.it/