Europee – Ecco la classifica dei candidati incompatibili, quelli che – seppure candidati – non potranno mai entrare nel Parlamento Europeo, ma che si candidano lo stesso… In altre parole, quelli che prendono per i c…. i propri elettori… Prendete nota, Gente!

 

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Europee – Ecco la classifica dei candidati incompatibili, quelli che – seppure candidati – non potranno mai entrare nel Parlamento Europeo, ma che si candidano lo stesso… In altre parole, quelli che prendono per i c…. i propri elettori… Prendete nota, Gente!

“Ecco a voi la speciale classifica dei candidati incompatibili”.

Così il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, spiegando che i candidati incompatibili sono “tutti quelli che non potranno mai entrare nel Parlamento europeo ma che si candidano lo stesso” ovvero, “anche se eletti non potranno occupare il ruolo di parlamentare perché hanno già un altro incarico pubblico”.

Ma “i partiti li hanno messi in lista” per un motivo molto “semplice” ossia “per raccattare qualche voto in più” hanno osservato i pentastellati.

“I partiti – hanno sottolineato – mettono in lista nomi che non faranno mai parte del prossimo Parlamento Europeo ma che possono aiutare a guadagnare consensi”, come per esempio nel caso di Matteo Salvini, “già senatore e ministro ma ora anche capolista alle Europee” ma “ci sono anche Giorgia MeloniEmma Bonino e Nicola Fratoianni, per esempio”.

“In merito anche l’articolo 122 della Costituzione parla chiaro: ‘Nessuno può appartenere contemporaneamente ad un Consiglio o a una Giunta regionale e a una delle Camere del Parlamento, a un altro Consiglio o ad altra Giunta Regionale, ovvero al Parlamento Europeo’” hanno fatto sapere i 5 Stelle.

“In totale sono 37 candidati: al primo posto Fratelli d’Italia con 14, poi Forza Italia con 9, al terzo la Lega con 6, al quarto posto il PD con 4. E noi? Ultimi!” hanno fatto notare.

“Noi non prenderemo mai in giro i nostri elettori, tutti i nostri candidati se eletti andranno davvero in Europa a rappresentarci” hanno concluso.

 

tratto da: https://www.silenziefalsita.it/2019/05/16/europee-m5s-ecco-a-voi-la-speciale-classifica-dei-candidati-incompatibili/?fbclid=IwAR00ymsC7_wQW4l1Gg7-PDlush_DGvjGq0L8wksw8vPzEcm6LR60rACciwc

Mimmo Lucano dà, ancora una volta, una lezione all’intero mondo politico: rifiuta candidature sicure alle Europee (stipendio di 20.000 euro lordi) e sceglie ancora Riace, candidandosi come consigliere comunale (stipendio zero).

 

Mimmo Lucano

 

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Mimmo Lucano dà, ancora una volta, una lezione all’intero mondo politico: rifiuta candidature sicure alle Europee (stipendio di 20.000 euro lordi) e sceglie ancora Riace, candidandosi come consigliere comunale (stipendio zero).

 

 

Mimmo Lucano sceglie ancora Riace e dà una lezione all’intero mondo politico

Mimmo Lucano si candida. Nel suo paese, Riace, e non per fare il sindaco, ma il consigliere comunale in una lista che vede come candidata a primo cittadino del paese dei bronzi e dell’accoglienza, una donna, Maria Spanò.

E la notizia potrebbe finire qui, ma solo se chi scrive fosse cieco e sordo. Perché dietro la scelta di Mimmo, c’è tanto altro, un tanto che parla alla coscienza civile di questo Paese.

Mimmo Lucano è un personaggio, nel bene e nel male, e questo nella società dove tutto è spettacolo e tutto deve essere ridotto a show (idee, politica e giornalismo) avrebbe potuto giovargli e non poco. Mimmo si presenta bene, ha la faccia schietta dei calabresi il cui carattere è stato temprato dai rigori della montagna e dalle bizzarrie del mare, in tv sorride e parla bene. Le sue parole evocano mondi dove parole come solidarietà, fratellanza e giustizia, non sono state cancellate dal vocabolario della civiltà. Il suo nome e la sua faccia hanno fatto gola a partiti e schieramenti che si richiamano a certi valori.

Sappiamo che sia il Pd che le formazioni alla sua sinistra gli hanno offerto una candidatura alle elezioni europee. I partiti che ruotano attorno al governatore della Calabria lo corteggiano da tempo offrendogli un posto nelle liste per le prossime regionali. Mimmo, come è nel suo carattere, ha ascoltato tutti e a tutti ha regalato un sorriso. Ma alla fine ha deciso: “mi candido a Riace perché qui ci sono le radici della mia vita e della mia lotta contro razzismi e intolleranze”. In quel pugno di case affacciate sullo Jonio sono arrivati sindaci di grandi città europee, studiosi dalle università di tutto il mondo, registi famosi, scrittori e musicisti, volontari e poeti, e lo hanno fatto per capire e studiare un modello di integrazione da esportare in altre realtà mondiali.
Mimmo Lucano non fugge, non accetta comode poltrone europee o regionali, Mimmo Lucano sceglie di restare!

E ricordiamo che mentre la poltrona sicura al parlamento Europeo frutta qualcosa come 20.000 Euro al mese, fare il consigliere comunale a Riace non rende niente in quanto a soldi. Una lezione per l’intero mondo politico. Una lezione che parla di coerenza e di valori forti, merce da tempo rara in tutti i partiti. Una grande lezione.

tratto da Il Fatto Quotidiano