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Mimmo Lucano dà, ancora una volta, una lezione all’intero mondo politico: rifiuta candidature sicure alle Europee (stipendio di 20.000 euro lordi) e sceglie ancora Riace, candidandosi come consigliere comunale (stipendio zero).
Mimmo Lucano sceglie ancora Riace e dà una lezione all’intero mondo politico
Mimmo Lucano si candida. Nel suo paese, Riace, e non per fare il sindaco, ma il consigliere comunale in una lista che vede come candidata a primo cittadino del paese dei bronzi e dell’accoglienza, una donna, Maria Spanò.
E la notizia potrebbe finire qui, ma solo se chi scrive fosse cieco e sordo. Perché dietro la scelta di Mimmo, c’è tanto altro, un tanto che parla alla coscienza civile di questo Paese.
Mimmo Lucano è un personaggio, nel bene e nel male, e questo nella società dove tutto è spettacolo e tutto deve essere ridotto a show (idee, politica e giornalismo) avrebbe potuto giovargli e non poco. Mimmo si presenta bene, ha la faccia schietta dei calabresi il cui carattere è stato temprato dai rigori della montagna e dalle bizzarrie del mare, in tv sorride e parla bene. Le sue parole evocano mondi dove parole come solidarietà, fratellanza e giustizia, non sono state cancellate dal vocabolario della civiltà. Il suo nome e la sua faccia hanno fatto gola a partiti e schieramenti che si richiamano a certi valori.
E ricordiamo che mentre la poltrona sicura al parlamento Europeo frutta qualcosa come 20.000 Euro al mese, fare il consigliere comunale a Riace non rende niente in quanto a soldi. Una lezione per l’intero mondo politico. Una lezione che parla di coerenza e di valori forti, merce da tempo rara in tutti i partiti. Una grande lezione.
tratto da Il Fatto Quotidiano