Amarcord – 6 giugno 2002, l’annuncio di Silvio Berlusconi della posa della prima pietra del ponte di Messina. Doveva essere pronto nel giro di 6 o 7 anni… La buffonata elettorale di Berlusconi ci è costata 1 miliardo di Euro di penali…

 

Silvio Berlusconi

 

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Amarcord – 6 giugno 2002, l’annuncio di Silvio Berlusconi della posa della prima pietra del ponte di Messina. Doveva essere pronto nel giro di 6 o 7 anni… La buffonata elettorale di Berlusconi ci è costata 1 miliardo di Euro di penali…

Dalla cronaca dell’epoca:

Il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi e quello del Consiglio Silvio Berlusconi annunciano il via alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina con posa della prima pietra nel 2004. Costerà 4,5 miliardi di euro e metà dei capitali saranno privati.

Al termine dell’incontro con i vertici della società Stretto di Messina, il primo ministro Berlusconi e quello delle Infrastrutture Pietro Lunardi hanno annunciato nella sala stampa di Palazzo Chigi che il ponte sullo stretto di Messina si farà e che a tutti è richiesto impegno per imprimere un’accelerazione al progetto la cui posa della prima pietra è prevista per il 2004 e il completamento a circa 6 o 7 anni dall’inizio dei lavori. Il costo dell’opera ammonterà a circa 4 miliardi e mezzo di euro, coperti per la metà da capitali privati sebbene il governo sia già all’opera per ridurre la quota a carico dello Stato grazie all’intervento di altri investitori. Sarà il ponte dei primati: lungo 3360 metri e 97mila tonnellate di peso con una struttura da due torri a quattro pilastri di quasi 400 metri. Il ponte ospiterà tre corsie autostradali per ogni senso di marcia su cui si potrà viaggiare al massimo a 90 chilometri orari e due binari ferroviari per treni fino a 130 chilometri orari.

Riportiamo da un nostro vecchio articolo:

Ricordate il Ponte sullo Stretto? Hanno speso 1,2 miliardi (di soldi nostri) per non costruirlo! – Grazie ancora, Silvio.

Lo Stato dovrà spendere più di un miliardo di euro per non realizzare il Ponte sullo Stretto.

A tanto si è arrivati, a conti fatti, a causa di una serie incredibile di provvedimenti suicidi che regaleranno al Consorzio Eurolinkgeneral contractor, uno dei risarcimenti più  alto di tutti i tempi per un’opera non realizzata.

Per evitare questa jattura ci sarebbe una sola alternativa, realizzare il Ponte sullo Stretto, impercorribile perché oggi, a causa della crisi economica, ritornare sulla decisione “definitiva” di rinunciare all’opera non trova alcuno d’accordo.

In tempi non sospetti l’Associazione delle grandi imprese di costruzione (Agi) avvertì in una nota che l’investimento a carico dello Stato previsto per costruire il Ponte sarebbe stato di circa 1,5 miliardi e che “la rinuncia espone al pagamento di indennizzi rilevantissimi – dovuti perché previsti dal contratto – elevando le spese e le perdite a una somma vicina al contributo pubblico necessario a realizzare l’opera”.

Il Consorzio Eurolink si è avvalso di una impresa capofila, la Impregilo, italiana, e due società leader del settore, una spagnola e l’altra giapponese. L’ambasciata spagnola è intervenuta duramente sul governo italiano, richiamandolo al rispetto dei patti stipulati.

Alla fine il costo del ponte che non c’è ha superato il miliardo di Euro…

Ci è costata cara la campagna elettorale del nostro caro Silvio…!

 

Per non dimenticare: – Scusate, nel giro di 24 ore abbiamo letto sui giornali: “Islanda 46 anni di carcere per 9 banchieri colpevoli di cattiva gestione” …e “Banca Etruria, tutti assolti” …ma solo a me viene un tantino il sospetto che stiamo in un paese di m….??

Islanda

 

 

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Per non dimenticare, ecco un nostro articolo di 2 anni fa…

 

Scusate, ieri abbiamo letto: “Islanda 46 anni di carcere per 9 banchieri colpevoli di cattiva gestione” …Oggi leggiamo: “Banca Etruria, tutti assolti” …ma solo a me viene un tantino il sospetto che stiamo in un paese di m….??
Banche – In Islanda i colpevoli vanno in galera: 46 anni di carcere per 9 banchieri! 

Nessun media racconta quello che è successo in Islanda, queste informazioni sono state pubblicate dal sito YourNewsWire.com. Una punizione meritata che dovrebbe essere imposta ai nostri truffatori, non solo i banchieri, sopratutto i nostri cari truffaldini politicanti.

L’Islanda ha agito in modo diverso dal resto dell’Europa e degli Stati Uniti, consentendo che i banchieri fossero perseguiti come criminali piuttosto che trattarli come una specie protetta.

L’Islanda ha riconosciuto nove banchieri (banche principali) colpevoli e li ha condannati a decenni di carcere per reati legati alla crisi economica del 2008.

Giovedi, 6 ottobre la Corte Suprema islandese ha reso un verdetto di colpevolezza per i nove imputati per manipolazione del mercato Kaupthing, dopo un lungo processo che ha avuto inizio nel mese di aprile dello scorso anno.

Leggi QUI l’articolo intero

 

…Poi leggi questo

Il giudice ha assolto l’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l’ex dg Luca Bronchi e il direttore centrale Davide Canestri imputati per ostacolo alla Vigilanza. La procura annuncia appello

Leggi QUI l’articolo intero

 

E poi uno non si chiede in che cazzo di paese viviamo?

Ma Voi tranquilli, andate a votare SI per dare consenso a questa gente!

by Eles

tratto da: http://blogdieles2.altervista.org/scusate-ieri-letto-islanda-46-anni-carcere-9-banchieri-colpevoli-cattiva-gestione-oggi-leggiamo-banca-etruria-tutti-assolti-solo-viene-un-tantino-sospetto-ch/