Quando uno è un emerito… è emerito anche in vacanza. Napolitano, per i suoi miseri 45 giorni di vacanza, oltre alla sua scorta, richiede 4 Agenti di Polizia che facciano da autisti a lui ed alla moglie più altri due per la sicurezza… Per non farvi incazzare, non vi diciamo chi paga tutto questo…

 

Napolitano

 

 

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Quando uno è un emerito… è emerito anche in vacanza. Napolitano, per i suoi miseri 45 giorni di vacanza, oltre alla sua scorta, richiede 4 Agenti di Polizia che facciano da autisti a lui ed alla moglie più altri due per la sicurezza… Per non farvi incazzare, non vi diciamo chi paga tutto questo…

Sta scatenando polemiche la richiesta dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di avere quattro agenti di polizia per lui e per sua moglie, durante la loro vacanza a Marina di Cecina. Sindacati di Polizia già in protesta, considerata la carenza di personale in questo periodo.

Polemiche a non finire su Giorgio Napolitano e sua moglie Clio. L’ex presidente della Repubblica, in vacanza a Marina di Cecina in provincia di Livorno, ha richiesto la presenza di quattro agenti di polizia con il compito di portare i due coniugi in giro in tutta libertà. Napolitano, ormai 94enne, avrebbe richiesto anche la presenza di due agenti che possano garantire sempre la loro sicurezza, su turni di 6 ore, nella struttura militare in cui sono ospitati in questa vacanza. In questo caso a fare da scorta saranno uomini della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Napolitano, in vacanza con la moglie Clio, ha richiesto quattro agenti di polizia per i propri spostamenti. Proteste fra i sindacati di Polizia

Giorgio Napolitano e la moglie Clio hanno a disposizione anche alcuni uomini della loro scorta personale, che alloggeranno con loro per 45 giorni, cioè per tutta la durata delle vacanze.

Non si sono fatte attendere le proteste dei sindacati di Polizia, vista la penuria di personale, specie in questo periodo estivo. Alcune sigle sindacali della Polizia di Stato hanno già preparato un documento di protesta per chiedere a cosa serva tutto questo dispiegamento di forze per la sicurezza di Napolitano e di sua moglie.

Vergognoso – Il Rudere di Stato ha deciso che i 30 Agenti che aveva di scorta da Presidente non gli bastavano più e ne ha voluti 45. E visto che si trovava, ecco una terza auto blu per la moglie! …Tanto sapete chi paga …e (purtroppo) lo sa bene pure lui!!

scorta

 

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Vergognoso – Il Rudere di Stato ha deciso che i 30 Agenti che aveva di scorta da Presidente non gli bastavano più e ne ha voluti 45. E visto che si trovava, ecco una terza auto blu per la moglie! …Tanto sapete chi paga …e (purtroppo) lo sa bene pure lui!!

 

Napolitano da ex si è aumentato la scorta da 30 a 45 agenti e una terza auto blu per scortare la moglie

Presidente per tutta la vita. Giorgio Napolitano ha lasciato il Quirinale nel 2015 ma da allora il presidente “emerito” ha aumentato il numero di agenti della scorta. Come riporta Il Tempo oggi sono 45, poliziotti addestrati che guadagnano tra i 1.700 ai 2.000 euro, con straordinari fino a 50 ore in un solo mese (pagati 7-8 euro l’ora) e indennità di Palazzo che va dai 400 euro per gli agenti “semplici” ai 1.600 euro per i dirigenti. Il paradosso è che quando era ancora presidente, Re Giorgio contava su quindici uomini in meno rispetto agli attuali. Diventato ex, Napolitano ha chiesto anche una terza auto per scortare la moglie Clio. Gli agenti della scorta sono utilizzati come piantoni fuori dalla sua abitazione al Rione Monti, come portieri nel gabbiotto, come vigilantes, infermieri di pronto soccorso e, ovviamente, come “tassisti” pronti ad accompagnare la ex coppia presidenziale ovunque, a tutte le ore. Tutto questo mentre il suo successore Sergio Mattarella ha preferito optare per un profilo decisamente più low cost, scegliendo Panda e voli di linea e imponendo un ridimensionamento del personale.

Fonte: Qui

Re Giorgio nei guai: cosa rischia ora dopo lo scandalo della maxi-scorta

La maxi scorta in dotazione del presidente «emerito» Giorgio Napolitano fa discutere. La notizia lanciata dal Tempo sulla sicurezza di Re Giorgio, superiore a quella in dotazione nei lunghi anni al Quirinale e con in più un’ autovettura per la sicurezza della moglie, ha scosso il mondo politico che intende reagire.

Sono 45, secondo il Tempo, i poliziotti addestrati che guadagnano tra i 1.700 ai 2.000 euro, con straordinari fino a 50 ore in un solo mese (pagati 7-8 euro l’ora) e indennità di Palazzo che va dai 400 euro per gli agenti “semplici” ai 1.600 euro per i dirigenti.

Il M5S è in prima linea contro questi numeri. Per il deputato Andrea Colletti, è uno scandalo. “Crede di disporre dell’ Italia come vuole e, come ha dimostrato qualche giorno fa sulla legge elettorale, anche dei gruppi parlamentari”, dice.

Promette una battaglia parlamentare: “Chiederemo a chi se ne occupa in Commissione di scoprire le motivazioni: se si tratta di pericoli reali o solo un vezzo di chi si vuol sentire ancora in carica”. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, premette: “Reputo che se una persona è stata Presidente è giusto che gli vengano garantite tutela e sicurezza. Non bisogna nemmeno esagerare con la demagogia”.

Ma poi colpisce: un numero di uomini a disposizione addirittura superiore agli anni da Capo dello Stato è ritenuto dall’ ex ministro “esagerato”. “Sono sufficienti sette uomini al massimo”, sentenzia. Augusto Minzolini, anch’egli di Forza Italia, scrive su Twitter: “In Italia il limite del ridicolo è superato!”.

Da Fratelli d’Italia, si alza la voce di Fabio Rampelli: “Non ho mai fatto uso di auto blu e scorta quando ne avevo. Penso, a maggior ragione, che in assenza di minacce esplicite di terrorismo o mafia, nessuna carica dello Stato debba beneficiare di una tale misura”. Secondo lui, quando un compito istituzionale è stato portato a termine “si deve tornare a essere semplici cittadini”.

Intanto, Napolitano si difende. Una nota dell’ufficio stampa del Quirinale chiarisce che “la sicurezza del Presidente emerito Giorgio Napolitano viene garantita con gli stessi criteri e con le stesse modalità utilizzati per tutte le persone assoggettate a tutela e, comunque, con un numero di persone di gran lunga inferiore rispetto aquello indicato nell’ articolo che non ha pertanto riscontro nella realtà”.

Fonte: Qui