FACCE TOSTE DA RECORD – Emilia Romagna: VII Legislatura (2000-05): Ds – VIII Legislatura (2005-10): Ds/Pd – IX Legislatura (2010-14): Pd – X Legislatura (2014-19): Pd – Oggi il Presidente Bonaccini “Se non si fa il Passante di Bologna è colpa del M5S…!

 

Emilia Romagna

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

FACCE TOSTE DA RECORD – Emilia Romagna: VII Legislatura (2000-05): Ds – VIII Legislatura (2005-10): Ds/Pd – IX Legislatura (2010-14): Pd – X Legislatura (2014-19): Pd – Oggi il Presidente Bonaccini “Se non si fa il Passante di Bologna è colpa del M5S…!

 

Il passante autostradale di Bologna (anche noto come passante nord di Bologna) avrebbe dovuto essere il tratto autostradale a doppia carreggiata composto da due corsie più corsia di emergenza per senso di marcia che avrebbe dovuto collegare l’autostrada A1 all’autostrada A13 ed all’autostrada A14, consentendo di oltrepassare il nodo di Bologna.

Il progetto è del 2003, o almeno in tale epoca i Ds avevano promesso l’apertura dei cantieri…

Ne è passata di acqua sotto i ponti e di legislature Ds prima e Pd poi… Ma niente.

Negli ultimi 7 anni il Pd ha poi governato contemporaneamente sia la Nazione che la Regione Emilia Romagna, ma di questa importante infrastuttura NIENTE, non ha concluso una mazza.

Ma oggi se ne esce il Presidente (Pd, ovviamente) dell’Emilia Romagna e accusa i Cinquestelle di non interessarsi al Passante…

Se è del tutto rincoglionito, pazienza. Ma certo non può avere un ruolo pobblico tanto importante… Se, invece, è solo in malafede, andrebbe cacciato a calci nel sedere…

By Eles

 

Nessuno c’era riuscito prima d’ora – Grazie a Matteo Renzi per la prima volta in 70 anni l’Emilia non è più rossa!

 

Emilia

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Nessuno c’era riuscito prima d’ora – Grazie a Matteo Renzi per la prima volta in 70 anni l’Emilia non è più rossa!

PER LA PRIMA VOLTA IN 70 ANNI L’EMILIA NON È PIÙ ROSSA

La “rossa” Emilia-Romagna perde il suo colore storico e si tinge di giallo-blu. Gli eredi del Pci, che hanno guidato praticamente tutti i comuni dal dopoguerra a oggi, mollano la presa per far spazio a Movimento 5 stelle e al centrodestra, con la Lega a far da traino, che dopo le elezioni politiche del 4 marzo diventa il primo partito in regione.

Quando sono state scrutinate oltre due terzi delle schede la fotografia è ormai nitida. Alla Camera – ma i dati del Senato sono speculari – la coalizione di centro destra si afferma con il 33,75% delle preferenze, con in testa la Lega Nord che totalizza il 20% e Forza Italia appena il 10% (FdI 3,3% e Noi con l’Italia lo 0,59%). Il Partito democratico, assieme alle liste che hanno formato la coalizione di centro sinistra, hanno raggiunto il risultato storico (in negativo) del 30,2% (nel 2013 avevano ottenuto il 37%), con il partito di Renzi fermo al 26%, +Europa della Bonino con il 2,9% delle preferenze, la lista Insieme – sponsorizzata dallo stesso Romano Prodi – lo 0,73% e Civica Popolare del ministro Lorenzin a 0,56%.

E’ il partito di Luigi Di Maio la “mina a grappolo” esplosa un po’ ovunque in una regione dove i grillini non erano mai riusciti a “fare il botto”, se si esclude della città di Parma “rubata” sei anni fa dal fuoriuscito Federico Pizzarotti. Qui, nella regione guidata dal governatore Stefano Bonaccini, i candidati Cinquestelle totalizzano il 27,7% delle preferenze superando appunto nettamente il Pd che non è più il primo partito. (askanews)

tratto da: http://www.stopeuro.news/per-la-prima-volta-in-70-anni-lemilia-non-e-piu-rossa/