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La Lega censura anche la Chiesa: pressioni tanto forti che il Parroco è costretto ad annullare la messa per Carola Rackete
Don Roberto Beretta ci aveva provato a ‘sfidare’ il suo paesino, Pieve Porto Morone (in provincia di Pavia), che alle ultime elezioni aveva consacrato la Lega come primo partito con oltre il 60% delle preferenze. Poi, però, è arrivato il passo indietro dopo che – sul bollettino della sua parrocchia di San Vittore Martire – aveva riportato la sua decisione di celebrare una messa per Carola Rackete e «tutte le donne di coraggio che mettono la legge di Dio prima della legge degli uomini».
Il primo a scatenare la polemica era stato il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, leghista e originario di Pavia, che aveva parlato di «pagliacciata» e aveva accusato il parroco di Pieve Porto Morone di non pensare «prima ai parrocchiani». Poche ore dopo era arrivato anche l’immancabile post social di Matteo Salvini che aveva usato ‘ironia’ per criticare la scelta del prelato.
Annullata la messa per Carola Rackete
Tanto rumore, con gogne mediatiche annesse (come al solito). Alla fine, nella tarda serata di ieri – come riporta Il Corriere della Sera – il parroco di Pieve Porto Morone ha deciso di rinunciare alla messa per Carola Rackete, anche dopo un confronto con il vescovo: «Continuerò a pregare per tutti i migranti, per tutti i morti in terra e in mare. Per tutti coloro che in nome dei diritti fondamentali si prestano ad accogliere e ad assistere – ha detto don Roberto Beretta -. Dopo un confronto con il Vescovo, abbiamo ritenuto di sospendere la messa per Carola in programma venerdì 12 luglio».
Pieve Porto Morone, un piccolo fortino della Lega
Evidentemente anche i cittadini di Pieve Porto Morone non avevano preso di buon grado quell’avviso sul bollettino settimanale della parrocchia di San Vittore martire. Alle ultime elezioni europee, infatti, il 60% degli abitanti del piccolo comune del Pavese ha votato in favore della Lega. Numeri altissimi – ma non è una novità in quella zona che ha dato i natali, tra gli altri, anche al ministro del Carroccio Gian Marco Centinaio che per primo aveva ‘denunciato’ la messa per Carola Rackete – che hanno portato, dopo un consulto con il Vescovo, a bloccare la celebrazione.
Messa in onore di Carola e Salvini attacca il prete ma su twitter è rivolta: “lui è un vero cristiano”
Salvini ha provato a scatenare l’odio social verso don Roberto Beretta, che voleva tenere una messa per Carola Rackete. Ma non gli è andata bene
Don Roberto Beretta è il parroco di Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, ed è l’ultimo bersaglio di Matteo Salvini. Questo perché Beretta ha tenuto una messa per sostenere Carola Rackete e “tutte le donne di coraggio che mettono prima la legge di Dio rispetto alla legge degli uomini”.
Una notizia che è già stata commentata precedentemente dal ministro leghista delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, pavese di origine, che aveva definito la celebrazione “una pagliacciata”, e poi anche da Salvini – o meglio dal suo staff social capitanato da Luca Morisi – che posta un tweet in cui scrive: “Un parroco che celebra una Messa per la valorosa pirata tedesca Carola… Sarà il caldo???”.
Salvini ovviamente si aspettava il linciaggio da parte dei suoi fan, che puntualmente è arrivato, ma è un segno di speranza vedere che molti non sono più disposti a tollerare le sue di pagliacciate: accanto a chi, immancabilmente, ricorda al prete di votare “per gli italiani” o per “i bimbi di Bibbiano” (diventati questi il nuovo santino della destra sovranista da tirarsi fuori in ogni occasione), ce ne sono molti che invece hanno risposto per le rime al ministro: