Dalla Cassazione uno “schiaffo” da KO a Salvini: Carola Rackete ha rispettato i doveri di soccorso…!

 

Carola Rackete

 

 

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Dalla Cassazione uno “schiaffo” da KO a Salvini: Carola Rackete ha rispettato i doveri di soccorso…!

E quanto scrivono i giudici della terza sezione penale della Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 17 gennaio confermavano la decisione del gip di Agrigent

Carola Rackete ha adempiuto alle disposizioni sul salvataggio in mare e per questo “è corretta” la decisione del gip di Agrigento che non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch. E quanto scrivono i giudici della terza sezione penale della Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 17 gennaio confermavano la decisione del gip di Agrigento che aveva rimesso la comandante della nave approdata a Lampedusa forzando il blocco della Guardia di Finanza, urtando l’imbarcazione dei militari e finendo poi in manette subito dopo l’approdo.

Per i giudici di piazza Cavour “l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro”. Per questo motivo la Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura, dando così ragione alla gip di Agrigento Alessandra Vella, che non aveva convalidato l’arresto di Carola Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra, di cui era accusata la donna. Secondo i giudici della Cassazione inoltre “le navi della guardia di finanza sono certamente navi militari, ma non possono essere automaticamente ritenute anche navi da guerra”.

“Pare che la Cassazione, nelle motivazioni, dice che Rackete non andava arrestata, che ‘non ha commesso reato perché al comando della nave c’era un maresciallo della Finanza e non un comandante’, quindi si giustifica lo speronamento, le voglio leggere queste motivazioni”. Così Matteo Salvini, parlando nel corso di una conferenza stampa a Chieti, in Abruzzo. “Ma quelli rischiavano di essere schiacciati come vermi, incredibile”, ricorda Salvini, riferendosi alla collisione avvenuta lo scorso 29 giugno trala Sea Watch 3 con a bordo 40 migranti nel porto di Lampedusa e la motovedetta della guardia di Finanza.

 

tratto da: https://www.globalist.it/news/2020/02/20/dalla-cassazione-uno-schiaffo-a-salvini-carola-rackete-ha-rispettato-i-doveri-di-soccorso-2053376.html

 

Nuovo scoop di Libero: Carola sotto la maglietta non porta il reggiseno… Non è uno scherzo. E questo è quello che succede quando recluti i giornalisti tra quelli che scrivono sui muri dei gabinetti degli autogrill…

 

Libero

 

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Nuovo scoop di Libero: Carola sotto la maglietta non porta il reggiseno… Non è uno scherzo. E questo è quello che succede quando recluti i giornalisti tra quelli che scrivono sui muri dei gabinetti degli autogrill…

Testuale da Libero:

Sea Watch, Carola Rackete senza reggiseno in Procura: sfrontatezza senza limiti, il dettaglio sfuggito a molti

Sfrontatezza politica e sfrontatezza personale. Carola Rackete, che fonti tedesche riferiscono essere tornata in Germania subito dopo l’interrogatorio ad Agrigento, giovedì si è presentata in Procura con il sorriso stampato sul volto, accompagnati dai suoi legali. Non paga di nuove sprezzanti dichiarazioni contro Matteo Salvini (che ha querelato) e il governo italiano, la 31enne capitana della Sea Watch indagata per favoreggiamento di immigrazione clandestina per lo sbarco effettuato a fine giugno a Lampedusa ha sfoggiato una maglietta aderente nera a metà tra il marinaretto e il kombat, in perfetto stile Ong.

Sobria sì, ma con un dettaglio decisamente fuori luogo: niente reggiseno. Un po’ di decenza in più in un luogo pubblico non avrebbe guastato, anche se per chi venera il concetto di libertà anche in spregio alla legge o l’autorità militare, in fondo, quella del seno è l’ultimo dei pensieri.

Ogni commento è superfluo. questo è quello che succede quando recluti i giornalisti tra quelli che scrivono sui muri dei cessi degli autogrill…

Parigi premia Carola per la sua opera di solidarietà. Ok, massimo rispetto per Carola, ma non è proprio la Francia a poterci dare lezioni di umanità: nessuno ricorda il caso di Francesca Peirotti, la Carola Italiana arrestata in Francia per “Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” perchè portava in salvo i migranti?

 

Carola

 

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Parigi premia Carola per la sua opera di solidarietà. Ok, massimo rispetto per Carola, ma non è proprio la Francia a poterci dare lezioni di umanità: nessuno ricorda il caso di Francesca Peirotti, la Carola Italiana arrestata in Francia per “Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” perchè portava in salvo i migranti?

 

Parigi premia Carola Rackete con la medaglia Grand Vermeil.

Il comune di Parigi consegnerà la medaglia Gran Vermeil, la più alta onorificenza parigina, alla capitana Carola Rackete.

Salvini con la bava alla bocca: “Evidentemente il Comune di Parigi non ha altro di meglio da fare …”

Meloni: “Vergogna francese. Una provocazione inaccettabile. Sono gli stessi francesi che hanno bombardato la Libia”. (ovviamente dimentica che quando la Francia bombardava la Libia c’era LEI, insieme a Berlusconi, al governo e fu proprio il nostro governo a concedere le basi agli aerei che portavano morte e distruzione in Libia)

Il Comune di Parigi ha deciso di premiare le capitane della Sea Watch 3, Carola Rackete e Pia Klemp, con la medaglia Grand Vermeil, la massima onorificenza concessa dal sindaco della capitale francese, a testimonianza della “solidarietà e dell’impegno di Parigi per i diritti umani”. “Le due umanitarie Caroline Rackete e Pia Klemp, ancora perseguite dalla giustizia italiana per avere salvato dei migranti nel Mediterraneo, ricevono la medaglia Grand Vermeil, la più alta onorificenza della Città di Parigi”, si legge in una nota del Comune.

“Carola Rackete e Pia Klemp sono gli emblemi di questa battaglia, portatrici di valori europei ai quali il Comune di Parigi chiede ancora una volta al nostro continente di rimanere fedele”, spiega il Comune. “Dal 2014 – si legge nel comunicato – 17.000 persone sono morte o disperse in Mediterraneo. Di fronte a questa tragedia, il Comune di Parigi ribadisce il suo sostegno alle donne e agli uomini che operano per il salvataggio dei migranti ogni giorno e in condizioni difficili”.

Inoltre, il Consiglio di Parigi ha votato “un contributo d’urgenza di 100mila euro a Sos Mediterranée per una nuova campagna di salvataggi in mare”.

Tutto bene. Massimo rispetto per Carola (e nessuna stima per Salvini)… ma non è proprio la Francia a poterci dare lezioni di umanità: nessuno ricorda il caso di Francesca Peirotti, la Carola Italiana arrestata in Francia per “Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” perchè portava in salvo i migranti?

Per rinfrescarVi la memoria:

Per non dimenticare: Francesca Peirotti, la Carole Italiana arrestata in Francia perchè cercava di portare in salvo i migranti. Una storia volutamente dimenticata dai media e dai nostri politici

La Lega censura anche la Chiesa: pressioni tanto forti che il Parroco è costretto ad annullare la messa per Carola Rackete

 

censura

 

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La Lega censura anche la Chiesa: pressioni tanto forti che il Parroco è costretto ad annullare la messa per Carola Rackete

Don Roberto Beretta ci aveva provato a ‘sfidare’ il suo paesino, Pieve Porto Morone (in provincia di Pavia), che alle ultime elezioni aveva consacrato la Lega come primo partito con oltre il 60% delle preferenze. Poi, però, è arrivato il passo indietro dopo che – sul bollettino della sua parrocchia di San Vittore Martire – aveva riportato la sua decisione di celebrare una messa per Carola Rackete e «tutte le donne di coraggio che mettono la legge di Dio prima della legge degli uomini».

Il primo a scatenare la polemica era stato il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, leghista e originario di Pavia, che aveva parlato di «pagliacciata» e aveva accusato il parroco di Pieve Porto Morone di non pensare «prima ai parrocchiani». Poche ore dopo era arrivato anche l’immancabile post social di Matteo Salvini che aveva usato ‘ironia’ per criticare la scelta del prelato.

Annullata la messa per Carola Rackete

Tanto rumore, con gogne mediatiche annesse (come al solito). Alla fine, nella tarda serata di ieri – come riporta Il Corriere della Sera – il parroco di Pieve Porto Morone ha deciso di rinunciare alla messa per Carola Rackete, anche dopo un confronto con il vescovo: «Continuerò a pregare per tutti i migranti, per tutti i morti in terra e in mare. Per tutti coloro che in nome dei diritti fondamentali si prestano ad accogliere e ad assistere – ha detto don Roberto Beretta -. Dopo un confronto con il Vescovo, abbiamo ritenuto di sospendere la messa per Carola in programma venerdì 12 luglio».

Pieve Porto Morone, un piccolo fortino della Lega

Evidentemente anche i cittadini di Pieve Porto Morone non avevano preso di buon grado quell’avviso sul bollettino settimanale della parrocchia di San Vittore martire. Alle ultime elezioni europee, infatti, il 60% degli abitanti del piccolo comune del Pavese ha votato in favore della Lega. Numeri altissimi – ma non è una novità in quella zona che ha dato i natali, tra gli altri, anche al ministro del Carroccio Gian Marco Centinaio che per primo aveva ‘denunciato’ la messa per Carola Rackete – che hanno portato, dopo un consulto con il Vescovo, a bloccare la celebrazione.

Messa in onore di Carola e Salvini attacca il prete ma su twitter è rivolta: “lui è un vero cristiano”

Salvini ha provato a scatenare l’odio social verso don Roberto Beretta, che voleva tenere una messa per Carola Rackete. Ma non gli è andata bene

Don Roberto Beretta è il parroco di Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, ed è l’ultimo bersaglio di Matteo Salvini. Questo perché Beretta ha tenuto una messa per sostenere Carola Rackete e “tutte le donne di coraggio che mettono prima la legge di Dio rispetto alla legge degli uomini”.
Una notizia che è già stata commentata precedentemente dal ministro leghista delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, pavese di origine, che aveva definito la celebrazione “una pagliacciata”, e poi anche da Salvini – o meglio dal suo staff social capitanato da Luca Morisi – che posta un tweet in cui scrive: “Un parroco che celebra una Messa per la valorosa pirata tedesca Carola… Sarà il caldo???”.
Salvini ovviamente si aspettava il linciaggio da parte dei suoi fan, che puntualmente è arrivato, ma è un segno di speranza vedere che molti non sono più disposti a tollerare le sue di pagliacciate: accanto a chi, immancabilmente, ricorda al prete di votare “per gli italiani” o per “i bimbi di Bibbiano” (diventati questi il nuovo santino della destra sovranista da tirarsi fuori in ogni occasione), ce ne sono molti che invece hanno risposto per le rime al ministro:

Matteo Salvini@matteosalvinimi

Un parroco che celebra una Messa per la valorosa pirata tedesca Carola… Sarà il caldo???
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La Sea Watch 3 è entrata in acque italiane, Carola Rackete da vero capitano: “So cosa rischio, ma non ho scelta” …mica come certi quaquaraquà che si fanno chiamare “capitano”, ma poi davanti al processo se la fanno sotto e si appellano all’immunità…!

 

Sea Watch

 

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La Sea Watch 3 è entrata in acque italiane, Carola Rackete da vero capitano: “So cosa rischio, ma non ho scelta” …mica come certi quaquaraquà che si fanno chiamare “capitano”, ma poi davanti al processo se la fanno sotto e si appellano all’immunità…!

La capitana della Sea Watch 3 annuncia di aver deciso di forzare il blocco: la nave è ora in acque territoriali italiane, diretta verso Lampedusa. Solo poche ore fa, il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva ribadito la linea dura del governo italiano, attaccando duramente proprio il comandante della Sea Watch 3.

La Sea Watch naviga da ormai 14 giorni con a bordo 42 migranti, soccorsi nel Mediterraneo. Non avendo ricevuto il permesso per sbarcare in un porto italiano, dopo aver violato la direttiva del Viminale, l’imbarcazione ha deciso di dirigersi ugualmente verso Lampedusa.

La situazione a bordo è drammatica. Molti sono esausti, sfiniti, con lo sguardo perso nel vuoto. In tanti sono buttati a terra, si muovono il meno possibile. E tutti attendono un segnale, con la speranza di poter sbarcare a Lampedusa. L’imbarcazione dovrebbe attraccare nel porto italiano in serata, ma il trasferimento dei migranti potrebbe avvenire già prima attraverso le motovedette della capitaneria.

Intanto il capitano della nave Carola Rackete, da vero capitano, si assume le proprie responsabilità: “So cosa rischio, ma non ho scelta”

…vorremmo solo ricordate a taluni elettori che quando uno vuole essere chiamato “capitano”, se ne deve assumere onori e oneri. Deve avere le palle di affrontare le conseguenze delle proprie scelte e non fare prima lo sbruffone “non ho paura del processo” per poi farsela sotto e nascondersi piagnucolante dietro all’immunità…!

by Eles