Manifesti errati, “no vax” condannati per procurato allarme… Perchè come in ogni DITTATURA il “no vax” viene condannato, mentre un Ministro della Sanità che più volte in Tv inventa inesistenti epidemie di morbillo con centinaia di bambini morti, portando tanti bei soldini a Big Pharma, non procura allarme…

 

procurato allarme

 

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Manifesti errati, “no vax” condannati per procurato allarme… Perchè come in ogni DITTATURA il “no vax” viene condannato, mentre un Ministro della Sanità che più volte in Tv inventa inesistenti epidemie di morbillo con centinaia di bambini morti, portando tanti bei soldini a Big Pharma, non procura allarme…

 

 

Manifesti errati: «no vax» condannati per procurato allarme a Modena

Il dato dei bambini «danneggiati» nei mega poster era sbagliato: la responsabile delle affissioni dovrà pagare 400 euro di multa. Si tratta della prima volta.

Condanna penale per una esponente «no vax» a Modena per «procurato allarme». Il motivo? L’affissione, lo scorso febbraio, in città di una serie di manifesti con la scritta: «Non speculate sui bambini, vogliamo la verità sui vaccini: 21.658 danneggiati nel triennio 2014-16 secondo i dati Aifa». Ma il dato era errato, come dovettero ammettere gli stessi «no vax»: quella cifra è riferibile solo alle segnalazioni arrivate all’Aifa.

Ora, guardate questi video e giudicate se non si tratta di un caso molto più grave…

 

Vaccini, il ministro Giulia Grillo stronca Salvini: “Su obbligo possiamo discutere, ma la scienza non la fa la politica”

Vaccini

 

 

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Vaccini, il ministro Giulia Grillo stronca Salvini: “Su obbligo possiamo discutere, ma la scienza non la fa la politica”

Vaccini, il ministro Giulia Grillo risponde a Salvini: “Su obbligo possiamo discutere, ma la scienza non la fa la politica”

Stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore capace da una parte di garantire la frequenza dei bambini negli asili nido e che dall’altra parte metta al centro del dibattito parlamentare la revisione dell’impianto del D.L Lorenzin”, con queste parole il ministro della Salute Giulia Grillo ha replicato alle affermazioni di Matteo Salvini sui vaccini.

A distanza di ore dalle esternazioni del ministro dell’interno Matteo Salvini sulla pericolosità dei vaccini e sull’inutilità dell’obbligo vaccinale, il ministro della Salute Giulia Grillo interviene sulla polemica: “Prenderemo le decisioni opportune in accordo con gli alleati di Governo, ma chiaramente si tratta di un tema che deve essere discusso anzitutto dal ministero della Salute”.

“Voglio ribadire ancora una volta, e non mi stancheró mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione. Tutte le polemiche sono solo strumentali e finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare”.

“Ci fa piacere che il ministro dell’Interno si interessi di un tema così importante, così come il ministro dell’Istruzione. Voglio solo precisare che l’obbligatorietà è un argomento politico, che ha a che fare con una strategia di tipo politico. Ma le valutazioni di tipo scientifico non competono alla politica. La politica ‘non fa’ scienza, la scienza la fanno gli scienziati. La politica decide quale strumento vuole utilizzare, se vuole utilizzare l’obbligatorietà e in quale misura. Stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore capace da una parte di garantire la frequenza dei bambini negli asili nido e che dall’altra parte metta al centro del dibattito parlamentare la revisione dell’impianto del D.L Lorenzin”, ha concluso il ministro Grillo.

In sostanza, il ministro della Salute sarebbe favorevole a una revisione della legge che ha reintrodotto l’obbligo vaccinale, ma allo stesso tempo – forte della sua formazione in medicina – contesta le affermazioni anti-scientifiche proferite dal ministro dell’interno.

fonte: https://www.fanpage.it/vaccini-il-ministro-giulia-grillo-risponde-a-salvini-su-obbligo-possiamo-discutere-ma-la-scienza-non-la-fa-la-politica/

…Ora qualcuno ci può spiegare con calma, con molta calma, perchè cazzo un Ministro degli Interni si mette a parlare di vaccini…?

 

Ministro degli Interni

 

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…Ora qualcuno ci può spiegare con calma, con molta calma, perchè cazzo un Ministro degli Interni si mette a parlare di vaccini…?

 

Salvini (anche ministro della Salute): ‘inutili 10 vaccini, parlerò con la Grillo’

Burioni risponde: lei ha detto una cosa non rispondente al vero, perché quelli che riporto io sono fatti, suffragati da dati scientifici solidissimi.

Sulla questione dei vaccini “garantisco l’impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe, vadano a scuola”, perché “la priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi” anche se non vaccinati. Lo ha affermato Matteo Salvini, ministro dell’Interno, intervenendo telefonicamente a RadioStudio54.
A proposito di una eventuale rimozione degli obblighi vaccinali, Salvini ha puntualizzato che al governo “siamo in due, c’è un’alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati, al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi”, e dunque “continueremo, perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi”, ha concluso il ministro, inviando un ringraziamento “per il loro coraggio” ai ricercatori Antonietta Gatti e Stefano Montanari.

Durissima la replica dell’immunolgo Roberto Burioni: “No, Ministro Salvini – scrive il prfessore sulla sua pagina Facebook – dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi. Sono gli stessi vaccini che vengono usati con identici tempi e identici modi in tutto il mondo. Sono i dieci vaccini che hanno salvato e salvano, in tutta sicurezza, milioni di vite”.

“Ministro Salvini – prosegue Burioni – lei ha detto una cosa non rispondente al vero, perché quelli che riporto io sono fatti, suffragati da dati scientifici solidissimi. Quella che ha detto è una bugia, una bugia pericolosissima. E che a dirla – conlucde il medico – sia chi ha la responsabilità della sicurezza del mio paese è una cosa che mi preoccupa molto”.

tratto da: https://www.globalist.it/politics/2018/06/22/salvini-anche-ministro-della-salute-inutili-10-vaccini-parlero-con-la-grillo-2026682.html

L’accusa del Codacons: per colpa dei continui tagli e di una gestione politica sballata di Renzi e Lorenzin, la Sanità in Italia è diventata un privilegio dei ricchi

Codacons

 

 

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L’accusa del Codacons: per colpa dei continui tagli e di una gestione politica sballata di Renzi e Lorenzin, la Sanità in Italia è diventata un privilegio dei ricchi

SANITÀ PUBBLICA, ATTESA FINO A 1 MESE IN PIÙ IN 3 ANNI
CODACONS: COLPA DEI CONTINUI TAGLI ALLA SANITA’ E DI UNA GESTIONE POLITICA SBALLATA. SUBITO DIMISSIONI DEL MINISTRO LORENZIN

IN ITALIA SANITA’ E’ PRIVILEGIO DEI RICCHI, CON LORENZIN SITUAZIONE E’ PEGGIORATA

I numeri emersi dall’indagine sui tempi delle liste di attesa realizzata dal C.R.E.A. non lasciano spazio alle interpretazioni e dimostrano in modo inequivocabile come il servizio sanitario sia gravemente peggiorato negli ultimi anni. Lo afferma il Codacons, che chiede oggi le dimissioni del Ministro della salute, Beatrice Lorenzin.
Dallo studio si evince come la sanità in Italia sia un privilegio dei ricchi: chi ha risorse disponibili può curarsi meglio e più velocemente, e la causa di tale peggioramento è da ricercarsi principalmente nei continui tagli alla sanità registrati nel nostro paese negli ultimi anni, che hanno prodotto un peggioramento qualitativo e quantitativo del servizio reso all’utenza – spiega il Codacons – In tale contesto la politica ha una responsabilità evidente, perché la gestione della sanità pubblica e delle risorse in tale settore è risultata del tutto sballata. Da notare infine come i tempi di attesa si siano allungati sotto la guida del Ministro Beatrice Lorenzin, che ha dedicato forse troppa attenzione ai vaccini obbligatori e non sufficiente impegno verso un miglioramento della sanità pubblica e un abbattimento delle liste d’attesa. Per tale motivo chiediamo al Ministro della salute di rassegnare oggi stesso le proprie dimissioni.

fonte: https://codacons.it/sanita-pubblica-attesa-fino-a-1-mese-in-piu-in-3-anni/

L’applauso del Codacons a Virginia Raggi e alla sua scelta di garantire che i bambini non vaccinati la tutela dei loro diritti fondamentali, lesi dagli errori della Legge Lorenzin

 

Codacons

 

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L’applauso del Codacons a Virginia Raggi e alla sua scelta di garantire che i bambini non vaccinati la tutela dei loro diritti fondamentali, lesi dagli errori della Legge Lorenzin

 

ROMA, VACCINI: PIENO APPOGGIO DEL CODACONS AL SINDACO RAGGI

ORA TUTTI I SINDACI ADOTTINO PROVVEDIMENTI ANALOGHI. DIRITTO AD ISTRUZIONE DEVE ESSERE GARANTITO, LEGGE LORENZIN PRESENTA ERRORI E LACUNE

Pieno appoggio del Codacons all’iniziativa del sindaco di Roma Virginia Raggi, che ha scritto ieri al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli per informarli della mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina, riguardo alla necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti gli alunni non ancora vaccinati.
Si tratta di una iniziativa lodevole perché tesa a garantire non solo il rispetto delle leggi vigenti, ma anche il diritto all’istruzione dei bambini, che non può essere messo a rischio da norme lacunose – spiega il Codacons – Chiediamo oggi a tutti i sindaci d’Italia di adottare misure analoghe a quelle della Raggi, attivandosi per garantire che i bambini non vaccinati ma regolarmente iscritti a scuole e asili siano pienamente tutelati nei loro diritti fondamentali, lesi dagli errori contenuti nella Legge Lorenzin, e in nessun caso siano allontanati dalle strutture educative e scolastiche.

fonte: https://codacons.it/roma-vaccini-pieno-appoggio-del-codacons-al-sindaco-raggi/

VACCINI, ANCORA UNA FAKE NEWS DI STATO – L’accusa del Codacons: è falso che il Consiglio di Stato abbia deciso sulla legittimità della legge Lorenzin, assolutamente FALSO.

 

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VACCINI, ANCORA UNA FAKE NEWS DI STATO – L’accusa del Codacons: è falso che il Consiglio di Stato abbia deciso sulla legittimità della legge Lorenzin, assolutamente FALSO.

Lo sapete, no? ci sono anche le Fake News di Stato.

Tipo quelle buttate lì da quella specie di Ministro della Salute che ci ritroviamo che per fare pubblicità ai vaccini – si, pubblicità, come si fa per un profumo o una merendina (anzi, ci meravigliamo che l’idea del buondì motta non sia venuta prima alla Lorenzin. Ve lo immaginate un virus che piomba dal cielo e polverizza il non-vaccinato di turno?).

Fake News di Stato tipo le 2 fantomatiche epidemie (con tanto di numeri, 200 e 270 morti) di morbillo a Londra o la circolare con cui, in taluno paesi, veniva sconsigliato di visitare Gardaland perchè piena di non vaccinati. E tante altre, non ultima l’affermazione che “le nostre uova sono sicure. I controlli sono già stati fatti. Non c’è alcun pericolo” e infatti…

Ed ora ecco l’accusa del Codacons:

VACCINI: E’ FALSO CHE IL CONSIGLIO DI STATO ABBIA DECISO SULLA LEGITTIMITA’ DELLA LEGGE LORENZIN

CODACONS DENUNCIA: STRUMENTALIZZAZIONI INACCETTABILI. GIUDICI RIMANDANO QUESTIONE A CONSULTA MA QUALCUNO HA PASSATO AD AGENZIE DI STAMPA NOTIZIE FALSE

Totalmente false le notizie circolate in queste ore circa il parere del Consiglio di Stato sul decreto Lorenzin relativo alle vaccinazioni. Lo denuncia il Codacons, che rende pubblico il documento del CdS che smentisce le errate informazioni riportate dai mass media.
E’ totalmente falso che il Consiglio di Stato abbia deciso sulla legittimità della legge Lorenzin; al contrario i giudici si sono astenuti da qualsiasi decisione rimandando la questione alla Corte Costituzionale cui pende un ricorso della Regione Veneto con l’intervento del Codacons – spiega l’associazione. Ciò che il CdS ha fatto, è stato solo chiarire che la legge si applica già a partire dall’anno scolastico in corso, ma non ne ha avallato la legittimità, come al contrario hanno sostenuto alcuni giornalisti evidentemente ingannati da veline fatte circolare appositamente per creare disinformazione.
L’unica novità introdotta dal parere del Consiglio di Stato, è quella che permette la trasmissione di dati sensibili sui bambini vaccinati dalle Asl alle scuole e viceversa, un principio assurdo che cozza nettamente con le disposizioni del Garante per la privacy, che ha vietato il passaggio di dati sui bimbi non vaccinati dalle Asl agli istituti scolastici.
Per ricostruire la verità e contrastare assurde strumentalizzazioni su una materia delicata come i vaccini, il Codacons pubblica oggi sul proprio sito internet il parere integrale del CdS, disponibile cliccando qui.

fonte: https://codacons.it/vaccini-falso-consiglio-abbia-deciso-sulla-legittimita-della-legge-lorenzin/

Vaccini obbligatori ma non per i figli dei ricchi

 

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Vaccini obbligatori ma non per i figli dei ricchi

Spunta una falla nella legge: basta pagare una multa per farla franca

(di Stefano Sansonetti – lanotiziagiornale.it) – La polemica sui vaccini nelle scuole non accenna a ridimensionarsi. E non deve ingannare la marcia indietro innestata ieri dalla Ragione Veneto, guidata dal leghista Luca Zaia, che ha annunciato il ritiro della moratoria precedentemente imposta al decreto Lorenzin. Moratoria che avrebbe fatto slittare al 2019 gli obblighi imposti dal provvedimento governativo. Detto questo il Veneto, con il suo momentaneo passo indietro, non ha minimamente deposto le armi. Adesso infatti dovrà pronunciarsi il Consiglio di Stato. Mentre rimane tutto da giocare il ricorso alla Corte costituzionale. Semmai bisognerebbe concentrarsi sulle falle che ancora oggi rendono fragile il decreto vaccini. Buchi normativi che, secondo i legali che stanno assistendo la Regione, hanno del clamoroso. Uno su tutti: a quanto pare se i genitori pagano la multa, conseguente alla mancata vaccinazione dei figli, di fatto si vedono estinto l’obbligo di vaccinazione, con la possibilità di mantenere i figli stessi a scuola. Per carità, la questione esige precise distinzioni. Ma come è possibile un esito del genere?

I dettagli – Basta leggere con attenzione il combinato disposto del decreto vaccini (dl  73 del 2017, coordinato con la legge di conversione 119 del 2017) e la circolare del ministero della salute del 16 agosto. Diciamo subito che il comma 1 dell’articolo 1 del decreto premette seccamente che al fine di assicurare la tutela della salute pubblica “per i minori di età compresa tra zero e sedici anni sono obbligatorie e gratuite” le ormai famose 10 vaccinazioni di cui si parla da mesi. Il successivo comma 4 stabilisce che in caso di mancata osservanza dell’obbligo di vaccinazione “ai genitori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 a euro 500”. Per Luca Antonini, ordinario di diritto costituzionale a Padova e uno dei legali della Regione Veneto, questo significa che “il pagamento della multa estingue l’obbligo di immunizzazione”. Da qui la sua provocazione: “E’ ridicolo che la Lorenzin abbia sostenuto che il Veneto vuole diffondere epidemie, visto che secondo la sua legge basta pagare la multa e i bambini possono andare a scuola. Allora anche i ricchi sarebbero responsabili di epidemie?”. La provocazione tende anche a riflettere la tensione di questi giorni, ma i tecnici della Regione sono convinti di poterla argomentare nel dettaglio. Per fare il passaggio successivo bisogna andarsi a leggere la circolare ministeriale del 16 agosto.

Il richiamo – Qui c’è espressamente scritto che “la sanzione estingue l’obbligo di vaccinazione, ma non permette comunque la frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia”. La prima parte della disposizione sembrerebbe dare ragione ai legali del Veneto, anche se poi si dice chiaro e tondo che al minore senza vaccino, seppur con multa pagata dai genitori, è comunque preclusa la frequenza. Ma è proprio qui che Antonini e i suoi colleghi rilanciano. E citano il comma 3 dell’articolo 3 del decreto, il quale dice che la documentazione che comprova la vaccinazione costituisce “requisito d’accesso” per i servizi educativi dell’infanzia e per le scuole d’infanzia. Ma la stessa documentazione, prosegue il comma 3, “non costituisce requisito di accesso alla scuola” per gli altri gradi di istruzione. Insomma, gli avvocati della Regione ne deducono che per gli alunni più grandi, pagata la multa ed estinto l’obbligo della vaccinazione, le porte della scuola sono spalancate. Per carità, è chiaro che la battaglia legale si gioca sulla frasi, sulle parole e sulle singole virgole. Ma forse qualche bella falla nella legge targata Beatrice Lorenzin e Valeria Fedelic’è. E non è affatto da escludere che la tregua firmata ieri, grazie al passo indietro del Veneto, sia solo un modo per rinviare le sorprese a un secondo momento.

tratto da: https://infosannio.wordpress.com/2017/09/08/vaccini-obbligatori-ma-non-per-i-figli-dei-ricchi/

Per Renzi, Lorenzin & C. i vaccini sono assolutamente sicuri. Chi afferma il contrario è un complottista! Dimenticano però di quando era il Pd a voler istituire una “Giornata per le vittime dei vaccini” …curioso, vero?

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Per Renzi, Lorenzin & C. i vaccini sono assolutamente sicuri. Chi afferma il contrario è un complottista! Dimenticano però di quando era il Pd a voler istituire una “Giornata per le vittime dei vaccini” …curioso, vero?

Quando era il Pd a voler istituire una ‘Giornata per le vittime dei vaccini’

Siamo di fronte all’ennesima montatura mediatica per denigrare i 5 Stelle.

Questa volta l’attacco arriva dall’estero: il New York Times ha pubblicato un articolo in cui accusa il M5S di aver “portato avanti una campagna attiva su una piattaforma anti vaccini ripetendo i falsi legami tra vaccinazioni e autismo”

Media e politici italiani hanno colto la palla al balzo per attaccare il movimento di Beppe Grillo, i cui esponenti, e il leader stesso, in passato avevano criticato certi aspetti delle vaccinazioni.

Ma i 5 Stelle non hanno mai espresso una posizione ufficiale contro i vaccini, hanno ribadito i deputati M5S in commissione Affari Sociali: “Per noi i vaccini sono essenziali e riteniamo che sia dovere e responsabilità di medici, pediatri e istituzioni fare in modo che ci sia il più alto numero possibile di vaccinazioni”.

Il medico Roberto Burioni, star nascente del web renziano, ha pubblicato sui social la foto del documento riguardante una vecchia proposta di legge dei 5 Stelle che prevedeva “l’eventuale diniego dell’uso dei vaccini per il personale della pubblica amministrazione”.

Molto bene. Burioni, però, ha dimenticato di allegare un’altra proposta, quella del deputato dem Giovanni Burtone, il quale presentò una proposta di legge alla Camera per istituire una ‘Giornata per le vittime dei vaccini’.

Ne parla l’Huff Post:

“spulciando tra le proposte di legge depositate alla Camera dei deputati spunta quella del deputato Pd, Giovanni Mario Salvino Burtone, che chiede l’istituzione di una Giornata in ricordo ‘delle persone decedute o rese disabili a causa di vaccinazioni al fine di onorare la memoria di quanti hanno contribuito, con il loro sacrificio, a tutelare il diritto alla salute dell’intera collettività’.

Burtone, laureato in Medicina, cardiologo, medico legale, come si legge dalla scheda di presentazione sul sito della Camera, ha depositato la proposta di legge il 21 maggio 2013. Nella proposta è indicata la data della Giornata, cioè il 29 ottobre, e soprattutto le motivazioni che hanno spinto il deputato dem a proporre l’istituzione della stessa Giornata.

In realtà si tratta di un remake perché, come spiega lo stesso Burtone, la proposta era stata già presentata nella precedente legislatura da lui stesso e dai colleghi Codurelli e Duilio.

Scrive Burtone nella proposta di legge a proposito di quelle che lui definisce nel testo come “vittime delle vaccinazioni obbligatorie:

‘Non dimentichiamo che queste vittime sono state o sono nella maggior parte dei casi bambini, «usati legittimamente» per preservare la salute della collettività. Sono vittime le cui famiglie sono state tenute all’oscuro del rischio reale in cui i loro cari sarebbero incorsi. Sono cittadini ai quali il diritto ad avere una vita normale è stato negato per tutelare il bene supremo della salute’.”

Perché i giornali, Huff Post a parte, non hanno riportato questa notizia?

Ferdinando Imposimato senza peli sulla lingua sui vaccini obbligatori: riforma che mira solo al profitto delle industrie farmaceutiche a scapito della salute dei bambini, violando la Costituzione e la Convenzione sui Diritti dell’Uomo

 

Imposimato

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Ferdinando Imposimato senza peli sulla lingua sui vaccini obbligatori: riforma che mira solo al profitto delle industrie farmaceutiche a scapito della salute dei bambini, violando la Costituzione e la Convenzione sui Diritti dell’Uomo

Imposimato sui vaccini obbligatori: ecco le violazioni del Governo della Convenzione di Oviedo dei Diritti dell’Uomo
Lettera di Ferdinando Imposimato (Maddaloni9 aprile 1936): è un magistratopolitico e avvocato italiano, nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.

“Cari amici,
anzitutto esprimo, pur nel rispetto della carica, la mia indignazione per l’indifferenza mostrata dal Presidente della Repubblica di fronte alle molteplici violazioni della Costituzione da parte del Governo nella emanazione del decreto sui vaccini obbligatori, imposto da un Governo illegittimo espresso da un Parlamento Illegittimo, secondo la sentenza n 1 del 2014 della Consulta.

Violazioni che emergono implicitamente dalle decisioni della Consulta e della Corte Europea Diritti dell’Uomo, anche alla luce del reperimento dell’ordinamento italiano della Convenzione di Oviedo.
Il Parlamento, con una minoranza divenuta illegittima maggioranza, non poteva fare una riforma di questa portata , che mira al profitto delle industrie farmaceutiche a scapito della salute dei bambini e dei ragazzi fino a 16 anni, contro la volontà della stragrande maggioranza degli italiani.

Inoltre, contro le decisioni della Consulta, nessuna informazione è stata data dal Governo sui rischi alla salute e sui danni economici alle famiglie in caso di possibili reazioni avverse. Sono stati imposti medicinali e sieri che ancora oggi possiamo definire sperimentali e possono incidere negativamente sui bambini dal punto di vista organico , come è accaduto in migliaia di casi.

Ciò emerge dalla sentenza della Corte Costituzionale n 307 1990, relatore Aldo Corasaniti, secondo cui la legge impositiva di trattamento sanitario dà luogo al risarcimento del danno ex art 2043 cc se sia carente <<la comunicazione alla persona che vi è assoggettata o alle persone che siano tenute a prendere decisioni per essa, di adeguate notizie circa i rischi di lesione nonché delle particolari precauzioni che, allo stato della conoscenze scientifiche , siano rispettivamente verificabili e adottabili>>.

Al 31 dicembre 2016 le segnalazioni di reazioni avverse relative solo ai vaccini, con insorgenza nel 2014, sono state 8.873. Per quanto riguarda l’età, si possono considerare riferibili ad infra-sedicenni il 90% delle reazioni avverse. In generale, i dati relativi ai decessi e ai casi gravi, valutati sulla base della tipologia del vaccino, evidenziano 946 casi di reazioni avverse gravi relative ai vaccini indicati nel decreto.

Non basta: la tutela della salute rientra tra le materie di legislazione concorrente; lo stesso art 117 afferma che nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per determinare i principi fondamentali, riservati allo Stato; di conseguenza, sono le Regioni a dovere decidere la politica sanitaria.

In ciò condivido la decisione della Regione Veneta di impugnare il decreto sui vaccini davanti alla Consulta Laddove la competenza legislativa è stata demandata alle singole regioni (o a regioni e Stato), lo Stato non poteva arrogarsi il diritto di decidere in una materia concorrente non rispettando il potere legislativo concesso con la riforma del Titolo V alle regioni.

Meno che mai la politica sanitaria concorrente dello Stato consente il ricorso alla decretazione d’urgenza: la Corte Costituzionale si è espressa con la sentenza n. 22 del 2012, che sul punto è giurisprudenza tassativa e non derogabile.

La decretazione di urgenza significa violazione della Costituzione, salvo che esista uno stato di necessità. Ma la vaccinazione è un trattamento preventivo per persone sane, in quest’ambito non si configura lo stato di necessità, per il quale non occorre il consenso del paziente o del suo rappresentante legale.

La legge 29 luglio 2017 va contro la Convenzione di Oviedo adottata a Nizza, recepita in Italia con legge n. 145/2001. Essa ha stabilito il fondamentale principio dell’autodeterminazione in materia di salute.

E sancisce che il consenso libero e informato del paziente deve essere considerato prima di tutto come un fondamentale diritto del cittadino europeo , che riguarda il fondamentale diritto alla integrità della persona.

La convenzione afferma all’art 5 che <<un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso libero e informato. Tale persona riceve preliminarmente informazioni adeguate sulle finalità e sulla natura del trattamento nonché sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può in qualsiasi momento revocare liberamente il proprio consenso >>.

Ed invece sui vaccini , fino ad oggi in Italia è mancata la informazione preventiva sui rischi cui va incontro il bambino o ragazzo, spesso di mali irreversibili. La stessa convenzione prevede all’art 28 che ciascuno stato firmatario , tra cui l’Italia, si impegna affinché siano oggetto di dibattito pubblico appropriato alla luce delle implicazioni mediche , sociali , economiche , etiche e giuridiche pertinenti di consultazioni appropriate>>.

Ma, come ha giustamente rilevato l’avvocato Michele Bonetti, vi è disparità di trattamento tra la scuola dell’infanzia e la scuola dell’obbligo sul versante della presentazione di idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie imposte dall’art 1. Nel primo caso l’esibizione della documentazione è requisito di accesso , nel secondo caso, invece, no.

E così la mancata presentazione di idonea documentazione comporterà la sanzione della non iscrizione del bimbo o della bimba alla scuola della infanzia, mentre non comporterà il rifiuto , da parte del dirigente scolastico, dell’ammissione per l’alunno/a agli “altri gradi di istruzione “ scolastica, ovvero della scuola dell’obbligo, che come stabilisce l’art 34 Costituzione , è “ impartita per almeno otto anni” ed è “obbligatoria e gratuita”.

Infine il 9 luglio 2002, la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha precisato, in una decisione su un cittadino italiano, che <<la vaccinazione obbligatoria, essendo un trattamento medico non volontario , costituisce una ingerenza nel diritto al rispetto della vita privata e familiare garantita dall’articolo 8 della Convenzione Europea>> ( affare Salvetti).

La Costituzione afferma che <<la potestà legislativa ( e quindi il decreto del Governo Gentiloni) è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali>>. Ed invece il Governo Gentiloni , votato da un Parlamento illegittimo ha disatteso anche l’art 117 della CostituzioneNoi ci batteremo per la difesa della Costituzione e della Convenzione di Oviedo (Europea dei diritti dell’Uomo). “

 

tratto da: http://www.radical-bio.com/2017/08/07/imposimato-sui-vaccini-obbligatori-ecco-le-violazioni-del-governo-della-convenzione-di-oviedo/

La voce di un giornalista scomodo – Gianluigi Paragone: Fiero di queste donne. In piazza per lottare, non solo contro l’obbligatorietà dei vaccini!

Gianluigi Paragone

 

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La voce di un giornalista scomodo – Gianluigi Paragone: Fiero di queste donne. In piazza per lottare, non solo contro l’obbligatorietà dei vaccini!

 

La forza delle donne. Non solo contro l’obbligatorietà dei vaccini
In tante città italiane si stanno moltiplicando manifestazioni silenziose di genitori che, armati di fiaccola, sfilano contro la obbligatorietà dei vaccini. La stampa non parla di loro, come non parlò (ilfattoquotidiano.it fu una eccezione) della grande manifestazione di Pesaro. Nemmeno i partiti hanno capito bene come “maneggiare” questo popolo spontaneo. Soltanto i solonisanno tutto di loro e denigrano, offendono, sminuiscono. Ora, perché qualcuno ha alzato la voce e sputato a qualche parlamentare, diventano “la” notizia. Diventano aggressori violenti.

Non ci sto! Qui, se c’è qualcuno che sta esagerando, è il Potere. Ecco perché non solidarizzo con i presunti aggrediti. Di contro, mi permetto di chiedere a questi manifestanti di non cascare nella trappola del Palazzo.

Li chiamano freevax, no vax. Non mi piacciono le etichette perché le etichette servono come scorciatoia per evitare la fatica dell’ascolto e della curiosa conoscenza. Sono solo cittadini animati da quel fuoco – il fuoco delle loro torce – che anima la politica. Già, perché in questi tempi di apatia politica, questo popolo trasversale sta masticando politica. È esso stesso politica. È un popolo che non si omologa, al contrario rivendica e dissente.

La forza di questo popolo è la forza delle mammedelle mogli. Delle donne. Qui non c’è bisogno di creare quote rosa perché queste donne cambieranno i connotati a un politica incapace – insisto perché più che un errore, è il peccato mortale – di ascoltare. Sono mamme cui è sottratto un percorso di convidisione, di confronto. È la Legge che decide, nel solco di un Leviathano che decide senza margine di discussione: ce lo comanda l’Europa, la Finanza, Dio o Allah, la Scienza, il Potere. Ce lo impone il Verbo unico, il Pilota automatico.

Sono orgoglioso di questo dissenso. Che è stato il dissenso delle madri contro la #buonascuola, contro le città inquinatee non più a misura di bimbi. Che è il dissenso contro le sofisticazioni dei cibi, che non sono prodotti alimentari ma solo il frutto di una terra che è donna, Gea. Ci sono le mamme a capo della capillare e silenziosa ostruzione all’obbligo vaccinale fatto con modalità velatamente mercantili. Ci sono le mamme a dire ‘no’ a una scuola pubblica umiliata da un popolo dì precarissimi docenti. E ho visto donne a capo della rivolta dei risparmiatori truffati, due per tutte: Milena Zaggia da Ferrara, che non molla il megafono quando gli altri cominciano a vacillare, e Giovanna Mazzoni, che con il suo campanello non lascia una pausa che sia una alla protesta di cittadini traditi.

Infine ho visto donne rivendicare diritti del lavoro, perché la loro condizione è sempre un piolo sotto nella instabile scala occupazionale.
Fiero di queste donne che si stanno caricando sulle spalle un’altra politica, come fossero l’ecista antico che condurrà i dissidenti in una nuova terra dove seminare un’altra comunità. In tempi di afasia politica, di indifferenza, questa passione mi muove a marciare accanto a loro. Con discrezione.