Renzi ed il Pd ormai hanno capito che chi li vota è un branco di subnormali a cui puoi far bere qualunque cazzata. L’ultima? TOTTI SE NE È ANDATO PER COLPA DELLA RAGGI! …Non ridete, per uno che vota Renzi, questa cosa qui è più che attendibile!!

TOTTI

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

Renzi ed il Pd ormai hanno capito che chi li vota è un branco di subnormali a cui puoi far bere qualunque cazzata. L’ultima? TOTTI SE NE È ANDATO PER COLPA DELLA RAGGI! …Non ridete, per uno che vota Renzi, questa cosa qui è più che attendibile!!

…E sì, chi l’avrebbe mai detto: rimpiangere i bei tempi in cui oltre metà del nostro Parlamento era certo, oltre ogni ragionevole dubbio, che Ruby era la legittima nipote di Mubarak.

Ne è passata di acqua sotto i ponti e noi siamo diventati sempre più coglioni.

Perchè c’è un ebete che mette in giro la voce che Totti ha abbandonato il calcio per colpa della Raggi …e se lo fa c’è qualche demente che gli crede pure.

Questo è Renzi, questa è la sinistra di oggi e, purtroppo, questi sono gli Italiani…

Ci racconta Franco Bechis:

L’ultima di Matteo Renzi: Totti se ne è andato per colpa della Raggi

Sembra una barzelletta, ma è un manifesto che ha messo in rete il Partito democratico. Accusando Virginia Raggi di essere la vera responsabile dell’addio di Francesco Totti alla Roma. Lo avrebbe fatto scappare lei, mentre Luciano Spalletti e James Pallotta si sbracciavano per farlo giocare ancora la prossima stagione. Sarà colpa della visita nello spogliatoio che la Raggi ha fatto prima della partita? Totti l’ha vista e se l’è data a gambe? Il Pd di renzi cita per nobilitare la trovata un articolo del New York Times. Che però non dice proprio quello che è scritto nel manifesto, ma racconta l’addio del campione che mette ko una città che nell’ultimo decennio (non nell’ultimo anno) ha dovuto fare i conti con il lavoro perduto e il dramma dei rifiuti… Via il bianchetto su quel “decennio”, e la trovata Pd è in rete. Ideata dagli stessi che ogni giorno tuonano sulle fake news della rete. (Franco Bechis)