Tajani, il pupillo di Berlusconi, ci riprova con la solita cazzata: “Mussolini ha fatto anche cose buone” …tutte balle – Rinfrescatevi la memoria: “Quando c’era lui…” ecco i MITI DA SFATARE sul fascismo

 

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Tajani, il pupillo di Berlusconi, ci riprova con la solita cazzata: “Mussolini ha fatto anche cose buone” …tutte balle – Rinfrescatevi la memoria: “Quando c’era lui…” ecco i MITI DA SFATARE sul fascismo

Laggi anche:

Ci risiamo, l’assessora lombarda Lara Magoni la spara grossa: “Ci fu un fascismo buono” …Glie la rinfreschiamo noi la memoria a questa cretina, con una semplice ricordo storico: “Nessuno dei duecento bambini è mai tornato”…

“Quando c’era lui…” ecco i MITI DA SFATARE sul fascismo

 Alcuni articoli mettono in dubbio i “miti del fascismo” che spesso vengono rilanciati sul web; ve li proponiamo di seguito. Cosa ne pensate?
QUANDO C’ERA LUI I TRENI ARRIVAVANO IN ORARIO… qualche mito da sfatare.

Mito: Devi ringraziare il Duce se esiste la pensione.Realtà: In Italia la previdenza sociale nasce nel 1898 con la fondazione della “Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai”, un’assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento dello Stato e dal contributo anch’esso libero degli imprenditori. Mussolini aveva in quella data l’età 15 anni. L’iscrizione a tale istituto diventa obbligatoria solo nel 1919, durante il Governo Orlando, anno in cui l’istituto cambia nome in “Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali”. Mussolini fondava in quella data i Fasci Italiani e non era al governo.
Tutta la storia della nostra previdenza sociale è peraltro verificabile sul sito dell’Inps. La pensione sociale viene introdotta solo nel 1969. Mussolini in quella data è morto da 24 anni.

Mito: Il Duce garantì l’assistenza sanitaria a tutti lavoratori.

Realtà: Con la legge dell’11 gennaio 1943, n. 138, con il nome di Ente mutualità fascista – Istituto per l’assistenza di malattia ai lavoratori, venne istituita la prima Cassa Mutua di Assistenza di Malattia che offriva tutele solo ai lavoratori del pubblico impiego. Tutti gli altri non ne avevano diritto.
Il diritto alla tutela della salute per tutti nasce il 13 maggio 1947, data in cui viene istituita l’INAM, Istituto Nazionale per l’assicurazione contro le malattie, riformato nel 1968, con la legge n. 132 (cosiddetta “legge Mariotti”), che assisteva tutti i lavoratori, anche coloro che dipendevano da imprese private.
Nel 1978, con la legge n. 833 del 27 dicembre, veniva estesa, oltre che l’indennità retributiva in caso di malattia, anche il diritto all’assistenza medica con la costituzione del Servizio Sanitario Nazionale, con decorrenza del 1º luglio 1980 (la cosiddetta “riforma sanitaria”). La norma era chiaramente ispirata al National Health Service (NHS) britannico.

Mito: La cassa integrazione guadagni è stata pensata e creata dal Duce.

Realtà: La cassa integrazione guadagni (CIG) è un ammortizzatore sociale per sostenere i lavoratori delle aziende in difficoltà economica. Nasce nell’immediato dopoguerra per sostenere i lavoratori dipendenti da aziende che durante la guerra furono colpite dalla crisi e non erano in grado di riprendere normalmente l’attività. Quindi la cassa integrazione nasce per rimediare ai danni causati dal fascismo e della guerra che hanno causato milioni di disoccupati.

Mito: Il Duce ha avviato il progetto della bonifica pontina.Realtà: I primi lavori di bonifica cominciarono nel 1924 con l’istituzione del Consorzio di Bonifica di Piscinara che avviò la canalizzazione delle acque del bacino del fiume Astura, riprendendo un progetto di Leonardo Da Vinci, interessato anche lui su una ipotesi di bonifica. Addirittura i primi lavori furono eseguiti da i Volsci (intorno al VI secolo a.c.) che, con un sistema di drenaggio a base di cunicoli rimasti celebri e forse insuperati, riuscirono ad assicurare la disciplina delle acque per cui la zona divenne prosperosa e fertile. Mussolini, quindi, non ha avviato un bel niente.

Mito: Ai tempi del Duce eravamo tutti più ricchi.

Realtà: Mussolini permise agli industriali e agli agrari di aumentare in modo consistente i loro profitti, a scapito degli operai. Infatti fece approvare il loro contenimento dei salari.
Nel 1938, dopo 15 anni di suo operato, la situazione economica dell’italiano medio era pessima, il suo reddito era circa un terzo di quello di un omologo francese.

Mito: Il Duce ha fatto costruire grandi strade in Italia.Realtà: Il programma infrastrutturale che prevedeva la costruzione delle strade completate durante il ventennio cominciò già durante il quinto governo di Giovanni Giolitti, avendo constatato l’impossibilità di uno sviluppo industriale in mancanza di solide strutture.

Mito: Il Duce è stato l’unico uomo di governo che abbia veramente amato questa nazione.Realtà:  “Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative”
Già…proprio amore.
Mussolini amava talmente l’Italia che:
– ha instaurato una dittatura
– ha abbassato tutti i salari
– ha firmato i Patti Lateranensi
– ha portato il paese al collasso economico
– ha tolto la libertà ai cittadini italiani
– instaurando le leggi razziali ha scritto una delle pagine più infami e vili della storia italiana.
Voleva così bene al suo popolo da farlo sprofondare in una guerra civile quando fu esautorato dal potere creando la Repubblica Sociale Italiana. Un paese già allo sbando a causa dell’armistizio dell’8 settembre e provato dalla guerra (condotta da lui con esiti a dir poco disastrosi) venne dilaniato ancora di più tra cosiddetta” Repubblica di Salò” e Italia liberata.

Tra l’altro, non è vero neppure che che “quando c’era lui i treni arrivavano in orario”.
Come spiega questo articolo dell’Indipendent si tratterebbe infatti di un mito derivante dalla propaganda durante il Ventennio.
La puntualità dei treni era infatti per la propaganda fascista il simbolo del ritorno all’ordine nel paese ma, in realtà, è solo grazie alla censura sistematica delle notizie riguardanti incidenti e disservizi ferroviari che questa immagine si è potuta formare.

Cari nostalgici del fascismo, il mascellone è finito appeso a testa in giù con le persone che prendevano a calci il suo cadavere. Chiedetevi il perchè.

 

Eccone un’altro – Tajani, “Mussolini fece anche cose buone” …Ricordiamo un po’ a questo idiota chi era Mussolini: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto…

 

Tajani

 

 

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Eccone un’altro – Tajani, “Mussolini fece anche cose buone” …Ricordiamo un po’ a questo idiota chi era Mussolini: un buffone travestito da dittatore che ha lasciato dietro di se solo le macerie di un’inutile guerra e che ha sulla coscienza la vita di 500.000 italiani, oltre quelle di Ebrei e dei popoli che ha combattuto…

 

Chi è stato questo sig. Benito Mussolini che ha fatto anche cose buone? Un dittatore che ha privato il popolo italiano della libertà, ha perseguitato e mandato al confino o costretto all’esilio gli oppositori politici, ha promosse le schifose Leggi Razziali contro gli ebrei italiani che hanno rappresentato l’antefatto della successiva deportazione campi di sterminio nazista. Da capo della repubblichetta fantoccio di Salò ha spalleggiato l’orrore e la barbarie nazista che l’Italia ha drammaticamente conosciuto alle Fosse Ardeatine, a Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e decine e decine di altre stragi.

E’ stato il mandante politico dell’eccidio di Piazzale Loreto con i corpi del partigiani trucidati lasciati in mostra come monito per chi avesse reclamato libertà e giustizia.
Ha portato l’Italia nel disastro della guerra, mandato giovani italiani a morire nella spedizione in Russia e altri nella guerra d’Africa.

E infine, come il peggiore dei vigliacchi, ha cercato di scappare in Svizzera travestito da soldato tedesco.

Si potrebbero aggiungere tante altre cose ma basti ricordare che (fino a prova contraria, anche se ultimamente tanti ci stanno provando…) l’Italia è una repubblica nata dalla Resistenza nella quale l’antifascismo è un valore richiamato nella Costituzione.

Ha fatto anche cose buone?

Mussolini è stato la più grande offesa e vergogna del popolo italiano.

Giusto per rinfrescarVi la memoria, ecco alcune delle tanto osannate cose buone che ha fatto il nostro buon Mussolini:

I 42 fucilati nel ventennio su sentenza del Tribunale Speciale.

28.000 anni di carcere e confino politico agli avversari politici.

80.000 libici sradicati dal Gebel con le loro famiglie e condannati a morire di stenti nelle zone desertiche della Cirenaica dal generale Graziani.

700.000 abissini barbaramente uccisi nel corso della impresa Etiopica e nelle successive “operazioni di polizia”.

I combattenti antifascisti caduti nella guerra di Spagna.

350.000 militari e ufficiali italiani caduti o dispersi nella Seconda Guerra mondiale.

combattenti degli eserciti avversari ed i civili che soffrirono e morirono per le aggressioni fasciste.

45.000 deportati politici e razziali nei campi di sterminio, 15.000 dei quali non fecero più ritorno.

640.000 internati militari nei lager tedeschi di cui 40.000 deceduti ed i 600.000 e più prigionieri di guerra italiani che languirono per anni rinchiusi tra i reticolati, in tutte le parti del mondo.

110.000 caduti nella Lotta di Liberazione in Italia e all’estero.

Le migliaia di civili sepolti vivi tra le macerie dei bombardamenti delle città.

Quei giovani che, o perché privi di alternative, o perché ingannati da falsi ideali, senza commettere alcun crimine, traditi dai camerati tedeschi e dai capi fascisti, caddero combattendo dall’altra parte della barricata.

…E tanti altri ancora…

By Eles

 

 

 

Ecco chi è Tajani, l’aspirante premier del centrodestra: cercò di affossare Giovanni Falcone, è vicino a Silvio Berlusconi ma è soprattutto molto ma molto vicino alle grandi lobby!

Chi è Antonio Tajani

Il nuovo presidente del Parlamento europeo è un politico che conosce molto bene l’Europa, ma è accusato di essere troppo vicino a Silvio Berlusconi e alle grandi lobby

Tajani

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Ecco chi è Tajani, l’aspirante premier del centrodestra: cercò di affossare Giovanni Falcone, è vicino a Silvio Berlusconi ma è soprattutto molto ma molto vicino alle grandi lobby!

Da Fanpage:

M5s attacca Tajani: “Si schierò chiaramente contro Giovanni Falcone”

Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, ha annunciato di aver accettato la candidatura a presidente del Consiglio in caso di vittoria elettorale del centrodestra e di Forza Italia. Il MoVimento 5 Stelle è passato all’attacco in un post su Facebook dal titolo: “Ecco chi è veramente Tajani e cosa diceva su Giovanni Falcone”. Il M5s riporta un articolo scritto da Tajani nel 1988 in cui si schierò “chiaramente contro Giovanni Falcone”, secondo il MoVimento.

Secondo quanto riporta il post, in un articolo sul Giornale Tajani “decise di schierarsi chiaramente contro Giovanni Falcone”.

“I toni di Tajani – secondo il M5s – sono a sostegno di Meli e il logoramento ai danni di Falcone è a tratti smaccato”, con riferimento alla contesa sulla successione ad Antonino Caponnetto come capo dell’ufficio istruzione del tribunale di Palermo.

fonte: https://www.fanpage.it/live/elezioni-politiche-4-marzo-2018-l-ultimo-giorno-di-campagna-elettorale/2/

Da Il Post:

Chi è Antonio Tajani

Il nuovo presidente del Parlamento europeo è un politico che conosce molto bene l’Europa, ma è accusato di essere troppo vicino a Silvio Berlusconi e alle grandi lobby

Martedì 17 gennaio Antonio Tajani è stato eletto presidente del Parlamento europeo al quarto scrutinio con 351 voti, battendo il candidato del Partito Socialista Europeo (PSE) Gianni Pittella che ha ottenuto 282 voti. Tajani, che era il candidato del Partito Popolare Europeo, è un politico esperto dei meccanismi istituzionali europei e dei suoi equilibri: è stato eletto quattro volte al Parlamento ed è stato Commissario europeo tra il 2008 e il 2014. È apprezzato per i suoi modi affabili e la sua capacità di stringere buoni rapporti con gli altri parlamentari, ma è anche criticato per la sua mancanza di carisma, per la sua vicinanza a Silvio Berlusconi e a molte lobby.

Tajani ha 64 anni, è stato ufficiale dell’aeronautica militare e membro del Partito Monarchico (qui trovate una sua breve biografia sul sito Cinquantamila). Ha lavorato come giornalista e inviato per Radio Rai e per Il Giornale. Nel 1994 venne scelto da Silvio Berlusconi come portavoce del suo primo governo. Nello stesso anno fu eletto per la prima volta al Parlamento europeo, dove è stato rieletto in tutte le elezioni successive (1999, 2004, 2000 e 2013).

Nel 2008 fu al centro di uno scontro politico tra il presidente del Consiglio uscente Romano Prodi e Silvio Berlusconi, che aveva appena vinto le elezioni. In quei mesi al governo italiano spettava fornire alla Commissione l’indicazione di un commissario italiano. Prodi e Berlusconi non riuscirono a trovare un candidato comune e si scontrarono per decidere a chi spettasse la nomina. Alla fine, grazie all’aiuto del presidente della Commissione, José Manuel Barroso – membro del PPE come Berlusconi – Tajani riuscì a ottenere la nomina, prima a commissario ai Trasporti e poi, dal 2010, all’Industria.

Secondo alcuni documenti pubblicati lo scorso autunno, durante il suo mandato di commissario ai Trasporti, Tajani ignorò gli avvertimenti sulle emissioni eccessive di alcuni motori diesel prodotte da importanti aziende automobilistiche europee. Secondo alcuni, il fatto che Tajani non abbia fatto pressione sul settore affinché venissero introdotti maggiori controlli sulle emissioni ha contribuito direttamente allo scandalo Dieselgate, che ha portato al ritiro di migliaia di automobili Volkswagen, soprattutto dal mercato degli Stati Uniti, e ha coinvolto molti altri produttori.

Anche per questa ragione, ha detto un anonimo funzionario della Commissione al giornale Politico.eu, Tajani è considerato vicino a lobby e gruppi di interesse. Lo stesso funzionario descrive Tajani come un politico dotato di istinto e in grado di comprendere problemi concreti, ma senza visione e prospettiva storica: «Non è un intellettuale». Tajani è considerato da molti parlamentari europei troppo vicino a Berlusconi e il sito Politico.eu lo ha definito un “leale consigliere” dell’ex presidente del Consiglio italiano. Tajani è stato anche criticato per le posizioni avute in passato sulle unioni tra persone dello stesso sesso. Nel 1996 fu autore di un’interrogazione parlamentare in cui scriveva che i figli di genitori omosessuali subiscono «gravi problemi psicologici e di inserimento nella società».

Tajani ha vinto soprattutto grazie all’alleanza con i liberali dell’ALDE, guidati dall’ex primo ministro belga Guy Verhofstadt (lo stesso gruppo con cui, poche settimane fa, aveva cercato di allearsi il Movimento 5 Stelle). In cambio del suo appoggio, Verhofstadt sarà nominato presidente della Conferenza dei presidenti di commissione, un importante organo interno del Parlamento. Nella prima votazione Tajani ha ottenuto 274 voti (Pittella 183), nella seconda 287 (contro i 200 di Pittella) e nella terza 291 (mentre Pittella 199). Al quarto scrutinio, come prevede il regolamento, hanno partecipato solo Tajani e Pittella, cioè i più votati nel turno precedente.

Il presidente appena eletto ha pronunciato un breve discorso; ha ringraziato tutti i deputati e ha detto che il confronto è stato democratico: «Sarò il presidente di tutti, rispetterò tutti i gruppi. Potrete contare sulla mia totale disponibilità». Ha dedicato la sua vittoria alle persone colpite dal terremoto in centro Italia («Fa molto freddo, non tutti sono riusciti a risolvere i loro problemi») e ha ricordato «le vittime del terrorismo e coloro che soffrono: sia coloro che non hanno casa, sia coloro che non hanno lavoro». Infine, ha chiuso la seduta. Era dal 1979 che un italiano non veniva eletto presidente del Parlamento europeo (l’ultimo fu Emilio Colombo, eletto nel 1977).

 fonte: https://www.ilpost.it/2017/01/18/antonio-tajani/