Dal New York Times le foto dello Yemen che Stati Uniti e Arabia Saudita non vogliono che tu veda… E anche noi ci dovremmo vergognare un bel po’ visto che le armi agli arabi glie le vendiamo proprio noi…!

Yemen

 

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Dal New York Times le foto dello Yemen che Stati Uniti e Arabia Saudita non vogliono che tu veda… E anche noi ci dovremmo vergognare un bel po’ visto che le armi agli arabi glie le vendiamo proprio noi…!

L’Arabia Saudita mantiene un blocco mediatico tale che i giornalisti non possono documentare le atrocità commesse nello Yemen con la complicità statunitense.

Le immagini come quelle che accompagnano l’articolo pubblicato martedì scorso sul quotidiano statunitense ‘The New York Times’, scritto da Nicholas Kristof non appaiono sugli schermi televisivi e raramente nei quotidiani occidentali, in parte perché l’Arabia Saudita blocca con successo l’accesso di giornalisti stranieri nello Yemen.

Il giornalista Nicholas Kristof nel suo articolo pubblicato ha denunciato di aver cercato per quasi un anno di raggiungere aree devastate dagli attacchi sauditi nello Yemen senza successo perché il regime saudita lo ha impedito.

Kristof ha poi riferito che l’unico modo per accedere alle aree dello Yemen soggetto a continue attacchi aerei è attraverso voli charter organizzati dalle Nazioni Unite e gruppi umanitari, in quanto i voli commerciali sono vietati.

Tuttavia, gli aerei militari sauditi controllano questo spazio aereo e vietano qualsiasi volo dove c’è un giornalista a bordo. L’ONU “non sta assumendo rischi” e considera questo divieto di imbarcare i giornalisti molto seriamente, ha raccontato il giornalista.

“Ciò è pazzesco: l&#

39;Arabia Saudita obbliga le Nazioni Unite ad escludere i giornalisti per evitare la copertura delle atrocità saudita”, ha spiegato Kristof.

L’autore dell’articolo ha sottolineato che il governo saudita commette crimini di guerra nello Yemen con le complicità statunitensi e del Regno Unito.

I Sauditi regolarmente bombardano i civili e, peggio ancora, hanno chiuso lo spazio aereo e hanno imposto un blocco per sottomettere la popolazione yemenita. Ciò significa che i civili dello Yemen, compresi i bambini, se non muoiono nei bombardamenti, li fanno morire alla fame. Kristof ha citato il caso di Buthaina, una ragazza di 4 o 5 anni che è stata l’unica della sua famiglia che è riuscita a sopravvivere ad un attacco saudita.

Secondo Kristof gli statunitensi devono fermare tutti i trasferimenti di armi in Arabia Saudita finché non finisce il blocco e il bombardamento del regno contro lo Yemen.

Uno degli effetti devastanti di questa aggressione è la peggiore epidemia globale del colera che è scoppiata in Yemen, dove molte persone sono malnutrite. Ogni giorno 5000 yemeniti contraggono il colera.

Fonte: The New York Times

Ingroia: “Berlusconi dovrebbe essere di nuovo indagato: CONCORSO IN STRAGE”…!!

 

Ingroia

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Ingroia: “Berlusconi dovrebbe essere di nuovo indagato: CONCORSO IN STRAGE”…!!

L’intervista di Antonio Ingroia a Il Fatto quotidiano di oggi:

Dottor Ingroia, quale sarebbe dunque il ruolo di Berlusconi nella stagione del ricatto allo Stato secondo le parole di Graviano?
Dalle parole intercettate sembra emergere con chiarezza che il capomafia di Brancaccio tra il ‘91 e il ‘94, data del suo arresto, ebbe rapporti con Berlusconi. Ma anche che dietro alle stragi di mafia di quegli anni ci furono mandanti politici. Immagino che le conversazioni captate dalle microspie della Dia siano oggi materia di approfondimento per le procure di Caltanissetta e Firenze che indagano sulle stragi ‘92-‘93 e debbano determinare la riapertura delle indagini per concorso in strage nei confronti di Silvio Berlusconi.

Nella prima fase dell’indagine sulla Trattativa, che lei stesso coordinò, il pool Stato-mafia aveva ipotizzato che Berlusconi fosse solo il destinatario finale del ricatto allo Stato. Ora la posizione dell`ex Cavaliere potrebbe cambiare?
Certamente c’è un importantissimo elemento nuovo, la cui attendibilità va rigorosamente verificata. Se la ‘cortesia’ di cui parla Graviano, che Berlusconi gli avrebbe chiesto poco prima di scendere in campo, fosse da collegare alle stragi, come sembra dalle notizie di stampa, sarebbe difficile affermare che l’ex Cavaliere è stato solo una vittima del ricatto allo Stato, cosa avvenuta nel 1994, al momento della sua nomina come presidente del Consiglio. Se fosse stato addirittura complice delle stragi che furono strumento della Trattativa, Berlusconi dovrebbe essere considerato complice anche della Trattativa. Ovviamente stiamo parlando di elementi sufficienti per un`iscrizione nel registro notizie di reato, ma tutto andrebbe verificato ed approfondito.

Gianfranco Micciché ha definito le esternazioni di Graviano “minchiate” e si è rammaricato del fatto che alcuni pm (“pochi per la verità”, ha aggiunto) attribuiscano credibilità ad un mafioso pluriergastolano. Lei che ne pensa?
Chi, davanti a esternazioni così gravi, chiare ed eloquenti, risponde in questo modo o non capisce nulla o ha paura di quelle rivelazioni. Il capomafia di Brancaccio, che non si è mai pentito ed è considerato un irriducibile, fa riferimento ad incontri, pranzi, cene, accordi e, alla fine, ad un tradimento. Nessuno, meglio di lui, poteva confermare, e potrebbe farlo in modo più completo se decidesse di rispondere alle domande dei pm, tutta la ricostruzione dell`indagine trattativa Stato-mafia ipotizzata dalla procura di Palermo.

Il 41 bis si conferma l`incubo del boss detenuto. Graviano appare combattuto tra la rabbia maturata in 24 anni di reclusione e la speranza che prima o poi qualcosa possa ancora accedere. Il boss sembra tuttora in attesa di un “segnale”. Ma cosa potrebbe accadere?
Alcuni segnali che Graviano da anni invia, così come altri boss in carcere, Riina compreso, mi sembrano inequivoci. L`esercito dei boss mafiosi al 41 bis è impaziente. La cambiale è scaduta e vogliono portare all`incasso il loro silenzio prima che sia troppo tardi. È una pentola in ebollizione da tempo e potrebbe scoppiare da un momento all`altro. Con esiti imprevedibili.

Eppure lo stesso Graviano dice che il processo sulla Trattativa “è in corso e non ne parla nessuno”…
Questo processo non piace a nessuno. Ed è questa la ragione per cui io prima, e Nino Di Matteo poi, siamo stati tanto duramente attaccati e tanto ferocemente osteggiati.

Pensa che le intercettazioni di Graviano provocheranno ripercussioni politiche?
In un Paese normale le Procure di Palermo, Firenze e Caltanissetta all`unisono avrebbero iniziato a indagare Berlusconi, la politica lo avrebbe messo in un angolo e si sarebbe aperta una commissione d`inchiesta. Per molto meno Donald Trump rischia l’impeachment. Qui il segretario del Pd Matteo Renzi, un altro ex premier, considera il suo predecessore Silvio Berlusconi un `padre della Patria`, tanto da voler stringere accordi con lui. Questa è l`Italia di oggi.

Incredibile – La bufala dell’attacco chimico di Assad contro i civili? Ma lo sapete qual è la fonte? L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani… Ha sede a Londra ed è composto da una sola persona, un esule siriano vicino ai ribelli! Lo sanno tutti, fate un giro sul web. Lo sanno tutti tranne Trump ed i nostri Tg…!

Assad

 

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Incredibile – La bufala dell’attacco chimico di Assad contro i civili? Ma lo sapete qual è la fonte? L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani… Ha sede a Londra ed è composto da una sola persona, un esule siriano vicino ai ribelli! Lo sanno tutti, fate un giro sul web. Lo sanno tutti tranne Trump ed i nostri Tg…!

 

Andate un po’ a rileggere gli articoli dei giorni scorsi. Quelli che accusavano Assad di strage con armi chimiche. Quelli in cui ci si strappava i capelli per l’atrocità del dittatore Siriano. Leggeteli bene. Leggete soprattutto la fonte. È l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. Bel nome no? Sarà sicuramente una cosa seria…

Forse… Detto osservatorio ha sede nelle Campagne londinesi, ben lontano dai luoghi in cui si sarebbero compiute le stragi… Ha un organico di tutto rispetto: una sola persona, tal Rami Abdel Rahman che – per sua stessa ammissione – è membro della “opposizione siriana” che cerca di abbattere il presidente siriano Bachar al-Assad…!!!

Vi sembra tutto assurdo?

Andate allora a fare un giro sul Web, magari cominciando da Wikipedia…

in calce Vi proponiamo anche qualche link per velocizzare la ricerca.

Dicevamo, lo sanno tutti che questo sedicente Osservatorio Siriano per i Diritti Umani è attendibile quasi quanto i programmi di governo di Matteo Renzi e da diversi anni.

Tutti tranne gli americani che quando si tratta di buttare un po’ di bombe ed assassinare un po’ di gente non si tira mai indietro e i nostri Tg sempre pronti a schierarsi a fianco degli Americani

… La guerra continua a fianco dell’alleato americano!

 

By Eles

 

Consigli per la lettura:

 

Wikipedia – Osservatorio siriano per i diritti umani
Strage col gas in Siria, Mosca rifiuta bozza Onu: ‘Fake news, basata su rapporti falsi’. Usa: ‘Noi potremmo agire da soli”
L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani è un’impostura che ha sede a Londra
La bufala dell’Osservatorio Siriano dei diritti umani
Siria, gas sui ribelli e le bufale su Assad secondo il web