Uccidevano i migranti e ne vendevano organi: la verità del pentito sulla tratta degli esseri umani – Per intenderci, parliamo degli scafisti illegali, quelli su cui Salvini chiude più di un occhio mentre conduce la sua guerra personale alle Ong umanitarie

 

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Uccidevano i migranti e ne vendevano organi: la verità del pentito sulla tratta degli esseri umani – Per intenderci, parliamo degli scafisti illegali, quelli su cui Salvini chiude più di un occhio mentre conduce la sua guerra personale alle Ong umanitarie

Il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello all’indomani dello sbarco di Sea Watch: “Il ministro Salvini continua a predicare che i porti italiani sono chiusi, eppure a Lampedusa in meno di un mese sono sbarcati oltre 600 migranti. Una ventina di sbarchi e tutti passati sotto silenzio. Gli unici a fare rumore sono stati i 43 migranti arrivati a bordo della nave Sea Watch. Per il resto, zero. Mentre, ieri notte, ne sono arrivati altri 25, tra cui donne e bambini, ma non c’era nessuno che imprecava, nessuno che augurava lo stupro a una donna, e nessuno show a favore di telecamere. Insomma, nessuna sceneggiata”.

E forse la verità è anche questa, mentre Salvini conduce la sua guerra personale contro Sea Watch ed ora Mediterranea, nel silenzio più assoluto 600 arrivi illegali su barchini e gommoni condotti da scafisti criminali. Insomma, Salvini fa la guerra alle Ong umanitarie, ma chiude un occhio (e anche più) sugli scafisti criminali… Ma, per carità, non fatelo sapere ai suoi sostenitori…!

Uccidevano i migranti e ne vendevano organi: la verità del pentito sulla tratta degli esseri umani

L’agghiacciante retroscena emerge dall’operazione ‘Glauco 3’ che questa mattina ha portato al fermo di 38 persone. A Roma la centrale delle operazioni finanziarie

Uno scenario raccapricciante, quello che emerge dalle carte dell’ultima inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che questa mattina ha portato al fermo di 38 persone.

L’operazione all’alba – Dalle prime ore del mattino la Polizia di Stato sta eseguendo in diverse citta’ italiane 38 fermi, emessi dalla Dda di Palermo, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti appartenenti a un network criminale transnazionale dedito al traffico di migranti. Individuata a Roma la centrale delle transazioni finanziarie, in un esercizio commerciale dove sono stati sequestrati 526.000 euro e 25.000 dollari in contanti, oltre a un libro mastro riportante nominativi di cittadini stranieri e utenze di riferimento.

Il pentito: Chi non aveva soldi veniva ucciso, i suoi organi prelevati – Chi non aveva i soldi per affrontare il viaggio in barca per l’Italia “veniva ucciso, gli venivano prelevati gli organi che poi venivano venduti ad alcuni mercanti d’organi egiziani”. E’ l’agghiacciante retroscena che emerge dall’operazione ‘Glauco 3’ della Polizia di Stato, che all’alba di oggi ha portato al fermo di 38 persone, emesso dalla Procura di Palermo. A raccontare i particolari di questo presunto traffico di organi è un collaboratore di giustizia che già nell’operazione ‘Glauco 2’, che aveva portato all’arresto di 24 persone, aveva aiutato i magistrati di Palermo a fare luce su un traffico di esseri umani.

Nuredin Wehabrebi Atta, 32 anni, il pentito, è un trafficante eritreo arrestato nel 2015. Subito dopo l’arresto ha deciso di vuotare il sacco e di raccontare il funzionamento del traffico di esseri umani. L’indagine è coordinata dal Procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dai pm Gery Ferrara, Claudio Camilleri e Annamaria Picozzi.