Padova 28 gennaio, Ousmane Cissoko, 21enne senegalese arrivato in Italia con un barcone, non esita a gettarsi nelle acque gelide del Brenta per salvare un Italiano… Tra le tante cose che hanno da dire sui migranti, questa non ve la dicono. Non porta voti!

 

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Padova 28 gennaio, Ousmane Cissoko, 21enne senegalese arrivato in Italia con un barcone, non esita a gettarsi nelle acque gelide del Brenta per salvare un Italiano… Tra le tante cose che hanno da dire sui migranti, questa non ve la dicono. Non porta voti!

Padova, immigrato sfida il gelo per salvare aspirante suicida dal Brenta

Ousmane, arrivato con il barcone nel 2016: «Ho ascoltato il cuore. E sono abituato a lottare con il mare»

Dal corriere della sera

Si è spogliato dei vestiti e, incurante del gelo e dell’acqua con una temperatura prossima allo zero, si è buttato nel Brenta per salvare un uomo in difficoltà. Ousmane Cissoko, 21enne senegalese regolare residente a Torre, che nel 2016 era sbarcato in Sicilia con un barcone partito dalla Libia e che per otto mesi è stato ospite del centro di Bagnoli, lunedì mattina verso le 8 si stava dirigendo in bicicletta a Limena dove lavora come magazziniere, quando ha notato una ragazza sbracciarsi sulla passerella pedonale che collega Padova a Cadoneghe. Nelle acque sottostanti del fiume Brenta si era appena gettato un uomo di 68 anni che aveva deciso di togliersi la vita. Il giovane non ci ha pensato due volte, si è tuffato e con difficoltà ha riportato a riva il padovano ormai in ipotermia.

«Dovevo fare qualcosa»

Poco dopo un carabiniere si è tuffato per aiutarlo, l’anziano è stato preso in consegna dai sanitari del Suem che l’hanno trasportato in pronto soccorso in gravi condizioni. Cissoko è stato fatto sedere in auto, scaldato con una coperta e poco dopo si è recato lavoro. «Mi ha parlato il cuore- racconta- dovevo assolutamente salvare quell’uomo. L’acqua era gelida ma non mi importava. Dovevo fare qualcosa, io lavoro coi pesi, sono abituato a nuotare perché in Senegal sono nato vicino al mare. L’uomo era in centro al fiume, l’ho preso per mano e siamo tornati a riva dove un militare ci ha aiutato a uscire».