Caso Diciotti, il Comandante De Falco: “Vi spiego perché Salvini va processato”

 

De Falco

 

 

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Caso Diciotti, il Comandante De Falco: “Vi spiego perché Salvini va processato”

 

Sul caso Diciotti “Salvini va processato”, parola di Gregorio De Falco, ex senatore del Movimento 5 stelle espulso. Il parlamentare passato al gruppo Misto a dicembre in quanto “dissidente” parla al giornalista Guido Ruotolo per Servizio Pubblico sulla questione della Diciotti e delle indagini su Matteo Salvini.

Il suo non è un parere qualsiasi. De Falco è un ex comandate. Per la precisione è colui che ha intimato a Francesco Schettino di salire a bordo durante il disastro della Costa Concordia. Ma soprattutto è uno dei componenti della Giunta per le immunità del Senato che in queste ore sta decidendo sull’autorizzazione a procedere in giudizio richiesta per il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il Tribunale dei ministri vuole processare il vice premier per sequestro di persona. Sul banco c’è la gestione dello sbarco della nave Umberto Diciotti.  Nell’agosto 2018 la nave della guardia costiera italiana è rimasta bloccata per dieci giorni, dal 16 al 25 agosto,  con 177 migranti a bordo, prima in mare e poi al porto di Catania. La decisione ultima sarà presa dalla Giunta martedì 19 febbraio.

Diciotti, De Falco: “Salvini sia giudicato dalla magistratura”

“Ritengo che ci sia un atto che deve essere giudicato dalla magistratura”, dice De Falco confermando il suo voto favorevole all’autorizzazione a procedere. E sul silenzio del Movimento 5 stelle – da sempre schierato contro le immunità parlamentari ma tentennante sulla sorte dell’alleato di Governo – per De Falco si tratta di “un’attesa. Come se si attendesse che su altri tavoli si raggiunga un equilibrio”.

No al processo? Ecco perché Matteo ha cambiato idea

Ma perché Salvini all’inizio della vicenda Diciotti si è detto disposto a farsi processare e poi ha cambiato idea? Per Gregorio De Falco la risposta è semplice: “Si è reso conto della gravità e della fondatezza delle accuse che gli sono mosse”.

Guarda QUI il video

 

tratto da: https://www.michelesantoro.it/2019/02/de-falco-salvini-diciotti/?fbclid=IwAR0B7LGD9bWsDkflLpzUkhU9mWutDJx267ejmaYmw3U9KbyPKKGW4DVtUhA

 

Quando si dice La coerenza: “Chi è quel cogl…?” – “Facciamo capire a un cretino quanto si è cretini a lanciare uova” – Lo ha detto al contestatore armato di uova Matteo Salvini, condannato nel 1999 per lancio di uova contro D’Alema…!

 

Matteo Salvini

 

 

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Quando si dice La coerenza: “Chi è quel cogl…?” – “Facciamo capire a un cretino quanto si è cretini a lanciare uova” –  Lo ha detto al contestatore armato di uova Matteo Salvini, condannato nel 1999 per lancio di uova contro D’Alema…!

Da Fanpage:

Salvini ad Atri, lanciate uova contro il ministro: “Imbecille, che atto rivoluzionario”

Impegnato in un comizio ad Atri (Teramo), il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è interrotto quando un uovo è stato lanciato da uno sconosciuto contro di lui è andato a infrangersi su una signora. “Chi è quel cogl…? Mia nonna mi faceva l’uovo sbattuto ma se ne avessi tirato uno mi avrebbe tirato due schiaffoni”, ha reagito il leader della Lega.

Fuoriprogramma per il ministro dell’Interno Matteo Salvini ad Atri (Teramo), dove è impegnato in un comizio per le regionali in Abruzzo. Il leader della Lega è stato costretto a fermarsi a causa di una contestazione da parte di una persona che gli ha lanciato contro un uovo. L’uomo lanciato in piazza del Duomo non ha però colpito il ministro ma è andato a infrangersi addosso a una signora. L’incidente è avvenuto in diretta streaming. Subito Matteo Salvini ha reagito alla provocazione rivolgendosi a colui che aveva lanciato l’uomo: “Chi è quel cogl…?”. Mia nonna mi faceva l’uovo sbattuto ma se ne avessi tirato uno mi avrebbe tirato due schiaffoni anche perché hai preso una signora”, ha detto il vicepremier che quindi, parlando ironicamente di “un atto rivoluzionario” da parte del contestatore, ha chiamato sul palco la signora colpita al suo posto, una casalinga di Atri, alla quale ha chiesto scusa per l’accaduto. “Facciamo capire a un cretino quanto si è cretini a lanciare uova contro una signora presente in una piazza ad ascoltare”, ha detto ancora il vicepremier chiedendo alla piazza un applauso per la donna colpita. Poco dopo il vicepremier ha concluso il suo comizio.

guarda QUI il video di Fanpage

Nulla da dire. Effettivamente il lancio di uova è un atto per niente civile. Avrebbe ragione il nostro Ministro degli Interni, avrebbe ragione se proprio lui non vantasse una condanna per lancio di uova.

Correva l’anno 1999 e il buon Matteo fu denunciato e condannato a 30 giorni per oltraggio a pubblico ufficiale (lancio di uova a D’Alema e qualche divisa sporcata)…

Ora la domanda sorge spontanea… Chi lancia le uova è Cogli…. e Imbecille…. e Cretino…? Ai posteri l’ardua sentenza…

By Eles

 

Siamo alla VERGOGNA più totale – Tolta la scorta al giornalista Sandro Ruotolo, impegnato nelle inchieste sulle mafie – Perchè per il nostro Ministro degli Interni la MAFIA non esiste, l’importante è sequestrare 4 braccialetti agli ambulanti in spiaggia…!

 

Sandro Ruotolo

 

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Siamo alla VERGOGNA più totale – Tolta la scorta al giornalista Sandro Ruotolo, impegnato nelle inchieste sulle mafie – Perchè per il nostro Ministro degli Interni la MAFIA non esiste, l’importante è sequestrare 4 braccialetti agli ambulanti in spiaggia…!

…E poi con 49 milioni gli avremmo potuto pagare la scorta per 400 anni…

Sembra ieri che Tv, giornali e internet erano invasi da foto di poliziotti sorridenti a gruppi di 10 o 20 che mostravano orgogliosi i 4 braccialetti ed i 3 salvagente sequestrati agli ambulanti marocchini sulle spiagge…

Cazzo, questa sì che è sicurezza – E infatti la chiamarono “operazione spiagge sicure”… Centinaia di milioni buttati, mentre i MAFIOSI se la ridevano…

E mentre il nostro Governo rendeva sicure le spiagge da questi criminali… Un giornalista scriveva parole di fuoco contro la mafia… Che spreco di risorse e tempo… E vogliamo mantenere la scorta ad un fesso del genere? Con quello che costa?

Ma non Vi fate ingannare, non è solo un fatto econimico… Non dimenticate gli articoli di Sandro Ruotolo per Fanpage sulla “Bestia”, il dispositivo propagandistico di Matteo Salvini…

 

Da Fanpage:

Tolta la scorta al giornalista Sandro Ruotolo, impegnato nelle inchieste sulle mafie

È stata tolta la scorta al giornalista napoletano Sandro Ruotolo, da sempre occupato in inchieste sulla mafia. La notizia diffusa dall’ex ministro della Giustizia Orlando: “Si è occupato della “Bestia”, il dispositivo propagandistico del ministro dell’Interno. Casualità? Lo chiederò in Parlamento”.

“Hanno tolto la scorta a Sandro Ruotolo, giornalista da sempre impegnato in inchieste sulle mafie”. Così l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando ha annunciato tramite il proprio account Twitter la decisione di revocare la protezione al reporter napoletano, al momento collaboratore di Fanpage.it, che nella sua lunga carriera si è occupato, tra le altre cose, di Terra dei Fuochi e di clan camorristici. Non solo. Come ha sottolineato ancora Orlando “è anche il giornalista che si è occupato della “Bestia”, il dispositivo propagandistico del ministro dell’Interno. Casualità? Lo chiederò in Parlamento”. Sul caso è intervenuto anche Beppe Giulietti, presidente del sindacato unitario dei giornalisti italiani, la FNSI, che sempre sui social network si è chiesto: “Chi e perché ha deciso di levare la scorta a Sandro Ruotolo?”.

Classe 1955, dopo svariati anni in Rai, dal 1988 Ruotolo comincia una lunga collaborazione con Michele Santoro, collaborando a numerosi programmi televisivi di approfondimento. Nel 1997 sua cugina Silvia fu assassinata a Napoli all’età di 39 anni mentre tornava nella sua casa di salita Arenella: è una delle vittime innocenti della Camorra. Nel 2009, in corrispondenza di un’inchiesta sui rapporti tra mafia e Stato e dopo aver intervistato Massimo Ciancimino, riceve una lettera minatoria in cui viene minacciato di morte. Sempre impegnato in inchieste sulle organizzazioni criminali, nel maggio del 2015 viene messo sotto scorta dopo aver ricevuto minacce da Michele Zagaria, boss dei Casalesi, a causa delle sue inchieste sul traffico di rifiuti tossici in Campania. Dal 2017 collabora con il quotidiano online Fanpage.it, per il quale firma il format ItalianLeaks.

De Magistris: “Mi auguro arrivi la revoca della revoca”
“Ho appreso la notizia relativa alla revoca della scorta al giornalista Sandro Ruotolo, mi auguro che sia subito smentita e se invece si tratta di una revoca già adottata mi auguro possa arrivare la revoca della revoca”. Questo il commento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, circa la notizia secondo cui il Viminale avrebbe revocato la scorta al giornalista Ruotolo. De Magistris, nel definire Ruotolo giornalista “coraggioso, libero, autonomo e indipendente”, ha sottolineato che “negli ultimi tempi si è occupato e si sta occupando sia di inchieste delicate di criminalità organizzata anche relativamente alle sue collusioni con apparati politici e istituzionali sia di inchieste sulla politica. Mi sembra un po’ strano che proprio in un momento di forte impegno professionale di Ruotolo, da parte dei vertici del Viminale venga meno il provvedimento di protezione personale”.

Morra (Antimafia): “Io sto con Sandro”
Sul caso della revoca alla scorta per Sandro Ruotolo è intervenuto anche Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia. “Ho sentito poco fa Sandro Ruotolo. Inutile dire che ha tutta la mia stima ed apprezzamento per il suo lavoro di giornalista impegnato da decenni contro le mafie – ha scritto su Facebook -. Per il suo impegno è stato minacciato, perché sta sul campo e racconta il reale, senza giri di parole. Si devono proteggere i giornalisti esposti. Sandro è uno di questi. Nel rispetto del lavoro delle istituzioni preposte, io sto con Sandro”.

Baldino (M5S): “Nessun passo indietro”
“I giornalisti impegnati contro le mafie devono essere sempre protetti. Nessun passo indietro, bisogna far sentire a Sandro #Ruotolo che lo Stato è con lui”. Cosi’ su Twitter la deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino. Sempre su Twitter interviene anche un’altra deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari: “Sandro Ruotolo ha tutto il nostro supporto. Chi lotta ogni giorno contro la criminalità organizzata, deve essere protetto dallo Stato. Senza se e senza ma!”.

ItalianLeaks e il giornalismo investigativo sul web
Ruotolo è il protagonista del format ItalianLeaks per Fanpage.it. Tanti i servizi pubblicati sul web e visualizzati da milioni di utenti: dalla Bestia di Salvini all’intervista alla figlia del giudice Borsellino, Fiammetta, all’inchiesta sulla strage di Bologna e ai legami con la P2 di Licio Gelli, oltre a quella sulla trattativa Stato-Camorra nella gestione dei rifiuti in Campania.

tratto da: https://www.fanpage.it/tolta-la-scorta-al-giornalista-sandro-ruotolo-impegnato-nelle-inchieste-sulle-mafie/

“È pieno di odio”… Lo ha detto Salvini, quello che lascia affogare i migranti, rivolgendosi a padre Zanotelli, una vita in aiuto della gente in Sudan e Kenia e sempre dalla parte dei più deboli… Non trovate anche voi che c’è qualcosa che proprio non quadra…?

 

Zanotelli

 

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“È pieno di odio”… Lo ha detto Salvini, quello che lascia affogare i migranti, rivolgendosi a padre Zanotelli, una vita in aiuto della gente in Sudan e Kenia e sempre dalla parte dei più deboli… Non trovate anche voi che c’è qualcosa che proprio non quadra…?

l ministro dell’Interno Matteo Salvini ha postato su facebook una foto dove compare padre Alex Zanotelli insieme a una citazione attribuita al missionario pacifista: “Salvini va processato anche per la Sea Watch”.
Il vicepremier commenta: “Dopo avermi definito razzista, ‘genio malefico’, criminale (e altri complimenti che al momento mi sfuggono), questo prete sostiene che dovrebbero processarmi non solo per la Diciotti ma anche per la Sea Watch. Olè!”.

Nel post scriptum, il vicepremier conclude: “Ma, mi chiedo, un uomo di chiesa può essere sempre così pieno di risentimento e di odio?”.

Lasciaci indovinare, caro Matteo… Sarà forse perché ti fai i selfie mangiando pane e Nutella, mentre per colpa tua la gente crepa in mare…? Pensaci, Mattei, pensaci…

Matteo Salvini – I Vigili del Fuoco lo denunciano per “porto abusivo di divisa”…!

 

Salvini

 

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Matteo Salvini – I Vigili del Fuoco lo denunciano per “porto abusivo di divisa”…!

 

Da Il Fatto Quotidiano

Matteo Salvini, i Vigili del Fuoco denunciano il ministro per ‘porto abusivo di divisa’. Lui: “Continuerò a farlo”

Secondo l’Udp il vicepremier avrebbe violato l’articolo 498 del Codice penale, che prevede sanzioni da 154 a 929 euro per i trasgressori. Ma il ministro dell’Interno non si è lasciato intimorire: “Sono orgoglioso di aver ricevuto in dono in questi mesi giacche, magliette, cappellini e distintivi. Li indosso per dimostrare gratitudine”

Da quella della polizia, a quella delle onlus del soccorso, fino alla divisa dei pompieri, sono molte le uniformi che Matteo Salvini ha sfoggiato in questi mesi di governo. Un guardaroba che non è piaciuto all’unione sindacale di base dei vigili del fuoco che ha denunciato il ministro dell’Interno per ‘”porto abusivo di divisa“. Immediata la risposta del leader del Carroccio: “Continuerò a farlo”, ha detto.

Le polemiche per le divise indossate dal leghista, puntualmente immortalate con uno scatto pubblicato sui social, non sono mai mancate, ma ora a lamentarsi della cosa è stato proprio il coordinatore nazionale Usb dei pompieri, Costantino Saporito, che ha scritto una lettera di denuncia indirizzata al vicepremier, al sottosegretario con delega ai vigili del fuoco, Stefano Candiani, al prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei vigili del fuoco e alla responsabile dell’ufficio Garanzia dei diritti sindacali, Silvana Lanza Buccheri. L’articolo violato, secondo Saporito, è il 498 del Codice penale: “Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 497-ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l’abito ecclesiastico, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929“.

Una denuncia che, però, non ha toccato il ministro dell’Interno che ha rimarcato, così come fatto poco prima in un post su Instagram rivolto a Roberto Saviano, tra i primi a contestarlo, la sua volontà di continuare a indossare le uniformi. “Sono orgoglioso di aver ricevuto in dono in questi mesi giacche, magliette, cappellini e distintivi dei Vigili del Fuoco e di tutte le Forze dell’Ordine, doni che ripago con il mio lavoro quotidiano, con il rispetto e con provvedimenti concreti – ha replicato Salvini – come il piano di assunzioni straordinarie di 8.000 uomini e donne in divisa nei prossimi mesi. Li indosso per dimostrare la gratitudine mia e di tutti gli Italiani per il lavoro quotidiano delle Forze dell’Ordine, e continuerò a farlo”.

Vietato, quindi per legge, indossare divise complete di gradi e indumenti, in genere, che possano generare confusione: “Indossare semplicemente una maglietta senza gradi né stellette non è invece reato”, si legge nel comunicato diffuso dal sindacato. “Il ministro Salvini ha risolto il problema alla sua maniera: lui li ha indossati tutti, i giacconi, i giubbotti e le magliette che fanno tanto ‘sicurezza’ nonché materiale di propaganda social”, continua ancora la nota che sottolinea anche la mancanza di fondi per i vigili del fuoco. “È sotto gli occhi di tutti che soprattutto noi vigili del fuoco, amati da tutti, usciamo dall’ultima Finanziaria senza l’ombra di un soldino in tasca e rimaniamo con l’ultimo contratto che non ha nulla di normativo – scrive ancora il sindacato di base – Un’idea ci sarebbe per risolvere il problema dei fondi: moltiplichiamo le apparizioni abusive di Salvini in divisa per il massimo della sanzione pecuniaria prevista dall’articolo 498 Cp. Ce ne sarebbe per tutto il comparto e avanzerebbe anche qualcosa per iniziare a rimborsare il popolo italiano dei 49 milioni fatti sparire dalla Lega. A proposito, ministro Salvini: come mai nessuna apparizione con la divisa della guardia di finanza?”

 

tratto da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/07/matteo-salvini-i-vigili-del-fuoco-denunciano-il-ministro-per-porto-abusivo-di-divisa-lui-continuero-a-farlo/4879650/

 

 

Gilet gialli: è guerriglia a Parigi, scontri con la polizia. Battaglia sugli Champs-Élysées – Ma loro sono un Popolo con le palle, mica come noi che siamo solo un branco di pecoroni…

 

Gilet gialli

 

 

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Gilet gialli: è guerriglia a Parigi, scontri con la polizia. Battaglia sugli Champs-Élysées – Ma loro sono un Popolo con le palle, mica come noi che siamo solo un branco di pecoroni…

Francia: la benzina costa 1,50 Euro ed è guerra civile per un aumento di 3 centesimi.

Italia: la benzina costa 1,70 Euro, quello che aveva fatto campagna elettorale sull’eliminazione delle accise ora si fa i selfie mentre mangia kebab e beve birra. Però è ressa sui social sugli eliminati del Grande Fratello.

Siamo o no un popolo di pecoroni?

Correva l’anno 2012, in Italia la benzina sfonda quota 2 Euro nella rete fuori dalle autostrade. Lungo le autostrade, invece, già da tempo la quota 2 euro era stata ampiamente superata…

Dopo i record del 2012 il prezzo dei carburanti e sceso. Oggi la benzina agli Italiani costa tra 1,65 ed 1,75 Euro il litro (qualcosa in meno alle pompe “bianche”, ma qualcosa in più, ed anche molto, in altri siti e soprattutto sulle autostrade).

Ora, in Francia c’è una vera e propria guerra civile perché vogliono aumentare il costo della benzina di 3 centesimi… E, badate, che lì la benzina costa da un minimo di 1.47 Euro ad un massimo di 1.59 Euro…

Ora, tenuto anche conto che un tal Matteo Salvini aveva fatto un’intera campagna elettorale sull’abolizione delle accise sui carburanti, ma che una volta al governo si è dimenticato e  rimangiano alla faccia dei fessi elettori italioti, non pensate che loro sono un popolo con le palle e noi un popolo di coglioni?

Vorrei solo rammentarvi che quando Renzi varò quella porcata chiamata Jobs act i nostri sindacata indissero 1 ORA di sciopero, mentre i pecoroni italioti erano tutti a testa bassa a mettersi a 90 gradi…

Era il 2016, in Francia c’erano gli Europei. E mentre gli italioti stavano sul divano a guardare la partita (sdraiati di fianco, perchè il culo ancora gli bruciava) i Francesi erano per strada, Parigi era messa a ferro e fuoco e proteste e scontri durarono 7 mesi per una legge molto, ma molto più leggere del nostro “Jobs act”.

Lo slogan? “Non vogliamo fare la fine degli Italiani”…!

Capisco che non ve ne frega un cazzo perchè domenica c’è il campionato, ma io ve lo ripeto: SIAMO UN POPOLO DI PECORONI…!

By Eles

Storia di malafede, razzismo e squallido populismo di alcuni nostri politici: Stefano ucciso dai Carabinieri? Era solo un drogato – Desirée in cerca di droga viene uccisa dal negro? Poverina, siamo tutti Desirée, sarai sempre nei nostri cuori…

 

politici

 

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Storia di malafede, razzismo e squallido populismo di alcuni nostri politici: Stefano ucciso dai Carabinieri? Era solo un drogato – Desirée in cerca di droga viene uccisa dal negro? Poverina, siamo tutti Desirée, sarai sempre nei nostri cuori…

 

Parliamo di due ragazzi sfortunati.

Due ragazzi che non dovevano morire. E soprattutto non dovevano morire in quel modo.

Cosa li accomuna oltre una morte violenta per mano di ignobili aguzzini? Purtroppo una triste storia di droga. Certa per Desirée, non del tutto per Stefano.

E cosa invece fa divergere le storie di questi ragazzi? La malafede, il razzismo e lo squallido populismo di alcuni nostri politici…

Quante ne abbiamo sentite su Stefano Cucchi? Era solo un drogato …ma era stato ammazzato da Carabinieri, peraltro “ariani”

Per Desirée invece… Povera figlia, siamo tutti Desirée, sarai sempre nei nostri cuori …ma era stata ammazzata da un negro.

Stefano solo un drogato, Desirée una martire, un’eroina, un esempio….

Facciamo qualche nome?

Ignazio La Russa, all’epoca del massacro di Stefano, ministro della Difesa, che appena venne fuori il ‘caso Cucchi’ si affrettò a difendere l’Arma dei Carabinieri. Carlo Giovanardi, secondo il quale Stefano era solo un povero spacciatore che sarebbe morto non per le violenze ma di inedia e di sciopero della fame. Il sindacalista della polizia e leghista Gianni Tonelli, che parlò di ‘vita dissoluta per le quali si pagano le conseguenze’.

E poi l’attuale ministro dell’Interno. Sì, Matteo Salvini, quello che: “Ilaria Cucchi? Mi fa schifo…!”

Signore e Signori, sì, esistono morti di serie A e morti di serie B. E a deciderlo sono gli sciacalli che ci governano…

By Eles

Al Sud Salvini vuole gli inceneritori. Al Nord porta avanti la battaglia contro gli inceneritori… Non trovate che c’è qualcosa che non quadra? Forse se crepa un meridionale è meno importante?

 

inceneritori

 

 

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Al Sud Salvini vuole gli inceneritori. Al Nord porta avanti la battaglia contro gli inceneritori… Non trovate che c’è qualcosa che non quadra? Forse se crepa un meridionale è meno importante?

Correva l’anno 2014, a Ferrara Matteo Salvini scendeva in piazza al fianco di chi manifestava contro l’inceneritore di Cassana, rivendicando per la Lega il primato della battaglia ambientalista sui rifiuti.

Nel 2018, come ministro, a Napoli, immagina invece di costruire un termovalorizzatore per ogni provincia della regione Campania.

Non trovate che c’è qualcosa che non quadra?

Forse se crepa un meridionale è meno importante?

Dicevamo, era il 2014. Il sig. Matteo Salvini si precipitò a Cassana, frazione del comune di Ferrara, in Emilia-Romagna per portare avanti la lotta contro gli inceneritori.  Ci tornò poi due anni dopo da leader della Lega Nord. Perché? Semplice: va all’inceneritore di Cassana, per  manifestare contro l’impianto: “Noi questa battaglia la stiamo facendo da vent’anni” dirà ai giornali locali, lasciando intendere che contro gli inceneritori lui si è schierato anche prima del Movimento Cinque stelle.

Ma lì era il nord… Oggi Matteo non è più ambientalista, è inceneritorista!

“Io sono per costruire e non per i no, perché con i no non si va da nessuna parte. Questo vale soprattutto per gli enti locali, penso a tutti quei sindaci e alla stessa Regione Campania che ha sempre detto no, no, no e con i rifiuti cosa facciamo? Li facciamo gestire alla camorra?”.

Insomma Sì agli inceneritori in Campania. Uno per ogni provincia… Oggi Matteo non è più ambientalista. Sulla pelle dei meridionali si può fare anche questo…

Quello del marzo scorso non era solo un voto, era anche un test di intelligenza e Voi, cari meridionali che avete votato Salvini, lo avete fallito miseramente…

By Eles

Dopo la confessione dei Carabinieri che pestarono a morte Stefano, Matteo Salvini invita Ilaria Cucchi al Viminale …Si, Matteo Salvini quello che diceva: “Ilaria Cucchi mi fa schifo”

 

Matteo Salvini

 

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Dopo la confessione dei Carabinieri che pestarono a morte Stefano, Matteo Salvini invita Ilaria Cucchi al Viminale …Si, Matteo Salvini quello che diceva: “Ilaria Cucchi mi fa schifo”

Quando Matteo Salvini diceva: “Ilaria Cucchi mi fa schifo”

Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, invita Ilaria Cucchi al Viminale dopo le ultime confessioni sul pestaggio e sulla morte del fratello Stefano. Ma nel 2016 l’attuale ministro dell’Interno si rivolgeva in ben altro modo a Ilaria: “Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo”, diceva riferendosi a una foto pubblicata dalla sorella di Stefano Cucchi.

Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, invita Ilaria Cucchi al Viminale, dopo la confessione, con l’accusa nei confronti di due colleghi, del carabiniere che ha ammesso che il fratello Stefano è stato pestato. Ma un po’ di tempo fa, a gennaio 2016, Salvini non riservava le stesse parole di buon senso rivolte oggi a Ilaria Cucchi. Anzi. Ai tempi l’allora leader della Lega diceva esplicitamente “mi fa schifo”, riferendosi alla sorella di Stefano Cucchi. Partiamo da oggi. Dopo la notizia della confessione del carabiniere, Salvini decide di invitare “sorella e parenti” di Cucchi al Viminale: “Sono i benvenuti. Eventuali reati o errori di pochissimi uomini in divisa devono essere puniti con la massima severità, ma questo non può mettere in discussione la professionalità e l’eroismo quotidiano di centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi delle forze dell’ordine”.

Salvini: La sorella e i parenti di Stefano #Cucchi sono i benvenuti al Viminale.
Eventuali reati o errori di pochissimi vanno puniti con la massima severità, ma ciò non può mettere in discussione professionalità e eroismo quotidiani di centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi in divisa.

L’attacco a Ilaria Cucchi del 2016
A gennaio 2016, però, Salvini diceva cose diverse, intervistato da La Zanzara, trasmissione che va in onda su Radio24. Affermava, per esempio: “Io sto sempre e comunque con polizia e carabinieri. Se l’1% sbaglia deve pagare, anche il doppio. Però mi sembra difficile pensare che ci siano poliziotti o carabinieri che hanno pestato per il gusto di farlo”. Oggi gli ultimi fatti sembrano dargli torto in merito a questa dichiarazione. Ma non l’unica: “Ilaria Cucchi? Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo – affermava –. È un post che mi fa schifo, mi ricorda tanto il documento contro il commissario Calabresi”. Il riferimento era alla foto del carabiniere indagato per la morte di Stefano Cucchi che la sorella Ilaria aveva pubblicato su Facebook.

E ancora Salvini diceva: “La sorella di Cucchi si deve vergognare. La storia dovrebbe insegnare. Qualcuno nel passato fece un documento pubblico, erano intellettuali sdegnati contro un commissario di polizia che fu assassinato. I carabinieri possono tranquillamente mettere una foto in costume da bagno sulla pagina di Facebook. O un carabinieri non può andare al mare? È assolutamente vergognoso. I legali fanno bene a querelare la signora e lei dovrebbe chiedere scusa”.

Ilaria Cucchi: ‘Mi aspetto le scuse di Salvini’
Oggi è stata anche la stessa Ilaria Cucchi a chiamare in causa Matteo Salvini: “Oggi mi aspetto le scuse del ministro dell’Interno. A Stefano e alla nostra famiglia per tutto quello che ha sofferto”. Ilaria ha anche scritto un post su Facebook, senza far riferimento di alcun genere a Salvini: “Ci chieda scusa chi ci ha offesi in tutti questi anni. Ci chieda scusa chi in tutti questi anni ha affermato che Stefano è morto di suo, che era caduto. Ci chieda scusa chi ci ha denunciato. Chi ha fatto carriera politica offendendoci si deve vergognare. Lo Stato deve chiederci scusa. Deve chiedere scusa alla famiglia Cucchi”.

fonte: https://www.fanpage.it/quando-matteo-salvini-diceva-ilaria-cucchi-mi-fa-schifo/

 

LEGGI ANCHE:

Ormai è acclarato che Cucchi fu massacrato dai Carabinieri. Per chi avesse la memoria corta, vorremmo ricordare le nobili e sensibili parole di conforto che Matteo Salvini rivolse alla sorella: “Ilaria Cucchi? Mi fa schifo…!”

 

Salvini attacca Ilaria Cucchi: “Post su Facebook? Mi fa schifo, si vergogni”

Salvini lancia “Scuole sicure”: 2,5 milioni contro spaccio di droga… Ora, chi usa ancora la testa e non si “ammocca” la solita propaganda, si sarà reso conto che – avendo in Italia 40.000 scuole -ognuna avrà a disposizione 60 Euro… Insomma, un’altra presa per i fondelli!

 

Scuole sicure

 

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Salvini lancia “Scuole sicure”: 2,5 milioni contro spaccio di droga… Ora, chi usa ancora la testa e non si “ammocca” la solita propaganda, si sarà reso conto che – avendo in Italia 40.000 scuole  -ognuna avrà a disposizione 60 Euro… Insomma, un’altra presa per i fondelli!

 

Matteo Salvini: il ministro dell’Interno ha illustrato il progetto volto ad assicurare più videosorveglianza e vigili contro lo spaccio all’esterno delle scuole.

Dopo il taser, la pistola elettrica data in dotazione alle forze dell’ordine, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato l’avvio di un altro progetto: Scuole sicure. Il progetto è stato illustrato dallo stesso Salvini al Viminale, insieme al capo della polizia Franco Gabrielli.

“Scuole sicure” proverà a debellare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti in prossimità degli istituti. Per garantire una maggiore sicurezza nelle scuole, è stata stanziata una cifra complessiva di 2,5 milioni di euro: con questi fondi si potenzieranno gli impianti di video-sorveglianza, si potranno effettuare assunzioni temporanee di più vigili urbani e organizzare campagne informative.

Questo è quello che abbiamo sentito dai Tg e letto un po’ su tutti i giornali.

Ora, per chi non è solito “ammoccarsi” la solita propaganda e usando la testa avrà fatto due semplici conti, qualcosa non torna:

In Italia le scuole sono circa 40.000…

2,5 milioni di Euro diviso 40.000,00 fa poco più di

60 Euro a scuola

Cioè, una presa per i fondelli!

…L’ennesima…!!!

By Eles